ATTENZIONE
questo blog contiene testi e immagini riservati ad un pubblico
DEMOCRATICAMENTE ADULTO
se ne sconsiglia la visione a
dogmatici, intolleranti, jihadisti, grillofili e travaglini.
conoscere per decidere
responsabilizzare le persone attraverso la libera circolazione delle idee
e
l'accesso all'informazione e alla conoscenza.
.
contro l’uso strumentale o sproporzionato del potere giudiziario
«Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta».
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
AVVISO PUBBLICO
Se vi disturba l’idea che il sottoscritto ESPRIMA LIBERAMENTE le proprie opinioni, IRONIZZANDO su quanto non condivide e CRITICANDO (nel proprio spazio) manifestazioni di ignoranza, dogmatismo e intolleranza .. RICORDATEVI che non siamo a Cuba, che il muro di Berlino è “franato” da più di VENT’ANNI, che i comunisti che non sono ancora sepolti e putrefatti .. hanno fortunatamente un piede nella fossa .. e chiunque aspiri a DITTATURE comunque colorate e più o meno proletarie, ha in me un NEMICO giurato.
Tentativi maldestri di trascinarmi in volgari liti di pollaio, con l’intento di attribuirmi violazioni del buon gusto e dell’educazione, sono destinati a naufragare nella più assoluta indifferenza. Ciononostante mi ritengo LIBERO di segnalare violazioni delle regole della convivenza civile in ogni opportuna sede, QUINDI RASSEGNATEVI ALLA MIA PRESENZA QUI CON ANNESSI E CONNESSI.
P.S.
Eventualmente fatevi prescrivere un medicinale per i travasi di bile e i fastidi del basso intestino.
« BALZELLI E SERVI DELLA GLEBA | . » |
A costo di annoiare i miei quattro lettori, mantengo una promessa fatta ad un “misterioso interlocutore” che risponde al nick Catene addio (lui, il solito fake, è sparito da tempo .. ma non importa) … Essendo stato introdotto off topic un argomento di riflessione “ideologico” difficilmente esauribile in uno scambio di commenti, ho deciso di trattare più compiutamente il tema in un post dedicato.
L’argomento, per sintetizzare, è il seguente: “è storia che il comunismo e il liberalismo abbiano diversi punti di contatto e che risalgano entrambi al socialismo. Pensa al socialismo liberale di Rosselli e al comunismo liberale di Gramsci (e risulta chiaramente questo dalla lettura dei suoi Quaderni,quindi non potete negarlo): questi vengono tutti dalla stessa radice (il socialismo) e vogliono tutti la stessa cosa.”
Ovviamente non è così. Comincio con una definizione di liberismo e premetto che utilizzerò parole non mie ma di letteratura liberale: Il liberalismo è prima di tutto una teoria della limitazione del potere politico. Dalla sfera politica, esso si è poi esteso naturalmente a ogni altro ambito: giuridico, sociale, economico, della vita privata (cioè alle relazioni sessuali e familiari). In generale il liberalismo è una teoria della limitazione del potere in quanto tale, in ogni sua forma. Si può anche dire che il liberalismo è una cultura del limite e dell’autolimitazione: l’arte di porre limiti al potere altrui e al proprio. I liberali non inseguono ideali perfezionistici e di conciliazione: stante la natura dell’essere umano (kantianamente un “legno storto”), essi ritengono che il conflitto e la lotta siano nelle vicende umane non solo inevitabili ma anche desiderabili. Ciò significa che uno stato di cose liberale è quello che mantiene sempre aperta la tensione fra le forze opposte che caratterizzano le relazioni fra gli esseri umani e fra le opposte spinte centrifughe che attraversano l’individuo stesso.
Mi sembra ovvio che già da questa partenza sia evidente e insanabile la contrapposizione con qualsiasi forma di ideologia che proponga e /o teorizzi una forma sociale “statica” definita aprioristicamente.
Quindi veniamo alla pretesa convergenza di obiettivi col socialismo .. anche qui non ci siamo:
Nella dinamica liberale, può essere affrontata e risolta anche la vexata quaestio dei rapporti fra libertà e giustizia sociale, o più in generale fra libertà e uguaglianza. Nel primo rispetto, occorre osservare che, se troppa ingiustizia sociale crea condizioni di concentrazione del potere e mortifica la libertà individuale, troppa uguaglianza mortifica ugualmente la creatività umana e non è consona all’ideale competitivo e meritocratico connesso all’etica liberale .
Dal punto di vista dell’uguaglianza, occorre distinguere invece chiaramente l’uguaglianza formale, che è principio schiettamente liberale, dall’ uguaglianza sostanziale o egualitarismo, che non lo è affatto. Il liberalismo cerca e tende a garantire uguali condizioni di partenza affinché la competizione sia effettiva e non falsata. L’uguaglianza delle condizioni è garantita dalla legge, che è appunto un insieme di norme formali e universali: che si applicano a tutti i cittadini, in quanto uguali davanti ad essa (il liberalismo è in questo senso, secondo la felice definizione di Luigi Einaudi, l’ “anarchia degli spiriti sotto il dominio della legge”).
Fine prima parte. (di Gramsci e Comunismo liberale ne parliamo dopo).
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CUBA LIBRE
QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???
La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
ARTICOLO 19
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Vale la pena ricordare alcuni riferimenti alla base della nuova ideologia, che possono essere così riassunti:
“Nella storia non si può ottenere nulla senza violenza e spietatezza”, F. Engels, // Panslavismo democratico;
“Buttate alle ortiche probità, onestà, integrità. Nel partito si deve appoggiare tutto ciò che aiuta ad avanzare, senza noiosi scrupoli morali”, K. Marx - F. Engels, Lettera a GA, Loettgen;
“C'è un solo mezzo per abbreviare, semplificare, concentrare l'agonia assassina della vecchia società e le doglie sanguinose della nuova società: il terrorismo rivoluzionario”, K. Marx, Vittoria della controrivoluzione a Vienna;
“La dittatura del proletariato può essere fondata solo sulla violenza giacobina”, N. Valentinov, I miei colloqui con Lenin';
”Bisogna ricorrere a tutte le astuzie, a tutte le furberie, ai metodi illegali, alle reticenze, all'occultamento della verità", Lenin, L'estremismo, malattia infantile del comunismo ;
“La dittatura rivoluzionaria del proletariato poggia sulla violenza, non è vincolata da alcuna legge e non rinuncia al terrore”, Lenin, La rivoluzione proletaria e il rinnegato Kautsky;
“Bisogna stimolare forme energetiche e massicce di terrore contro i controrivoluzionari... Bisogna instaurare subito il terrore di massa ... Occorre schiacciare implacabilmente i Kulaki e la canaglia socialista-rivoluzionaria di sinistra che se la intende con loro”, Lenin, Opere complete.
II Pcd'I. fece, dunque, proprie la cultura del comunismo asiatico, anziché quella della socialdemocrazia occidentale rappresentata da Kautsky e Turati. Sarà profetico Turati allorché, rivolto ai comunisti Gramsci, Bordiga e Terracini, dirà: “Sempre socialtraditori , in un momento, sempre vincitori alla fine.. quando il mito, quello che è di religioso nei vostri animi, il mito bolscevico, sarà evaporato, quando il bolscevismo attuale avrà fatto fallimento o sarà trasformato dalla forza delle cose, la nostra vittoria verrà”.
Ma Gramsci come Togliatti tirerà dritto verso il bolscevismo trascinandosi dietro milioni di italiani, compresi quelli della Nuova sinistra pre e post-sessantottina nonché – vale ricordarlo anche in questa sede - quelli del Partito armato, ivi comprese le BR. In riferimento a quest'ultima associazione di “compagni che sbagliarono” (e spararono molto spesso ammazzando rappresentanti dello Stato Repubblicano), val la pena ricordare a chi soffre di amnesie ricorrenti, che le BR furono rivoluzionari comunisti così come lo sono stati i Padri fondatori del PCd'I prima e del PCI poi. Le basi culturali erano le stesse trascritte nello Statuto del Pcd'I. che possono così riassumersi:
Il proletariato non può infrangere né modificare il sistema dei rapporti capitalistici di produzione da cui deriva il suo sfruttamento, senza l'abbattimento violento del potere borghese.
L'organo indispensabile della lotta rivoluzionaria del proletariato è il Partito politico di classe. Il Partito Comunista ... ha il compito di diffondere nelle masse la coscienza rivoluzionaria, di organizzare i mezzi materiali di azione e di dirigere, nello svolgimento della lotta, il proletariato.
Dopo l'abbattimento del potere borghese, il proletariato non può organizzarsi in classe dominante che con la distruzione dell'apparato statale borghese e con l'instaurazione della propria dittatura.
Dunque.. Gramsci: comunista liberale? Vado a far una ulteriore colazione: mi è venuto un certo languorino..
”Bisogna ricorrere a tutte le astuzie, a tutte le furberie, ai metodi illegali, alle reticenze, all'occultamento della verità".
Se lo dicono i loro idoli, perché quando lo diciamo noi che sono: bugiardi, falsi, in malafede e disonesti .. ci dicono che li insultiamo?
La costituzione non viene “fatta” da nessuno, ma si sviluppa e si realizza storicamente: anche se viene redatta materialmente da individui (i legislatori), essa è espressione dello Spirito di un popolo.
Di qui le radici comuni dei totalitarismi di destra e di sinistra fondati sugli sviluppi della “destra” (idealismo, nazionalismo) e della “sinistra” (materialismo, marxismo) hegeliane.