Creato da jo_march1979 il 28/01/2007

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Delle pubblicità per donne scritte da uomini (III)

Post n°18 pubblicato il 24 Febbraio 2007 da jo_march1979
 

          

Nel melmoso mare della pubblicità rivolta alle donne occupano un posto a parte gli spot di prodotti per le pulizie: luridi pavimenti che diventano specchi, incrostazioni plurisecolari annientate da armi batteriologiche, casalinghe impeccabili che danzano con lo spazzolone, addirittura piccoli musical – ne ricordo uno stile Bollywood con tanto di comparse indiane che era veramente qualcosa di eccezionale-.

Lo spot  più recente in ordine di tempo è quello di un detersivo per i panni che immaginerievoca i bei tempi andati: una donna leggera e flessuosa fa graziosamente il bucato con la cenere. E con una brocca.  

Il solito pubblicitario ignora che con l’acqua di una brocca ci fai al massimo il bucato della Barbie.

Inoltre, il pubblicitario di cui sopra, che in vita sua non si sarà lavato nemmeno un calzino, ha un’accezione romantica del bucato fatto con la cenere, decisamente fuori luogo. Mia nonna ,che lavava sul serio i panni con la cenere, non ha affatto nostalgia di  quei momenti.

Questi spot di detersivi comunque, nei loro diversi livelli di stupidità, sono accomunati dal fatto di pubblicizzare qualcosa che serve a pulire, parlando appunto di pulizie.

 

Il concetto è meno ovvio di quanto possa sembrare, se si pensa all’abominevole pubblicità di una spugnetta per piatti che circola sugli schermi da qualche tempo.

Soggetto: un simpatico riccio saggia dubbioso una spugnetta X, poi trova l’amore della sua vita in una spugna super ruvida, su cui si avventa con ardore rotolandosi al suono di una canzone romantica.

immagineDetto in parole povere, il riccio si scopa la spugnetta.

 

Immagino che il senso dello spot sia che la spugnetta in questione è così ruvida -e quindi adatta a lavare i piatti più incrostati- da poter essere paragonata al manto  irto di aculei di un riccio.

Sorvoliamo sul fatto che i pubblicitari italiani la buttino sempre sul sesso: che si tratti di reclamizzare telefonini, liquori, automobili, caldaie, detersivi, secondo loro un’allusione sessuale più o meno esplicita e volgare funziona sempre.

E’ evidente che questo spot, chiaramente destinato ad una casalinga, è stato ideato dal  solito pubblicitario maschio di mezza età, che probabilmente ignora che i piatti possano essere risciacquati e riutilizzati.

 

Perchè  una donna non avrebbe mai pensato di convincere qualcuno a comprare una spugnetta per i piatti su cui ha eiaculato un riccio.

 
 
 
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