Mirtilla

incubi, paure e ricordi

Fin da piccina la mia paura più grande era quella di perdere i miei nonni materni...sarà che con loro sono praticamente cresciuta, sarà che ogni estate trascorrevo i più bei mesi di tutto l'anno in villeggiatura da loro...io, loro, la campagna e gli animali (avete presente Heidi?? ecco, han preso spunto da me per il cartone!) ed ogni qualvolta mi dovevo allontanare per la canonica settimana o due al mare con i miei,  mi saliva l'ansia...spesso quando ero lontana mi capitava di sognare la loro morte, mi svegliavo in lacrime e disperata correvo da mamma e papà...a nulla valevano le loro rassicurazioni, non le volevo sentire, io non mi calmavo e non ragionavo, finchè nn avevo smosso l'intera famiglia alla prima cabina telefonica ed avevo potuto constatare con le mie orecchie, al telefono, che entrambi erano vivi e vegeti.
Mi ricordo un'estate in Liguria, in cui avrò avuto 5/6 anni...non vedevo l'ora di potermene andare via da lì e tornare dai miei nonni...se a questo sommiamo i miei ricorrenti incubi di morte dei miei vecchietti, mentre io ero lontana, potete immaginare che belle vacanze abbia fatto passare ai miei...avevo piantato una grana senza precedenti, e loro, poverini, non sapevano più cosa fare per tenermi buona (non potendomi legare ed imbavagliare) così i miei nonnini si videro costretti a salire sul primo treno in partenza per il mare per tranquillizzare la nipotina (già allora...lo so...è un destino segnato) psicopatica!!
L'incubo di perderli mi perseguita da allora, dalla tenera età...di tanto in tanto mi capitava di fare questi brutti sogni, soprattutto se lontana da casa, in vacanza...e come allora, di crederli così reali da farmi comporre il loro numero di telefono appena aperti gli occhi per tranquillizzarmi...pure la ns. Ally potrà testimoniarvi che anche quest'estate, dal Marocco, inseguito ad un incubo del genere è partita la solita telefonata "ciao nonna, come stai? tutto bene?? e il nonno?? ah, ok, no, niente...volevo solo sentirvi!"
Ecco ora come ora vorrei che tutto questo fosse soltanto uno di quei brutti sogni...vorrei aprire gli occhi domattina e trovarmi nella mia cameretta, a casa loro, con i poster di Jovanotti e Ligabue alle pareti...affacciarmi alla finestra, in una bella mattinata di sole e constatare con i miei occhi, che mio nonno è giù in cortile, con la sua cappellina di paglia in testa, che si avvia con gli attrezzi in spalla verso un'altra giornata di lavoro nei campi, sempre canticchiando, con il suo solito buonumore...vorrei urlargli dalla finestra: "aspettami, voglio venire con te", precipitarmi di sotto, dare un bacio a nonna e corrergli dietro "posso aiutarti? voglio fare qualcosa anch'io!" e passare un'altra splendida giornata in sua compagnia.

Lo so, scusatemi, in questi giorni sono monotematica: il mio cervello è piantato sempre lì, sui ricordi...il mio cuore è piccolo così...incapace di provare qualunque sentimento diverso dalla tristezza...

Per fortuna oggi una persona è riuscita a tirarmi fuori per un attimo dalla mia apatia...una commessa...incapace di scrivere la parola "insonnia", anche sotto dettatura!!
"insoggnia" no, signora, si scrive senza "g",
"insognia" no, non ci siamo, deve togliere la "gn" e mettere la enne...ha presente la enne di Napoli?!?
"insonia"...magari ne mettiamo due enne,eh, signora?!?
ok, signora, mi arrendo, non credo che lei sia in grado di aiutarmi...però grazie, dico davvero...grazie di cuore per aver portato i miei pensieri sull'ignoranza nel mondo!

La canzone??

non c'entra nulla con gli incubi, con le paure, con i ricordi...è semplicemente una canzone che non riesco a smettere di ascoltare...ed è tra le poche cose, insieme all'ignoranza, che riesce a distrarmi un pochino!
Adele - "Rolling in The Deep"