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« GIOVINCO, LA RIVINCITA S...CHAMPIONS, MISSIONE COMPIUTA! »

STASERA JUVENTUS-BATE BORISOV

Post n°1580 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da corsivo79

NEDVED CARICA I SUOI COMPAGNI: "VOGLIO LA FINALE DI CHAMPIONS"

Alle 20:45 i bianconeri scendono in campo contro i campioni di Bielorussia del Bate Borisov per conquistare il primato nel girone di Champions. La Furia Ceka ha un solo obbiettivo: "Non guardo i rivali, punto alla finale di Roma. L’unica sfida che mi interessa è quella che si farà a maggio e io vorrei proprio esserci. Ma non vorrei giocarla alla playstation. Sapevamo di essere forti, ma vincendo a Madrid ci siamo rafforzati nello spirito. Sono sorpreso dalla squadra e dal mio fisico, non pensavo di disputare tante partite. Posso giocare anche da centrale, ma si corre molto anche a sinistra". La Juve ha problemi a centrocampo: con Sissoko squalificato, probabile lo spostamento in mezzo di Nedved accanto a Marchisio. Ma c’è anche l’ipotesi Zanetti. Del Piero torna a far coppia con Amauri. Chiellini resta a riposo in vista del Milan, ma è l'unica concessione di Ranieri, che vuole una vittoria per il primato ed il prestigio: "Niente figuracce, vogliamo il primo posto nel girone". Giorgio e Alex inseriti nei Top 11 dell'Uefa. Intanto sul fronte del mercato, ieri il d.s. Secco è volato a Londra per Gallas, il forte difensore francese in rotta con l'Arsenal. Costa 8 milioni, c’è l’ok del giocatore. Seguiti anche Malouda, Rakitic e Dentinho, prime alternative a Schweinsteiger.
 

UNA JUVE DA FINALE, NON VORREI GIOCARLA ALLA PLAYSTATION - La Stampa - Non gli importa il nome del nemico, a Pavel Nedved basta l’indirizzo del duello: stadio Olimpico, 27 maggio 2009, finale di Champions League: «Sarà dura, perché se sbagli qualcosa sei fuori, ma possiamo arrivarci. E stavolta vorrei esserci anch’io».
Pavel Nedved, stasera scegliete tra primo e secondo posto: stupito?
«Sì, non me l’aspettavo, perché questo girone era molto duro. Non è stato facile, ma abbiamo fatto molto bene».
Su 22 gare ne ha addentate 18 da titolare: sorpreso anche dai suoi 36 anni?
«I dubbi ce li hai sempre, perché non sai mai come può andare: sì, sono sorpreso dal mio fisico, non pensavo di fare tutte queste partite».
Ha fatto anche il centrale, mestiere che potrebbe toccarle ancora una volta.
«Si corre di meno, anche se poi nel calcio alla fine devi viaggiare veloce dappertutto».
Magari in mezzo s’allunga la carriera.
«Non lo so. Credo però che uno debba giocare dove la squadra ha bisogno».
Aveva qualche dubbio pure sulla Juve?
«C’era la novità, soprattutto per alcuni giovani, di dover giocare nuovamente ogni tre giorni, dopo essere stati fuori dalla Champions due anni. È andata bene».
Quanto è contato sbancare il Bernabeu?
«Ci ha aumentato la consapevolezza nei nostri mezzi: sapevamo di essere forti, ma vincendo a Madrid ci siamo rafforzati nello spirito».
Vi capita un finale in discesa: il Bate Borisov, già fuori da tutto.
«Non puoi gestire nulla e non puoi pensare al Milan che ci capita domenica sera, perché questa è la Champions League: se non ci sei con la testa, rischi di fare una figuraccia».
Non quest’anno: in Europa avete spianato tutti.
«Può darsi davvero che ci scatti una molla, una voglia particolare, non so. Certo è che nei momenti difficili siamo stati capaci di venirne fuori, come nella prima partita con lo Zenit, o contro il Real Madrid: e questa è una cosa importante».
Più facile prendersi la Champions che lo scudetto, dicono i suoi colleghi: concorda?
«Magari fosse così semplice. Invece niente è facile in Champions League: non puoi sbagliare una partita, sennò sei fuori. Almeno io la vedo così».
Scelga un avversario per gli ottavi.
«Onestamente, non m’importa. L’unica sfida che mi interessa è quella che si farà a maggio, a Roma, e io vorrei proprio esserci».
Non come a Manchester, nel 2003, il suo rimpianto.
«Sbagliato. Non ho rimpianti, sul serio. Era destino che non giocassi, ma ero felice lo stesso per la squadra. Sono contento di tutto quello che ho fatto e solo quando sarò vecchio, forse, mi volterò e guarderò indietro».
L’ha mai rigiocata nella sua testa, quella finale con il Milan?
«No, ma forse l’ha fatto mio figlio, alla playstation».
A Roma, potrebbe giocarne una vera: poi smette?
«Là penso di poterci arrivare, se è destino, poi vedremo cosa succederà. Intanto, mi piacerebbe giocarmela».
JUVE CONTRO IL BATE, DEL PIERO NON SI RIPOSA - Repubblica - Alessandro Del Piero non è più soltanto il capitano e il bomber per eccellenza della Juve; adesso è anche il talismano contro le cadute di tensione. Stasera, salvo ripensamenti dell´ultima ora a favore di Giovinco, sarà proprio Alex a trascinare i compagni verso il primo posto del girone di Champions. «Vietato far figuracce» intima Claudio Ranieri che ha ancora negli occhi quei primi 25 minuti da brividi di Minsk, quando la Juve venne asfaltata dal Bate Borisov. Quella sera di fine settembre ci pensò Iaquinta a rimettere le cose a posto, ma stasera il tecnico non vuol correre rischi. E quindi niente turnover, anche se riprendere fiato nella settimana che porta al Milan potrebbe far bene. A impedire avvicendamenti è anche l´elenco degli assenti: marcheranno visita Buffon, Camoranesi, Ekdal, Knezevic, Iaquinta, Poulsen, Salihamidzic, Tiago, Trezeguet e Zebina, oltre allo squalificato Sissoko. «Siamo contati, è vero, ma non farò stravolgimenti ? dice Ranieri -. Vogliamo chiudere bene il girone e, anche se potrebbe bastare un pareggio, la nostra mentalità è quella di andare sempre a caccia della vittoria». E se Del Piero è completamente recuperato, stasera rientra anche Zanetti: «Voglio parlargli per capire quanti minuti è in grado di giocare» dice l´allenatore che deve decidere se schierarlo dal primo minuto. Ranieri («non mi interessa chi troveremo negli ottavi») preferisce guardare in casa propria: «La cosa importante sarà come ci presenteremo a fine febbraio e come si presenteranno i nostri avversari». Ad appoggiare le sue tesi, ecco Pavel Nedved che vede nel Bate una tappa in vista del traguardo, che rimane la finale di Roma. «Dicono che l´Europa è più facile del campionato? Magari fosse così. Qui se sbagli una partita sei tagliato fuori. Quindi, per arrivare fino in fondo, non possiamo permetterci di sbagliare».
JUVE ALL'ULTIMA FATICA: "VOGLIAMO IL PRIMO POSTO" - Il Giorno - Operazione primo posto. Se c’è una cosa che la Juventus sa fare un pizzico meglio della concorrenza, è stupire. Ci è riuscita nella passata stagione in campionato, si sta ripetendo in questa in Champions League. Nessuno però si aspettava di vederla lì, a poche ore dall’ultima fatica della prima fase a gironi, già qualificata per gli ottavi di finale, e arbitro del proprio destino. Anche Pavel Nedved, presentatosi al posto di Del Piero — il capitano è stato comunque convocato e giocherà uno spezzone di partita, facendo una staffetta con Giovinco — nella consueta conferenza stampa della vigilia al fianco di Ranieri, si è detto sorpreso. «Francamente non me l’aspettavo — sottolinea l’ex Pallone d’Oro — non era facile, ma le vittorie contro il Real Madrid ci hanno reso più consapevoli della nostra forza». Subito gli ha fatto eco Ranieri: «E’ stata importante anche la vittoria all’esordio con lo Zenit, perché ci ha permesso di partire bene in un momento in cui noi non eravamo al massimo». Il passato è passato, adesso conta il futuro. L’uomo di Testaccio avverte i naviganti («Vogliamo il primo posto per noi stessi, ma attenzione al Bate Borisov, perché a Minsk per mezz’ora ci hanno asfaltato, quindi evitiamo brutte figure. Il turnover? E’ obbligato»), ma non fa calcoli per gli ottavi: «Non contano i nomi. Quando arrivai in semifinale con il Chelsea eravamo quattro sorprese, il che significa che le squadre più accreditate erano fuori. Sono importanti la condizione psicofisica a fine febbraio e le motivazioni». A sentire Nedved, forse di nuovo sulla mediana se Zanetti non partirà dal primo minuto, la Juventus ne ha da vendere: «La Champions ci stimola parecchio, vogliamo chiudere bene il girone, poi penseremo al Milan. C’è chi dice che l’Europa è più facile del campionato? Magari fosse così. Sbagli una partita e sei fuori». Anche il biondo di Cheb non ha preferenze per l’avversario che uscirà dall’urna di Nyon (venerdì 19 dicembre), ma si avventura oltre con la fantasia: «Che sfida mi piacerebbe giocare? Senza dubbio la finale a maggio, proveremo ad arrivarci con tutte le nostre forze. Poi valuterò cosa fare della mia carriera. Ho già dovuto saltare quella di Manchester, ma va bene così, era destino. Se l’ho rigiocata nella mia mente? Forse mio figlio alla Playstation, io non guardo indietro». Un po’ come la Juventus, proiettata verso nuove sfide.
LA PROBABILE FORMAZIONEIl Giorno - Questa la probabile formazione della Juventus che affronta stasera il Bate Borisov:
JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Legrottaglie, Mellberg, De Ceglie; Marchionni, Zanetti, Marchisio, Nedved; Giovinco, Amauri All. Ranieri.
RANIERI NON DA' LICENZE: "DOBBIAMO VINCERE" - Corriere della Sera - A Minsk, cinque partite fa, Claudio Ranieri entrò ufficialmente nel tunnel del tecnico in crisi, quello a cui si accostava la frase «i probabili sostituti sono». Quella sera sistemò Giovinco accanto a Iaquinta e Del Piero, rischiò prima di prenderle (sullo 0-2), poi di darle (sul 2-2). Pareggiò e si prese la prima salva di moschetto per una formazione considerata avventata. Sebastian Giovinco, da allora, è andato in campo con due altri attaccanti solo con risultati da recuperare o rassicuranti. Adesso Ranieri si prende i moderati rimbrotti perché la «formica » non gioca abbastanza. Questo è il calcio, tra un Bate Borisov e l'altro. C'è sempre il tecnico Viktor Goncharenko che promette «una grande partita» per chiudere una sorprendente esperienza in Champions League, ma due mesi dopo i bielorussi fanno meno paura. Basta un pareggio per arrivare primi, meglio una vittoria per i soldi, ma soprattutto, via non siamo venali, per il prestigio. La Juve in Europa, sotto questo aspetto, sta messa molto meglio delle sue compagne d'avventura italiane per punti e considerazione. Alex Del Piero (uno spezzone di partita dopo il riposo di Lecce) e Giorgio Chiellini (panchina in vista del Milan) sono stati inseriti nei Top 11 dell'Uefa, a testimonianza del cammino con vista da attico di Madama, un risultato ottenuto in anticipo e malgrado gli undici (ultima rilevazione nell'infermeria bianconera) giocatori infortunati. Stasera, poi, con l'assenza di Sissoko per squalifica, Ranieri chiede a Nedved di scalare a centrocampo. Il ceco si accomoda e, parlando della Champions, non rimpiange il passato, ma sogna il futuro: «L'unica sfida che mi attira è quella di maggio, a Roma. Ci proveremo con tutte le nostre forze. Ora non è così importante pensare ad arrivare primi o secondi». Pavel perse la finale di Manchester persa con il Milan (2003) per squalifica. «Nessun rimpianto. Era destino. Capita che a volte si giochi e a volte no. Io sono contento di quello che ho fatto. Non l'ho mai rigiocata nella mia mente. Magari l'avrà fatto mio figlio con la Playstation». Pavel va di corsa, e si trova bene col sergente Ranieri: sospese le licenze, a parte quella per Chiellini che domenica non avrà accanto il suo collega Legrottaglie. «Giocatori da tenere di scorta non ce ne sono. E poi non è che possa fare la rivoluzione. Siamo contati, abbiamo tanti Primavera, ma dobbiamo concludere bene il girone, l'obbiettivo è il successo». Questa è la sera di Cristiano Zanetti. Risparmiato a Lecce a causa dell'improbabilità del risultato, ora deve tornare per provare, per sperimentare, per affermare che la sua qualità può tornare al servizio della Juve. Per il prestigio ma anche per qualcosa di più concreto.
IL DIKTAT DI RANIERI: "VOGLIO VINCERE IL GIRONE" - La Stampa - La Juventus vuole il primo posto del Gruppo H di Champions League «perché è una squadra che non sa pensare», e stasera contro i bielorussi del Bate Borisov nella sesta ed ultima giornata della prima fase, con la qualificazione agli ottavi già in tasca, Caludio Ranieri si aspetta di vedere la solita mentalità. Perché, ha aggiunto oggi in conferenza stampa il tecnico bianconero, «noi siamo costruiti per lottare ogni partita», e il primo posto sarà poi solo una conseguenza. «Mi aspettavo un girone duro e siamo stati bravissimi a partire bene con vittoria in casa quando non eravamo in un momento eccellente, al contrario dello Zenit. Ora dobbiamo completare per bene questo girone, non importa se per noi stessi o per la classifica», ha detto Ranieri.  La Juve comanda il girone con 11 punti, a +2 sul Real Madrid, che ospiterà lo Zenit San Pietroburgo (5) Contro il Bate, dall’inizio potrebbe finalmente toccare a Cristiano Zanetti. «Sono diversi giorni che si prepara con noi, ma dovrò anche parlarci per capire che minutaggio mi dà. Nedved? Non è più solo una opzione per quel ruolo, perché ha dimostrato che sa sacrificarsi per la squadra, anche nel suo ruolo: quando avevamo bisogno gli ho chiesto di giocare centrale e lui l’ha fatto per il bene della squadra». Ranieri ha la certezza che la sua squadra non sottovaluterà l’ultima in classifica (2 punti): «Perché abbiamo ben chiaro in mente il primo tempo giocato in casa loro, quando ci hanno "asfaltato" ed erano avanti 2-0 (finì poi 2-2, ndr.), abbiamo sofferto tantissimo. Domani non vogliamo fare una brutta figura, sappiamo che ci troveremo di fronte una squadra forte».  Ranieri ha quindi decisamente escluso la possibilità di far calcoli pensando già al sorteggio degli ottavi di finale. «Il nome dell’avversario non mi è mai interessato, anche perché bisognerà vedere come staremo noi a febbraio e come starà il nostro avversario», ha detto l’allenatore della Juve. «La Champions insegna che bisogna essere sempre concentrati, perché si tratta di scontri diretti nei quali conta il nome, ma la condizione e la determinazione». La Juventus recupera Alessandro Del Piero. Il capitano bianconero ha recuperato dall’affaticamento muscolare alla coscia destra che gli aveva impedito di partecipare alla trasferta di campionato contro il Lecce. Indisponibile Vincenzo Iaquinta, vittima di un dolore alla colonna cervicale. Questi i 20 giocatori convocati: Giorgio Chiellini, Olof Mellberg, Cristiano Zanetti, Amauri, Alessandro Del Piero, Pavel Nedved, Antonio Chimenti, Alexander Manninger, Claudio Marchisio, Sebastian Giovinco, Zdenek Grygera, Cristian Molinaro, Paolo De Ceglie, Marco Marchionni, Nicola Legrottaglie, Timothy Nocchi, Simone Esposito, Luca Castiglia, Salvatore D’Elia, Lorenzo Ariaudo.
COL BATE TORNA LA COPPIA DEL PIERO-AMAURI - Tuttosport - Dopo la “separazione” di Lecce, stasera per la sfida di Champions contro il Bate Borisov nella Juve torna la coppia d’attacco Del Piero-Amauri. Il capitano è pienamente recuperato e riprenderà il suo posto. Ranieri concederà invece un turno di riposo a Giorgio Chiellini, che sarà sostituito da Mellberg. I dubbi maggiori riguardano il centrocampo. Con Momo Sissoko squalificato, il tecnico bianconero come centrale ha a disposizione il solo Marchisio. Probabile, dunque, che Nedved venga spostato in mezzo con De Ceglie incaricato di presidiare la fascia sinistra. Certo, ci sarebbe anche l’ipotesi Zanetti. Il mediano di Carrara è tornato in squadra domenica scorsa a Lecce, ma Ranieri ha preferito non rischiarlo, visto che non gioca da quattro mesi e mezzo. La sua ultima partita risale al 27 luglio scorso. Dal momento che il clima a Torino non è dei più miti, è molto improbabile che possa scendere in campo. Ma è sempre possibile una sorpresa dell’ultimo minuto.
JUVE, MISSIONE DI SECCO A LONDRA PER GALLAS - Tuttosport - Alessio Secco ieri ha fatto rotta su Londra, dove in serata ha assistito a Chelsea-Cluj. Durante la giornata però si è concesso una variazione sul tema che l’ha portato su altre strade. Il Ds della Juventus  ha infatti fatto visita anche al neo chief executive dell’Arsenal, Ivan Gazidis, per fare il punto sulla situazione di William Gallas. Wenger e il difensore francese sono infatti ormai separati in casa e il divorzio dopo tre stagioni di alti e bassi viene dato per imminente. Gallas è un vecchio pupillo di Ranieri, fu infatti proprio il tecnico juventino a portarlo al Chelsea nella stagione 2001-02. Dalla sua cessione l’Arsenal vorrebbe realizzare 8 milioni di euro. Per quanto invece riguarda il futuro Nedved, ad attirare l’interesse della Juve sono due giocatori caduti in disgrazia al Chelsea nella gestione Scolari. Il primo è Wayne Bridge, già cercato senza successo dalla Juve due stagioni fa. Il giocatore piace ancora, ma ha caratteristiche soprattutto difensive. Mentre si presta di più alle esigenze bianconere Florent Malouda, punto fermo della nazionale francese e, invece, messo spesso in discussione dal successore di José Mourinho, che gli preferisce Joe Cole e Salomon Kalou. Malouda venne pagato uno sproposito due estati fa, quando il Lione riuscì a ottenere 21,5 milioni di euro per il suo cartellino. Oggi alla luce delle sue difficoltà, è ipotizzabile che il Chelsea lo possa trattare per una quindicina.
JUVENTUS, BLITZ DI SECCO A LONDRA - Gazzetta - Ieri sera il ds della Juventus, Alessio Secco, ha assistito all'incontro tra Chelsea e Cluj. Oggi il dirigente bianconero sarà già di ritorno a Torino per assistere all'incontro con il BATE. E' mistero sui motivi del blitz nella capitale inglese di Secco, visto che in Corso Ferraris si continua a smentire l'interesse per il difensore dell'altro club londinese, l'Arsenal, William Gallas (31).
JUVENTUS, RAKITIC E DENTIHO LE ALTERNATIVE A SCHWEINSTEIGER - Tuttosport - Nonostante Claudio Ranieri abbia dichiarato di non aver bisogno di rinforzi per l'immediato, la Juventus continua a seguire Bastian Schweinsteiger, considerato il candidato numero uno a prendere il posto di Pavel Nedved. Il giocatore, essendo in scadenza di contratto, potrebbe essere ceduto a gennaio per una cifra comunque importante o liberarsi a parametro zero in estate, ma non è da scartare l'ipotesi di un rinnovo a peso d'oro. I bianconeri non interferiranno nei negoziati tra il giocatori ed il suo attuale club di appartenenza, anche se ciò potrebbe favorire l'inserimento di altri club come il Real. Si seguono pertanto altre piste, come quella che porta al croato dello Schalke, Ivan Rakitic, ed alla rivelazione del Corinthians, Dentinho, che sarà seguito nel corso dei campionati sudamericani under 20, in programma a fine gennaio in Venezuela.
JUVE-MILAN, GATTUSO OUT SEI MESI! - Tuttosport - Bruttissima tegola per il Milan: Gennaro Gattuso dovrà stare fuori almeno sei mesi. A comunicarlo è lo stesso club rossonero con un comunicato pubblicato poco fa sul sito ufficiale. Il centrocampista rossonero contro il Catania si è procurato una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Un tipo di infortunio che, di solito, richiede un periodo di recupero di almeno sei mesi. Domani Gattuso sarà ad Anversa per sottoporsi a un ulteriore controllo presso la clinica del professor Martens.
Ecco il comunicato della società rossonera: «L'A.C. Milan comunica che il calciatore Gennaro Gattuso, infortunatosi nel corso della partita Milan-Catania, è stato sottoposto oggi a risonanza magnetica ed esame ortopedico che hanno evidenziato una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Gattuso, accompagnato dal coordinatore sanitario del Milan Jean Pierre Meersseman, si recherà domattina ad Anversa dal professor Martens per un ulteriore controllo».
JUVE-MILAN, ANCELOTTI: "INSULTI? IMITO MAZZONE" - Corriere dello Sport - A luglio 'rispose' col dito medio agli insulti dei tifosi juventini.  Ancelotti: "Gestaccio? Magari cambio". "Potrei rimanere indifferente o correre a esultare sotto la curva come fece Mazzone in Brescia-Atalanta".
JUVE-MILAN, CON STEFANO BORGONOVO - Gazzetta - Sarà la prima emozione di una notte speciale. Domenica allo stadio Olimpico di Torino si gioca Juve-Milan. E in tribuna, in coda alla maratona Telethon per la raccolta fondi, ci sarà anche Stefano Borgonovo. Era tornato allo stadio il 9 ottobre a Firenze. Quella sera, con gli ex compagni di Fiorentina e Milan, l'ex attaccante aveva voluto testimoniare la voglia di combattere contro la SLA.

 
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Il tributo finale del popolo bianconero a Pavel Nedved

 

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Il nipote dell'Avvocato punzecchia tecnico e giocatori
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