Creato da marea14 il 13/02/2007

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Post N° 60

Post n°60 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da marea14
 

Da Vicenza all’Europa

Da oltre un anno Vicenza si è mobilitata contro la realizzazione della base militare statunitense.
Il 15 dicembre si tornerà in piazza con una mobilitazione europea:
Da Vicenza all’Europa 
Contro la nuova base al Dal Molin
Contro le servitù militari
Contro le grandi opere devastanti
Per la difesa del territorio e dei beni comuni
Per la pace
IL FUTURO È NELLE NOSTRE MANI

Tante le ragioni per dire NO al Dal Molin: leggi
qui
 

Il
CORTEO DEI CITTADINI EUROPEI partirà dalla stazione FS di Vicenza alle ore 14 di sabato 15 dicembre

La manifestazione, che ha già ricevuto numerose adesioni,
 sarà preceduta da un Convegno sulla presenza militare USA in Europa che si terrà venerdì 14 dicembre e sarà seguita da una giornata di workshop ed assemblee che si svolgeranno domenica 16 dicembre.
Il programma dettagliato si trova
qui.
 

In un comunicato del 3 dicembre gli organizzatori hanno scritto:
Abbiamo sempre detto che “se si sogna da soli è solo un sogno, se si sogna insieme è la realtà che comincia”: vi chiediamo di condividere il nostro sogno, ancora una volta, perché una terra senza basi di guerra possa diventare realtà.

È di oggi la notizia che presso la Camera dei Deputati è stata depositata una mozione per impegnare il Governo alla sospensione di ogni atto finalizzato alla realizzazione della base USA a Vicenza fino allo svolgimento della seconda conferenza sulle servitù militari, alla verifica della valutazione di impatto ambientale ed alla consultazione delle popolazioni locali.
Una richiesta di moratoria era stata sottoscritta, nei giorni scorsi, da 170 parlamentari.

Per notizie su pullman e treni per Vicenza: leggi
qui 


Per aderire alla manifestazione inviare una e-mail a:
15dicembre@nodalmolin.it
____________________________________

Fratelli americani andate a casa

 ”Fratelli americani andate a casa. Questa manifestazione è un fiume in piena che sta travolgendo tutti noi” ha detto don Gallo parlando dal palco della manifestazione di Vicenza che ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone.
Sono arrivati da ogni parte dell’Italia, dalla Repubblica Ceca, dalla Germania, dal Belgio, dalla Spagna, dalla Polonia e dagli Stati Uniti.
Dario Fo ha affermato:
"Una manifestazione come questa dovrebbe fare impressione ai governanti, ma sono ciechi, sordi. Non sentono, non seguono, non vedono, non si rendono conto delle cose. Anche la gente della sinistra, i dirigenti della sinistra non si rendono conto dell'importanza che hanno queste manifestazioni, della costanza, della voglia assoluta di sentirsi cittadini di queste persone e non un insieme di gente che non conta niente".

                         

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Commenti al Post:
Guerrino35
Guerrino35 il 14/12/07 alle 12:16 via WEB
Se non ora, quando? (sintesi dell'intervento letto dal palco dai comitati vicentini) Veniamo da Vicenza; alle nostre spalle, una lunga notte in autostrada, per giungere fin qui e portarvi la nostra voce, rumorosa e determinata. Siamo donne e uomini che da oltre un anno dedicano la propria quotidianità per contrastare la realizzazione di una nuova base di guerra. Vogliamo difendere la nostra terra per contribuire a costruire una clessidra della pace, un tempo in cui armi e violenza non rappresentino più la quotidianità del nostro mondo. In questi mesi abbiamo dedicato ogni energia ed ogni pensiero ad immaginare come inceppare la macchina statunitense ed impedire la realizzazione della nuova installazione militare al Dal Molin, a cui l'attuale Governo ha dato il proprio beneplacito; abbiamo fatto assemblee, convegni, manifestazioni, sit in; ma, anche, occupazioni, boicottaggi, blocchi. Abbiamo rinunciato alle ferie, rischiato denunce, perso ore di sonno. Durante i blocchi delle scorse settimane, poi, uno di noi è finito all'ospedale, investito volontariamente dall'auto di un militare italiano. Nel mese scorso, per tre giorni e tre notti, abbiamo presidiato in centinaia gli ingressi dell'aeroporto Dal Molin impedendo agli operai addetti alla bonifica (funzionale alla realizzazione della nuova base) l'accesso. La notte, al freddo, un fuoco bastava per accendere l'entusiasmo e le nostre discussioni; alcuni Parlamentari vennero a trovarci, rinnovando l'impegno già preso lo scorso 28 giugno: una moratoria sui lavori in attesa dello svolgimento della Seconda Conferenza sulle servitù militari, prevista dal programma dell'Unione. Pochi giorni dopo, però, la smentita: i 170 Parlamentari che si dicono contrari al Dal Molin, invece di presentare a Prodi la richiesta di moratoria ponendogli la questione vicentina come discriminante, hanno fatto un passo indietro - l'ennesimo - chiedendo a noi di impegnarci a raccogliere migliaia di firme; come se anche i compiti e le responsabilità di chi siede in Parlamento debbano ricadere su chi, in questi mesi, ha sostenuto il peso maggiore della mobilitazione contro la militarizzazione di Vicenza. Non chiediamo la luna, ma il rispetto delle promesse fatte; vogliamo che alle parole seguano atti concreti in grado di riaprire la questione politica su Vicenza. Voi vi apprestate a dar vita ad un nuovo soggetto politico che avrà nel suo simbolo l'arcobaleno della pace: vi chiediamo di dar concretezza a quei colori che non devono e non possono sbiadire nella dialettica politica. Vogliamo che la pace diventi azione concreta, a partire dalla questione vicentina che coniuga il peggio del Governo Prodi: accettazione delle logiche di guerra e subordinazione della politica nazionale alle esigenze militari statunitensi, devastazione dell'ambiente e distruzione dei beni comuni, rottura del rapporto con la comunità locale attraverso l'imposizione calata dall'alto. In questi mesi molte e molti di voi sono stati al nostro fianco; sappiamo che la nostra lotta è anche la vostra lotta. Ma siamo convinti che chi siede nelle istituzioni possa e debba fare qualcosa di concreto: il tempo delle parole è ormai finito e, con la bonifica bellica, i lavori per la nuova base statunitense sono iniziati. La pace non è soltanto una questione politica, ma prima di tutto etica e morale. La moratoria deve essere attuata subito, ponendo a Prodi la discriminante su Vicenza che non può essere svenduta alla guerra. Non vogliamo essere ricordati per coloro che hanno sostenuto una battaglia giusta, ma hanno dovuto accettare di perderla, seppur con onore: vogliamo vincere, impedendo la costruzione della nuova base Usa. Tante tracce d'inchiostro contro il Dal Molin sono state lasciate sui giornali, ma non un'istanza concreta è stata portata in Parlamento. Chiediamo che la moratoria diventi un atto reale entro la grande manifestazione del 15 dicembre prossimo, quando a Vicenza giungeranno migliaia di donne e uomini, il popolo arcobaleno e le tante comunità resistenti sparse in Italia e in Europa. Chiediamo, anche, che chi ne ha la possibilità si faccia carico della democrazia, costituendo oggi e non oltre con noi un tavolo di garanzia che possa garantire i treni che raggiungeranno Vicenza sabato prossimo: partecipare è un diritto di tutti. Rivendichiamo il nostro percorso politico, autonomo e indipendente dai partiti; rivendichiamo la nostra trasversalità e, anche, la nostra diversità. Siamo disomogenei, un magma di pensieri e speranze, un crogiolo di differenze e emozioni. Siamo pronti, se sarà necessario, a metterci davanti alle ruspe, a mettere in gioco i nostri corpi e la nostra quotidianità per difendere l'acqua, l'aria, la terra dagli strumenti della guerra. Ma non vogliamo essere presi in giro di chi dice di voler essere al nostro fianco: il Dal Molin non è una questione di equilibri, è una questione di principi; e chi vuol portare con orgoglio la spilla della pace al petto non può avere sulle proprie spalle la responsabilità di aver permesso la realizzazione del più importante centro militare statunitense in Europa. Alex Zanotelli scrive che "dobbiamo reagire, protestare ,urlare!"; noi aggiungiamo che "vola solo chi osa farlo". Ora o mai più. Presidio Permanente contro la costruzione della nuova base Usa No Dal Molin
 
 
marea14
marea14 il 14/12/07 alle 14:19 via WEB
Grazie per aver riportato la sintesi del discorso fatto agli Stati Generali della sinistra.
Nel frattempo, comunque, è stato fatto un piccolo passo avanti con la mozione depositata alla Camera dei Deputati dai presidenti dei gruppi della Sinistra Arcobaleno: Gennaro Migliore (Prc), Titti Di Salvo (Sd), Angelo Bonelli (Verdi) e Pino Sgobio (Pdci).
Ecco il testo intergrale della mozione:
La Camera
Premesso che:
la annunciata decisione del Presidente del Consiglio di autorizzare la costruzione di un nuovo insediamento militare americano a Vicenza, sulla scorta di trattati internazionali di cooperazione tra Italia e Stati Uniti, peraltro, ancora secretati, abbisogna di preliminari approfondimenti quali:
a) una precisa ricognizione della consistenza delle servitù militari in Italia tramite lo svolgimento della 2° Conferenza il cui iter è iniziato nella Commissione difesa della Camera;
b) una consultazione delle popolazioni locali in linea con le Direttive Europee sulla partecipazione dei cittadini sulle grandi infrastrutture;
c) una preventiva verifica degli impatti ambientali
impegna il Governo
a sospendere ogni atto fino all’espletamento degli approfondimenti richiesti.

È, tuttavia, molto pesante la cortina di silenzio che è caduta su questa manifestazione. Ed è per questo che il corteo di domani sarà aperto da una fila di persone in maschera bianca.
 
hunkapi_genova
hunkapi_genova il 15/12/07 alle 00:57 via WEB
Buon Week End! Ciao a presto.
 
 
marea14
marea14 il 15/12/07 alle 12:04 via WEB
Grazie e buon fine settimana :-)
 
Aldus_r
Aldus_r il 15/12/07 alle 22:05 via WEB
marea, a quanto pare nessuna richiesta è mai stata avanzata da parte degli Usa, ma l'autorizzazione ad ampliare la base militare Dal Molin di Vicenza è stata offerta dal governo di centrodestra guidato da Silvio Berlusconi. E' la Console generale americana a Milano Deborah Graze ad avere svelato, a Tiziana Valpiana e alla deputata della sinistra Ds Lalla Trupia, un nuovo tassello del giallo che circonda la cessione agli statunitensi di parte del territorio vicentino. Pertanto, il Governo di Romano Prodi, purtroppo, non ha potuto fare altro che confermare l'impegno preso (da Silvio Berlusconi personalmente) dal precedente governo. Tra i tanti guasti arrecati all'Italia, Berlusconi, per garantirsi la simpatia degli americani, ha fatto questo ennesimo regalo (oltre agli orologi Patek Philippe) a Bush. Un saluto, Aldo
 
 
marea14
marea14 il 15/12/07 alle 23:26 via WEB
Eh no, fermo restando le responsabilità di Berlusconi, anche Prodi ha le sue responsabilità e sono pesantissime.
È assurdo affermare che bisogna rispettare (a tutti i costi?) gli impegni presi dal precedente Governo. Ed è ancora più assurdo quando si tratta di questioni che vanno ad incidere sulla salvaguardia del nostro territorio e sulla pace. Non dimentichiamoci che da quella base partono aerei per operazioni di guerra; il problema è, perciò, squisitamente politico. Si tratta, in sintesi, se condividere ed appoggiare la politica estera americana.
Senza contare, poi, che il programma dell’Unione prevede la revisione delle servitù militari in Italia … e revisione vuol dire diminuzione, non un raddoppio.
Il motivo per dire NO agli USA era, quindi, già scritto nel programma in base al quale abbiamo votato questo Governo.
Nel programma dell’Unione, infatti c’è scritto: "... In questo quadro reputiamo necessario arrivare ad una redifinizione delle servitù militari che gravano sui nostri territori, con particolare riferimento alle basi nucleari. Quando saremo al governo daremo impulso alla seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari, coinvolgendo l'Amministrazione centrale della Difesa, le Forze Armate, le Regioni e gli Enti Locali, al fine di arrivare ad una soluzione condivisa che salvaguardi al contempo gli interessi della difesa nazionale e quelli altrettanto legittimi delle popolazioni locali ..."
Si parla, perciò, di ridefinizione delle servitù militari (e non certo di allargamento) e di soluzioni condivise con le popolazioni locali … nel programma, cioè, c’è il contrario di quanto il governo sta facendo per Vicenza …
La questione di Vicenza non era affatto il segreto di pulcinella (io stessa ne avevo sentito parlare, anche se non ricordo più in quale occasione). Le proteste dei cittadini, oltre tutto, sono iniziate da tempo.
Prodi è riuscito a scatenare un infinito malumore nel popolo di sinistra, tra i propri elettori. Ritengo che il suo sia un grave errore perché, come ha dichiarato qualche mese fa Sergio Romano, ex diplomatico:
”sarebbe stato preferibile dire no al raddoppio perché questo avrebbe permesso di cominciare a chiarire un problema che abbiamo lasciato impolverarsi col passare del tempo: ovvero la situazione di tutte le basi americane in territorio nazionale. Avevano una giustificazione in un altro momento storico, quando era tollerabile che ci fossero zone extraterritoriali con fortissima sovranità americana. Oggi non mi sembra più che, dopo la caduta dei blocchi, quella giustificazione funzioni ancora. Sapevamo benissimo che uso avrebbero fatto gli americani delle basi durante la Guerra fredda: oggi per quali scopi le useranno? Questo è il punto fondamentale e non è stato sollevato”
Le decisioni che la politica prende devono essere sempre condivise e devono salvaguardare sia gli interessi nazionali e che quelli delle popolazioni locali.
La volontà della popolazione deve essere rispettata attraverso un dialogo ed un confronto che consenta di trovare la soluzione migliore. Più i problemi sono complessi e più è indispensabile che le soluzioni siano condivise.
I parlamentari ed il governo non stanno lì per volontà divina ma perché rappresentanti di un popolo che li ha votati …
Nel caso specifico di Vicenza, poi, i sondaggi hanno evidenziato la contrarietà della maggioranza della popolazione (sia a livello nazionale che locale) all’allargamento della base.
Ci si sente traditi, si prova delusione e rabbia …
Mi dispiace dover dire che, purtroppo, questo Governo, in questa vicenda, ha usato lo stesso metodo del precedente: si è stati incapaci di gestire un dialogo con le popolazioni interessate (e si continua ad essere incapaci di gestire un dialogo anche con il popolo di sinistra che lo ha votato) nonchè di essere “autonomi” rispetto alla politica estera americana.
Mi auguro, perciò, che venga presa sul serio la proposta di moratoria.
 
Aldus_r
Aldus_r il 15/12/07 alle 22:19 via WEB
L'ampliamento di "Dal Molin"? Un regalo di "Silvio Berlusconi che gli U.S.A. non avevano richiesto.
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 15/12/07 alle 22:40 via WEB
Era il 17/1/2007: «Sto per comunicare – dice il presidente del Consiglio - all'ambasciatore statunitense che il governo italiano non si oppone alla decisione presa dal governo precedente e dal Comune a che venga ampliata la base militare». Sull´ipotesi di un referendum locale, il premier ha fatto sapere: «Qualcuno ha parlato di un referendum, sono tutte decisioni locali. Noi non siamo chiamati a nessun atto amministrativo e quindi non è un problema che riguarda l'attività di governo. Avevamo offerto anche soluzioni più equilibrate dal punto di vista urbanistico - ha ricordato Prodi - ma non è stato possibile accettare questo e quindi comunicherò tra pochi minuti la conseguente non opposizione del governo italiano a decisioni prese localmente».

Se l’italiano non è un’opinione “la conseguente non opposizione del governo italiano” significa che il governo ratifica quella decisione locale e se davvero non è un problema che riguarda l’attività di governo per quale motivo comunicherà all’ambasciatore statunitense che il governo italiano non si oppone alla decisione presa dal governo precedente? E’ o non è una questione che riguarda il governo e da quando un Comune o una Provincia o una Regione hanno la sovranità a decidere su un argomento che oltre a coinvolgere uno stato straniero ha anche un carattere militare?
Per cortesia abbiate almeno il buon gusto di assumervi le vostre responsabilità.

 
   
marea14
marea14 il 15/12/07 alle 23:30 via WEB
Ricordo benissimo questa “non opposizione” come anche il penoso tentativo di ridurre il problema ad una questione prettamente urbanistica …
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 16/12/07 alle 00:04 via WEB
Io ricordo le risposte di Prodi e Rutelli sulla decisione di raddoppiare Vicenza: "Non si indietreggia di un millimetro". Mi dispiace dover fare ancora il pessimista - come su De Magistris e sulla Forleo - anche su Vicenza non torneranno indietro e ti dirò di più, le sentenze sul G8 sono state fatte in ottica di eventuali sommosse per Vicenza e per la TAV. Nulla avviene per caso e questo governo è più fascista di quello precedente. Ciao :o)
 
     
marea14
marea14 il 16/12/07 alle 01:57 via WEB
Non nego che la situazione sia tutt’altro che rosea e probabilmente sono un’illusa o una testarda ma spero vivamente che si arrivi a questa moratoria.
Ciao lupo, serena notte :-)
 
bruno14to
bruno14to il 16/12/07 alle 10:39 via WEB
Ciao, la manifestazione è stata un successo. Perchè non si permette ai vicentini di esprimere la loro opinione con un referendum?. Buona giornata. Bruno
 
 
marea14
marea14 il 16/12/07 alle 14:55 via WEB
Forse ... perchè sanno che i vicentini si esprimerebbero contro l'allargamento della base?
Buona giornata anche a te :-)
 
lafatadelmare
lafatadelmare il 16/12/07 alle 14:52 via WEB
SONO FELICE CHE LA MANIFESTAZIONE SIA STATA UN SUCCESSO...naturalmente in tv non ne ho sentito parlare, anche se sono distratta tuttavia non mi sembra che i giornalisti siano dalla vostra parte...secondo me non dovete demordere e sono sicura che la forza di combattere ce l'avete...vi auguro di riuscire!!!!lafatadelmare
 
 
marea14
marea14 il 16/12/07 alle 15:09 via WEB
Diciamo che ne hanno parlato poco e diciamo pure che l’informazione lascia molto a desiderare; siamo un po’ lontani da un’informazione completa e corretta: scompaiono i fatti e scende il silenzio.
È per questo che bisogna sempre dar voce a chi non ha voce o a chi non riesce a far sentire la propria voce. Gherardo Colombo ha detto recentemente ” Non può esistere stato di diritto, non può esistere democrazia quando l'informazione non è corretta … l'informazione scorretta inquina la conoscenza”. Concordo con lui.
Sono certa che Vicenza non ha nessuna intenzione di mollare … ed io con Vicenza …
Ciao, buona domenica :-)
 
bruno14to
bruno14to il 24/12/07 alle 13:36 via WEB
Ciao, auguri, sereno Natale. Un bacio. Bruno
 
giampi1966
giampi1966 il 15/02/08 alle 12:09 via WEB
La nuova sinistra si fregia della bandiera arcobaleno ma è stata al governo fino a ieri e ha appoggiato una politica di continuità con il governo del nano, anzi le spese militari sono addirittura aumentate. Speriamo che la classe politica futura riacquisti la coerenza. VIVA VICENZA
 
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