Il mondo intorno

CONSUMO CRITICO, CONTRO OGNI SFRUTTAMENTO

S'avvicina la Pasqua. Dovrebbe essere vissuta in senso più religioso, perchè è la festa più bella per i Cattolici, che ricorda la Resurrezione di Cristo e la nostra salvezza, la redenzione dai peccati. Eppure sempre più spesso - come succede anche a Natale - si punta l'attenzione sull'aspetto "pagano" della cosa, quello dello scmabio dei regali.

E allora può anche essere un'occasione per riflettere, per fare un regalo diverso. Forse qualcuno avrà sentito parlare di consumo critico. E' un modo di fare acquisti - quindi non solo regali - che contribuisce a combattere situazioni assurde come lo sfruttamento del lavoro, minorile e non, la concorrenza illecita, i modi di vendita non etici. La forma scelta è il boicottaggio, cioè il non comprare prodotti di marche che usano metodi poco etici per produrre o vendere i propri prodotti.

Una nota marca di calzature sportice è stata fatta oggetto di un boicottaggio internazionale ed a fronte di un calo di vendite ha dovuto regolarizzare le condizioni di lavoro dei suoi dipendenti. Eppure ci sono situazioni che meritano di essere citate.

Più di una azienda (in genere multinazionali, ma non mancano le ditte italiane) raccoglie frutta o cacao nei paesi d'origine sottopagando i produttori, che spesso guadagnano meno dell' uno per cento sul venduto. Grandi marche di abbigliamento utilizzano il lavoro di bambini, spesso anche di 6-7 anni, che mangiano e dormono in fabbrica, che non vengono curati se si feriscono perchè il sangue può sporcare i tessuti e che non possono sostare per andare al bagno perchè perdono tempo. Questo succede soprattutto per chi produce nel Sud Est Asiatico, ma sono state riscontrate situazioni del genere anche in Italia (c'è anche una nota ditta che sponsorizza varie cose nello sport). Le ditte che producono i tappeti persiani, per esempio, utilizzano i bambini perchè le loro dita sono piccole ed entrano meglio nei buchi. Gli stessi vengono utilizzati anche da note marche per la cucitura dei palloni da calcio. E spesso non vale nemmeno il fatto che su di essi ci sia stampigliata la "Garanzia" di eticità, perchè le ditte pagano per farcelo scrivere anche quando non è vero.

Una nota ditta di dolci e prodotti caseari ha subito un boicoattaggio perchè in Africa ed in Asia vendeva il proprio latte artficiale agli ospedali dicendo alle madri che era meglio del latte materno per i neonati. Questi morivano presto perchè venivano a mancare loro le sostanze, ovviamente. E potrei continuare la lista, dalla quale non sono esenti nemmeno alcune ditte di elettronica per la costruzione di alcuni componenti vengono utilizzate forme di lavoro non etiche.

Esiste il commercio cosiddetto Equo e Solidale, con botteghe apposite in tutta Italia, che vendono prodotti di ogni genere bypassando le multinazionali e le ditte, direttamente dal produttore al consumatore, assicurando al primo un equo guadagno e controllando i metodi di lavoto.Ecco, sarebbe bello che tutti pensassimo un pò a questa cosa. Perchè è Quaresima. E perchè una piccola goccia, talvolta, può smuovere il mare. Esiste una lista di marche "non etiche" ma capite bene che qui è impossibile postarla. Chi le volesse mi contatti in e-mail (cliccate sul profilo). Altrimenti ci sono i siti delle associazioni: Manitese, altreconomia, altroconsumo