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Di Marco Pannella possiamo dire tutto e il contrario. E' stato un personaggio controverso o meglio controcorrente.

Confesso: a me Marco Pannella di oggi non piaceva. Aveva trasformato il partito Radicale trasformandosi egli stesso in padre-padrone. Il giudizio su Pannella però non può prescindere da ciò che ha fatto in passato.

Parlando di lui la prima parola che mi viene in mente è diritti. A lui si devono conquiste memorabili ancora oggi: l'aborto e il divorzio. Ancora oggi mi chiedo come sia stato possibile una legge in tal senso in un periodo come quello, quando oggi per una semplice (e medievale) legge sulle unioni civili la CEI e branchi di politici assatanati di voti si schierano in maniera molto dura. Fa rima con diritti anche una delle sue ultime battaglie, quella sul miglioramento della vita in carcere: in passato aveva portato avanti la causa di Enzo Tortora, come dimenticarlo.

Referendum è l'altra parola: lui che per raggiungere gli obiettivi, fatti di diritti civili, ne ha fatto un uso saggio in quel periodo poi degenerando.

Ecco degenerazione l'altra parola: troppi referendum negli ultimi 20 anni, referendum spesso inutili, hanno svuotato di significato quello strumento. Così come le continue forme di lotta non violenta come lo sciopero della fame. L'esagerazione ha reso spesso le grandi masse che prima si schieravano con lui, ad essere assuefatte.

Grande Pannella che tempo fa dichiarò di aver amato molti uomini nella sua vita: una vita complessa, sempre in prima linea nel bene e nel male. Vorrei avere un briciolo della sua forza in questo momento.

Amoon