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Post n°60 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da marea14
Da Vicenza all’Europa |
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Nel frattempo, comunque, è stato fatto un piccolo passo avanti con la mozione depositata alla Camera dei Deputati dai presidenti dei gruppi della Sinistra Arcobaleno: Gennaro Migliore (Prc), Titti Di Salvo (Sd), Angelo Bonelli (Verdi) e Pino Sgobio (Pdci).
Ecco il testo intergrale della mozione:
La Camera
Premesso che:
la annunciata decisione del Presidente del Consiglio di autorizzare la costruzione di un nuovo insediamento militare americano a Vicenza, sulla scorta di trattati internazionali di cooperazione tra Italia e Stati Uniti, peraltro, ancora secretati, abbisogna di preliminari approfondimenti quali:
a) una precisa ricognizione della consistenza delle servitù militari in Italia tramite lo svolgimento della 2° Conferenza il cui iter è iniziato nella Commissione difesa della Camera;
b) una consultazione delle popolazioni locali in linea con le Direttive Europee sulla partecipazione dei cittadini sulle grandi infrastrutture;
c) una preventiva verifica degli impatti ambientali
impegna il Governo
a sospendere ogni atto fino all’espletamento degli approfondimenti richiesti.
È, tuttavia, molto pesante la cortina di silenzio che è caduta su questa manifestazione. Ed è per questo che il corteo di domani sarà aperto da una fila di persone in maschera bianca.
È assurdo affermare che bisogna rispettare (a tutti i costi?) gli impegni presi dal precedente Governo. Ed è ancora più assurdo quando si tratta di questioni che vanno ad incidere sulla salvaguardia del nostro territorio e sulla pace. Non dimentichiamoci che da quella base partono aerei per operazioni di guerra; il problema è, perciò, squisitamente politico. Si tratta, in sintesi, se condividere ed appoggiare la politica estera americana.
Senza contare, poi, che il programma dell’Unione prevede la revisione delle servitù militari in Italia … e revisione vuol dire diminuzione, non un raddoppio.
Il motivo per dire NO agli USA era, quindi, già scritto nel programma in base al quale abbiamo votato questo Governo.
Nel programma dell’Unione, infatti c’è scritto: "... In questo quadro reputiamo necessario arrivare ad una redifinizione delle servitù militari che gravano sui nostri territori, con particolare riferimento alle basi nucleari. Quando saremo al governo daremo impulso alla seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari, coinvolgendo l'Amministrazione centrale della Difesa, le Forze Armate, le Regioni e gli Enti Locali, al fine di arrivare ad una soluzione condivisa che salvaguardi al contempo gli interessi della difesa nazionale e quelli altrettanto legittimi delle popolazioni locali ..."
Si parla, perciò, di ridefinizione delle servitù militari (e non certo di allargamento) e di soluzioni condivise con le popolazioni locali … nel programma, cioè, c’è il contrario di quanto il governo sta facendo per Vicenza …
La questione di Vicenza non era affatto il segreto di pulcinella (io stessa ne avevo sentito parlare, anche se non ricordo più in quale occasione). Le proteste dei cittadini, oltre tutto, sono iniziate da tempo.
Prodi è riuscito a scatenare un infinito malumore nel popolo di sinistra, tra i propri elettori. Ritengo che il suo sia un grave errore perché, come ha dichiarato qualche mese fa Sergio Romano, ex diplomatico:
”sarebbe stato preferibile dire no al raddoppio perché questo avrebbe permesso di cominciare a chiarire un problema che abbiamo lasciato impolverarsi col passare del tempo: ovvero la situazione di tutte le basi americane in territorio nazionale. Avevano una giustificazione in un altro momento storico, quando era tollerabile che ci fossero zone extraterritoriali con fortissima sovranità americana. Oggi non mi sembra più che, dopo la caduta dei blocchi, quella giustificazione funzioni ancora. Sapevamo benissimo che uso avrebbero fatto gli americani delle basi durante la Guerra fredda: oggi per quali scopi le useranno? Questo è il punto fondamentale e non è stato sollevato”
Le decisioni che la politica prende devono essere sempre condivise e devono salvaguardare sia gli interessi nazionali e che quelli delle popolazioni locali.
La volontà della popolazione deve essere rispettata attraverso un dialogo ed un confronto che consenta di trovare la soluzione migliore. Più i problemi sono complessi e più è indispensabile che le soluzioni siano condivise.
I parlamentari ed il governo non stanno lì per volontà divina ma perché rappresentanti di un popolo che li ha votati …
Nel caso specifico di Vicenza, poi, i sondaggi hanno evidenziato la contrarietà della maggioranza della popolazione (sia a livello nazionale che locale) all’allargamento della base.
Ci si sente traditi, si prova delusione e rabbia …
Mi dispiace dover dire che, purtroppo, questo Governo, in questa vicenda, ha usato lo stesso metodo del precedente: si è stati incapaci di gestire un dialogo con le popolazioni interessate (e si continua ad essere incapaci di gestire un dialogo anche con il popolo di sinistra che lo ha votato) nonchè di essere “autonomi” rispetto alla politica estera americana.
Mi auguro, perciò, che venga presa sul serio la proposta di moratoria.
Se l’italiano non è un’opinione “la conseguente non opposizione del governo italiano” significa che il governo ratifica quella decisione locale e se davvero non è un problema che riguarda l’attività di governo per quale motivo comunicherà all’ambasciatore statunitense che il governo italiano non si oppone alla decisione presa dal governo precedente? E’ o non è una questione che riguarda il governo e da quando un Comune o una Provincia o una Regione hanno la sovranità a decidere su un argomento che oltre a coinvolgere uno stato straniero ha anche un carattere militare?
Per cortesia abbiate almeno il buon gusto di assumervi le vostre responsabilità.
Ciao lupo, serena notte :-)
Buona giornata anche a te :-)
È per questo che bisogna sempre dar voce a chi non ha voce o a chi non riesce a far sentire la propria voce. Gherardo Colombo ha detto recentemente ” Non può esistere stato di diritto, non può esistere democrazia quando l'informazione non è corretta … l'informazione scorretta inquina la conoscenza”. Concordo con lui.
Sono certa che Vicenza non ha nessuna intenzione di mollare … ed io con Vicenza …
Ciao, buona domenica :-)