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STASERA JUVENTUS-MILAN (20.30)

Post n°1373 pubblicato il 12 Aprile 2008 da corsivo79

RANIERI SPRONA I BIANCONERI "VINCERE PER LA CHAMPIONS!"

Il tecnico bianconero carica i suoi: "Dobbiamo difendere la nostra posizione. Il Milan ha fatto tantissimi punti fuori casa, sono dei campioni, lotteranno e li ho visti bene contro il Cagliari. Ma anche noi stiamo bene. Sarà una giornata di campionato importante. Stiamo per arrivare al rettilineo finale, vogliamo finire davanti. Dobbiamo vincere. Tiago? Un grosso campione. Ma se la squadra sta dove sta è perchè le scelte sono state sempre ottimali". Nedved non può ancora colpire di testa e non è stato convocato. Assenti anche Zanetti e Zebina. Milan privo di Oddo, Nesta, Kaladze e Pato. Calciopoli, archiviati 11 procedimenti, tra cui quello del ds bianconero Alessio Secco.

RANIERI: "JUVE, BLINDIAMO QUESTA CHAMPIONS" - Corriere dello Sport - Altri tre tornanti e una un'altra settimana in piedi sui pedali prima del traguardo. Milan, Parma e Atalanta dividono la Juventus dal ritorno nell'Europa che conta. Un'eventuale vittoria nella supersfida di domani sera contro i rossoneri non solo aumenterebbe l'autostima "europea" della squadra di Ranieri, ma aiuterebbe non poco a blindare il terzo posto. «Non so se con una vittoria elimineremmo il Milan dalla corsa alla Champions - dice Ranieri - dipende da quello che faranno le altre, ma noi ci metteremmo ancora di più in una posizione di grosso vantaggio per entrare in Europa. Dobbiamo sapere difendere la nostra posizione. Il Milan ha fatto tantissimi punti fuori casa, sono dei campioni, lotteranno e li ho visti bene contro il Cagliari. Ma anche noi stiamo bene. Sarà una giornata di campionato importante». Ma non decisiva per le ambizioni della Juve, che conoscerà meglio il suo destino tra qualche giorno: «Abbiamo queste tre partite davanti e dopo queste c'è tutto il rettilineo. Noi siamo uscendo fuori, vedremo come ci presenteremo al rettilineo finale».
DUE RISULTATI SU TRE - Contro i rossoneri, Del Piero e soci avranno anche il vantaggio di potere giocare per due risultati su tre: «Pensiamo a noi, non guardiamo a quello che fanno gli altri. Noi vogliamo finire davanti e tirare fuori il massimo da noi stessi, quindi non voglio che la squadra abbia cali di tensione, di motivazione o nervosi. Fino alla fine dovremo tirare fuori il meglio da ogni nostra partita. Quando si sta costruendo un progetto bisogna vedere che giocatori hai a disposizione, se c'è qualcuno che molla prima o che si sente arrivato... Chi gioca nella Juve sa che deve dare sempre il massimo. Lo devono dare i grossi campioni e gli altri».
TIAGO - Ranieri assicura che «non ci sono giocatori sotto esame», poi ammette: «Pensavo di fare di più, perchè quando uno inizia ambisce al massimo, cioè a rompere ancora di più le scatole di quello che stiamo facendo. Pur riconoscendo che ci sono squadre molto più forti di noi, abbiamo sbagliato alcune partite. Diciamo che sono soddisfatto ma non appagato». Tra le cose migliorabili c'è ovviamente il rendimento di Tiago: «Il ragazzo fa parte della rosa, si impegna tanto e tutti lo vedono bene. Poi, se la squadra si quadra con determinati giocatori...». Allora Tiago resta fuori... «Se la squadra sta dove sta è perchè le scelte sono state sempre ottimali. Da una parte si critica sempre Tiago, dall'altra lo si reclama. Tiago è un grosso campione- conclude- sennò non lo avremmo preso».
RANIERI: "SIAMO DAVANTI, VOGLIAMO RESTARCI" - Repubblica - «A settembre pensavo di fare di più di quello che abbiamo poi fatto», dice Claudio Ranieri definendosi "contento ma non appagato". Lui rispecchia gli juventini, che ancora fanno fatica a decifrare, e quindi a pesare al grammo, questa stagione effettivamente indecifrabile: si può essere molto soddisfatti di aspettare il Milan senza averne paura, si può essere delusi di questo terzo posto così lontano da Inter e Roma; si può essere felici di avere collezionato figuroni con le grandi (tre pareggi e due vittorie, con nerazzurri e giallorossi), si può essere preoccupati delle debolezze strutturali che la squadra ha faticato a nascondere. E in fondo neanche Ranieri sa, alla fine, se ha toccato il tetto del sue illusioni oppure no, è questo dubbio che rode il mondo juventino e, in fin dei conti, confonde anche le idee sui reali interventi di cui la squadra avrà bisogno. Ma intanto, e forse per la prima volta, la Juventus può giocare molto per la gloria e poco per la classifica, perché la qualificazione alla Champions League è blindata: è il Milan a mettere in palio il destino. «Ma siamo ancora», illustra Ranieri, «sul curvone finale. Prima di vedere il rettilineo aspetto questa settimana, che è importantissima. Stiamo bene, siamo messi bene, ma tranquilli non si può essere: stiamo davanti e dobbiamo difendere la nostra posizione». Difendere, non più attaccare: forse la Juve sta prendendo coscienza che il terzo posto è la sua dimensione. «Ma io volevo rompere le scatole ancora più di quanto le stiamo rompendo, pur riconoscendo che ci sono squadre più forti di noi. Voglio il massimo da me stesso, dai miei ragazzi, da tutti. Le emozioni che provo adesso me le godrò fra tre anni, sono uno a scoppio ritardato». Ma forse anche tre mesi potranno bastare. Stasera mancherà Nedved, che non s´è ancora ripreso del tutto dalla capocciata di Palermo con Guana. «Non se la sentiva di colpire di testa, non ho voluto forzarlo, ho preferito rispettare l´uomo e il giocatore». L´assenza del ceco (insieme con quella di Zanetti, vittima di una ricaduta muscolare) aprirà uno spazio a Tiago, un altro dei dubbi irrisolti di questa enigmatica annata bianconera, che in troppi fanno fatica a riconoscere per quella che è: eccellente, quasi esaltante. Il contrario del portoghese, che in allenamento mostra meraviglie ma in partita soltanto timidezze. Ranieri lo definisce «un grande campione», però non lo fa giocare quasi mai. «Ma se la squadra si quadra con determinati giocatori, perché dovrei cambiarla? Se stiamo dove stiamo, è perché le scelte sono state sempre ottimali. Se Tiago non fosse un grande campione, non l´avremmo preso. Non c´è niente da capire». Più che altro, in questo momento è difficile farlo, ma chissà se il portoghese saprà dare qualche risposta prima che il campionato finisca e il mercato si apra: dimostrasse di potersi amalgamare con quella montagna di Sissoko (che oggi avrà il compito di buttare un occhio su Kakà), certe strategie commerciali potrebbero anche essere corrette, anche perché la Juventus sta facendo fatica a individuare un centrocampista di livello veramente alto da comprare: c´è l´obiettivo Flamini, che si svincola dall´Arsenal ma ha la coda davanti casa, e c´è l´ipotesi Lucho Gonzalez, eclettico argentino del Porto che però, in assoluto, dà meno garanzie. Ranieri, però, non guarda all´orizzonte ma al presente: «Noi pensiamo a noi stessi, non voglio che la squadra abbia cali di tensione motivazionale. Quando si costruisce il progetto la cosa importante è vedere chi molla prima, chi si sente già arrivato e chi invece tira sempre la carretta. Ogni partita è una sfida, questo è il mio modo di costruire il gruppo. Certo, speriamo di non dimenticarci di giocare il primo tempo, come qualche volta è capitato. Però sarà mica un difetto, segnare sempre negli ultimi quindici minuti?». Ecco un´altra domanda sospesa.  
NEDVED NON CE LA FA - La Stampa - Pavel Nedved non fa parte della lista dei 19 giocatori convocati da Claudio Ranieri per la partita con il Milan, anticipo serale della 33.ma giornata del campionato di Serie A, in programma domani allo stadio Olimpico di Torino. Il centrocampista ceco non è riuscito a recuperare pienamente dal colpo alla testa rimediato domenica scorsa a Palermo. Tra i bianconeri assenti anche Cristiano Zanetti, per un problema muscolare alla coscia destra, e Jonathan Zebina che ha accusato un affaticamento muscolare ai flessori della coscia sinistra. Nel Milan Pato non convocato. Confermata la squalifica di due giornate a Nesta.
PAVEL NON CONVOCATO - Corriere dello Sport - Nedved non è stato convocato, non giocherà contro il MIlan. «Pavel sta bene, ma ancora non colpisce di testa. Meglio assecondare il ragazzo che ancora non si sente sicuro, meglio rispettare la persona e l’atleta»: con queste parole Ranieri ha annunciato la rinuncia al centrocampista ceko che evidentemente non ha ancora smaltito le conseguenze del terribile colpo alla testa rimediato domenica scorsa a Palermo in seguito a uno scontro con Guana.
SPAZIO A SALIHAMIDZIC - La rinuncia a Nedved lascia spazio a Salihamidzic che dovrebbe sostituirlo e a Tiago candidato a giocare al fianco di Sissoko. Poco probabile che Ranieri sposti Camoranesi al centro perchè in questo caso sarebbe costretto ad affrontare il Milan senza i due esterni di centrocampo titolari.
TIAGO IN CAMPO ASSIEME A SISSOKO - Corriere dello Sport - Dall’albergo del centro di Torino che ospita la Juventus prende consistenza l’ipotesi di un grande rilancio di Tiago Mendes che dovrebbe giocare dal primo minuto al fianco di Sissoko. Sarebbe una grande occasione per il portoghese anche se il suo nome è stato inserito nella lista dei giocatori che saranno messi sul mercato. Soltanto una grande prestazione contro il Milan e un finale scoppiettante di stagione potrebbero permettere a Tiago di essere confermato anche per il prossimo anno. Al portoghese, dopo le trattative del gennaio scorso, sono ancora interessati sia il Tottenham che ha proposto uno scambio con l’esterno sinistro Kaboul sia l’Atltelico di Madrid disposto a inserie nell’operazione il centrocampista argentino Maxi Rodriguez.
I 18 CONVOCATI DI RANIERI - Sono 18 i giocatori convocati da Ranieri per Juventus-Milan. Il tecnico bianconero non potra'' contare su Nedved, che ancora risente della tremenda botta alla testa rimediata a Palermo in uno scontro aereo con Guana. Questo l''elenco completo: Belardi, Birindelli, Buffon, Camoranesi, Chiellini, Del Piero, Grygera, Iaquinta, Legrottaglie, Marchionni, Molinaro, Nocerino, Palladino, Salihamidzic, Sissoko, Stendardo, Tiago, Trezeguet.
ANCELOTTI NE CONVOCA 20: NON C'E' PATO - Il tecnico del Milan, Carlo Ancelotti, ha convocato 20 giocatori per la partita di domani sera contro la Juve. I rossoneri dovranno fare a meno degli squalificati Nesta e Kaladze e degli infortunati Jankulovski, Oddo, Emerson, Pato e Ronaldo. Portieri: Dida, Fiori, Kalac; Difensori: Bonera, Cafu, Digao, Favalli, Maldini, Serginho, Simic; Centrocampisti: Ambrosini, Brocchi, Gattuso, Gourcuff, Kakà, Pirlo, Seedorf; Attaccanti: Gilardino, Inzaghi, Paloschi.
ANCELOTTI SENZA PATO E NESTA - Repubblica - L´ultimo Juventus-Milan al Comunale, ora Olimpico, è più vecchio di Pato: 11 marzo 1990, Juve-Milan 3-0 con reti di Schillaci e Rui Barros. Altra epoca. Ma anche l´ultimo Juventus-Milan in campionato sembra risalire a un´altra era geologica: 12 marzo 2006, 0-0, prima dello scandalo che avrebbe cambiato tante cose. Poi c´è anche il famoso Juve-Milan 0-0 del dicembre 2004, con l´arbitraggio di Bertini che fece infuriare i rossoneri, ma è un precedente che Ancelotti non vuole rivangare: «Non pensiamo più a queste cose». Meglio concentrarsi sul presente, sull´obiettivo del quarto posto: «Abbiamo la necessità di fare punti e di avvicinare la Juve. Prevedo una partita bella e spettacolare. Noi abbiamo ritrovato il filo del gioco contro il Cagliari e credo che miglioreremo ancora, avverto buone sensazioni negli allenamenti e credo che potremmo offrire una prestazione ai livelli di Roma-Milan, quando giocammo benissimo. Ma la Juve è un grande avversario, una squadra equilibrata e aggressiva sia in casa sia in trasferta, con grandi campioni in organico». Non ci sarà Pato, fermato a scopo precauzionale per un affaticamento agli adduttori, e neanche Nesta, cui non è stata ridotta la squalifica di due giornate. Squalificato anche Kaladze, ci sarà una linea difensiva inedita, con Simic che quest´anno ha giocato solo 233´ in gare ufficiali. Intanto Ancelotti riapre a Shevchenko: «Gli ho parlato di recente, ha voglia di tornare al Milan. Non ho mai detto che non lo volevo, solo che ha caratteristiche simili a Pato. Berlusconi? Non ci siamo parlati ultimamente, ma il mercato lo facciamo sempre in perfetto accordo col club». (a.s.)  
INTENSITA' E PRESSING PER BLOCCARE KAKA' - Repubblica Torino - Ranieri non ha Zanetti e Nedved, d´accordo, ma siamo sicuri che non farebbe cambio con Ancelotti, al quale manca per intero la difesa titolare oltre all´unico alito di freschezza che spinge i bolsi rossoneri, cioè il papero Pato. Il tecnico del Milan dovrà persino ripescare dal dimenticatoio Simic, mai titolare quest´anno e dunque, azzardo per azzardo, rischia sicuramente meno il collega bianconero affidando a Tiago le chiavi del gioco della Juventus. D´altronde, se lo può permettere: Ranieri aveva deciso di proporre il portoghese anche contro il Parma per poi escluderlo a Palermo, segno che preferisce risparmiargli le partite più fisiche, e di ritmo più elevato, mentre si fida di lui quando il ballo si fa lento, l´aggressività degli avversari è meno ossessiva e riequilibrare il tasso tecnico del centrocampo diventa fondamentale. Se ci fosse stato Nedved, probabilmente non ci sarebbe stato spazio per Tiago: a quel punto, Ranieri avrebbe puntato su una coppia muscolare in mezzo al campo affidando alla creatività di Camoranesi e alla velocità del ceco le risorse del gioco. Ma senza Nedved, ci vuole qualcun altro che sappia operare variazioni sul tema, e così l´enigmatico Tiago avrà la possibilità di giocare la partita più importante della sua avventura italiana. Per battere il Milan, si sa cosa si deve fare: aggredire, sfruttare la freschezza atletica e la velocità, aumentare l´intensità, impedirgli di ragionare attorno alla ragnatela del suo gioco fitto. In più, ci sarà il vantaggio di poter sfidare una difesa indubbiamente approssimativa. Ma i rossoneri rendono di più in trasferta (dove hanno un ruolino da scudetto) che in casa (dove sembrano una squadra di bassa classifica), quindi la Juve dovrà far finta che stasera non si giochi all´Olimpico: dovrà, in pratica, evitare di concedere campo a Kakà e Inzaghi, micidiali quando si dilatano gli spazi. Sarà Sissoko a controllare il prima battuta il brasiliano, un buon test per un giocatore finora sembrato molto istintivo ma non troppo razionale, mentre stavolta Legrottaglie e Chiellini dovranno lavorare un po´ meno sul fisico, dove sono formidabili, e un po´ di più sull´arte del piazzamento, perché Superpippo non andrà certo a stuzzicare i loro muscoli, ma la loro attenzione. Ma anche Grygera e Molinaro dovranno sempre tenere d´occhio la linea di difesa e restare un po´ più alti dei due centrali, per evitare di tenere in gioco Inzaghi: quest´anno i due esterni hanno già sbagliato un paio di volte i tempi del fuorigioco, ma Ranieri li avrà informati a dovere.
CALCIOPOLI, ARCHIVIATI 11 PROCEDIMENTI PER CONTATTI CON MOGGI - La Stampa - Sono stati archiviati dal Procuratore Federale della Figc 11 procedimenti, compreso quello di Luciano Moggi e tra cui quelli di Alessio Secco, Daniele Predè, Fabrizio Lucchesi e Urbano Cairo, per contatti telefonici con l’ex dg della Juventus, perchè «la normativa federale vigente all’epoca dei fatti non faceva divieto assoluto di intrattenere rapporti o contatti con soggetti inibiti». «Il Procuratore federale, esaminati gli ulteriori atti di indagine posti in essere dalla Procura della Repubblica di Napoli ed espletata la conseguente attività istruttoria in sede disciplinare -rende noto la Federcalcio-, in ordine ai contatti telefonici e personali intrattenuti dai tesserati F.I.G.C. sigg.ri Roberto Benigni, Mario Beretta, Urbano Cairo, Antonello Cuccureddu, Giovanni Lombardi Stronati, Fabrizio Lucchesi, Giovanni Paolo Palermini, Daniele Pradè, Alessio Secco e Luciano Tarantino con il sig. Luciano Moggi, ha disposto l’archiviazione dei relativi procedimenti, in quanto la normativa federale vigente all’epoca dei fatti non faceva divieto assoluto di intrattenere rapporti o contatti con soggetti inibiti ma si limitava a sanzionare soltanto gli eventuali rapporti intercorsi con tale categoria di soggetti finalizzati ad un’attività di tesseramento, o, comunque, a condotte a questa direttamente riconducibili. Nei casi sopra indicati i colloqui in atti non si possono ricondurre a tale tipologia di rapporti». Il Procuratore federale ha anche disposto l’archiviazione del procedimento, nei confronti del sig. Luciano Moggi. «Esaminati gli ulteriori atti di indagine posti in essere dalla Procura della Repubblica di Napoli ed espletata la conseguente attività istruttoria in sede disciplinare, in ordine ai contatti telefonici e personali intrattenuti dal sig. Luciano Moggi con numerosi soggetti tesserati per società operanti nell’ambito della F.I.G.C ovvero esercenti attività rilevanti per l’ordinamento federale, ha disposto l’archiviazione del procedimento -spiega la Figc-, nei confronti del sig. Luciano Moggi, in quanto all’epoca dei fatti, era interessato dalla sanzione disciplinare dell’inibizione di anni cinque, definitiva per la giustizia sportiva, ed inoltre poichè, al momento di commissione delle condotte esaminate, successive alla irrogazione della sanzione disciplinare adottata dalla Corte Federale (c.u. n.2/cf del 4 agosto 2006), non era soggetto alla potestà disciplinare degli organi della giustizia sportiva in quanto non esercitava alcuna funzione all’interno di società sportive affiliate alla F.I.G.C., nè svolgeva attività di collaborazione in favore delle stesse (ai sensi dell’art. 22 N.O.I.F.)». Per altro verso, Alessio Secco (direttore sportivo della Juventus) e Roberto Bettega (all’epoca dei fatti vicepresidente bianconero) sono stati deferiti dal procuatore federale della FIGC per avere partecipato alla trattativa di mercato relativa a Domenico Criscito con Enrico Preziosi, presidente del Genoa ma soggetto inibito in via definitiva dalla giustizia sportiva. Il procuratore ha inoltre deferito Giambattista Pastorello (all’epoca dei fatti iscritto all’albo ADISE, attualmente vicepresidente e direttore generale del Genoa), per aver partecipato alla trattativa in epoca in cui non era ancora tesserato per il club rossolblù, Alessandro Zarbano (amministratore delegato del Genoa), per avere permesso a Pastorello di partecipare ad una trattativa di mercato, e lo stesso presidente Preziosi per avervi partecipato da inibito. Deferite per responsabilità oggettiva anche Juventus e Genoa.

 
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