Creato da lillysorriso il 13/06/2008

Vivere per amare

Riflessioni e pensieri sparsi di una piccola anima

 

 

« .......San Giovanni Maria ... »

LA CONSACRAZIONE PERSONALE AL SACRO CUORE

Post n°1118 pubblicato il 26 Giugno 2009 da lillysorriso

LA CONSACRAZIONE PERSONALE AL SACRO CUORE

I

SUA IMPORTANZA

1. - Tre categorie di anime.

Riposa un poco, figlio mio, dalle preoccupazioni della vita, ed ascolta le parole del mio Cuore, del Cuore di que­sto Dio di amore e di misericordia che tanto desidera il tuo bene.

Dimmi, figlio mio, sei felice? Sei contento? Il tuo cuore è in pace? Gode esso, nella sua parte più intima, di quel­la perfetta stabilità, simile all'immo­bilità dell'arena, nel fondo degli ocea­ni sconfinati?

Forse, chissà, sei una di quelle anime disgraziate che piangono per essere soggette a continue cadute, e che, a guisa di colombe dalle ali imbrattate di fango non riescono a volare.

Forse sei una di quelle anime che si tra­scinano pesantemente per il sentiero stretto e ripido della virtù, con l'abi­tuale languore di quella tisi dell'anima che è la tiepidezza.

O, forse, sei di quelle anime nè pecca­trici, nè tiepide, ma nel cui sguardo tri­ste si legge lo scoraggiamento; anime simili ad aquile dalle ali tagliate che passano la vita a lanciarsi negli spazi azzurri per abbattersi avvilite, dopo poco, sopra la terra, oppure simili a chi cammini nella sabbia e si scoraggia perchè dopo tanta fatica e tanto tem­po ha progredito cosi poco.

Quanta compassione mi fanno tutte queste povere anime! E sono tante!

2. - Un gran rimedio.

Chiunque tu sia, ascolta le conso­lanti idee che ho comunicato ai miei confidenti più intimi, perchè siano come canali o cavi elettrici mediante i quali si possano trasmettere al mondo la luce e gli ardori del mio Cuore aman­te:

“ I tesori di benedizioni e di grazie che questo Sacro Cuore rinchiude, sono infiniti: ignoro se, nella vita spirituale, vi sia un altro esercizio di devozione che sia più a proposito per sollevare un'anima, in poco tempo, alla perfezio­ne, e per farle gustare le vere dolcezze che si trovano nel servire Gesù Cristo”. "Io non so, Madre venerata, se Ella com­prenderà che cosa sia la devozione ver­so il Sacro Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo, di cui le parlo. Essa produce un gran frutto e un gran cambiamento in tutti quelli che le si consacrano e le si dedicano con fervore.

“In quanto alle persone secolari, esse troveranno, per mezzo di questa amabile devozione, tutti gli aiuti neces­sari al loro stato, la pace nelle loro fa­miglie, il sollievo nelle fatiche, la be­nedizione del cielo nelle loro imprese, la consolazione nelle loro miserie. In questo Sacro Cuore troveranno un luo­go di rifugio durante la vita, e princi­palmente nell'ora della morte. Oh! com'è dolce morire dopo aver avuto una tenera e costante devozione verso il Cuore di Gesù".

"Sopra tutto lei si adoperi perchè l'abbraccino le persone religiose, per­chè queste ne trarranno tanti aiuti che non sarà necessario altro mezzo per ristabilire il primitivo fervore e la più esatta osservanza delle Regole nelle Comunità meno osservanti e per por­tare alla più alta perfezione quelle che già vivono nell'osservanza perfetta".

"Io mi sono costituito personal­mente tuo maestro e direttore per di­sporti al compimento di questo gran disegno e per confidarti questo gran tesoro che ora ti mostro scoperto".

"Mi pare che il desiderio grande che il Signore ha che il suo Cuore sia onorato con qualche omaggio partico­lare ha per fine di rinnovare nelle ani­me gli effetti della sua Redenzione, fa­cendo di questo Sacro Cuore come un secondo Mediatore fra Dio e gli uomi­ni i cui peccati si sono tanto moltipli­cati che è necessaria la estensione del suo potete per ottener loro misericor­dia e le grazie di salvezza e di santifi­cazione che desidera tanto di comuni­car loro abbondantemente".

"Un venerdì, durante la Comunio­ne, Egli disse alla sua indegna serva, se mal non ricordo, queste parole: "Io ti prometto, nell'eccesso della misericor­dia dei mio Cuore, che il suo amore onnipotente concederà, a quanti faran­no la comunione il primo venerdì di ogni mese, per nove mesi consecutivi, la grazia della penitenza finale. Essi non morranno in mia disgrazia, ma riceve­ranno i Sacramenti ed il mio Cuore sarà il loro sicuro asilo in quell'estremo mo­mento".

"Il nostro glorioso protettore San Michele accompagnato da innumerabi­le moltitudine di Spiriti angelici, mi assicurò, di nuovo, che egli era incari­cato della causa del Cuore di Gesù come di uno dei più grandi interessi della gloria di Dio e dell'utilità della Chiesa che, nella successione dei secoli, si sia trattato da che il mondo è mondo... Questo mistero nascosto da secoli, que­sto sacramento manifestato nuo­vamente al mondo, questo disegno, formato nella mente divina a favore degli uomini e scoperto ora dalla Chie­sa, è uno di quelli che, per dir così atti­rano tutta l'attenzione di un Dio, premuroso del nostro bene e della gloria del Salvatore".

"Mi parve di vedere (interiormente) che questa luce, il Cuore di Gesù, que­sto sole adorabile diffondeva i suoi rag­gi sopra la terra dapprima in uno spa­zio ridotto; poi essi si stendevano, fino ad illuminare il mondo intero: Con lo splendore di questa luce, i popoli e le nazioni saranno illuminati e col suo ardore infervorati ".

Ma soprattutto conta l'insegna­mento dei Sommi Pontefici:

Leone XIII, al tramonto del secolo scorso, esortava tutti i fedeli cristiani e quanti sono sinceramente solleciti alla propria salvezza e di quella della società civile: "Ecco che oggi si offre agli sguardi un altro consolantissimo e di­vinissimo segno, vale a dire: il Cuore sacratissimo di Gesù... rilucente di splendidissimo candore in mezzo alle fiamme. In esso sono da collocarsi tut­te le speranze: da esso è da implorare ed attendere la salvezza dell'umanità".

Pio XI, il quale nell'Enciclica Mise­rentissimus Redemptor affermava: "Non sono forse racchiusi in tale for­ma di devozione il compendio di tutta la religione cattolica e quindi la norma della vita più perfetta, costituendo essa la via più spedita per giungere alla co­noscenza profonda di Cristo Signore e il mezzo più efficace per piegare gli animi ad amarLo più intensamente e ad imitarLo più fedelmente?".

Pio XII nell'Enciclica Haurietis Aquas dice: "Dinanzi allo spettacolo di tanti mali che oggi, più che nel passato, travagliano individui, famiglie, nazioni e il mondo intero, dove mai, Venerabili Fratelli, cercheremo il rimedio? Si po­trà forse trovare una devozione più ec­cellente del culto al Cuore Sacratissi­mo di Gesù, più conforme all'indole propria della religione cattolica, più idonea a soddisfare le odierne necessi­tà spirituali della Chiesa e del genere umano?

Ma, quale atto di omaggio religioso più nobile, più dolce, più salutare di que­sto culto, dal momento che è tutto ri­volto alla stessa carità di Dio? Finalmen­te, quale stimolo più potente della cari­tà di Cristo - che la pietà verso il Cuore Sacratissimo di Gesù fomenta ed accre­sce - per spingere i fedeli alla perfetta osservanza della legge evangelica, sen­za la quale, come ammoniscono saggia­mente le parole dello Spirito Santo: "Opera della giustizia sarà la pace"; non è possibile instaurare la vera pace tra gli uomini?".

Ed ora dimmi con tutta sincerità, figlio mio, se, dopo la lettura di queste rivelazioni, non cominci già a persua­derti che la devozione al Sacro Cuore di Gesù è qualche cosa di molto gran­de nel mondo.

E' così figlio mio! Ma se ne dubiti, stu­dia con calma questo problema e te ne convincerai da solo. Questa convinzio­ne personale vorrei io in tutti i fedeli, soprattutto nei miei Sacerdoti e nei miei religiosi. Vorrei che non si credesse perchè si è sentito, ma ché si ricono­scesse per aver intuito. In questo modo si formano i convinti, i soli capaci di far qualche cosa sopra la terra.

3. - Due specie di devozione.

I più preziosi dei miei gioielli giac­ciono là, in fondo al cofano, perchè ci sono molti che ancora non hanno com­preso questa devozione divina, grande filone d'oro che attraversa tutto il cam­po della Chiesa. In generale, se ne sfrut­tano solo gli strati esteriori, che si tro­vano a fior di terra; tutti li scoprono, e con molto poco lavoro possono trarne profitto.

Chi non conosce, per esempio, la Comu­nione dei Primi Venerdì del mese e la Consacrazione delle famiglie? Chi non assiste, di tanto in tanto, a qualche fe­sta in mio onore? Questi tali sono viag­giatori che passando sopra al filone d'oro, si soffermano un istante, smuo­vono alquanto la terra raccolgono qualche pepita d'oro e proseguono il loro cammino: è la devozione superfi­ciale. Ma sono pochi, figlio mio, quelli che si azzardano a scavare la miniera fino al fondo, quelli che potrebbero chiamarsi "minatori" di professione. Quelli che hanno la vera devozione fon­damentale. Ascolta.

II

LA CONSACRAZIONE

La consacrazione è realmente la pratica fondamentale della devozione al mio Cuore Divino. Però molti, su questo punto, agiscono solo per abi­tudine, quasi meccanicamente. Molte persone pie vanno facendo ogni gior­no quelle consacrazioni che trovano nei libri devoti, eppure non sono anime veramente consacrate. Piuttosto che fare consacrazioni, le recitano: sono recitatrici di consacrazioni. Ascolta da me in che consiste la consacrazione assoluta, quale io la insegnai ai miei confidenti più intimi, secondo quello che essi spiegarono nei loro scritti e confermarono con il loro esempio.

1. - Un patto.

La consacrazione può ridursi ad un patto: a quello che io richiesi al mio primo apostolo della Spagna Ber­nardo de Hoyos, e che già prima, in termini equivalenti, avevo chiesto alla mia serva S. Margherita Maria. Tu at­tendi al mio onore ed ai miei interessi, e il mio Cuore avrà cura di te e delle tue cose.

Vorrei far questo patto anche con te. Come Signore assoluto, potrei veni­re a te ed esigerlo senza condizioni, ma a me piace venire a patti con le mie creature. A tanto io mi abbasso. E tu, vuoi venire a patti con me? Non teme­re di rimetterci, poichè io sono tanto condiscendente e benevolo verso le mie creature, che chiunque potrebbe pen­sare che vengo ingannato. Inoltre, que­sto patto, per sè, non ti obbliga nè sot­to peccato mortale, nè sotto peccato veniale; non voglio impegni che ti op­primano, voglio amore, generosità, pace; non inquietudini, non oppressio­ni di coscienza.

Tu vedi bene che il patto presenta due lati: uno obbliga me, l'altro obbli­ga te. A me tocca aver cura di te e dei tuoi interessi, a te aver cura di me e dei miei. Non ti sembra un patto molto soave?

2. - Prima parte della consacrazione:

Avrò cura di te e delle tue cose. Cominciamo dalla parte che tocca a me: Avrò cura di te e delle tue cose. A tal fine è necessario che tutto, ani­ma, corpo, vita, salute, famiglia, affari, in una parola, tutto, venga messo da te interamente a disposizione della mia soave provvidenza e che tu mi lasci fare.

Voglio curar tutto a mio piacere ed avere le mani libere. Per questo de­sidero che tu mi consegni tutte le chia­vi, che tu mi dia il permesso di entrare e di uscire quando io lo voglia, che tu non mi vada sorvegliando per vedere e per esaminare quello che faccio; che non mi chieda conto di nessuno dei passi che faccio, quantunque tu non ne veda la ragione e sembri, a prima vi­sta, che tutto avverrà con tuo danno: poichè, sebbene molte volte dovrai pro­cedere alla cieca, ti consolerà il sapere che sei in buone mani.

E quando mi offri le tue cose, non devi farlo col fine che io le regoli a tuo piacere, perchè questo sarebbe impor­mi delle condizioni ed agire con fini interessati, ma solo affinchè io le indi­rizzi secondo quello che a me piacerà, procedendo in tutto come Signore e come Re, con piena libertà, quantun­que preveda che, alcune volte, le mie decisioni ti apporteranno dolore.

Tu non vedi che il presente, io vedo l'avvenire: tu guardi con un mi­croscopio, io con un telescopio di in­commensurabile portata. Soluzioni, che sul momento sembrerebbero felicissi­me, sono, a volte, disastrose per gli avvenimenti futuri, ed oltre a ciò, al­cune volte, per provare la tua fede e la tua confidenza in Me e perchè si accre­sca la tua gloria nel cielo, permetterò, con intento deliberato, lo scompiglio dei tuoi piani...

Non vorrei ora che, dato ciò, tu ti ab­bandonassi ad una specie di fatalismo quietista e che trascurassi i tuoi affari spirituali e materiali. Devi seguire come legge quel consiglio che lasciai nel Van­gelo: «Quando avrete fatto ciò che vi sarà stato comandato, dite pure: "Sia­mo servi inutili". In ogni impresa devi mettere tutta la diligenza che puoi, come se l'esito dipendesse da te solo, e dopo devi dirmi con umile confidenza: - Cuore di Gesù ho fatto tutto quel che è stato possibile alla mia debolezza: il resto è cosa tua, abbandono il risulta­to alla tua Provvidenza».

Detto ciò, procura di allontanare ogni inquietudine e di rimaner pacifico come un lago in un tranquillo pome­riggio d'autunno.

 

 

 

 

 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

.."Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre."

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Dovere_di_vivereNicolasangermax5MITE_ATTACHET_2donfranco65georgebernanosromagoresposito10membro33pieri.cristianabaranello.stefaniamultipla69donatonatolal.damonte63luciarossy
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

ULTIMI COMMENTI

Chi unque tu sia mi ha fatto tanto piacere che tu possa...
Inviato da: ambrante
il 18/07/2010 alle 23:26
 
Ciao, davvero bello questo post. Da dove l'hai tratti?
Inviato da: testimone82
il 20/09/2009 alle 14:59
 
Buona Domenica del Corpus Domini
Inviato da: chepazzaidea
il 14/06/2009 alle 17:44
 
Sono passata per caso in questo blog...Bello...
Inviato da: vodaf_2008
il 06/06/2009 alle 09:36
 
ciao ,grazie
Inviato da: lillysorriso
il 29/05/2009 alle 03:54
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

.......

 

....

 

....

 

 

 

... 

Ecco il Cuore che ha tanto amato gli uomini, che non ha risparmiato nulla fino a esaurirsi e a consumarsi per testimoniare loro il suo amore. E invece di riconoscenza non riceve dai più che ingratitudine per le irriverenze e i sacrilegi, per la freddezza e il disprezzo che hanno per me in questo sacramento di amore.

 

 

 

 

 

 

 

..Gesu è vivo!

 

Gesu è vivo!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

..

LAMPADA AI MIEI PASSI E' LA TUA PAROLA

 

AVE MARIA

Ave, o Maria piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso, e nell’ora della nostra morte.
Amen.

 

PADRE NOSTRO

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Amen.

 

..

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963