ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
.
MENU
TAG
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48
I MIEI BLOG AMICI
- Penombra
- così come sono
- FOTOGRAFIA
- GIORNIN GIALLO
- Altromondo17
- Rolling word
- The_Last_Hurrah
- IN BILICO
- è dura, ma...
- luxio73
- Osservando...
- equilibrio instabile
- un giorno per caso
- Il Caos Regna
- Versi
- ELFI DRAGHI STREGHE
- Anima on line
- una luce nel buio
- Reghion
- forneno
- Per Aspera Ad Astra
- LARABA FENICE
- Origami
- FUORI SERIE
- Attimi e Respiri
- Narrativa e oltre...
- Fermata Libera
- sogno..
- The Turtles Hill
- delirio
- Nuvole di scrittura
- La via dei Canti
- Frammenti..di vita
- Pensieri....
- Relativa_mente
- trampolinotonante
- Gocce di .....
- Anima e Mito
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
CERCA IN QUESTO BLOG
Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
« Confessioni di un’Italiana | Gufiamo! Questo ancora si può… » |
. A volte, come un ossesso, l’urgenza di scrivere grida a squarciagola, si agita, si prende tutta la scena. Ogni altra cosa, o perfino persona, viene messa in subordine. Pagine bianche che si riempiono del distillato dell’immaginazione, spremuto in fretta prima che possa volatilizzarsi. Pagine crivellate di parole, sparate da una penna intinta nell’inchiostro dell’inquietudine e dell’esaltazione. In quei momenti, se non si scrive non si respira. Se non si respira si muore.
|
Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
perchè vuole essere libera di volare...
C'è la primavera in questo mio abbraccio...
per un delizioso giorno...
o mia dolcissima saggia Giulia... *_*
in un inchino dal Barbone