JUVE NEWS

 
A DIFESA DI UNA FEDE
www.ju29ro.com 


ANTI-INTER
Tutte le nefandezze dei nerazzurri su:

immagine 
immagine

FORUM
immagine 
 

immagine

IL PRESIDENTE NEL PALLONE

LE MENZOGNE, LE GAFFES, GLI STRAFALCIONI, LE CONTRADDIZIONI E LE  PROMESSE DA MARINAIO DEL PRESIDENTE DELLA JUVENTUS, UN ALIENO FINITO PER SBAGLIO NEL PIANETA CALCIO.
 

NERO SU
BIANCO

Clicca e leggi la testata bianconera diretta da Marcello Chirico

 

Contatta l'autore

Nickname: corsivo79
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 45
Prov: NU
 

Ultime visite al Blog

avv.marinonicolasapnamathurcodelgiamrajushamaizassiya2fshdgl5smithlewsharmaparucarvachippoetimologypriyabhargavhotnehajhacompanycontact01
 

FACEBOOK

 
 

Area personale

 

WEBCAM LIVE
STADIO OLIMPICO
immagine
MOLE ANTONELLIANA
immagine 
P.CASTELLO - V.ROMA
immagine 
PALAZZO REALE
immagine 
PALAZZO MADAMA
immagine
ALFIERE ESERCITO SARDO
immagine
 

 

immagine


immagine

CHI ESONERIAMO OGGI?

            immagine   
 
      immagine

immagine


immagine

immagine

immagine

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 103
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

BANNER AMICI 

immagine
immagine
immagine  
immagine
immagine
immagine
 immagine
 tifamare
Juventus Fans 
 

 

GLI ANGELI BIANCONERI

immagine



immagine

Technorati Profile

NOTE LEGALI

L’autore dichiara di non essere responsabile per i commenti inseriti dai lettori. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all’autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio: qualora il loro utilizzo violasse diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog (corsivo79@libero.it) che provvederà alla loro pronta rimozione.

 
Add to Google Subscribe in NewsGator _nline  
Add to My Yahoo!  Add to Technorati Favorites 
immagineSubscribe with Bloglines 
Add to Technorati Favorites
 
Creato da: corsivo79 il 25/10/2004
NOSTRA SIGNORA DEL CUORE

 

 
« CRESCE L'ATTESA PER JUVE-MILANCAMORANESI L'ESORCIZZA DIAVOLO »

L'ULTIMA VOLONTA' DI AGNELLI

Post n°1371 pubblicato il 10 Aprile 2008 da corsivo79

GESTO D'AMORE NEL TESTAMENTO "VIETATO VENDERE LA JUVENTUS"

Nei giorni scorsi circolava voce che il colosso russo Severstal fosse interessato ad acquistare quote azionarie della società bianconera, ma ieri è arrivata la smentita dell'Ifil, la cassaforte della Famiglia Agnelli: "Non siamo stati contattati e non vendiamo azioni". Dobbiamo ringraziare gli Elkann? Macchè. Ha deciso l'Avvocato Gianni Agnelli, che ha manifestato la sua maniacale passione per la Juve fino alla fine. Prima di morire ha infatti messo una clausola nel testamento che vieta agli eredi di scendere sotto il 60% del capitale sociale, impedendone difatto la vendita. Sabato c'è Juve-Milan. Nedved: "Cercherò di esserci". Crespo nuovo obiettivo di mercato.

JUVENTUS, VIETATA LA VENDITA. PAROLA DELL'AVVOCATO AGNELLI - Il Giorno - La Juventus non parlerà russo. Vuoi perché non c’è mai stato un interesse reale del colosso industriale Severstal, che prontamente ha smentito le indiscrezioni con una nota («Prima di tutto siamo una compagnia siderurgica e metallurgica e siamo concentrati sul nostro business principale. Per questo non abbiamo in programma l’acquisto delle azioni del club calcistico italiano»). Vuoi perché la famiglia Agnelli non ha nessuna intenzione di vendere la società, blindata da una postilla del testamento dell’Avvocato Gianni, che vieterebbe agli eredi di scendere sotto il 60% del capitale sociale. Prima dei russi, ci aveva pensato proprio l’Ifil, la cassaforte della famiglia Agnelli che controlla appunto il 62,012% della società bianconera, a sgonfiare i rumors: «Non siamo stati contattati e non vendiamo azioni». Alla fine, gli unici che ci hanno guadagnato qualcosa sono stati i piccoli e i grandi azionisti. Perché ieri, a Piazza Affari, il titolo, che in un mese ha portato a casa oltre il 30%, è stato sospeso per eccesso di rialzo e alla fine delle contrattazioni ha chiuso con un incremento del 7,11%.  Ciò non toglie, però, che la Juventus e il calcio italiano siano diventati dei bocconcini prelibati per i capitali internazionali al pari delle società inglesi. E questo lo dimostra l’accordo commerciale della durata di 15 anni sottoscritto dalla Vecchia Signora con Sportfive, una società appartenente al Gruppo Lagardère Sports, leader europeo nel campo del marketing dello sport, nel progetto del nuovo stadio Delle Alpi. Prima della Juve, anche la Roma era finita al centro di rumors finanziari con due cordate americane pronte a contendersi la società giallorosa a suon di milioni di dollari (250 si vociferava). Da una parte c’erano, e forse, ci sono ancora Casy Wasserman e John J. Fisher, dall’altra un gruppo capitanato da George Soros (nella foto a sinistra), ma in più occasioni Rosella Sensi aveva rispedito al mittente le avance.
Tutto però ha un prezzo e in Inghilterra ne sanno qualcosa. Da quelle parti, gli americani sono di casa. Malcolm Blazer, boss del Manchester United, è azionista di una conglomerata attiva nell’energia, nel real estate (intermediazione immobiliare) e nei media. Negli Stati Uniti possiede già un team di football americano, il Tampa Bay Buccaneers. Il Liverpool, invece, è stato rilevato dal duo statunitense George Gillett e Tom Hicks che hanno pagato 470 milioni di sterline (215 destinati alla costruzione del nuovo stadio a Stanley Park). Gillett, imprenditore dei media, controlla una delle maggiori squadre di hockey canadese, la Montreal Canadiens. Hicks, fondatore del private equity «Hicks Muse Tate & Furst», possiede invece un team di baseball: i Texas Rangers. Infine, c’è Stan Kroenke, azionista dell’Arsenal, imprenditore del real estate e delle costruzioni e proprietario anche di una catena tv, oltre che azionista di 3 squadre prof Usa: Denver Nuggets (Nba), Colorado Avalanche (Nhl) e Rapids (Mls). 
NEDVED: "CERCHERO' DI ESSERCI COL MILAN" - La Stampa - Pavel Nedved farà di tutto per essere in campo sabato contro il Milan ma a tre giorni dal violento colpo alla testa subito nello scontro con Roberto Guana del Palermola sua presenza è ancora fortemente in dubbio. «Sto meglio, sono un pò debole, ma la cosa è normale visto che ero fermo da tre giorni. Oggi ho lavorato intensamente e per sabato proverò ad esserci, anche se per scendere in campo dovrò essere al cento per cento, altrimenti è meglio che tocchi a qualche mio compagno più in condizione», ha detto il centrocampista ceco della Juventus dopo l’allenamento odierno. Nella seduta di oggi Nedved ha lavorato con i compagni, seppur con alcune precauzioni ed evitando di colpire di testa. Secondo il ceco il Milan «si gioca tutto» ed è «in ripresa. Sarà una partita - ha aggiunto - come sempre equilibrata, decisa dagli episodi». Oggi agli ordini di Claudio Ranieri c’era praticamente tutto il gruppo, eccezion fatta per Cristiano Zanetti, che ha seguito un programma differenziato. Domani conferenza stampa di Mauro German Camoranesi alle 13.
JUVENTUS, NEDVED A DISPOSIZIONE - Corriere dello Sport -  Nedved giocherà sabato contro il Milan. Niente da fare invece per Zanetti che anche ieri ha lavorato a parte per un risentimento muscolare alla coscia destra. Ranieri dovrà scegliere tra Tiago, Camoranesi e Nocerino il centrale di centrocampo da affiancare a Sissoko. Considerando lo scadente stato di forma di Nocerino, saranno il portoghese e l’italo argentino a giocarsi il posto. Ma siccome Camoranesi, per stessa ammissioni di Ranieri, non gradisce la posizione cenrtrale, è molto probabile che la scelta del tecnico cada su Tiago che avrebbe in tal caso l’ennessima occasione di rilancio.
SISSOKO A SKY: "JUVE, SARO' PIU' FORTE DI VIEIRA" - Corriere dello Sport - È arrivato in bianconero da gennaio eppure sembra già insostituibile: Mohamed Lamine Sissoko è un pilastro del centrocampo di Ranieri (che già lo conosceva dai tempi di Valencia) e, giornata dopo giornata, conferma la fiducia del tecnico con prestazioni esaltanti: «Quando l’allenatore mi dà la sua fiducia cerco di ricambiarlo. Oggi non mi sento titolare inamovibile, ma se ho la fiducia dell’allenatore e dello staff sicuramente mi fa piacere. E’ sempre lo stesso allenatore Ranieri, come quando l’ho conosciuto. Come si dice: la “grinta” non è mai cambiata».
COSÌ HO SCELTO LA JUVE – Intervistato da Sky, il frangiflutti bianconero racconta i retroscena del suo arrivo alla Juventus: «È stato molto semplice. Erano due anni che la Juve mi seguiva. Avrei dovuto firmare alla fine della scorsa stagione, ma siccome stavo bene a Liverpool avevo preferito non prendere un rischio. Poi al Liverpool ho cominciato a giocare un po’ meno, la Juve è tornata alla carica. Nonostante avessi altre trattative molto avanzate, ho scelto Torino perché per me era l’obiettivo numero uno. Così ho scelto la Juve, ma ancora oggi non so cosa sia successo a Liverpool. Sono le scelte dell’allenatore, perché è stata una sua scelta di non farmi giocare, ma io sono sempre stato convinto di avere le qualità per giocare nel Liverpool, l’ho dimostrato sia il primo che il secondo anno. Negli ultimi due mesi non mi sono sentito coinvolto e quindi, nonostante fossi in un grande club, ho scelto di andar via».
VIEIRA MI HA CONSIGLIATO I BIANCONERI – In mezzo al campo molti sono i tifosi bianconeri che rivedono nel maliano quel Patrick Vieira che troneggiava a centrocampo: la Gazzella formava col Puma Emerson una delle coppie centrali più forti degli ultimi anni. Proprio Vieira è stato decisivo nella scelta di Sissoko: «Mi ha consigliato lui, mi ha parlato bene della Juventus, in seguito io e la mia famiglia abbiamo scelto la Juve, e oggi credo di aver scelto bene, sperando che continui sempre così. Benitez mi ha detto che sarei diventato più forte di lui. Da parte mia credo che abbiamo molti anni di differenza, sono ancora giovane e ho ancora molto da dimostrare, mentre Vieira ha già dimostrato di essere un grande. Io, però, posso ancora migliorare e, perché no, potrei anche diventare più forte di lui!. Speriamo».
I MEDICI DICEVANO CHE AVREI CHIUSO COL CALCIO - «Per me è stato un momento molto difficile. Sono stato obbligato a giocare con gli occhiali perché ho avuto un incidente molto grave all’occhio. È vero, i primi risultati medici dicevano che io con il calcio avevo chiuso, ma io ho sempre pensato che non era possibile: con tutte e due gli occhi oggi sono qua e spero di durare a lungo».
LE ORIGINI - «In Mali sono nati i miei genitori, poi sono andati in Francia, a Parigi, dove sono nato. Qui ho mosso i mie primi passi come calciatore, poi sono sceso un po’ verso Auxerre, con Guy Roux, che mi ha fatto crescere molto; dopo sono andato a Valencia a 17 anni, dove ho iniziato la mia carriera da professionista, ho giocato abbastanza, ho vinto parecchio, la Liga, la Uefa e la Supercoppa. Dopo Valencia sono andato in Inghilterra, a Liverpool, poi sono venuto alla Juve. A Torino mi sento molto bene, mi sono ambientato bene».
COL MILAN AL 100% - «Abbiamo qualche rimpianto per Palermo, molti rimpianti perché una partita così meritavamo di vincerla. Soprattutto abbiamo fatto veramente un ottimo secondo tempo. Ma il calcio è così, ci sono dei momenti dove si vince, altri dove si perde, ora dobbiamo cancellare tutto. Abbiamo una partita fondamentale contro il Milan e non possiamo farci cogliere impreparati».
AMBROSINI: “ASPETTO ALEX ALL’EUROPEO”Tuttosport - Massimo Ambrosini, che versione di Milan vedremo sabato a Torino?
Quella light o quella strong?

«Vedrete una squadra consapevole di non poter sbagliare. E decisa nel voler dare continuità ai risultati che finora sono stati così altalenanti».
Galliani ha detto che la campagna acquisti sarà la stessa, sia che andiate in Champions, sia che restiate fuori dall’Europa...
«Mah, non so. Diciamo che se è certo che qualcosa verrà sicuramente fatto, credo anche che un’eventuale qualificazione in Champions inciderà sulla qualità degli acquisti. Penso che la società lo festeggerebbe in maniera speciale, il quarto posto».
Un aggettivo per definire la stagione della Juventus?
«Stupefacente. Nel senso che mi ha stupito perché ha avuto continuità di rendimento ad altissimo livello. Il fatto di non avere impegni europei l’ha aiutata, ma va reso onore a quello che ha fatto».
Cos’è la Juventus, nella carriera di Ambrosini?
«È l’antagonista principale, quella con la quale ci si è incontrati mille volte e sempre con qualcosa in palio, scudetto o Champions. Una rivalità sempre sportiva, quindi bella perché lo sport è rivalità».
Nella Juventus di Zidane, così come in questa di Sissoko, c’è sempre  Del Piero...
«Un grande uomo, un grande giocatore. Sarà che gli piace il basket, come a me, ma lo trovo davvero speciale».
Perché?
«Perché ha avuto la forza, l’umiltà, la determinazione per dimostrare il suo valore anche quando veniva criticato. Con una feroce volontà ha confermato di essere ancora un grandissimo campione».
La Panini gli ha già fatto la figurina per gli Europei...
 «E io spero di trovarlo davvero con l’Italia. È il mio rivale preferito a ping pong, lo batto sempre...».
AMAURI ALLA JUVE ORMAI E' FATTA - Corriere dello Sport -  Si avvia alle battute decisive il trasferimento di Amauri alla Juventus. La società bianconera è ormai convinta delle potenzialità e delle qualità del brasiliano e martedi prossimo si incontrerà con la dirigenza rosanero per acquistare il giocatore. Zamparini e Foschi incontreranno Blanc, Cobolli Gigli e Secco o a Varese, sede di residenza del presidente del Palermo, o a Milano in un grande albergo.
LA TRATTATIVA - La chiave sono i giocatori che la Juventus cederebbe ai siciliani, oltre a un sostanzioso conguaglio economico. Per questo Zamparini ha messo in secondo piano le offerte straniere, ben più remunerative ma senza contropartite tecniche. L'accordo c'era già per Nocerino, Palladino e 10 milioni di euro.
PALLADINO FA SALTARE I PIANI - Ma il rifiuto del trasferimento in Sicilia dell'attaccante ha modificato l'offerta: martedi si chiuderà l'accordo ma a trasferirsi al Palermo saranno Nocerino e Marchionni, con il conguaglio aumentato a 13 milioni di euro.
LA JUVE VA SUL SICURO: CRESPO NUOVO OBIETTIVO - La Stampa - Diventasse troppo oneroso il prezzo di Amauri, previsione di spesa molto verosimile, ora come ora, la Juve sta visionando altri piedi per rinforzare l’attacco dell’anno che verrà, in cui, oltre al campionato, si vorrebbe assaltare la Champions League: il nome aggiunto all’elenco dello shopping, nelle ultime settimane, è quello di Hernan Crespo, 33 anni il prossimo 5 luglio. L’argentino ha ancora un anno di contratto con l’Inter, ma difficilmente resterà a Milano anche la prossima stagione in caso di permanenza di Roberto Mancini: l’incompatibilità fra i due è ormai manifesta. Qualcuno l’ha comunque già cercato, come ha ammesso ieri lo stesso attaccante: «Ho avuto offerte dalla Roma - ha detto Crespo - ma non è stato il solo club importante a richiedermi». L’impressione, al di là delle dichiarazioni ufficiali, che sempre narrano idilli, è che il giocatore troverebbe volentieri un’altra sistemazione. Se resta Mancini, a maggior ragione. L’ultimo video clip di un dialogo fra i due, sul campo di Bergamo, non è stato il massimo. A metà del primo tempo Crespo, decisamente stanco dei continui rimproveri del tecnico, che si lamentava per l’atteggiamento troppo blando del giocatore, aveva perso la pazienza, e indicando il petto, aveva gridato: «Ho per caso scritto testa di c…?». Messaggio chiarissimo anche nell’interpretazione meno brutale del labiale: «Ce l’hai sempre con me?». I richiami dalla panchina erano continuati anche nella ripresa, stoppandosi dopo 12 minuti: solo perché era stato sostituito. Finita, l’allenatore nerazzurro aveva ovviamente azzerato l’episodio: «Non credo che Crespo fosse arrabbiato, si è mosso bene e ha comunque giocato per sessanta minuti». Il club bianconero ha così deciso di tenere d’occhio la situazione, pronto a tentare l’attaccante nel caso salutasse casa Moratti. Fra le eventuali nuove residenze, la Juve sarebbe fra le preferite. Più della Roma, sembra, cancellata ieri dall’agente dell’argentino, Fernando Hidalgo: «Di Crespo parlai con Spalletti due anni fa - ha raccontato il procuratore - cioè quando Hernan stava lasciando il Chelsea. Poi però arrivò l’Inter. Alla Roma Crespo è sempre piaciuto, ma sinceramente faccio fatica a immaginarlo in giallorosso la prossima stagione. E al momento non ho sentori di un ritorno di fiamma della Roma». Da Torino, invece, qualche segnale sarebbe arrivato. Amauri resta la prima scelta, ma continuassero a pervenire da Palermo richieste esose, Crespo rappresenta di certo una collaudata alternativa, per campionato ed Europa. Che l’età non gli abbia cancellato l’indole da sicario d’area l’aveva dimostrato pure l’anno passato, quando l’Inter convinse il Chelsea a mollarlo: 14 reti in 29 partite. Meno bene quest’anno (4 gol in 16 partite), quando spesso però è stato tenuto ai margini, o tale si è sentito. L’idea non dispiace neppure a Claudio Ranieri che lo ebbe al Chelsea, nella stagione 2003/04, quando l’argentino segnò dieci gol in 19 gare di Premier League. La Juve, intanto, continua a sondare anche il mercato dei centrocampisti, dove è alla ricerca di un altro mediano che completi la truppa centrale, insieme a Sissoko e Zanetti, oltre a un giovane (Marchisio o Cigarini) che potrebbe prendere il posto di Nocerino. Almeno quattro ne servono in rosa, perché Ranieri preferirebbe non lasciare il 4-4-2. Interessano anche il ventitreenne centrocampista svizzero Gökhan Inler, una delle rivelazioni stagionali dell’Udinese, e il ventenne talento croato dello Schalke 04, Ivan Rakitic.
CRESPO L'ALTERNATIVA AD AMAURI - il giornale rosa - "Non si è fatta avanti solo la Roma, altri grossi clubs mi hanno cercato": le dichiarazioni di Hernan Crespo sarebbero la conferma ad alcune indiscrezioni provenienti da Torino, che vorrebbero l'attaccante argentino come alternativa ad Amauri nel prossimo mercato della Juventus. L'operazione non dovrebbe risultare particolarmante complessa, visto che Crespo non pare aver alcuna intenzione di restare a Milano, basterebbe offrirgli un ungaggio adeguato.
JUVE, MISSIONE A MADRID PER MAXI RODRIGUEZ - Tuttosport - L’operazione Tiago ha ufficialmente preso il via, complice l’interessamento di Jorge Mendes, che tra un incontro e l’altro riguardante Cristiano Ronaldo (entrato prepotentemente nei piani del Real) ha trovato il tempo per dedicarsi a quest’altra operazione, non meno complicata. La Juve vuole cedere Tiago, l’Atletico è pronto a prenderlo, il diretto interessato non vede l’ora di fare le valigie. Detta così, prevedere un lieto fine è la cosa più logica. Di mezzo, però, ci sono quei 13 milioni pagati la scorsa estate che obbligano la Juve a non liquidare la questione come un fastidio da cui liberarsi nel più breve tempo possibile. In realtà le esigenze di bilancio, ovvero la necessità di non concedersi minusvalenze, costringono Secco a pretendere una cifra congrua, cioè non troppo lontana dai 10 milioni offerti nel mese di gennaio dal Tottenham. E qui il percorso si fa più insidioso, perché l’Atletico piange miseria, secondo il più classico repertorio del calciomercato. Durante l’incontro i dirigenti spagnoli hanno spiegato a quello bianconero che soltanto in caso di qualificazione in Champions potranno permettersi di spendere, naturalmente poco. Secco ha replicato che la Juve non ha fretta di cedere Tiago... Le classiche schermaglie. Ma alla fine qualche paletto bisogna pur fissarlo e la Juve si è dichiarata disponibile a ragione su eventuali scambi. A parte Aguero, che rimane un sogno ( ma un’opzione...), nelle file della formazione di Javier Aguirre giocano un paio di giocatori che possono essere valutati. Maxi Rodriguez innanzitutto che ha l’unica controindicazione di giocare sul centrodestra, ma per età, mezzi ed esperienza internazionale, l’argentino sarebbe una soluzione di altissimo profilo. Durante l’in­contro i dirigenti spa­gnoli hanno spiegato a quello bianconero che soltanto in caso di quali­ficazione in Champions potran­no permettersi di spen­dere, naturalmente poco. Secco ha replicato che la Juve non ha fretta di ce­dere Tiago... Le classiche schermaglie. Ma alla fi­ne qualche paletto biso­gna pur fissarlo e la Juve si è dichiarata disponibi­le a ragione su eventuali scambi. A parte Aguero, che rimane un sogno ( ma un’opzione...), nelle file della formazione di Ja­vier Aguirre giocano un paio di giocatori che pos­sono essere valutati. Maxi Rodriguez innan­zitutto che ha l’unica controin­dicazione di giocare sul centrodestra, ma per età, mezzi ed esperienza in­ternazionale, l’argentino sarebbe una soluzione di altissimo profilo.
JUVENTUS, TORNA GIOVINCO - Corriere dello Sport - Nelle ultime ore la dirigenza della Juventus ha preso due decisioni: 1) il rientro del giovane attaccante Sebastian Giovinco attualmente in prestito all’Empoli; 2) l’acquisto di un portiere esperto e di buon livello disposto a fare da secondo a Buffon che da molti mesi ha problemi alla schiena che potrebbero costringerlo nel tempo a saltare qualche partita.
PUNTARE SU GIOVINCO - Giovinco sarà il quinto attaccante di Ranieri per il prossimo anno a meno che il Palermo, che sta trattando con Blanc e Secco la cessione di Amauri, non pretenda l’inserimento nell’operazione del giovane attaccante bianconero esploso quest’anno a Empoli. Solo in questo caso la Juve farebbe partire Giovinco ma unicamente con la formula del prestito e per una sola stagione. Per quello che riguarda il secondo portiere, la società bianconera ha avviato contatti con lo Sporting Charleloi per il trentunenne francese Bertrand Laquait, con l’Aek Atene che controlla il cartellino di Stefano Sorrentino (attualmente in prestito al Recreativo Helva in Spagna). Interessi bianconeri anche per Manninger (Siena), Castellazzi (Samp) e Galinovic (Panathinaikos).
PAPARESTA, SOSPENSIONE ANNULLATA - Corriere dello Sport - Paparesta è stato reintegrato nella Can. A farlo, in attesa che arrivi l’ok dell’Aia (solo dopo visite mediche, test atletici e prove attitudinali), ci ha pensato la Corte di Giustizia Federale, che ha deciso a Sezioni Unite, annullando di fatto la sospensione (fino al 15 maggio) che era stata inflitta all’arbitro barese dalla Disciplinare. Stessa sentenza anche per Salvatore Racalbuto (per lui lo stop arrivava fino al 15 aprile), il quale, però, è uscito dai quadri alla fine della scorsa stagione per limiti d’età. Paparesta, dunque, da domani mattina, torna ad essere a tutti gli effetti un arbitro a disposizione di Collina, dopo circa un anno senza partite. «Confidavo che il tempo avrebbe dimostrato la mia estraneità: purtroppo ci è voluto un pò di tempo, ma l'importante era dimostrare questa mia situazione» ha detto il direttore di gara pugliese.
IL LEGALE - «Chiediamo l’immediato reintegro. Paparesta è sin da oggi rispettosamente e doverosamente a piena disposizione dell’Aia e del designatore». Collina ieri era all’estero perché impegnato con la Fifa. Il presidente Gussoni, invece, era a Roma, ha escluso che Paparesta possa partecipare al raduno che comincerà oggi a Coverciano e che sarà aperto anche agli assistenti.
SE TORNA PAPARESTA, MOGGI VA SANTIFICATO - di Enzo Bucchioni (Il Giorno) - Evidentemente gli arbitri sono nati per soffrire. Dopo qualche domenica decente, la calma sembrava tornata a «Fort Collina» quando ieri le agenzie hanno battuto una notizia inquietante: «La corte di giustizia federale ha annullato la sospensione di Paparesta». E’ saltato anche l’ultimo ostacolo legale, in teoria ora l’arbitro di Bari potrebbe tornare in campo. Anzi, i suoi avvocati non hanno perso tempo nel chiederne l’immediato reintegro. Prima o poi doveva accadere, ma il Palazzo si è fatto trovare impreparato, come nella migliore tradizione. Ci sembra di vederla la faccia rubizza di Gussoni, capo degli arbitri, con gli occhi fissi nel vuoto domandarsi «e adesso?». O quella stralunata del presidente federale Abete, l’uomo che ha insegnato a Veltroni l’ormai famoso «ma anche». Paparesta potrebbe tornare in campo, ma anche smettere di fare l’arbitro. Per sempre. La seconda soluzione ci sembra la più logica e l’unica percorribile se un’intera categoria vuole lentamente recuperare un minimo di credibilità. Calciopoli è ancora un nervo scoperto, rimettere in circolo Paparesta sarebbe come riaprire ferite, polemiche e dubbi. In questo caso non siamo solo davanti a semplici vicende legali ma ad una più alta questione morale davanti alla quale gli arbitri dovrebbero essere sempre e comunque immacolati. Purtroppo per lui, Paparesta non lo è più. Si è fatto insultare e chiudere da Moggi negli spogliatoi di Reggio Calabria, ma non l’ha scritto nel referto. Anzi, il giorno dopo ha chiamato Lucianone per scusarsi del suo arbitraggio. Ha chiesto a Meani di intercedere presso Galliani e Gianni Letta per favorire una società della moglie. Gli arbitri non fanno e non chiedono favori. Almeno, ora non più. Paparesta invece fa parte a pieno titolo di un periodo e di un sistema che si cerca faticosamente di superare: non resta che prepensionarlo. Trovare i tempi e i modi spetta alla Federcalcio, ma ci sembra di rivedere in giro lassismo, menefreghismo e cameratismo simili a quelli che hanno favorito lo scandalo di due anni fa. Del resto Gussoni si è permesso di elogiare pubblicamente Tullio Lanese, un altro reduce di Calciopoli, e nessuno lo ha fermato. Avanti di questo passo avrebbero il diritto di tornare anche Pieri e Bertini, Bergamo e Pairetto, Giraudo e Mazzini. Con Moggi santo subito. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
amritsar call girl" target="_blank" title="Visita il sito web">xoxdatinggirls il 13/08/24 alle 10:36 via WEB
Great blog here! Also your web site loads up fast!
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

AMORE CEKO
Il tributo finale del popolo bianconero a Pavel Nedved

 

JOHN ELKANN
ALL'ATTACCO

Il nipote dell'Avvocato punzecchia tecnico e giocatori
(video Sky Sport)

 


Inviate il vostro pezzo firmato all'indirizzo
corsivo79@libero.it . I più interessanti saranno pubblicati su "Nostra Signora del Cuore" previa approvazione e compatibilmente con lo spazio a disposizione.

 

LA FOTO 
DELL'ANNO

(clicca sull'immagine per ingrandirla)

 

GOLD USER
Ringrazio lo staff di Libero per il riconoscimento

 
BOICOTTAGGIO
Clicca il logo e leggi quali TV, giornali, aziende ed enti vari deve boicattare ogni buon tifoso Juventino.
 

 

JUVE GRATIS
SU INTERNET

TUTTE LE PARTITE DEI BIANCONERI E I GRANDI MATCH INTERNAZIONALI IN DIRETTA WEB

Cliccate su MYP2P e seguite le istruzioni. Per ogni partita vengono indicati i software e la lingua con le quali vengono trasmesse. Nella colonna di sx del sito trovate la sezione download per i programmi necessari (consigliati TVANTS e SOPCAST). Per vedere la partita non dovete far altro che cliccare sul tasto Play in corrispondenza del rispettivo software. Buona visione.  (grazie a Blade per la segnalazione)

 

LA STORIA
SIAMO NOI
UNA SOLA MAGLIA, UNA SOLA FEDE, UN UNICO GRANDE AMORE
immagine
  

 
NSC
Nostra Signora del Cuore, il blog bianconero letto anche in America, Gran Bretagna, Australia, Africa ed in molte altre parti del mondo 
(clicca la mappa)
Profile Visitor Map - Click to view visits
Create your own visitor map
Create your own visitor map!

Map IP Address
Powered byIP2Location.com

 
TANTI ALTRI VIDEO  NELLE SINGOLE SEZIONI:
SEZIONE VIDEO 1 
SEZIONE VIDEO 2 
SEZIONE VIDEO 3

SEZIONE VIDEO 4
SEZIONE VIDEO 5
SEZIONE VIDEO 6

MUGHINI SHOW
immagine

 

GIU' LE MANI DALLA JUVENTUS



IL 5 MAGGIO BIANCONERO


DEL PIERO MAGIA SCUDETTO


MILAN-JUVE 1-6 !!!
 
 

DEL PIERO LIVE IN SAN SIRO


TREZEGOL INCORNA IL MILAN


SAN GIGI BUFFON: I MIRACOLI


IL MIO CANTO LIBERO


INNI JUVENTUS


L'EUROGOL DI DEL PIERO ALLA GERMANIA


TOKIO, 8 DICEMBRE 1985: JUVENTUS CAMPIONE DEL MONDO
 

JUVENTUS CAMPIONE D'EUROPA

 

DECALOGO DI FARSOPOLI


LA VERA STORIA



PROCESSO FARSA


QUESTO E' MORATTI!
Beppe Grillo svela i loschi affari del presidente dell'Inter e della sua azienda.

 

Powered by FeedBurner
Add to AttensaAdd to Webwag
Add to flurryAdd to Excite MIX
Add to The Free DictionaryAdd to netvibes
Subscribe in FeedLoungeAdd to My AOL
Add JUVENTUS to Newsburst from CNET News.comSubscribe in Rojo
Subscribe in podnova

 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963