Creato da marea14 il 13/02/2007

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Post N° 58

Post n°58 pubblicato il 22 Novembre 2007 da marea14
 

I familiari delle vittime di mafia NON ringraziano Mastella

 Alcuni giorni fa il Ministro Mastella ha dichiarato di aver querelato Beppe Grillo per aver affermato, parlando del caso Why Not: “La magistratura è stata fermata dalla politica. Una volta, nel 1992, con Falcone e Borsellino, si usava il tritolo. Oggi interviene direttamente il Ministro della Giustizia”.
Dimenticando, poi, che le stesse cose dette da Grillo erano state già dette nei giorni precedenti da diversi familiari di vittime della mafia, a cominciare da Salvatore Borsellino, Rosanna Scopelliti, Sonia Alfano, etc., Mastella ha aggiunto di voler devolvere alle vittime delle mafie il risarcimento dei danni richiesto a Grillo.
Ma i familiari delle vittime non ci stanno.



Il primo a parlare è
Benny Calasanzio, nipote degli imprenditori Paolo Borsellino (zio di Benny) e Giuseppe Borsellino (nonno di Benny) uccisi dalla mafia rispettivamente il 21 aprile 1992 ed il 17 dicembre 1992.
Scrive
Benny Calasanzio:
[omissis] La famiglia Calasanzio rifiuta formalmente ogni contributo, ogni centesimo proveniente da queste fonti, non perché siamo ricchi od arroganti, ma perché abbiamo vissuto una tragedia che ci ha duramente messi alla prova, e perché vorremmo solo una buona politica, un impegno serio per stare accanto a quelle famiglie come la nostra che sono state colpite da una associazione criminale.
La dignità non si compra, caro ministro, continui per la sua strada, lasciandoci in pace, perché siamo gente onesta, modesta e composta, che non vogliamo mai essere confusi con chi fa la guerra alla magistratura democratica che porta avanti le proprie indagine con rispetto sia per la parte offesa che per gli indagati. [omissis]


Immediata è la risposta di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992.
Scrive
Salvatore Borsellino:
 
Ricevo da Benny Calasanzio una lettera piena di dignità e di disgusto per l'ultima, inaccettabile esternazione del signor Clemente Mastella, mi ripugna adoperare per questo personaggio il titolo di Ministro della Repubblica, che ha annunciato di avere intenzione di querelare Beppe Grillo per le sue dichiarazioni al Parlamento Europeo e di volere devolvere gli eventuali proventi di questa querela ai familiari delle vittime della mafia.
La minaccia di querela e' uno spauracchio che viene ormai correntemente usato come surrogato degli “avvertimenti mafiosi” da politici che hanno dimestichezza con questo tipo di procedure, per cercare di tacitare le accuse loro rivolte da giornalisti, scrittori, presentatori e anche persone comuni che scrivono in rete e sui blog.
Lo stesso signor Mastella, non molto tempo fa non trovò di meglio per replicare alle accuse che gli avevo rivolte con lettere aperte pubblicate in rete e nel corso della trasmissione di Anno Zero che ricordarmi di "avere fatto concedere la pensione alla famiglia Borsellino".
In quella occasione replicai in primo luogo al signor Mastella che non si tratta della “concessione” di un Ministro, ma di un “riconoscimento” da parte dello Stato, ma probabilmente lo stesso signor Mastella e' troppo abituato alle consuetudini clientelari per afferrare la differenza.
In secondo luogo che, per quanto mi riguarda, oltre a non essere ovviamente beneficiario di alcuna pensione, ho persino rinunciato a richiedere la “provisionale” che avrei potuto richiedere come parte civile nel processo per l'assassinio di mio fratello perché quello che mi aspetto dallo Stato è solo Giustizia e non provvedimenti economici.
Ma probabilmente il signor Mastella non e' competente neanche in fatto di Giustizia e quindi non ha ritenuto di darmi una risposta.
Per finire poi ricordo allo stesso signor Mastella che nelle sue affermazioni fatte al Parlamento Europeo Beppe Grillo non fa altro che riportare quanto da me già affermato in una lettera aperta del 20 settembre:
"Ieri era stato necessario uccidere uno dopo l'altro due giudici che da soli combattevano una lotta che lo Stato Italiano non solo si è sempre rifiutato di combattere ma che ha spesso combattuto dalla parte di quello che avrebbe dovuto essere il nemico da estirpare e spesso ne ha armato direttamente la mano.
Oggi non serve più neanche il tritolo, oggi basta,alla luce del sole, avocare un'indagine nella quale uno dei pochi giudici coraggiosi rimasti stava ad arrivare al livello degli “intoccabili”, perché tutto continui a procedere come stabilito. [omissis] ".
Ecco quanto ho scritto e riaffermo.
Se il signor Mastella ritiene di dover querelare per le sue frasi Beppe Grillo, lo prego di fare la stessa cosa anche nei miei confronti, mi potrà così poi devolvere, come familiare di una vittima della mafia, una parte dei proventi che gli deriveranno dalla messa in pratica del suo “avvertimento”.
Alla lettera di Benny Calasanzio non ritengo di poter aggiungere altro se non che mi associo alla sua richiesta fatta per conto della propria famiglia.
E' così piena di dignità offesa e di disgusto per le squallide dichiarazioni dei politici cui fa riferimento che ogni altra parola sarebbe superflua.
Salvatore Borsellino


Ugualmente dura è la lettera aperta a Beppe Grillo, scritta da Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe Alfano, ucciso dalla mafia l’otto gennaio 1993.
Scrive 
Sonia Alfano
:
[omissis] La sottoscrittta insieme a Salvatore Borsellino, Rosanna Scopelliti e Aldo Pecora nell'ambito di diverse lettere e interviste rilasciate a diversi organi di stampa, hanno chiaramente ed inequivocabilmente parlato di Mastella definendolo più che amico di un mafioso, testimone di nozze di Francesco Campanella, nonché bravo ad intrattenere rapporti molto cordiali con esponenti di spicco  dell'indagine WHY NOT; tra l’altro  proprio la sottoscritta nel corso di un'intervista rilasciata a Porta a Porta l'8 ottobre scorso, e trasmessa la stessa sera, affermava testualmente: "oggi non è più necessario uccidere magistrati come Falcone, Borsellino, Costa, Terranova o come Scopelliti; oggi basta semplicemente trasferire un magistrato con uno strumento normativo come quello che sta adoperando Mastella, e poi tornerà il silenzio".
Mastella in studio, nonostante sia stato pungolato da Vespa, ha commentato gli eventi di quel giorno senza entrare nel merito delle mie affermazioni.
[omissis]
E pensare che ero convinta che il caro Mastella avesse toccato il fondo quando dopo la trasmissione AnnoZero, si rivolse a me e Rosanna Scopelliti definendoci due giovani qualunque portate negli studi televisivi con chissà quali propositi. Non che essere definite persone qualunque ci offenda, anzi! Semplicemente sconoscendo i nostri cognomi e le storie dei nostri padri, confermava la teoria secondo la quale Mastella da sempre è impegnato a coltivare ben altri rapporti di amicizia  che gli hanno sottratto il tempo necessario per studiare la storia degli ultimi anni del nostro paese.
A questo punto
 visto che ti querelerà per le stesse cose  dette anche da me, invito pubblicamente lo stesso Mastella a querelarmi, dopodiché in caso di sua vittoria  lo risarcirò con gli stessi soldi che mi devolverà visto  che ha espresso il desiderio di devolvere eventuali proventi da questa  querela a favore delle vittime della mafia. O pensa che querelare familiari di vittime della mafia  non lo porrebbe bene agli occhi dell'opinione pubblica? Opportunismo insomma. Scherzi a parte Mastella, ma lei è veramente convinto di poter continuare a gongolare per come ha propinato e fatto metabolizzare le sue malefatte agli italiani con il placet del capo del governo e non solo, e addirittura continua a credere di poter fare elemosina a chi lei non è neanche degno di rivolgere le sue scuse?
Sonia Alfano


Strane coincidenze: Mastella e Cuffaro testimoni di nozze di Francesco Campanella … e prima di Mastella era stato Cuffaro, lo scorso anno, a dichiarare di voler devolvere i soldi provenienti dalle cause di diffamazione alle famiglie delle vittime di mafia, suscitando lo sdegno di Benny Calasanzio.

 C’è molta amarezza e molta delusione nelle parole di
Benny Calasanzio
quando dice che la gente “è stanca. Se il governo Berlusconi era riuscito ad infiammare gli animi, a tirare fuori l’orgoglio democratico e a farla ribellare contro un regime televisivo che stava stravolgendo tutto, oggi questo governo sta riuscendo a ricacciare lontano chi davvero credeva ancora nella politica come nobile arte di amministrare la cosa pubblica”.
Benny Calasanzio è un ragazzo che ha vissuto sulla propria pelle il dramma della ferocia mafiosa fin da quando era molto piccolo … è uno di quei tanti ragazzi impegnati nella Sinistra Giovanile, uno di quei tanti ragazzi che sogna un governo composto da gente integra e disposta all’ascolto, uno di quei tanti ragazzi che sogna una classe politica trasparente ed onesta … e si chiede: “Davvero in Italia ci sono tanti pericolosi antipolitici? O è vero, invece, che l’Italia è piena di politici che non hanno più nemmeno l’idea di come si faccia questa politica?

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Ricevuto in data 02/12/07 @ 14:53
INCREDIBILE DECISIONE DI LIBERO REDAZIONE !! BANNATO IL PROFILO DELLE ARABE FELICI !! MI AUTOSOSP...

 
Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 22/11/07 alle 14:27 via WEB
mastella non perde occaqsione per stare zitto non conoscevo calasanzio
 
 
marea14
marea14 il 22/11/07 alle 17:45 via WEB
Sì, Mastella ha perso un’ottima occasione per tacere.
E’ difficile conoscere tutte le vittime di mafia ed i loro familiari. Purtroppo sono molti.
 
   
jigendaisuke
jigendaisuke il 23/11/07 alle 15:40 via WEB
alla storia passano i nomi illustri, non quelli dei comuni cittadini uccisi... Quando si parla di capaci, si parla di falcone, della moglie e della scorta, ma chi era nella uno che si vede rovesciata nelle immagini, che fine ha fatto?
 
     
marea14
marea14 il 23/11/07 alle 16:19 via WEB
Hai ragione. È per questo che dobbiamo cercare di dare voce anche a chi non ha voce.
Per quanto riguarda la scorta di Falcone o Borsellino, ti invito a leggere la lettera di Salvatore Borsellino che ho riportato in risposta al commento di grazia.pv. Sono parole molto dure quelle di Salvatore Borsellino. Dure ma estremamente vere.
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 23/11/07 alle 20:05 via WEB
si molto dura ma purtroppo molto vera buona serata (sei un pò fuori orario o sbaglio?)
 
     
marea14
marea14 il 24/11/07 alle 03:30 via WEB
Ciao, serena notte :-)
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 25/11/07 alle 01:57 via WEB
uhmmm dal 3 inizio il turno alle 5.26, visto che tanto fai le ore ultra piccole, magari mi fai uno squillo, a mò di sveglia!!! Ah non mi pare che le contestazioni fatte ai ministri donne del governo e alla prestigiacomo depongano a favore delle donne che hanno fischiato!!!
 
     
marea14
marea14 il 25/11/07 alle 07:46 via WEB
Io penso che il tema di cui si dovrebbe parlare e su cui si dovrebbe riflettere sia quello del dramma sulla violenza che le donne subiscono dagli uomini in ogni parte del mondo: dalla violenza psicologica, allo stalking, alla violenza fisica, allo stupro ed all’assassinio … quel dramma che nei soli primi sei mesi del 2007, solamente in Italia, ha portato alla morte ben 62 donne.
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 25/11/07 alle 20:38 via WEB
Innegabile! io sono il primo a pensare che "le belle famiglie italiane" in realtà spesso non lo sono manco per niente! ammetto la mia ignoranza, ma cos'è lo stalking???? Allora per il servizio sveglia? non mi hai mica detto se me lo fai sto favore ... hi hi hi hi Hai fatto bene a far vedere che c'era anche un gruppo di donne rom alla manifestazione.... e credo proprio che vista la condizione femminile del loro popolo, oltre che per la caccia al rom/rumeno che va di moda ultimamente, avessero peinamente diritto ad esserci!!! Apprezzabile il tatuaggio della rom col vestito bianco......
 
     
marea14
marea14 il 27/11/07 alle 01:07 via WEB
No, non mi sembra tanto innegabile dal momento che su questo problema non hai speso una sola parola. Quella battuta sul tatuaggio della ragazza rom, te la potevi risparmiare. Come Mastella, anche tu hai perso una buona occasione per tacere.
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 27/11/07 alle 16:16 via WEB
sorry
 
     
marea14
marea14 il 27/11/07 alle 19:33 via WEB
:-)
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 27/11/07 alle 20:23 via WEB
ambè pensavo avessi già iniziato a riempire di spilli un bambolotto con la mia faccina!!! cmq lo so benissimo che la maggior parte delle violenze avvengono nelle "belle famiglie italiane", questo intendevo come innegabile! Più che apprezzare il fatto che alla manifestazione c'erano donne rom, c'era la rappresentante (una delle rappresentanti) delle donne marocchine in italia, però non mi sono andate giù le contestazioni alle ministre e alla prestigiacomo, non mi è andato giù il fatto che molte manifestassero contro il pacchetto sicurezza (ma che c'azzecca?) Boh comunque finchè in parlamento ci sono poche donne (e non credo che tutte le elettrici votino per delle donne) difficilmente le cose cambieranno! Pace?
 
     
marea14
marea14 il 02/12/07 alle 15:00 via WEB
Non ho risposto sulle tue domande sulla manifestazione perché questo è un post dedicato ad un altro argomento e non trovo corretto che si parli d’altro dal momento che ci sarebbe moltissimo da dire sul problema della violenza contro le donne e sulla manifestazione del 24 novembre.
Cercherò, perciò, di sintetizzare, per quanto possibile quello che penso chiudendo, però, qui il discorso perché altrimenti si rischia di aprire un lungo dibattito che nulla ha a che fare con il post sui familiari delle vittime di mafia.
Per quanto riguarda lo stalking, ti invito a leggere qui qui e qui.
Il pacchetto sicurezza c’entra (ma tu i giornali li leggi?) perché è stato approvato come reazione all’assassinio di Giovanna Reggiani da parte di un romeno, come se il fenomeno della violenza sulle donne fosse dovuto agli immigrati. La terribile vicenda di Giovanna non può essere un pretesto per criminalizzare etnie diverse. In questo modo è stato completamente stravolto il problema della violenza sulle donne: non esiste colore o etnia che possano essere additati quali responsabili del fenomeno della violenza ed è arcinoto che solo una piccolissima percentuale di donne subisce violenza da sconosciuti ed in luoghi pubblici … i violentatori per antonomasia sono i nostri fidanzati, i nostri mariti, i nostri padri, i nostri amici …
La violenza contro le donne non conosce differenze di classe, di etnia, di cultura, di religione o di appartenenza politica. La violenza contro le donne è una violenza di genere: non ha mai avuto passaporto.
Non è difficile capire che la campagna contro i rumeni è strumentale, tant’è che si sono avuti e continuano ad aversi intollerabili atti di xenofobia contro i rumeni o iniziative allucinanti tipo questa. o questa.
Io, purtroppo, per un infortunio che ho avuto ad un ginocchio, non ho potuto partecipare alla manifestazione. Sono andata, però, a vedere la formazione e la partenza del corteo in P.zza della Repubblica.
In realtà la manifestazione è iniziata in piazza, prima ancora che partisse il corteo. È iniziata, infatti, con un piccolo spettacolo delle ragazze rom la cui presenza ha caratterizzato fortemente l’iniziativa.
Già nel comunicato stampa del primo novembre di controviolenzadonne (il gruppo che ha lanciato ed organizzato l’iniziativa), redatto in seguito all’aggressione che c’è stata a Roma nei pressi della stazione di Tor di Quinto, si leggeva: “Ancora una volta la violenza maschile viene ricondotta a un problema di sicurezza delle città e di ordine pubblico, strumentalizzando a fini politici il dramma di donne che vengono stuprate e in molti casi uccise. La violenza contro le donne continua a essere trattata come devianza di singoli o come responsabilità da addossare alla nazionalità degli aggressori e degli omicidi, mentre è strutturata all'interno della società e della famiglia, e deriva dal dominio storico di un sesso sull'altro“.
Le modalità della manifestazione sono state, poi, decise a maggioranza delle varie assemblee preparatorie che si sono susseguite dal 21 ottobre in poi e sono state ripetute più volte dagli altoparlanti del camion dell’organizzazione: in testa il coordinamento della rete di controviolenzadonne, seguito dagli altri gruppi partecipanti nel seguente ordine:
1) le donne rom
2) il camion dell’organizzazione
3) i gruppi di sole donne
4) centri antiviolenza
5) i gruppi misti di donne e uomini
6) le rappresentanze di partiti politici
Inoltre, dal momento che la testa e la maggior parte del corteo era formato da sole donne, i fotografi ed i giornalisti non dovevano entrare nel corteo (nella parte caratterizzata da sole donne che avevano scelto di marciare separate) ma dovevano svolgere il proprio lavoro stando ai lati del corteo.
Poche e chiare regole che venivano ripetute continuamente e che esigevano di essere rispettate. Eppure ho assistito a numerosissime scene di giornalisti, fotografi e vari uomini curiosi (o strafottenti) che entravano continuamente all’interno della testa del corteo (per non parlare degli uomini che si mettevano dietro gli striscioni separatisti per farsi fotografare o di quel “signore” che è venuto addirittura con un megafono per inveire, usando termini estremamente offensivi, contro quelle donne che avevano deciso di manifestare da sole) e che venivano invitati ripetutamente ad andare ai lati o alla fine del corteo. E non si trattava di “sprovveduti” perché erano quasi sempre gli stessi. Ed io penso che violenza sia anche la mancanza di rispetto (soprattutto quando è reiterata e plateale) delle regole che le donne richiedono.
Devo, comunque, aggiungere che questo non è stato il comportamento della maggior parte degli uomini che sono venuti alla manifestazione (e che si sono messi, senza problemi, negli spezzoni di corteo misti), ma ne ho parlato sia perché mi hanno molto irritato (e posso assicurare che le organizzatrici, almeno fino a quando ci sono stata io, li hanno invitati ripetutamente a mettersi ai lati del corteo con una pazienza che io non avrei avuto, come hanno del tutto ignorato il “signore” col megafono … per cui se, per caso, ad un certo punto hanno perso la pazienza dando qualche spintone, hanno tutta la mia comprensione) sia per far capire meglio le notizie relative a determinati fotografi che hanno denunciato scandalizzati di essere stati buttati fuori.
Essendo andata via alla partenza della manifestazione, non ero presente all’episodio della Prestigiacomo. Francamente, però, sono rimasta allibita dal clamore che la cosa ha suscitato. Le regole valgono per tutti, anche per le donne, compresa la Prestigiacomo. Ed è fuori dubbio che la Prestigiacomo voleva inserirsi alla testa del corteo (riservato alle donne che avevano organizzato la manifestazione e, quindi, non a lei) insieme alle proprie guardie del corpo (tre o quattro uomini) in una parte in cui non era ammessa la presenza degli uomini. Senza parlare, poi, del fatto che questo atto di prepotenza veniva compiuto da una persona che ha sostenuto e partecipato al Family Dey e che ha fatto proprie le politiche xenofobe e familistiche … quelle politiche, cioè, che erano fortemente denunciate dai contenuti espressi dalla manifestazione: le donne, infatti, sono scese in piazza per dire no alla violenza e alla sua strumentalizzazione in chiave xenofoba e repressiva; per questo il risalto dato alle donne rom non è stato casuale. Mi sembra del tutto evidente che il posto della Prestigiacomo non poteva essere lì ma alla fine del corteo (e mi chiedo anche: ma come si fa ad andare ad una manifestazione di donne insieme alle guardie del corpo?).
Ma la testa di una manifestazione fa gola perché dà immediata visibilità …
Io la definirei una banale contestazione che non meritava tutto questo clamore ma che è stata amplificata dalla condanna delle Ministre che, a loro volta, facevano “passerella” su un palco allestito in Piazza Navona, luogo di arrivo del corteo. Le ministre avrebbero fatto bene a fare un passo indietro ed evitare, in questa occasione, sia la propria solidarietà a chi aveva prevaricato le decisioni sulle modalità di partecipazione alla manifestazione cercando visibilità (cioè la Prestigiacomo), sia un protagonismo che doveva essere della piazza … di una piazza la cui forza era l’organizzazione dal basso … di una piazza che parlava del dramma della violenza sulle donne. Gli accordi con “La 7” non prevedevano alcun palco in Piazza Navona perché le organizzatrici avevano preparato uno schermo gigante che dava voce alle donne che in prima persona avevano subito violenza. ”È per questa ragione che ci siamo riappropriate del corteo e della piazza spontaneamente e collettivamente. Altro che violenza, la nostra contestazione è stata una forma di autodifesa.” ha scritto, in una lettera aperta del 30 novembre, l’Assemblea romana, riunitasi presso la Casa Internazionale delle Donne per un momento di riflessione e di confronto politico dopo la manifestazione nazionale del 24 novembre. E non dimentichiamo, poi, che queste ministre che non hanno saputo resistere alla visibilità, sono anche responsabili dei forti ritardi esistenti in merito a misure adeguate per far fronte alla violenza contro le donne. Erano, perciò, le ultime ad aver diritto di parola in quella manifestazione.
Qualcuno si è chiesto e me lo chiedo anche io: come mai a ministri e capi del governo, capita continuamente di essere fischiati pubblicamente senza che questi episodi vengano bollati come "atti di violenza”, come invece è successo in questo caso?
E mi chiedo ancora: non è che questo “protagonismo” voleva “oscurare” la protesta contro il pacchetto sicurezza che ha strumentalizzato la violenza sulle donne? Troppo scomodi i contenuti che venivano espressi dalla manifestazione?
E così i media, polarizzando l’attenzione prima sulla scelta delle organizzatrici di fare un corteo di sole donne (scelta poi superata dalla decisione di ammettere i gruppi misti alla fine del corteo) e poi dalla contestazione alla Prestigiacomo ed alle ministre, hanno finito per offuscare il tema vero della manifestazione che era da un lato quello di denunciare l’escalation di violenza che colpisce le donne (principalmente nelle loro case) e dall’altro quello di dichiarare senza alcuna ambiguità il no delle donne a politiche xenofobe e razziste. Polarizzare l’attenzione sulle contestazioni piuttosto che sui contenuti e sul significato della manifestazione è anche un modo per dire che non si può (o non si vuole) riportare al centro del dibattito politico e culturale la violenza maschile contro le donne. Ed anche questo è un atto di violenza contro le donne.
Quando il dito indica la luna gli ipocriti guardano il dito ha scritto la Casa Internazionale delle Donne in un comunicato stampa del 25 novembre.
Nello stesso comunicato si legge:
”La manifestazione intendeva denunciare il disconoscimento della realtà, compiuto nelle politiche securitarie: la violenza alle donne non c'entra nulla con il "pacchetto sicurezza" ma richiede piuttosto un decisivo salto di qualità culturale e antropologico, e un impegno politico in questo senso.
In particolare, si era perciò deciso di non avere palchi a conclusione del corteo, per evitare lo spettacolo dei soliti "cappelli" partitici. A piazza Navona, invece, le 150.000 donne hanno trovato ad accoglierle un "fuori programma", un palco televisivo, con donne parlamentari e ministre … sarebbe stato opportuno, per le politiche di professione, prendere sul serio le discriminanti poste dalle donne, ed evitare quindi ogni protagonismo mediatico.
Non dunque di intolleranza, si tratta, né tanto meno di violenza verbale: troppi organi di dis-informazione descrivono così la vivace reazione delle organizzatrici, secondo vecchi metodi maschili, ma perdono l'occasione di esplicitare il senso e la novità di una grande affermazione di autonomia politica delle donne.”

Sono completamente d’accordo con la Casa Internazionale delle Donne: Quando il dito indica la luna gli ipocriti guardano il dito
Ho scritto questo commento unicamente per rispondere alla tua curiosità ma, RIPETO, non è questo il post su cui aprire un dibattito su questo argomento.
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 02/12/07 alle 21:02 via WEB
alla faccia della sintesi!! bè io non sapevo niente di come era organizzato il corteo, così come non ho saputo niente dell'"uomo col megafono"! Leggo corriere della sera al giovedì, la spampa al sabato e domenica!!!!! Sulla questione del cosiddetto problema rumeni ho detto la mia qualche mese fa (facendo un confronto su come ci trattavano all'estero e sul fatto che chi manda silvio al governo, ha poco da pretendere legalità, dagli altri!) Detto ciò, chiudiamo la questione!!!! Buona serata ^__^
 
review
review il 22/11/07 alle 15:15 via WEB
In presenza di tale e tanta spudorata faccia tosta ministeriale, ci sono da fare ben pochi commenti. Un abbraccio. Nino.*___*
 
 
marea14
marea14 il 22/11/07 alle 17:46 via WEB
Quando ho letto la notizia sono rimasta letteralmente allibita. Ma non c’è molto da aggiungere: si commenta da sola.
 
Aldus_r
Aldus_r il 22/11/07 alle 17:03 via WEB
Clemente Mastella, è la parte peggiore del politico italiano, "traffichino" e buono soltanto per le raccomandazioni dei suoi paesani (la porta di casa sua è, fisicamente, sempre aperta). Con l'indulto ha consentito ai politici che avrebbero dovuto andare in galera, di non andarci. In tal modo ha messo sulla strada pericolosi delinquenti che hanno ucciso e sono tornati a delinquere.
 
 
marea14
marea14 il 22/11/07 alle 17:46 via WEB
Anche Salvatore Borsellino ha parlato di “consuetudini clientelari”
L’indulto non solo ha salvato politici ma anche mafiosi.
 
franco460
franco460 il 22/11/07 alle 20:09 via WEB
Mastella è un dinosauro sopravvissuto all'estinzione dei democristiani e continua a far male alla maggioranza, al governo e soprattutto al Paese. Il futuro sembra di nuovo democristiano e i personaggi come Mastella stanno scaldando i motori. ciao
 
 
marea14
marea14 il 23/11/07 alle 00:23 via WEB
Mastella ovunque passi fa terra bruciata. Non so se ridere o piangere quando penso che è Ministro di Giustizia. Difficile da digerire.
 
   
franco460
franco460 il 23/11/07 alle 00:50 via WEB
E' un uomo per tutte le stagioni, incarna la flessibilità. Dopo la legge elettorale vedremo dove e come si collocherà. Buona notte.
 
     
marea14
marea14 il 23/11/07 alle 01:21 via WEB
Dove troverà una poltrona
Ciao, buona notte anche a te :-)
 
bruno14to
bruno14to il 22/11/07 alle 20:14 via WEB
Ciao, io spero che Mastella si dimetta. A breve. Splendida serata. Bruno
 
 
marea14
marea14 il 23/11/07 alle 00:23 via WEB
Ci sono persone che non sanno cosa sia il senso del pudore
 
 
bruno14to
bruno14to il 30/11/07 alle 23:04 via WEB
Ciao, non si è ancora dimesso....Buona serata. Un bacio. Bruno
 
   
marea14
marea14 il 02/12/07 alle 15:06 via WEB
Ci tiene troppo alla poltrona per dimettersi …
Ciao, buona domenica :-)
 
Fajr
Fajr il 23/11/07 alle 01:34 via WEB
Ciao, ho linkato questo post. Buonanotte :)
 
 
marea14
marea14 il 23/11/07 alle 03:19 via WEB
Ciao, serena notte anche a te :-)
 
iononsonoio2
iononsonoio2 il 23/11/07 alle 08:29 via WEB
passa da me
 
 
marea14
marea14 il 23/11/07 alle 16:16 via WEB
OK
 
giampi1966
giampi1966 il 23/11/07 alle 08:46 via WEB
Grande Marea, il legame tra mafia e politica è il principale baluardo alla sconfitta della mafia è quindi giusto impegnarsi su questa questione. Un salutone
 
 
marea14
marea14 il 23/11/07 alle 16:16 via WEB
Gian Carlo Caselli, rivolgendosi ai giovani che vogliono intraprendere la carriera di magistrato, termina il suo libro “Un magistrato fuori legge” con queste parole:
Se vi imbattete in processi fastidiosi, non tiratevi indietro, neppure se si delineassero rischi di sovraesposizione o di scontro con la politica. Non autocondannatevi a un basso profilo per ridurre un eventuale vostro “danno”, perché significherebbe entrare in rotta di collisione con la bellezza del mestiere, che è proprio l’autonomia, l’indipendenza, la libertà di giudizio. I limiti sono soltanto quelli previsti dall’ordinamento e dalla legge. L’importante è non imporsene altri che sarebbero rovinosi.
D’altra parte ormai tutti sappiamo che Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (e non solo loro) sono stati assassinati proprio perché stavano arrivando al livello degli intoccabili, quello, cioè, della politica. La mafia non avrebbe lunga vita se non ci fossero forti connivenze con la politica.
Ciao, buona giornata anche a te :-)
 
   
giampi1966
giampi1966 il 26/11/07 alle 15:23 via WEB
Purtroppo la paura è tanto e pochi si sentono di fare gli eroi anche perchè questi ammazzano. Chi protegge gli eroi? La politica non proteggerà mai chi indaga sul suo conto. Purtroppo è un circolo vizioso, solo politici senza legami con il passato possono spezzare questo circolo. Un salutone
 
     
marea14
marea14 il 27/11/07 alle 01:08 via WEB
È per questo che è diventata prioritaria la questione morale.
 
legs_68
legs_68 il 23/11/07 alle 10:24 via WEB
ma come fa il mare, a continuare un'onda dopo l'altra nonostante tutto? buona giornata, pat
 
 
marea14
marea14 il 23/11/07 alle 16:17 via WEB
Ieri sera, durante la trasmissione “Anno Zero”, ad un giornalista che chiedeva se riteneva che il sacrificio del padre fosse stato inutile, la figlia di una vittima di mafia ha risposto, più o meno, in questo modo: “lasciatemi almeno la speranza che non sia così”.
Ai familiari di questo esercito di persone che hanno dato la propria vita per noi, è stato tolto molto. Noi abbiamo il dovere di far sì che non venga tolta anche la speranza e che questa speranza si trasformi in realtà. È un nostro debito, oltre che un nostro dovere civico.
Ciao, buona giornata anche a te :-)
 
grazia.pv
grazia.pv il 23/11/07 alle 11:38 via WEB
Ieri sera ho visto su canale 5 il film sulla mafia....Si diceva, parlando del Generale dalla Chiesa: lui rappresenta lo Stato, ma anche noi siamo lo Stato, praticamente è come dire che la mafia è dentro lo stato' I famigliari delle vittime non saranno mai risarciti abbastanza. Buona giornata.
 
 
marea14
marea14 il 23/11/07 alle 16:17 via WEB
Non ho visto il film, ma una cosa è certa: non è un caso che Dalla Chiesa si sia sentito abbandonato da quello stesso Stato che lui rappresentava. È vero: i familiari delle vittime non saranno mai risarciti abbastanza. Ed è assurdo che lo Stato continui a temporeggiare (un emendamento dovrebbe essere approvato dalla Commissione Affari Costituzionali il prossimo lunedì) nel riconoscere loro gli stessi diritti già riconosciuti alle vittime di terrorismo. Da oltre una settimana diversi familiari delle vittime di mafia, per far riconoscere i propri diritti, si sono incatenati alla cancellata della Prefettura di Palermo.
Oggi Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino, ha scritto in una lettera aperta:
Mi vergogno di fare parte di questo Stato e chiedo perdono a Sonia Alfano e a quelli che come lei stanno portando avanti questa lotta nel nome di tutte le vittime di mafia per non essermi incatenato insieme a loro
È molto bella e toccante la lettera aperta di Salvatore Borsellino. La riporto, perciò, integralmente:
Pochi giorni dopo la strage di Via D’Amelio mia madre chiamo’ me e le mie sorelle, Rita e Adele e ci chiese di farle incontrare le mamme di quei ragazzi che il 19 Luglio si erano stretti attorno a Paolo mente suonava il campanello della sua casa per proteggerlo nell’unica maniera in cui potevano proteggerlo, con i loro corpi.
Non potevano proteggerlo in altro modo perche’ il prefetto di Palermo Mario Jovine non considerava quella strada un obiettivo a rischio e quindi non ne aveva disposto lo sgombero.
Non potevano proteggerlo perche’ il procuratore Pietro Giammanco, pur essendo al corrente che era gia arrivato in citta’ il carico di tritolo per l’assassinio di Paolo, non aveva ritenuto necessario avvertilo del pericolo imcombente.
O anche peggio come forse potremmo sapere se si venisse a conoscere il reale contenuto della strana telefonata che lo stesso Giammanco fece a Paolo alle 7 di mattina dei quel 19 Luglio nel corso della quale la moglie Agnese senti’ Paolo gridare la sua rabbia al telefono in faccia a quello che avrebbe dovuto essere il suo capo e, in quanto tale, avrebbe avuto il dovere di vigilare sulla sua incolluità.
Lo stesso Giammanco del quale, come ha dichiarato l’allora Maresciallo del carabinieri Carmelo Canale, Paolo aveva intenzione di chiedere l’arresto perche’ si potesse scoprire quello di cui era a conoscenza sull’omicidio Lima, il referente politico, in Sicilia, del senatore a vita Giulio Andreotti.
Grazie alla protezione dei corpi di quei ragazzi che si stringevano introno a lui Paolo rimase quasi intero dopo lo scoppio tanto che sua figlia Lucia, che volle correre ad abbracciarlo per l’ultima volta, ci pote’ dire che Paolo sembrava quasi sorridere, aveva i baffi e la faccia aneriti dal fumo ma sembrava sorridere.
Ma di quei ragazzi non si trovo’ quasi niente, una mano fu trovata in un balcone dei piani alti, un altro venne ricososciuto solo per una brandello del vestito, i pezzi di Emanuela Loi poterono essere riconosciuti solo perche’ era l’unica donna che faceva parte della scorta.
E in quelle bare che furono testimoni muti della rivolta dei palermitani, alla cattedrale di Paermo, contro quel branco di avvoltoi che, scacciati da noi familiari dal funerale di Paolo, volevano almeno sedersi in prima fila ai funerali degli agenti di scorta, non c’era quasi nulla.
Anche se questo non impedì ad uno Stato che mi vergogno a chiamare con questo nome, di richiedere ai gentori di Emanuela Loi il costo del trasporto di quella bara vuota da Palermo a Cagliari.
Mia madre volle incontrare i genitori di quei ragazzi per chiedere di baciare loro, uno per uno, le mani perche’ come disse loro, avevano donato la vita dei loro figli per quella di suo figlio.
Ed oggi uno Stato sempre piu’ indegno, uno Stato di cui sono costretto a vergognarmi di fare parte, uno Stato che mi fa vergognare di essere italiano, costringe i genitori, i figli, i fratelli, i parenti di questi ragazzi e di tante altre vittime della criminalita’ mafiosa, se non dello stesso Stato, a incatenarsi ai cancelli della Prefettura di Palermo per reclamare a voce alta i loro diritti.
Non, badiamo bene diritti economici di un vitalizio equiparato a quelle delle vittime del terrorismo, che pure spetterebbe loro di diritto, ma il diritto a che la loro dignità venga riconosciuta, il diritto a che non vengano cosiderati come vittime di classe inferiore, il diritto a che nelle commemorazioni che pur servono da passerella a politici i cerca di visibilita’, i loro figli, i loro padri, i loro parenti non vengano denominato sbrigativamente “ragazzi della scorta” ma, come è loro diritto, con i loro nomi.
Ma allora perche’ Paolo Borsellino e Giovanni Falcone non vengono chiamati “i giudici del pool” e basta, forse perche’ la gente si indignerebbe a non sentire i nomi di quelli che considera degli eroi?
Ma perche’ forse non sono degli eroi anche Agostino Catalano,Eddie Walter Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Rocco Di Cillo, Antonio Maontinari, Vito Schifani. Anche di Francesca Morvillo non viene spesso pronunziato il nome, come se non fosse morta anche lei accanto a Giovanni.
A fronte di caiscuno di questi nomi, e della serie interminabili di nomi di eroi che non vengono mai nominati ciascuno di noi non dovrebbe nemmeno solo alzarsi in piedi, ma mettersi in ginocchio, e invece li costringiamo ad incaternarsi ai cancelli di una prefettura per reclama il rispetto della loro dignita’.
Io chiedo perdono a Sonia Alfano e a quelli che come lei stanno portando avanti questa lotta nel nome di tutti per non essere li insieme a loro, per non essermi incatenato insieme a loro come di sicuro avrebbe voluto e ci avrebbe ordinato di fare mia mamma se fosse ancora in vita.
Vi chiedo perdono, la lotta che stiamo combattendo ha troppi fronti e non sempre si riesce ad essere dove il nostro cuore ci vorrebbe portare, ma sappiate che sono insieme a voi, che Paolo Borsellino è insieme a voi e che insieme a lui la lotta di tutti noi, di tutti noi uniti, riuscira’ a realizzare il sogno di giustizia e di liberta’ per cui sono morti i vostri figli, i vostri padri, i vostri compagni, i vostri fratelli.
Salvatore Borsellino
 
   
nataieri73
nataieri73 il 23/11/07 alle 17:01 via WEB
mi associo al 100%100 e mi unisco al grido di dolore indignazione di Borsellino, commossa dalla sua toccante lettera e soprattutto rinnovo incessantemente la mia ammirazione e la mia stima per Marea, una persona rara, seria e per me ( ma anche per tanti altri ) un punto di riferimento vero e proprio. Un'abbraccio di solidarietà.
 
     
marea14
marea14 il 24/11/07 alle 03:28 via WEB
Sì, tanta indignazione nelle parole di Salvatore Borsellino, ma anche tanta dignità
Grazie per le bellissime ma immeritate parole che mi hai rivolto. Io riporto qui solo alcuni fatti che mi colpiscono e cerco, per quanto possibile, di parlare con le parole dei protagonisti. Tutto qui. È bello anche il tuo blog: a me piace leggerlo :-)
Ciao, serena notte :-)
 
     
nataieri73
nataieri73 il 24/11/07 alle 16:39 via WEB
Immeritate? Pure modesta sei!! Ma è anche per questo che sei quello che sei!Ci vuole pazienza, dedizione , forza, coraggio per riportare incessantemente i fatti che riporti tu, senza filtri particolari o licenze "poetico-filosofiche". Ok, uno di questi giorni, per "par condicio" dovrai obbligatoriamente elencare i tuoi innumerevoli e gravissimi difetti...nooo, sto scherzando, ti auguro nel frattempo una splendida domenica!
 
     
marea14
marea14 il 25/11/07 alle 08:06 via WEB
Adesso mi fai arrossire ...
Difetti? ... cosa sono i difetti? :-)))
Buona domenica :-)
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 23/11/07 alle 14:55 via WEB
Al danno la beffa!!! Sono nauseata dalla proposta di Mastella, quest'uomo è completamente privo di dignità.
 
 
marea14
marea14 il 23/11/07 alle 16:18 via WEB
Esatto. Al danno si è aggiunta la beffa. E questo è intollerabile.
 
carlofedele
carlofedele il 23/11/07 alle 16:00 via WEB
Benny Calasanzio... politicamente ha usato le espressioni più corrette, ha illustrato gli inciuci piccoli e grandi dell'attuale politica. Di Mastella si sa ormai tutto, il camaleonte della politica,il feudatario, un uomo chiamato danaro, ma nessun politico dell'attuale maggioranza può dirsi estraneo a queste affermazioni. Della vecchia maggioranza ricordiamo solo i mafiosi puri, quelli sì...
 
 
marea14
marea14 il 23/11/07 alle 16:20 via WEB
Nonostante la sua giovane età, Benny Calasanzio è riuscito ad esprimere con poche e lucide parole il disagio di molti. E spesso ciò che viene tacciato per antipolitica è solo amore per la politica come nobile arte di amministrare la cosa pubblica, come dice lo stesso Benny …
E’ vero che moltissimi politici non si salvano dagli inciuci, ma sono anche convinta che non posso fare di tutte le erbe un fascio: penso a persone come Nando Dalla Chiesa o allo stesso Francesco Forgiane, etc. La politica è marcia ma non tutti gli uomini politici sono marci.
 
nina_tre
nina_tre il 23/11/07 alle 17:52 via WEB
Diciamo solo che Mastella è uno dei tanti, tantissimi politici che dovrebbe smetterla di dire bestialità...più semplicemente farebbe meglio a starsene zitto...fa una figura più bella...
 
 
marea14
marea14 il 24/11/07 alle 03:29 via WEB
E invece continua a perdere occasioni per tacere … e continua a fare danni.
L’ultima notizia risale a poche ore fa. Dietro segnalazione di Mastella, infatti, la RAI ha deciso di rinviare a data da destinarsi la trasmissione della fiction 'La vita rubata'. dedicata alla storia di Graziella Campagna uccisa dalla mafia a soli 17 anni, il 12 dicembre 1985, perchè testimone oculare di un delitto mafioso. La fiction era prevista nel palinsesto di Raiuno per martedi' 27 novembre.
La richiesta è stata fatta da Mastella per non turbare la serenità dei giudici della Corte d'Assise di Appello che dal 13 dicembre si riuniranno in udienza per il processo relativo agli assassini di Graziella Campagna, appartenenti a Cosa Nostra e già condannati in primo grado.
Una richiesta ed una sospensione incomprensibile, dal momento che sono circa 22 anni che si parla dell’atroce fine di questa ragazzina (se ne è occupato anche Carlo Lucarelli nella trasmissione “Blu Notte”) … incomprensibile come è stata incomprensibile la sospensione della fiction su Falcone, avvenuta nel maggio del 2006 quando c’era ancora il governo di centrodestra.
La reazione di Pietro Campagna, fratello di Graziella, è stata immediata: ”Mi chiedo dov'era il ministro della Giustizia Mastella quando il giudice della Corte d'assise di Messina ha ritardato il deposito della sentenza di condanna di Gerlando Alberti, accusato della morte di mia sorella, consentendo in questo modo la sua scarcerazione. L'indulto doveva essere per i piccoli criminali, ma ne ha beneficiato anche Alberti. Mi chiedo se Mastella si preoccupa di una povera ragazza uccisa innocentemente, o per una famiglia distrutta dal dolore e per un film che ricostruisce ciò che è accaduto in tanti anni di depistaggio e non per la giustizia. Ritengo che il tribunale giudica sulle prove dell'accusa. Se non ha nulla da temere non c'era motivo di fare tutto ciò”
L’associazione Art. 21 ha dichiarato: "Sospendere la fiction di Graziella Campagna potrebbe rappresentare un pericoloso precedente. L'Italia è un Paese dove i processi durano anni, se non addirittura decenni. Se facciamo mente locale sui grandi processi o alle grandi indagini in corso, ci accogliamo che temi come la morte di Carlo Giuliani, la strage di Via d'Amelio, le vicende della Moby Prince, i processi a Provenzano e Riina potrebbero non essere raccontati in una Fiction (e in alcuni casi gia' lo sono stati). Che succede allora? Che ogni fiction che tratta di temi che sono oggetto di processi potrebbe essere sospesa? E se sospendiamo una fiction che cosa potremmo chiedere all'informazione di approfondimento sugli stessi argomenti?. Questi atteggiamenti comportano sfiducia da parte dei cittadini, ma soprattutto da parte dei familiari delle vittime.
Ciao, serena notte :-)
 
amoildeserto
amoildeserto il 25/11/07 alle 09:22 via WEB
Mi commuovono i giovani che riescono a trovare, in mezzo a tanto nulla, la forza e il coraggio di lottare in prima persona.
 
 
marea14
marea14 il 25/11/07 alle 20:31 via WEB
Sono un bellissimo esempio. è per questo che vanno sostenuti e incoraggiati.
Ciao buona serata :-)
 
cuoredigabbiano
cuoredigabbiano il 25/11/07 alle 12:13 via WEB
Ciao marea. Leggendo il tuo post sono stata assalita da tanti dubbi e tanto pessimismo... ci sarà un giorno in cui la giustizia e chi la gestisce farà uso di parole che avranno il suono della verità? Buona domenica. Maria
 
 
marea14
marea14 il 25/11/07 alle 20:33 via WEB
Io me lo auguro. Finchè non ci arrenderemo sarà possibile.
Ciao buona serata :-)
 
independent_world
independent_world il 25/11/07 alle 14:00 via WEB
Riguardo "Why Not" mi preoccupa questo silenzio...
 
 
marea14
marea14 il 25/11/07 alle 20:33 via WEB
Io spero che in questo caso valga il proverbio “nessuna nuova, buone nuove”.
Ciao buona serata :-)
 
agentealcairo
agentealcairo il 26/11/07 alle 15:14 via WEB
Una classe politica trasparente e onesta, ecco quello che ci meritiamo e quello che servirebbe per sconfiggere la mafia.
Moltissimi complimenti per le foto del corteo di Roma! :-)
 
 
marea14
marea14 il 27/11/07 alle 01:08 via WEB
Concordo pienamente con te :-)
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 26/11/07 alle 18:03 via WEB
Che belle le foto del corteo di Roma!
 
 
marea14
marea14 il 27/11/07 alle 01:09 via WEB
Grazie! :-)
 
brubus1
brubus1 il 27/11/07 alle 19:50 via WEB
Ecco l'esempio di politico rimasto ancorato alle sue idee democristiane di tempo fa, che usa davvero in malomodo. Questi tipi marciscono nel loro bigottismo da far paura. E' il classico esempio della formica che vuole usare la voce grossa. Pur rispettandolo come essere umano non ne condivido affatto le leggi e le intenzioni. Sono convinto, e qui metto tutti nel calderone, che veri bravi politici che sanno fare politica da noi per ora non ci sono..... Troppe parole troppe chiacchere e poco costrutto da realizzare. che delusione a volte vedere in diretta il Parlamento con le poltrone vuote e non parliamo dei dibattiti, e che rabbia vederli litigare come galli in un pollaio e poi abbracciarsi e stringersi la mano nei caffè. paradossi all'italiana.
 
 
Guerrino35
Guerrino35 il 30/11/07 alle 17:53 via WEB
forse possiamo fare qualcosa per chi ha perso l'idea di cos'è e come si fa politica.
 
   
marea14
marea14 il 02/12/07 alle 15:05 via WEB
Dobbiamo necessariamente fare qualcosa: non si può restare a guardare dalla finestra ….
Ciao, buona domenica :-)
 
 
marea14
marea14 il 02/12/07 alle 15:04 via WEB
Già, una formica che vuole fare la voce grossa … però è una formica che riesce a causare danni non indifferenti.
Per quanto riguarda il “gioco delle parti”, è vero che spesso è intollerabile.
Ciao, buona domenica :-)
 
hunkapi_genova
hunkapi_genova il 30/11/07 alle 22:38 via WEB
Ti auguriamo un felice e sereno fine settimana ciao a presto
 
 
marea14
marea14 il 02/12/07 alle 15:05 via WEB
Ciao, buona domenica anche a te :-)
 
cuoredigabbiano
cuoredigabbiano il 02/12/07 alle 10:03 via WEB
Buona domenica marea... io credo che in Italia non esistano più veri politici... ultimamente leggo di questi "pagliacci" che sono solo pieni di arie e che hanno come unico obiettivo quello di farsi le scarpe l'uno con l'altro, mentre noi, la massa, ci muoviamo insicuri con le nostre difficoltà e i nostri "perchè" e i nostri "come uscirne?". Ieri parlavo con una ragazza belga delle differenze tra l'Italia e il Belgio, ed è venuto fuori che forse un po' è anche colpa nostra che in quanto massa numericamente più forte non facciamo molto per uscire da questa situazione se non lamentarci solo. Sì, è vero, ma.... Maria
 
 
marea14
marea14 il 02/12/07 alle 15:07 via WEB
Io penso, invece, che non tutti i politici siano uguali. Qualcuno si salva.
Concordo sul fatto che non dobbiamo essere solo “spettatori”, anche se è difficile lottare per cambiare.
Ciao, buona domenica :-)
 
nataieri73
nataieri73 il 02/12/07 alle 12:43 via WEB
visto che il mondo sta finendo e finiranno ( almeno questa è una notizia buona ) anche i politici e i mafiosi, giusto per cambiare discorso e "alleggerire"(??) se possibile il tutto, ti auguro una bellissima domenica...
 
 
marea14
marea14 il 02/12/07 alle 15:07 via WEB
Se il mondo finisce, finiremo anche noi … e questa non mi sembra una buona notizia … :-)
Ciao, buona domenica :-)
 
orsetta66
orsetta66 il 02/12/07 alle 14:02 via WEB
Buona domenica marea , e scusami innanzitutto se non sono presente come prima, purtroppo mi rendo ocnto da quello che dici che i politici di oggi non esistono piu' e che orami stanno gia' raggiungendo un limite a mio avviso assurdo, frasi come quelle che dicono un tipo come Mastella o altri credimi si dovrebbero solo elimanre perche a mio avviso hanno fatto ridere tutti ma che si vergognino una volta per tutti questa specie di politici ciao carissima
 
 
marea14
marea14 il 02/12/07 alle 15:08 via WEB
Non preoccuparti: anche io, in questo periodo non sono molto presente. Ed ho sempre pensato che scrivere sul proprio blog o commentare i post degli altri blog non debba essere mai un dovere. Lo si fa solo quando si ha tempo e voglia di farlo.
Per quanto riguarda Mastella, il problema è che lui non sa cosa sia la vergogna.
Ciao, buona domenica :-)
 
Burlamacco85
Burlamacco85 il 02/12/07 alle 19:58 via WEB
Questo Mastella non merita di essere ministro della Giustizia,forse lo avrò scritto + volte ma io la penso così!
Buona domenica!
 
 
marea14
marea14 il 06/12/07 alle 13:12 via WEB
Anche io trovo assurdo che sia Ministro della Giustizia.
Molti dicono che è Ministro dell'Ingiustizia.
Ciao, buona giornata :-)
 
merlo006
merlo006 il 06/12/07 alle 02:26 via WEB
Basta! Lasciamo quest'uomo nell'oblio del tempo: autoaffogherà nei suoi profumati escrementi. Egli vive, gode quando viene nominato: non importa il modo ed il contesto purchè appaia. Dice che la satira deve ringraziarlo perchè esiste altrimenti non avrebbe ragion d'esistere!! Non amministra la giustizia , non glie ne frega niente, fa piaceri prima a se, alla famiglia, agli amici e ...basta. Dove c.... trova il tempo di essere ogni sera in tutte le trasmissioni televisive? Stiamo facendo il suo gioco: diventa popolare e simpatico a molti più elettori di quanti ne ha. Gli imbecilli non muoiono mai e lui ci fa tanto affidamento. Il merlo.
 
 
marea14
marea14 il 06/12/07 alle 13:18 via WEB
Lasciarlo cadere nell'oblio sarebbe un'ottima cosa. Il problema è che ci sono momenti in cui non è possibile tacere perchè significherebbe avallare cose molto gravi e lasciare sole le persone che colpisce.
Penso che la solidarietà ai familiari delle vittime di mafia, soprattutto quando vengono colpiti ingiustamente, sia dovuta. Sempre.
Ciao, buona giornata :-)
 
agentealcairo
agentealcairo il 13/12/07 alle 19:13 via WEB
Ti ringrazio del tuo bellissimo intervento sulle morti bianche. Ti lascio un abbraccio. Cris
Molto interessante la discussione qui, certo sono temi caldi e momenti caldi.
 
 
marea14
marea14 il 14/12/07 alle 00:13 via WEB
Già ... temi ... scottanti :-)
un abbraccio anche a te :-)
 
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