Creato da marea14 il 13/02/2007

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politica e società

 

 

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Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 24 Marzo 2007 da marea14
 

… la mafia siamo noi se ci arrendiamo …
immagine

La mafia siamo noi se ci arrendiamo!” È questo lo striscione che mi è piaciuto di più perché  sintetizza perfettamente il significato della lotta contro le mafie: un impegno che va oltre la giornata commemorativa del 21 marzo.
Anche gli altri striscioni, che i ragazzi hanno realizzato con particolare cura, erano molto belli e significativi. Ne cito solo alcuni:
Quando si sogna da soli è solo un sogno, ma quando si sogna insieme è già l’inizio di una realtà
E se ogni giorno fosse così … cosa resterebbe della mafia?
Noi giovani testardi, voi miseri codardi
La mafia non deve uccidere i nostri sogni
La mafia uccide i nostri sogni. Combattiamola
Coraggio! Insieme per liberare la speranza
È stato già detto tutto … è ora di agire!
La vita dei morti sta nella memoria dei vivi
I morti non parlano … gridiamo anche per loro
La mafia fa paura, la paura fa la mafia
Mafia è sopraffazione
Vogliamo crescere in un mondo pieno di luci e di colori
Più lavoro, meno mafia. Più Stato, meno omertà
Non sono mancati anche i riferimenti alla canzone vincitrice di San Remo giovani ”Cosa nostra, cosa vostra. È nostra la libertà“.  immagine
 Portatori di messaggi di speranza e di impegno, sono stati proprio i ragazzi i protagonisti principali ed indiscussi della manifestazione. A migliaia sono arrivati non solo da ogni parte della Calabria e del Mezzogiorno ma anche da ogni Regione d’Italia, consapevoli che le mafie sono diventate un fenomeno economico e culturale ormai nazionale: sono venuti dal Piemonte, dalla Lombardia, dal Veneto, dal Friuli, dalla Liguria, dalla Toscana, dall’Emilia Romagna, dal Lazio, dalla Sardegna, etc. … intere scolaresche accompagnate dagli insegnanti.
Bambini e ragazzi dalle facce sorridenti, contenti di esserci ed orgogliosi dei lavori che avevano fatto nelle scuole sul tema della legalità. E in molti casi sono stati i bambini – dirà più tardi il Sindaco di Lamezia Terme, nel corso del 
workshop “per una politica di legalità” – a prendere per mano i genitori e a trascinarli alla manifestazione … 

Presenti anche molti rappresentanti delle istituzioni: Sindaci, Assessori, amministratori di Province e Regioni, parlamentari, rappresentanti del Governo … centinaia i gonfaloni di Comuni, Province e Regioni … e migliaia di cittadini comuni …

È stata una giornata straordinaria per Polistena e straordinario è stato anche il tempo: le nuvole si sono diradate fin dalle prime ore del mattino … ed il sole, inaspettato, ha dato il benvenuto ai manifestanti, annunciando la primavera metereologica accanto alla primavera delle coscienze.
Polistena, una cittadina di soli 12.000 abitanti, ha saputo accogliere con grande generosità oltre 30.000 persone che hanno letteralmente invaso le sue strade e le sue piazze per testimoniare solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime delle mafie.

Coloravano il corteo centinaia di bandiere: su ognuna era riportato il nome di una vittima e la frase “loro sono morti perché noi non siamo stati abbastanza vivi”.
Dagli altoparlanti posti lungo il percorso della manifestazione sono stati scanditi, ad uno ad uno, ininterrottamente i nomi degli uomini, delle donne, dei ragazzi e dei bambini uccisi dalla mafia … assassinati per essersi opposti alle mafie … oppure, come è accaduto a ben 155 di loro, ammazzati soltanto perché si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato.Una  manifestazione silenziosa ma, nello stesso tempo, estremamente rumorosa: nessuno slogan potrebbe mai avere la forza dirompente di quella sorta di appello di assenti che non potevano rispondere … ed era proprio quell’appello a far sentire tutti gli assenti (man mano che venivano scanditi i loro nomi) fortemente presenti in mezzo a noi …
Appello che è stato nuovamente letto sul palco, mentre il corteo arrivava a destinazione … appello che il
sottofondo della colonna sonora di “Schindler’s list” ha fatto diventare particolarmente toccante …

Applauditissimi Giancarlo Caselli, Rita Borsellino, Francesco Forgione (Presidente della Commissione parlamentare antimafia), Piero Grasso (Procuratore nazionale antimafia).
Forgione ha evidenziato la necessità di colpire le mafie nei patrimoni e nelle ricchezze (accelerando, ad esempio, l’iter di assegnazione dei beni confiscati), ha sottolineato il ruolo delle banche e di quei notai che chiudono un occhio davanti al denaro sporco (è, infatti, ridicolo che attualmente in Italia ci siano in corso solo sei processi per riciclaggio) ed ha annunciato l’audizione del Governatore della Banca d’Italia in Commissione antimafia.
Grasso ha rilevato che il potere mafioso non è solo là dove c’è la mafia “militare” ma che bisogna dire basta anche ai compromessi, ai favoritismi, alle raccomandazioni, ai privilegi, al finanziamento illegale della politica, alle intimidazioni, all'appropriazione di finanziamenti pubblici, alla compravendita degli appalti, al racket, all’usura.
Minniti (Viceministro dell’Interno) ha garantito che la lotta alle mafie, la cattura dei latitanti e l’attacco ai patrimoni dei mafiosi saranno una priorità assoluta dell’azione del governo.
Melandri (Ministro per le politiche giovanili) ha ribadito l’importanza della scuola nell’educazione alla legalità e che i principali destinatari dei beni confiscati devono essere i giovani.
Tutti hanno ripetuto che non sono più tollerabili connivenze e complicità tra mafia e politica, che bisogna ripulire le liste dei partiti, che il governo deve fare di più di quanto non abbia fatto fino ad oggi …
immagine Per ultimo, attesissimo, è intervenuto don Ciotti. Pochissime parole, le sue, ma incisive e pesantissime:
Ho solo una domanda da porre a tutti, ma proprio a tutti, nessuno escluso. Voglio porre una domanda alla nostra coscienza. Pongo una domanda alla coscienza di tutti. Di chi è la responsabilità di tutto questo sangue innocente? Ognuno risponda nella sua coscienza, perchè è troppo facile dire “mafiosi”, è troppo facile dire “politica”, “istituzioni”. Il problema non è la ’ndrangheta, siamo noi. Possibile che 133 famiglie di ‘ndrangheta debbano tenere in ostaggio la Calabria? Tocca a noi ribellarci dentro e trovare la forza e il coraggio. Pongo questo interrogativo: qual è la nostra quota di responsabilità, quello che noi di più dobbiamo fare? Le parole sono stanche. Sono anni che sento parlare di qui, di su, di giù. Voi che avete preso la parola, nella vostra coscienza, così come a tutti noi: assumiamoci la nostra quota di responsabilità, senza delegarla agli altri. E, soprattutto, diciamo basta.

Sono parole che pesano come macigni e che non possono cadere nel silenzio. Sono state raccolte poco dopo, nel corso del workshop “per una politica di legalità”, da Angela Napoli (deputata di AN) e da Francesco Forgione.
“Fino a ieri”, ha detto la Napoli, “credevo di aver fatto tutto il possibile, ma ieri le testimonianze dei familiari delle vittime di mafia hanno scosso la mia coscienza. Io non ho fatto abbastanza nella ricerca di un’azione unitaria contro le mafie”.
“Non possiamo più dormire sonni tranquilli dopo le parole di don Ciotti” ha affermato Forgione “non c’è più tempo. Dobbiamo ricostruire gli anticorpi per riformare la politica”.
Il
workshop ha affrontato diversi problemi importanti, ed in particolare la necessità di rivedere alcune norme come quelle sul voto di scambio, quelle sulla disciplina del pubblico impiego in ordine alla corruzione, quelle sulla confisca dei beni e relativa assegnazione (attualmente c’è troppa intermediazione politica e burocratica che rallentano notevolmente l’iter di assegnazione), quelle sullo scioglimento dei Consigli Comunali (che, allo stato attuale, non incidono su quei dipendenti pubblici che sono conniventi con la mafia).
Si è parlato, inoltre, del pericolo di clientelismo sulle assegnazioni dei beni confiscati e della conseguente necessità di un adeguato controllo, del problema dello snellimento delle procedure amministrative che hanno abbattuto controlli che sono invece importanti per una reale trasparenza, dell’esigenza di pretendere l’applicazione della legge sull’anagrafe patrimoniale dei dipendenti pubblici, etc.

immagine La giornata si è conclusa con un concerto aperto, a sorpresa, da Fiorella Mannoia che ha cantato insieme a Luca Barbarossa “la leva calcistica del ‘68” e continuato, con entusiasmo, da Barbarossa che è riuscito a coinvolgere moltissimo il pubblico. Un pubblico che si è lasciato trasportare dalla sua musica e che lo ha accolto con molto calore.
E la musica ha aggregato ancora una volta giovani e meno giovani …

Dedico questo post a Sacha, uno straordinario dolcissimo e generosissimo ragazzo di 13 anni che si è alzato alle 5,30 per partecipare alla Giornata della Memoria e dell’impegno.
È un piccolo grande uomo  che non demorde, che non si lascia sopraffare dagli avvenimenti, che non si arrende … forse lui, ancor prima di quelli che hanno scritto lo striscione, ha capito che l
a mafia siamo noi se ci arrendiamo …
A lui e a tutti i ragazzi (e, soprattutto, ai bambini) che erano presenti, sia fisicamente che idealmente, a Polistena, auguro di poter crescere in un mondo pieno di luci e di colori e
che nella loro vita possano avere sempre infiniti motivi per sorridere …
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la mafia siamo noi se ci arrendiamo - spero mi perdonerete se esco dal mio "tag" ma questo post d...
>> la mafia siamo noi se ci arrendiamo su Blog del Giorno
Ricevuto in data 29/03/07 @ 00:16
- spero mi perdonerete se esco dal mio "tag" ma questo post di marea14 merita di essere letto il ...

 
Commenti al Post:
Guerrino35
Guerrino35 il 24/03/07 alle 22:35 via WEB
Gli striscioni sono dei veri capolavori letterari. Grazie per il resoconto dettagliato. Anch'io oggi ho fatto un'uscita con la sciarpa, contro la guerra, ma eravamo pochi. ciao
 
 
marea14
marea14 il 25/03/07 alle 01:33 via WEB
Sì, erano bellissimi e palesavano una notevole riflessione.
A proposito, c’era anche una scuola di Vicenza.
Non preoccuparti per la manifestazione contro la guerra: a volte si è in pochi perché non si è riusciti a pubblicizzare l’iniziativa. Ad esempio, io oggi sono venuta a conoscenza di una manifestazione per la liberazione di Rahmatullah Hanefi, manager dell'ospedale di Emergency, solo quando era finita.
 
snoopy68
snoopy68 il 25/03/07 alle 01:08 via WEB
Bello il tuo "servizio" da Polistena!
 
 
marea14
marea14 il 25/03/07 alle 01:34 via WEB
Grazie, sei molto gentile! :-)
 
bruno14to
bruno14to il 25/03/07 alle 10:39 via WEB
Ciao, l'impegno contro la mafia deve essere qualcosa di imprescindibile. Splendida giornata, bello il blog.
 
 
marea14
marea14 il 25/03/07 alle 12:34 via WEB
È per questo che non bisogna mai arrendersi anche nei momenti più bui, anche quando sembra che sconfiggere le mafie sia un’impresa impossibile. Le persone oneste sono molte ma molte di più dei mafiosi …
Se ci arrendiamo il predominio delle mafie sulla nostra vita quotidiana diventa più facile … e contribuiamo a creare terreno favorevole che consente loro di attingere braccia per le azioni criminose.
Buona domenica :-)
 
brubus1
brubus1 il 25/03/07 alle 11:58 via WEB
Bellissime le parole nell'intermezzo. Hai fatto benissimo a postare il risultato della manifestazione con relative congetture. Concordo pienamente, la mafia possiamo essere anche noi se siamo sordi e conigli (senza offesa per i graziosissimi animaletti). L'unione fa sempre la forza e gli stessi sono necesasari anche per altre cause civili. Ti auguro una bella domenica ed un altrettanto inizio di settimana. Un abbraccio.
 
 
marea14
marea14 il 25/03/07 alle 12:35 via WEB
È necessaria una sorta di “rivoluzione culturale” che ci renda realmente liberi … che sappia, cioè dire no all’indifferenza, ai compromessi, al sistema clientelare, alle raccomandazioni, ai privilegi, etc.
E ci vuole coraggio: essere determinati e testardi nell’opporsi alle mafie … e non stare a guardare ma scegliere da che parte stare. C’era un bellissimo striscione coloratissimo che diceva: “l’importante è avere coraggio”.
Buona domenica anche a te :-)
 
bluewillow
bluewillow il 25/03/07 alle 12:08 via WEB
sensibilizzare l'opinione pubblica è importante, è una bellissima iniziativa. ciao buona domenica :)
 
 
marea14
marea14 il 25/03/07 alle 12:36 via WEB
È vero, l’informazione e la sensibilizzazione sono sempre molto importanti.
Buona domenica anche a te :-)
 
agentealcairo
agentealcairo il 25/03/07 alle 14:23 via WEB
Bellissimo! Grazie, Marea, uno splendido resoconto, mi ha colpito particolarmente: La mafia siamo noi se ci arrendiamo!,la frase dello striscione con cui apri il post..(perchè ti sono venuti i quadratini..succede anche a me qualche volta, ma non ne conosco la causa..)
Abbraccio. Cri
 
 
marea14
marea14 il 25/03/07 alle 15:53 via WEB
Ha colpito molto anche me, perché lo trovo profondamente vero. Per questo bisogna promuovere, soprattutto tra i giovani, una sensibilità antimafia.
A quali quadratini ti riferisci? In ogni caso, pubblicare un post è, per me, una vera impresa. Ci metto più a pubblicarlo che a scriverlo: frasi scritte all’inizio le ritrovo al centro o alla fine, i caratteri non sono mai quelli che ho scelto, etc. … per cui, per correggere (quando Libero mi prende le correzioni) passano le ore …
Ciao :-)
 
   
agentealcairo
agentealcairo il 25/03/07 alle 21:22 via WEB
Come ti capisco..forse il carattere "quadratino" che vedo nel tuo post e in altri, compresi i miei, dipende dal mio computer, anzi, non forse, sicuramente..buona serata!!
 
     
marea14
marea14 il 26/03/07 alle 00:16 via WEB
Eh eh … è dura lottare con questi PC :-)
 
franco460
franco460 il 25/03/07 alle 14:46 via WEB
Complimenti per il post, spero che contribuisca a far riflettere ulteriormente ognuno di noi. Devo confessare di essere un po' disilluso e di credere poco alla sconfitta della mafia con i metodi che lo stato ha usato fino a oggi.Ci sono troppi soldi nel bilancio delle mafie, troppa capacità di corrompere e di comprare i politici.I cittadini possono lottare, ma possono arrivare fino a un certo punto, poi ci vogliono leggi fatte in modo dasconfiggere le cosche. Io credo sia una guerra, una guerra vera, come quella che si combatte con gli eserciti. Allora smettiamola con l'ipocrisia, togliamo ai mafiosi tutte le garanzie costituzionali che si danno ai cittadini onesti e trattiamoli da nemici dello stato. E' impopolare quello che ho scritto, ma non vedo altre vie d'uscita. ciao
 
 
marea14
marea14 il 25/03/07 alle 16:00 via WEB
La tua disillusione è comprensibile perché il fenomeno “mafia” è molto complesso e gli interessi economici e di potere sono indubbiamente ingenti.
Scrivendo “la mafia siamo noi se non ci arrendiamo” non intendevo assolutamente dire che la ribellione della società civile, da sola, sconfigge la mafia.
Intendevo sottolineare che il silenzio, l’omertà, l’accantonamento della speranza, il dire “questo è un problema che non mi riguarda”, l’essere sopraffatti dalla sfiducia, il non mettersi in gioco, etc. … tutto questo è linfa vitale per le mafie.
Ed intendevo, di conseguenza, porre l’accento sulla nostra quota di responsabilità da assumerci, da non delegare ad altri … su quello che noi possiamo fare per spezzare alcuni legami che riconducono a comportamenti mafiosi e che favoriscono le mafie come una sorta di cambiale in bianco.
L’affermazione della legalità deve essere vista – come afferma don Ciotti (che io, pur non essendo credente, stimo moltissimo per quello che fa e per come lo fa) – come una “saldatura” tra la responsabilità, il nostro impegno e la giustizia.
È ovvio che dobbiamo pretendere che lo Stato, le istituzioni e la politica facciano la propria parte (improcrastinabile e fondamentale) nella lotta alle mafie, ma è altrettanto importante che ognuno di noi faccia la propria parte in questa guerra, anche denunciando apertamente tutto ciò che non funziona.
In proposito, volevo specificare anche che quando il 21 marzo don Ciotti ha detto “Voi che avete preso la parola, nella vostra coscienza, così come a tutti noi: assumiamoci la nostra quota di responsabilità” ha guardato i rappresentanti delle istituzioni presenti sul palco e che erano intervenuti prima di lui.
Non sono d’accordo sul fatto di togliere le garanzie costituzionali ai mafiosi. Ci metteremmo sullo stesso piano di chi ci nega i diritti fondamentali e la stessa vita.
Ciao :-)
 
   
franco460
franco460 il 25/03/07 alle 22:08 via WEB
Condivido il partire da sè per eliminare tutte le debolezze che possono favorire la mafia. Anche a me dispiace proporre soluzioni così drastiche, ma temo che il garatismo a tutti i costi aiuta la mafia per sfruttare le pieghe del nostro ordinamento giudiziario e farla sempre franca. La polizia conosce tutti gli affiliati di mafia e i fiancheggiatori,ma non può fare nulla fino a quando non ha le prove. Adesso che anche i pentiti stanno zitti, le prove non arriveranno mai e la mafia impera impunita per i prossimi cento anni. ciao
 
     
marea14
marea14 il 26/03/07 alle 00:21 via WEB
È giusto avere le prove di un reato per poter arrestare. Io voglio giustizia non giustizialismo generalizzato o vendetta.
Il problema non è togliere le garanzie costituzionali ma potenziare adeguatamente (con uomini e mezzi idonei) le strutture investigative, l’intelligence e la guardia di finanza.
Se in alcuni periodi le poche macchine in dotazione delle forze dell’ordine non hanno la benzina, come è pensabile che possano essere effettuate indagini serie? Eppure, quando si conoscono i nomi delle famiglie mafiose, non è complicato fare un’indagine al PRA e chiedere conto da dove prvengono i soldi per acquistare automobili costosissime …
Bisogna potenziare anche gli uffici della magistratura che lavora in condizioni impossibili … lo scorso anno rischiò di fermarsi un processo di mafia a Catanzaro perché non avevano più carta …
Ed occorre pure rivedere molte norme delle leggi vigenti per poter attuare una concreta lotta alla mafia.
Particolarmente importante, in questo contesto, è l’approvazione del disegno di legge Lazzati, ideato dal giudice della Suprema Corte di Cassazione Romano De Grazia, che tende a perfezionare la legislazione vigente in tema di sorveglianza speciale togliendo ai sorvegliati speciali la possibilità di svolgere campagna elettorale in favore di candidati o simboli, pena l’ineleggibilità o la decadenza del candidato (e sanzioni penali per entrambi). Si tratta di un’azione concreta che incide sull vincolo tra mafia e politica, rende più difficili le collusioni tra mafia e politica, colpisce i politici che si fanno aiutare dalle organizzazioni criminali e va nella direzione del ripristino dello stato di diritto.
Si tratta, in sintesi, di adottare una serie di misure che da più parti vengono sollecitate dalle istituzioni.
 
Stefy14
Stefy14 il 25/03/07 alle 16:36 via WEB
grazie per averci raccontato questa giornata. io stavo tornando da Verbania e ho sentito per radio che c'era stato anche l'intervento a sorpresa della Mannoia e l'intervista a Don Tonio (Libera internazionale). se sei d'accordo, pubblicherei questo post sul "nostro" blogdelgiorno. Stefi
 
 
marea14
marea14 il 25/03/07 alle 17:44 via WEB
Non c'è problema. Se vuoi puoi ripubblicarlo.
Buona domenica :-)
 
   
Stefy14
Stefy14 il 25/03/07 alle 19:36 via WEB
fatto, ancora grazie. non so usare i teg html questo è l'indirizzo: http://blog.libero.it/blogdelgiorno/2471007.html
 
     
marea14
marea14 il 26/03/07 alle 00:17 via WEB
Grazie a te, Stefy :-)
Serena notte
 
abelarda5
abelarda5 il 25/03/07 alle 20:31 via WEB
Siete forti. Bravi!
 
 
marea14
marea14 il 26/03/07 alle 00:18 via WEB
Sono stati fortissimi e veramente in gamba i ragazzi :-)
 
MUSICANTE_0
MUSICANTE_0 il 25/03/07 alle 22:52 via WEB
Io c'ero Marea ed ero proprio con Sacha....ma tu chi si ??????? Se conosci Sacha conosci anche me...ed io sicuramente te...Baci...Music.
 
 
marea14
marea14 il 26/03/07 alle 00:19 via WEB
Sì, io conosco te e tu conosci me e penso che tu abbia capito benissimo chi sono
Ciao, serena notte
 
   
MUSICANTE_0
MUSICANTE_0 il 27/03/07 alle 00:19 via WEB
e no, non ho capito chi sei...ma visto che dici che ci conosciamo, ribadisco: ma tu, chi si ??????
 
     
marea14
marea14 il 27/03/07 alle 14:30 via WEB
hai capito ... hai capito ... conosci fin troppo bene il mio modo di scrivere ...
 
rimescolareilvolga
rimescolareilvolga il 25/03/07 alle 23:44 via WEB
RIPROPOSTO SUL BLOG DEL GIORNO, E SARA RIPROPOSTO ANCHE NEI GIRNI FUTURI...
 
 
marea14
marea14 il 26/03/07 alle 00:20 via WEB
Grazie Mauro, sei molto gentile :-)
Serena notte
 
ercole.etrusco
ercole.etrusco il 26/03/07 alle 04:21 via WEB
Aderisco con entusiasmo, ...complimenti per l'inziativa e per la raccolta dei commenti e dei consensi, ...un saluto affettuoso, ...con simpatia, ... Ercole
 
 
marea14
marea14 il 26/03/07 alle 16:21 via WEB
Grazie Ercole :-)
Buona giornata anche a te e benvenuto su questo blog.
 
independent_world
independent_world il 26/03/07 alle 15:06 via WEB
Magari Forgione avesse anche ricordato e spiegato il perché del vergognoso atto dell'estate passata quando la maggior parte dei parlamentari ha votato no agli emendamenti proposti da Licandro e altri, i quali proponevano di sbarrare la strada in Commissione antimafia a quei parlamentari imputati in reati di mafia.
 
 
marea14
marea14 il 26/03/07 alle 16:23 via WEB
È un atto ingiustificabile … una brutta pagina della Commissione antimafia …
No, non lo ha ricordato, ma gli è stato ricordato lo scorso novembre durante lo svolgimento di “Contromafie” …
Benvenuta, indipendent_world :-)
 
   
independent_world
independent_world il 27/03/07 alle 15:29 via WEB
Grazie del benvenuto e anche per avermi fatto conoscere l'appello di Emergency per Hanefi, che ho subito firmato. Ciao :)
 
     
marea14
marea14 il 27/03/07 alle 22:56 via WEB
è molto importante firmare, perciò ho messo la notizia in evidenza invece di scrivere un post che, piano piano, sarebbe scivolato giù ...
 
c.bruss
c.bruss il 27/03/07 alle 11:24 via WEB
buongiorno piccola, ti auguro una splendida giornata, baci bruss
 
 
marea14
marea14 il 27/03/07 alle 14:30 via WEB
buona giornata a te :-)
 
amoildeserto
amoildeserto il 28/03/07 alle 03:05 via WEB
Leggerti mi ha fatto essere lì. Nessuna resa ... mai! :)
 
 
marea14
marea14 il 29/03/07 alle 00:48 via WEB
La cosa più importante è partecipare, anche se non si è presenti fisicamente :-)
 
rimescolareilvolga
rimescolareilvolga il 29/03/07 alle 00:15 via WEB
ripubblicato nel blog del giorno
 
 
marea14
marea14 il 29/03/07 alle 00:49 via WEB
Grazie! :-)
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 29/03/07 alle 16:43 via WEB
La cosa che più mi ha colpito del tuo dettagliato resoconto sono stati i nomi dei morti scanditi dagli altoparlanti. Immagino che deve essere stata un'emozione fortissima, sapere di essere lì anche per loro, per continuare la loro lotta. Se la mafia è ancora così forte è anche colpa della nostra indifferenza, della nostra omertà, ma purtroppo, e te lo dico da napoletana che è vissuta in un quartiere difficile, non è così semplice denunciare, se poi lo Stato non ti tutela, garantendo in primis la certezza della pena. Io spero che queste iniziative servano a scuotere principalmente le coscienze della classe politica.
 
 
marea14
marea14 il 29/03/07 alle 17:52 via WEB
Avevo già sentito lo scorso anno a Torino i nomi scanditi dagli altoparlanti ma, credimi, non ci si abitua … quella sorta di appello fa sempre un effetto incredibile, comunica un’emozione difficile da descrivere.
è vero, è difficile denunciare quando non ti senti sufficientemente tutelato dallo Stato … a volte è come firmare la propria condanna a morte. Sono convinta, però, che insieme si può … ma è necessario che intorno a te ci sia una grande e forte solidarietà … bisogna essere in tanti a denunciare.
Ho letto, proprio oggi il Manifesto antimafia dell’Unione degli Studenti di Brindisi e l’ho trovato bellissimo se si pensa che è stato scritto da ragazzi.
È intitolato “LA MAFIA UCCIDE, IL SILENZIO PURE” ed è dedicato a tutte le studentesse e agli studenti, a chi vorrebbe esserlo ma non ha i mezzi; alle lavoratrici ed ai lavoratori, a chi vorrebbe lavorare e non ha opportunità; a chi quotidianamente vive in uno stato di precarietà nello studio, nel lavoro e nella vita; a chi è sfruttato, violentato e illuso da tutte le mafie e a tutti coloro che sognano, lottano e si mobilitano per un mondo migliore.
Lo riscrivo qui:

LA MAFIA UCCIDE, IL SILENZIO PURE
Corleone, Scampia, Locri ma non solo
Oggi come ieri, prepotenza, sfruttamento e violenza sono i comuni denominatori degli interessi criminali, associati o singoli, che caratterizzano il nostro paese da Nord a Sud e che prendono forme diverse, in riferimento al contesto e ai tessuti sociali.
Da un lato c'è la storia, nota a tutti, evidente e lampante: le mafie, identificate spesso solo nella criminalità organizzata che si pone come anti-stato, vanno a braccetto con politica e imprenditoria, mantenendo però il proprio status. Dallaltro ci sono le varie forme a cui oggi la parola mafia potrebbe essere associata.
Le mafie hanno una fisicità amorfa, che ha vari livelli di interessi che partono dall'alto e arrivano alla base. Nel meridione il fenomeno mafioso ha un ruolo fondamentale nelle dinamiche sociali: intercede in appalti blindati, fa pagare il pizzo o sottrae le giovani generazioni all'istruzione, facendo credere che il benessere e il rispetto si trovino nel guadagno facile e illegale. Inoltre assumiamo come dato di fatto che subaffittare e sfruttare il lavoro, al Nord come al Sud, a lavoratori immigrati e non, oltre che schiavismo, vera e propria mafia.
Come studenti medi, crediamo che sia doveroso mettere al centro della lotta alle mafie, la scuola e i saperi. È necessario che l'istruzione sia accessibile a tutti, che le scuole siano capaci di mettere le persone in relazione tra di loro, farle crescere ed emanciparsi insieme, palestre di democrazia, di cittadinanza attiva e partecipata.
Le piazze e i quartieri, soprattutto quelli periferici e privi di centri di aggregazione, devono diventare luoghi di cooperazione tra le persone e di partecipazione, non teatri di violenze, soprusi e sfruttamento.
L'esperienza del nostro territorio ci insegna come le mafie traggano linfa vitale dal disagio giovanile, dall'esclusione, dall'emarginazione, dall'abbandono e dal desiderio del guadagno facile, imposto dalla società dei consumi. Per questo la lotta alla micro ed alla macro criminalità non pu essere combattuto dall'esercito o da qualche volante in più per strada, ma deve coinvolgere chi realmente vive situazioni di disagio materiale e immateriale.
La mafia non è un fenomeno circoscritto a realtà lontane come Reggio Calabria, Napoli e Palermo, ma colpisce anche la nostra regione ed il nostro territorio, in cui la criminalità ha contaminato e modificato il nostro tessuto sociale e le nostre coscienze, penetrando nelle istituzioni e nella politica, plasmando i nostri comportamenti fino a spingerci a convivere con l'insieme di logiche clientelari, di prepotenze, di favoritismi e di raccomandazioni che da essa derivano.
La nostra iniziativa, deve essere l'inizio di una presa di coscienza da parte di tutta la cittadinanza nei confronti di un problema che coinvolge ogni individuo, a prescindere dalla sua appartenenza politica, sociale.
Questa manifestazione non avrà colore politico ma solo il colore rosso del sangue versato da tante vittime e il nero della nostra rabbia.
Abbiamo deciso d'intraprendere questo progetto, perchè riteniamo che ci sia bisogno di prospettive reali per la nostra generazione e per quelle future. Noi desideriamo un mondo dove non si debba più chiedere quello che ci spetta di diritto, vogliamo essere capaci di immaginarci un futuro senza illegalità e sfruttamento. Per questo dobbiamo affermare e diffondere l’idea che un'alternativa reale all’omertà e all’indifferenza risieda nella volontà delle persone di essere realmente libere nell'affrontare la realtà.
Per debellare questa epidemia di illegalità ci vuole un massiccio vaccino di informazione e coraggio.
Vogliamo contrastare questo cancro della nostra società prima che esso si trasformi in una metastasi, perché come diceva il famoso giudice Falcone la mafia è un fenomeno umano e come ogni fenomeno umano ha avuto un inizio ed avrà anche una fine.
 
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