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Dei pregiudizi della webmater all’ombra del vento

Post n°39 pubblicato il 16 Aprile 2007 da jo_march1979
 
Tag: libri


immagineLa scorsa settimana ho dedicato un post al libro di Michel Faber Il petalo cremisi e il bianco; contemporaneamente ho aggiornato il box del libro che stavo leggendo, inserendo L’ombra del vento di Carlos Zafòn. Non ho ben capito perché, ma nei commenti a quel post sul libro di Faber è nata una discussione non sul Petalo cremisi, ma sull’Ombra del vento.Dal momento che questo romanzo è piaciuto a tutti, me compresa, ho pensato che meritasse uno spazio più ampio dei commenti rubati alla recensione di un altro libro.

L’ombra del vento, ambientato nella Barcellona dell’epoca franchista, narra la storia del giovane Daniel, che una notte viene accompagnato dal padre libraio al Cimitero dei Libri Dimenticati. Qui  Daniel, che all’epoca ha 11 anni, deve seguire una tradizione segreta, prendendo un libro caduto nell’oblio e custodendolo per tutta la vita. La sua scelta cade su L’ombra del vento, romanzo autobiografico scritto dall’enigmatico Juliàn Carax. Daniel si innamora del libro e, cercando di avere informazioni sull’autore e le sue altre opere, entra in un complicatissimo intreccio di misteri, passioni segrete e pericoli mortali, affiancato da personaggi equivoci e rocamboleschi (tra cui spicca il suo “aiutante”, Fermin Torres). Un individuo misterioso, letteralmente senza volto, cerca i libri di Carax per distruggerli e si mette sulle tracce di Daniel, che intanto va avanti nelle indagini aiutato da una serie di personaggi. Anche un orribile commissario corrotto e maniaco dà la caccia a Daniel: il suo scopo non è arrivare al libro, ma a Juliàn Carax. Allo stesso tempo Daniel cresce (nelle fasi salienti della caccia a Carax ha intorno ai 16 anni) e si innamora, ricalcando nelle sue vicende sentimentali quelle di Carax.
Pian piano tutti i fili della narrazione convergono verso un finale pieno di colpi di scena, che, poiché L’ombra del vento mi è piaciuto molto, non svelerò – a differenza di quanto ho fatto, infame, con Il petalo cremisi e il bianco- per non togliere a nessuno il piacere di leggerlo.

Quindi mi limito a fare un mea culpa, perché mi sono accostata a questo libro con una certa sufficienza: dalle recensioni lette, e dal tenore delle prime pagine sfogliate in una delle mie giornate Feltrinelli, mi ero fatta l’idea che fosse un’opera un po’ ingenua, scritta da un autore di libri per ragazzi che aveva provato a fare il salto verso un pubblico adulto.
In effetti Zafòn ha scritto dei libri per ragazzi, molto venduti, e L’ombra del vento si apre con  undicenne che viene iniziato al misterioso mondo della lettura: un libro che parla di altri libri e ha per protagonista un ragazzino nella mia testa  fa tanto letteratura per l’infanzia.

Poi sono andata avanti, trovando torbide passioni, crimini, torture, sesso, sparizioni,  e un intreccio sempre più intricato, da cui non sono riuscita a staccarmi, finendo il romanzo in tre notti. Altro che libri per ragazzi.

Nonostante questo contenuto rovente, l’Ombra del vento non risulta affatto morboso, anzi: il tocco dello scrittore per ragazzi è nel linguaggio piano ma elegante, nella scrittura pulita, e soprattutto nella resa dei sentimenti di Daniel, che, nonostante si trovi in mezzo a quel macello, resta un adolescente pieno di pulsioni contraddittorie, insicurezze e passioni.

In un certo senso L’ombra del vento è anche un romanzo di formazione, dal momento che Daniel, nella sua ricerca su Carax, attraversa eventi che lo fanno diventare adulto – facendo anche parecchie stupidaggini, cosa che lo rende ancora più realistico-. Allo stesso tempo la ricostruzione della sanguinosa Barcellona franchista e dei nauseanti personaggi che la popolano, rende questo libro anche un’appassionata denuncia politica di orrori forse oggi rimossi.

Insomma, quando alle tre e mezza di qualche notte fa ho girato l’ultima pagina di questo libro, uscendo un po’ frastornata dalla vorticosa girandola della trama ho capito due cose: primo, mai giudicare un libro dalle prime pagine, e secondo, mai sottovalutare un autore di libri per ragazzi. Mi sono ricordata del mio nume tutelare Louisa May Alcott, autrice delle mie ispiratrici Piccole Donne,  e della geniale J. K. Rowling, che nella saga di Harry Potter – del cui volume finale sono in spasmodica attesa - ha creato un universo stupefacente per immaginazione e complessità, con dei colpi di scena mai prevedibili. Non a caso, entrambe le autrici sono liquidate come scrittrici di second’ordine solo da chi non ne ha letto niente. Ripensando a loro e a Zafòn, ho capito perchè L’ombra del vento (nonchè i vari Harry Potter) siano così ben riusciti: perché sono stati ideati da uno che sa quanto sia più difficile scrivere libri per ragazzi intelligenti, piuttosto che per adulti cretini.

 

Commenti al Post:
Voodoo_DoLLy
Voodoo_DoLLy il 17/04/07 alle 08:35 via WEB
Guarda, per l'ultima frase ti meriti un applauso! Baci, Dolly
 
 
jo_march1979
jo_march1979 il 17/04/07 alle 14:30 via WEB
Grazie! bacini anche a te
 
MedeAthena
MedeAthena il 17/04/07 alle 08:54 via WEB
La chiosa finale è un capolavoro :D Anch'io ero scettica nei confronti di L'ombra del vento, perchè in generale amo poco gli autori contemporanei (escludendo la mia adorata Allende e pochi altri). Invece, dopo le prime pagine, sono stata completamente rapita dall'intreccio e dall'atmosfera nebbiosa...bello ed emozionante!
 
 
jo_march1979
jo_march1979 il 17/04/07 alle 14:31 via WEB
Anch'io adoro Isabel Allende! hai già letto Ines dell'anima mia? io sto aspettando che esca in economica, o di leggerlo in una giornata Feltrinelli :( Baci Jo
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/04/07 alle 15:00 via WEB
Sì l'ho letto, anzi, divorato...un capolavoro assoluto, la figura femminile tipica della Allende raggiunge il massimo livello, una donna con una forza alla Eva Luna. Non ti deluderà ;) Baci LaMede
 
ILARIETTA9
ILARIETTA9 il 17/04/07 alle 09:49 via WEB
Anch'io mi sento di dare un giudizio più che positivo al libro.Mi è piaciuto molto.La sua tram mi ha conquistata sin dall'inizio.Sono perfettamente daccordo su quanto hai detto del linguaggio e della scrittura. E' molto pulito, scorrevole.Un gran bel libro. Se sei un amante della scrittura ti consiglio il famosissimo "Cacciatore di aquiloni". Ovviamente accetto ben volentieri consigli da parte tua.Buona giornata, Ilaria
 
 
jo_march1979
jo_march1979 il 17/04/07 alle 14:33 via WEB
In effetti è un libro da un po'sulla mia lista acquisti...adsso sono definitivamente convinta a leggerlo. Ti farò sapere! Per ricambiare il suggerimento, ti propongo "Denti bianchi" di Zadie Smith, che è tra i miei preferiti in assoluto. Ciao Jo
 
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 17/04/07 alle 15:13 via WEB
Uh, grazie per la chiusa. Ultimamente mi capita di apprezzare di più la narrativa per ragazzi rispetto a quella per adulti, e cominciavo a temere di essermi definitivamente rimbambito. Ti piace il fantasy? Posso consigliarti "le cronache delle terre emerse", di Licia Troisi?
 
 
jo_march1979
jo_march1979 il 19/04/07 alle 19:10 via WEB
Non bazzico molto il fantasy. Ho amato molto il signore degli anelli, però. Prenderò in considerazione Le cronache delle terre emerse, giusto perchè me lo consigli tu :) Ciao
 
   
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 20/04/07 alle 10:39 via WEB
Uh... quale responsabilità... :P
 
beth68
beth68 il 18/04/07 alle 14:24 via WEB
le ultime tre righe ti varrebbero, da sole, un nobel, tesoro. un bacione. ele
 
bluewillow
bluewillow il 19/04/07 alle 19:50 via WEB
Ho letto questo libro e anche se penso sia molto ben scritto, non sono riuscita a trovarlo coinvolgente come molti lettori di cui ho letto le recensioni. Forse perché in effetti il periodo in cui mi capitò di leggerlo era decisamente nero. Prima o poi mi riprometto di riprenderlo in mano per vedere se riesco a trovare un feeling con questo titolo. Ciao, buona serata :)
 
 
jo_march1979
jo_march1979 il 20/04/07 alle 12:23 via WEB
E' il bello della lettura, e della rilettura!ciao e buon fine settimana Jo
 
independent_world
independent_world il 20/04/07 alle 16:06 via WEB
L'ho letto qualche mese fa di un fiato anche se non è il mio genere. Molto ben riuscito il personaggio di Fermin. Ciao :)
 
RosexelA
RosexelA il 21/04/07 alle 22:25 via WEB
Ero sul blog di bluewillow e ho notato il tuo nick: le piccole donne sono state il mio primo libro, e jo march la mia preferita ;) Per quanto riguarda L'ombra del vento, l'ho letto quest'estate: ho avuto esattamente le tue stesse impressioni, sottovalutandolo all'inizio e trovandolo un po' troppo ingenuo, per riscoprirlo poi andando man mano avanti e leggendolo tutto d'un fiato ... Quando l'ho terminato ero talmente presa da una girandola di emozioni da non poter smettere di sorridere :) Condivido pienamente anche quello che hai detto sulla Rowling e la Alcott... E ti meriti davvero un premio per la tua ultima frase ;) Un saluto!
 
 
jo_march1979
jo_march1979 il 22/04/07 alle 14:19 via WEB
E' bello sapere di condividiere gusti ed emozioni letterarie! Ti ringrazio Ciao Jo
 
quellichevasco
quellichevasco il 09/12/07 alle 19:47 via WEB
L'ho appena finito e l'ho trovato molto lento e "annacquato".Poteva risparmiarsi un centinaio di pagine! Sicuramente "ispirato".Dall'amore per i libri, per raccontar storie che si snodano e si incrociano e chi sa dove portano come le vie di Barcellona in un gioco di "matrioske" incantatrici.Poi vi ho trovato un gusto cinematografico nelle descrizioni dei luoghi, si sente che l'autore è anche sceneggiatore. Ma aver messo un po' di sex nn ne fa narrativa da adulti.Le psicologie dei personaggi, per esempio, sono grossolane!
 
 
jo_march1979
jo_march1979 il 10/12/07 alle 14:15 via WEB
Non sono d'accordo sull'ultimo punto. Io ho trovato i personaggi molto ben delineati, e le loro psicologie coerenti con l'impianto del libro: da Daniel che anche in mezzo al pandemonio si strugge d'amore perchè resta comunque un adolescente a Carax, molto ben costruito. Fermin Torres non ha una vera e propria psicologia , è vero, ma credo che con lui l'autore abbia voluto fare un omaggio alla letteratura picaresca spagnola, di cui riecheggia chiaramente i personaggi. Grazie per il tuo commento!
 
qualchevoltasuccede
qualchevoltasuccede il 26/01/08 alle 15:43 via WEB
"L'ombra del vento" è un libro che ho scoperto nel luglio 2004,era un afoso pomeriggio d'estate,ero in vacanza a Roma e volevo vivere la città il più possibile così ero fuori tutto il giorno ed impiegavo le ore più calde della giornata a curiosare tra gli scaffali della Feltrinelli;quel giorno la mia attenzione fu carpita da questo libro. Adoro il vento e l'evocativo titolo del libro di Zafon inevitabilmente mi spinse ad aprirlo,ma ero in attesa di una persona quindi non lessi che le prime pagine che,inutile dirlo,mi conquistarono. L'idea che esistesse un cimitero dei libri dimenticati,la curiosità di Daniel che si appassiona al libro e alla storia dello stesso autore del libro che decide di adottare erano ingredienti che mi facevano pregustare una deliziosa lettura;non acquistai quel giorno il libro,lo "incontrai" diverse volete prima che fosse mio,era come una calamita tutte le volte che me lo trovavo davanti;mi fu regalato qualche mese dopo e lo lessi tutto d'un fiato. Ho provato tenerezza per Daniel,sincero affetto per Fermin (forse il mio personaggio preferito),odio e pena per Fumero ed interesse per tutti quei personaggi che anche se compaiono una sola volta o per poco lasciano il segno e riescono ad uscire dall'ombra pur essendo figure di sfondo;forse è proprio questo il bello di questo romanzo,il fatto che tutti e tutto siano vivi,la stessa Barcellona asseconda gli umori e le storie dei personaggi con i suoi mutamenti. E' un libro che ti sorprende,a tratti ti spiazza,ci sono delle situazioni che davvero non ti aspetti,c'è quell'aria di mistero e magia che rende tutto così sospeso,i personaggi sono delineati talmente bene che è inevitabile un forte processo di immedesimazione,ad esempio a me è capitato di provare inquietudine per la vicenda di Carax,che a volte mi ricordava la parte cattiva de "Il visconte dimezzato" di Calvino;tutto questo,senza dimenticare la delineazione della vicenda storica in cui si trova Barcellona al tempo della narrazione. Ricordo "L'ombra del vento" con molto affetto e mi è rimasto dentro nonostante siano passati 3 anni da quando ho avuto la fortuna di leggerlo,una lettura che consiglio anche io a ragazzi ed adulti che abbiano ancora voglia di avventura e sogno ;)
 
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