Se ascolto l’ironia rannicchiata in fondo alle cose, essa si scopre lentamente. Strizzando un occhio piccolo e chiaro, dice: “Vivete come se...”
Nonostante le molte ricerche, tutta la mia scienza è qui.
Camus, Il rovescio e il diritto
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10/01/08 *Aggiornamento*: La vincitrice dell'Irrazionale Surreale è, per sindacabile giudizio della webmater, Lilly_84 con la sua biblioteca blu da non guardare quando va a fare un esame. Il gatto premio le è stato inviato via messaggio, e ne farà ciò che vorrà. . . . Non sono superstiziosa. Dico sul serio: scale, gatti neri, 13, 17, corni, malocchio mi lasciano indifferente (a differenza di qualcun altro). Non ho amuleti, maglie fortunate, riti scaramantici. E’ una comodità: se ci credessi, distratta come sono sarei perennemente angosciata perché ho perso chissà dove il mio portafortuna. Riassumendo, non credo al pensiero magico, cioè alla convinzione di poter modificare la realtà attraverso pratiche irrazionali, che secondo chi la applica hanno influenza sul corso degli eventi, ma che non hanno un effettivo legame causale con il mondo esteriore. Mi sono resa conto però di esercitare una forma anche peggiore di questa, che non so ben definire: forse è un pensiero magico alla rovescia. Quando prendo una decisione - piccola o importante che sia - o aspetto quelle di qualcun altro, almeno per un attimo devo pensare che le cose andranno male. Non supererò l’esame, non accetteranno la mia proposta, sceglieranno qualcun altro, non troverò più il maglione in saldo... Non appena ho formulato questo pensiero mi tranquillizzo, e mi comporto come se fossi una persona normale. Non so bene perché mi comporti così: è una forma di scaramanzia? Un modo per prepararmi a eventuali fallimenti? Non so nemmeno perché ne stia parlando qui: tanto questo post non lo leggerà nessuno… . . . PS. Se vi va, raccontate qui o sul vostro blog le vostre scaramanzie e/o irrazionalità preferite: potremmo eleggere l’irrazionale più surreale. A cui andrà in premo, naturalmente, un gatto nero.
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Ma sono come te. Anche io ho questi pensieri al contrario. Io dico che applico il low profile, il basso profilo. Per la serie, pensa male, così può solo andare bene. Ed è sperimentato, anche nelle uscite serali. Se una sera sono supercarica, son convinta che mi divertirò da matti, etc. sarà una serata pessima. Se invece parto scazzatissima, voglia di uscire zero sarà stellare. Stessa cosa con il saldo al bancomat. Se penso di avere più soldi son quasi in rosso, quando penso di non averne li ho... Mi ha sempre portato fortuna, quindi dubito che cambierò modo di fare.
però posso raccontare delle scaramanzie che adottiamo in famiglia quando si vede una partita del napoli o si segue l'Italia ai mondiali
mia madre può solo ascoltare (quindi viene posta a sedere DIETRO la televisione o relegata in altra stanza con l'ordine di accendere la tv solo se sente un boato di urla)
per capire questa pratica devo raccontarvi due episodi chiave:
1. alla tele c'era un fantastico (non mi ricordo quale) e la martinez ballava...mia madre improvvisamente dice "ma se si rompe una calza come fà?" e dopo un secondo alla martinez si ruppe una calza e si creò una voragine sui collant talmente vistosa che Pippo Baudo dovette dire a fine balletto "è il bello della diretta"!!
2. mondiali 1984....dopo altri episodi come quelli su descritti mia madre rimaneva a casa da sola a tv spenta e noi tutti da mia zia a guardare la tv....viene assegnato un rigore e quindi un boato si urla arriva alle orecchie di mia madre...mia madre accende la tv e Altobelli sbaglia il rigore! *_*
con gli ultimi mondiali l'abbiamo tenuta d'occhio tenendola dietro la tv per essere certi che non sbagliasse a guardare....ed infatti i mondiali li abbiamo vinti! ^_^
saluti