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Voglio andare a vivere in campagna!

Post n°205 pubblicato il 12 Giugno 2013 da moon4ever
 

Paesaggio raccolto perfetto con le balle di paglia tra campi nel Regno Unito  Archivio Fotografico - 8105507
Per quanto le mie origini siano rurali e per quanto mi sia sempre piaciuto il verde, la natura, gli animali, ho sempre vissuto in città...la campagna era appannaggio dei fine settimana, quando si andava a trovare i nonni e durante i tre mesi di vacanze estive in cui dai nonni venivo letteralmente adottata.
Quei tre mesi erano i migliori di tutto l'anno: potevo scorrazzare liberamente da mattino a sera nella natura, aiutare i nonni nei loro lavori, arrampicarmi sugli alberi e fare scorribande nei boschi con i ragazzi della vallata. Il Paradiso in terra.
Quelle estati mi hanno letteralmente salvato la vita, perché ancora adesso a distanza di anni, ad un passo dall'esaurimento nervoso, posso rifugiarmi nei ricordi di quei momenti spensierati, che sono come respirare una boccata di ossigeno a pieni polmoni dopo un'apnea.
Nonostante queste parentesi estive, la mia vita era in città, i miei abitavano in città, la scuola prima, il lavoro dopo, gli amici, la palestra, tutte le altre attività erano e tuttora sono in città, così quando ho deciso di andare a vivere per conto mio, logicamente sono partita da un bilocale in affitto, chiaramente in città.
Gli appartamenti che si sono susseguiti negli anni, da sola o in convivenza, erano anch'essi in città con tutte le comodità di questo mondo: i negozi sotto casa, la possibilità di lasciare l'auto in garage ed andare a far la spesa e le commissioni a piedi, avendo tutto quello che mi serviva ad un massimo di dieci minuti o un minimo di dieci passi a piedi. Cosa voler di più dalla vita?!
Una casa in campagna!!
Quello è sempre stato il mio sogno: tornare alle origini, vivere immersa nel verde, dimenticarmi dell'esistenza dei vicini di casa, essere libera, nel vero senso della parola e a contatto con la natura.
Così, quando si è presentata l'occasione di ristrutturare casa dei miei nonni, in aperta campagna, in cima ad una collina, isolata da tutto e da tutti, non me lo sono fatta ripetere due volte e sono immediatamente partita con i lavori.
I miei, gli amici, i colleghi, tutti erano scettici. Per tutto il tempo dei lavori (che comunque sono durati anni) non sentivo altro che frasi come "è scomodo - è faticoso - andrai solo a complicarti la vita - non durerai tanto in campagna - vedrai, al primo inverno come rimpiangerai la città -  tornerai sui tuoi passi - non dire che non te l'avevamo detto".
Che non sto a dirvi quanto io detesti profondamente i "sabotatori della felicità" solo perché ci ho già fatto un post anni fa e non mi va di ripetermi.
Nonostante il fastidio di queste "voci fuori campo" ho sempre tirato dritto e realizzato quello che era un mio grande sogno.
Certo, avevano tutti in parte ragione: la vita in campagna non è una passeggiata e al primo inverno sono stata seriamente tentata di mandare tutto al diavolo, dando ragione ai sabotatori, e tornarmene ad affittare un alloggio in città, ma ho resistito. Per mia fortuna ho sempre avuto una buona "resistenza".
Sono passati tre anni e andando avanti le cose hanno iniziato ad andare sempre meglio.
Certo, ogni inverno mi chiedo "chi me l'abbia fatto fare" e ad ogni primavera mi ricordo il "perché" della mia scelta con immensa soddisfazione fino all'autunno compreso.
In fondo si tratta solo di resistere e portare pazienza da novembre a febbraio/marzo. Appena quattro/cinque mesi a litigare con la legna, il caminetto, il freddo, la caldaia che si spegne, che va in blocco, che si surriscalda, che non parte, che brucia troppo, che...caldaia di merda!! :)
Certo, alla prima nevicata tiro giù tutti i santi dal paradiso e i demoni dall'inferno, spalando neve, lasciando la macchina a fondovalle quando proprio non si riesce a salire, facendomi l'intera collina a piedi e scendendo dalla suddetta collina il giorno dopo, il più delle volte di schiena (se ghiaccia) ma fortunatamente dalle mie parti non nevica tanto...si tratta solo di resistere...al freddo, alla neve, alla caldaia, alla paura dei rumori in piena notte...ok, i "contro" non saranno pochi, ma vi posso assicurare che i pro li superano decisamente!
Volete mettere il bello di aprire le finestre al mattino ed affacciarsi ad un panorama mozzafiato?!
Fa bene al cuore, all'umore, a tutto...rende l'idea di dover affrontare una lunga giornata di lavoro più piacevole. Così come è altrettanto bello rincasare alla sera, per le stradine di campagna e respirare a pieni polmoni il profumo del fieno appena tagliato, dei fiori, dei gelsomini che riempiono il naso, seguire il ciclo delle stagioni, le fioriture delle rose, della lavanda, di tutte quelle piantine che sperimentando provo a piazzare un po' ovunque, la frutta che matura, il grano che imbiondisce, i colori che cambiano con le stagioni.
Per molti però è una scelta difficile da capire, il più delle volte, mi rendo conto che quando ne parlo, vengo scrutata come se si guardasse un marziano, una pazza, con quell'espressione perplessa e la scritta in sovraimpressione: "poverina, questa non è tutta finita"! E sarà anche vero, sarà che non mi piace "vincere facile", ma non farei a cambio con le comodità della città per niente al mondo!
E forse proprio perché arrivo da tutto questo apprezzo la quiete ancora di più! ;)
E voi?! Preferite la città o la campagna?!
Niente musica questa volta, ma un pezzettino di uno dei miei film preferiti, "Un'ottima annata" https://www.youtube.com/watch?v=J0V7SCxeThk 

 
 
 
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