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CCCP

Post n°1157 pubblicato il 21 Agosto 2013 da kiwai
 


 

Da qualche giorno il Fatto Quotidiano ha messo su come giochino estivo la raccolta di firme per sventare “l’attacco alla Carta pianificato dal governo Letta con la modifica dell'articolo 138 della Costituzione”

Secondo il portavoce della CCCP (Conservazione.Codina.Comunista.Partigiana. l’aristocratica schiera degli incipriati parrucchini sinistri che si gratificano del titolo di novelli partigiani) è in atto un micidiale attacco all’intoccabile Costituzione.

 

Ci hanno martellato gli attributi per anni con la melensa esaltazione di quella che loro considerano “la più bella del mondo” ..

Ma la Storia lascia tracce indelebili sul proprio cammino e nessuno potrà negare che questa “bellissima costituzione” è il frutto geneticamente modificato di un rapporto contro natura tra soggetti incompatibili.

All’indomani di una dittatura era “normale” prefigurare un governo “debole”, un Presidente del Consiglio senza poteri, un Presidente della Repubblica di pura rappresentanza, un sistema legislativo farraginoso che producesse solo leggi di compromesso.

Il risultato “cristallizzato” nei meccanismi di questa “bellissima costituzione” è stato per decenni lo strapotere dei partiti, delle correnti e dei voltagabbana, che hanno condizionato tisiche maggioranze con programmi asfittici e prodotto solo scelte di potere frutto di vergognosi compromessi … un solo risultato, l’unico voluto, è stato costantemente garantito:

NON E’ MAI CAMBIATO UN C…. 

Poi, vent’anni fa, la nostra “bellissima costituzione” ha partorito il frutto velenoso del suo immobilismo programmatico: un “Ordine” dello Stato è diventato un “Potere” e grazie alla sua “indipendenza costituzionalmente garantita” ha conquistato il controllo di questa democrazia castrata.

Dapprima si è conquistato il potere di stravolgere le leggi, arrogandosi il diritto di “interpretare” le norme che avrebbe dovuto SOLO APPLICARE …

poi, santificando i metodi e i teoremi del processo inquisitorio e indiziario, ha conquistato il diritto di vita e di morte sulla politica e sui partiti …

infine, forte di un potere incontrastato, ha istituzionalizzato il controllo e lo spionaggio sistematico della vita di tutti noi.

Attorno a questa casta intoccabile si sono abbarbicati i fantasmi dello statalismo e dell’intolleranza forcaiola i CCCP appunto, quelli che in questi giorni si stracciano le vesti alla sola idea che si possa modificare, NON l’intoccabile costituzione … ma solo il bizantino meccanismo della sua “possibile” modifica. 

 

Qualche nome?

le solite cariatidi putrefatte:

Cesare Salvi, Antonio Ingroia, Beppe Giulietti, Antonello Falomi, Antonio Di Pietro, Paolo Ferrero, Gian Carlo Caselli, Salvatore Borsellino, Paolo Flores D’Arcais, Gustavo Zagrebelsky ...

le televisionare dipartito:

Milena Gabanelli, Luisella Costamagna …

pseudo intellettuali: Salvatore Settis, Aldo Busi …

pseudo manager: Franco Baldini..

pseudo preti: Don Luigi Ciotti..

e il “fior fiore” dei guitti sinistri:

Maurizio Crozza, Adriano Celentano, Claudia Mori, Ennio Fantastichini, Ficarra e Picone, Gene Gnocchi, Daniele Luttazzi, Francesca Neri, Ottavia Piccolo, Barbara Alberti, Sabina Guzzanti, Dario Vergassola, Sabina Ciuffini, Bebo Storti, Pippo Baudo e l’eterno “figlio di”: Jacopo Fo.

Il più “filosoficamente motivato”.. Renzo ARBORE:

“Partecipo con entusiasmo perchè non mi piacciono le facce di chi vuole il semipresidenzialismo, mentre mi piacciono molto le facce di chi l’ostacola”

 

 

P.S.

Vocabolario online

Codino :

Persona retrograda, reazionaria, avversa a ogni forma di innovazione nel campo sia politico sia artistico e culturale (chiamata così perché, durante la rivoluzione francese e la Restaurazione, i partigiani del re continuavano con ostentazione a portare il codino): "era un codino marcio, un reazionario di quelli che proteggono i Borboni" (Verga).

 

 
 
 
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CUBA LIBRE

QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???




La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!

 


 

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani  
ARTICOLO 19  
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione; questo diritto include la libertà di sostenere opinioni senza condizionamenti e di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo ai confini.

 
 

 
 
 

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