Se ascolto l’ironia rannicchiata in fondo alle cose, essa si scopre lentamente. Strizzando un occhio piccolo e chiaro, dice: “Vivete come se...”
Nonostante le molte ricerche, tutta la mia scienza è qui.
Camus, Il rovescio e il diritto
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Di vacanze e momenti memorabili
Post n°104 pubblicato il 02 Gennaio 2008 da jo_march1979
Di ritorno a Napoli, mi godo gli ultimi scampoli di vacanza nella casa felicemente vuota di sorelle in pigiama. Tecnicamente le feste di Natale si concludono il 6 gennaio, ma dubito che succederanno avvenimenti di rilievo nei prossimi giorni. Quindi posso già stilare una classifica dei momenti topici di queste vacanze: 1. Il momento perfetto: da sola, davanti al camino. Mamma, nonna e zie a raccogliere olive. Cuginetta pestifera da qualche altra parte. Tazza di tè in mano. Luci dell’albero e riverbero delle fiamme. Cinque secondi di assoluta perfezione. Poi il campanello, il telefono, la cuginetta tutti insieme: urlano uno più forte dell’altro. 2. Il momento surreale: una distinta signora in un meraviglioso cappottino Prada entra nel negozio del quartiere Sanità dove mi sto regalando un pigiamone di pile e chiede con ottima dizione un perizoma da uomo leopardato. Che vada ben aderente, mi raccomando. 3. Il momento dolce: una mezza cuginetta di 4 anni che mi accarezza la mano con il suo faccino. L’altra cuginetta di cui sopra, quando aveva la stessa età mordeva. 4. Il momento orgoglioso. In giro con il Colui per il paesino di mia nonna, tutte le vecchine ci fermano, lo squadrano e gli fanno il terzo grado. “Ma voi, giovane, a chi appartenite (lett. “a chi appartenete”, ovvero qual è la famiglia di origine)? E siete laureato? E lavorate?”. Cinque minuti dopo, le parenti di terzo grado delle vecchiette ripetono per filo e per segno le sue risposte a mia madre. 5. Il momento muto. La mamma del Colui, che ha trascorso le vacanze di Natale a preparare dolci, ne prepara uno anche a me. Quando, davanti a lei, sollevo la carta che ricopre il vassoio, non trovo una ciambella, ma una cornucopia di caramello, ripiena di struffoli (dolce tipico campano), monete di cioccolato e nocciole. Pesa almeno un paio di chili. Sono riuscita a dire solo: “Signora, non ho parole”. Non mentivo. Buon anno a tutti! |
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