Il tempo passa, il ricordo resta indelebile.
Dodici anni sono passati da quel 27 Aprile 1995, da quando il cuore di Andrea Fortunato ha smesso per sempre di battere all’età di neanche 24 anni.
Salernitano di nascita deve la sua fama al pallone e al suo piede sinistro.
Terzino sinistro dalle grandi qualità militò in Como, Genoa e Pisa nelle quali si mise costantemente in mostra, motivo per cui appròdò nella stagione 1993/1994 a Torino, accasandosi alla Juventus e conquistando subito il posto da titolare ed il cuore dei tifosi, nonchè la maglia della Nazionale allenata allora da Arrigo Sacchi.
Il rendimento di Andrea Fortunato cala però inspiegabilmente nella seconda parte della stagione e il giocatore viene accusato di scarso impegno dai suoi stessi tifosi. Questo decadimento fisico gli chiude la porta dei mondiali americani e dà il via all’incubo Leucemia.
Fortunato lascia momentaneamente il mondo del calcio per curarsi dal male, viene trasferito all’Ospedale di Perugia e sottoposto a trapianto di midollo osseo. Dopo mesi che lasciavano intravedere risvolti positivi un’influenza improvvisa lo colpì abbassandogli le difese immunitare e portandolo ad una tragice morte.
Il giorno dopo la Nazionale Italiana gli dedicò la vittoria contro l’Estonia.
<<speriamo che in paradiso ci sia una squadra di calcio,
così che tu possa continuare ad essere felice
correndo dietro ad un pallone
onore a te fratello Andrea Fortunato>> Gianluca Vialli, omelia funebre.
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il 30/08/2014 alle 10:29
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