Nonostante il mio lavoro mi porti a fare dei conti da mattino a sera, ho
sempre avuto un'indole molto, a volte persino troppo, creativa.
Da piccola il disegno è sempre stata una delle materie in cui riuscivo meglio, obiettivamente non me la cavavo affatto male, considerando che a scuola il Prof.
di educazione artistica veniva a portar via, con mio sommo dispiacere,
dalle lezioni di matematica, o italiano (e si vede tutto direi) me ed altri pochi
eletti di altre classi, per realizzare quadri o preparare le scenografie
delle recite scolastiche, insegnandoci a lavorare con l'areografo e altre
tecniche di pittura che durante le lezioni ordinarie ai miei compagni non
stava nemmeno a spiegare.
Crescendo mi sono specializzata a malincuore in tutt'altro campo ma la
passione per l'arte e la creatività sono sempre rimaste con me,
semplicemente sono state ridimensionate a livello di hobby...piccole creazioni per me e per gli amici, niente di più, almeno finchè non ho potuto
iniziare con le sistemazioni dei miei vecchi alloggi, o di quelli dei miei
amici, quando mano a mano iniziavamo tutti ad andare a vivere da soli o a
convivere, fino a toccare l'apice della goduria quando finalmente ho
potuto abbandonare la sequenza dei vari mono/bi-locali in affitto e mettermi a ristrutturare quella che è diventata "casa mia".
Finalmente uno spazio di mia esclusiva proprietà in cui sistemare tutto
come volevo e secondo il mio gusto, senza dover rendere conto a
nessuno...mi sono veramente sbizzarrita...dal colore particolare alle pareti, al
restauro di vecchi mobili e suppellettili da me recuperati ed integrati in
un arredamento più moderno.
Da li è stato un attimo prenderci la mano ed essere colta da deliri di onnipontenza... pensare che se ero riuscita così bene a fare determinate cose, avrei per dire, potuto fare qualunque cosa, osare di più insomma...e così ho fatto!
I centri fai da te, negli anni, sono passati da perfetti sconosciuti, ad essere i miei migliori amici. Con il tempo sono talmente peggiorata che ora quando entro in questo tipo di negozi mi vengono addirittura gli occhi a cuoricino tra gli scaffali, guardando pennelli, colori e tasselli, al pari di una qualunque donna "normale" in un negozio di borse e scarpe, osservando le nuove collezioni...lo so, lo so, sono strana!
Mi sono specializzata in particolar modo in "riciclo creativo", che per i
non addetti ai lavori, consiste nel recuperare oggetti vecchi e/o parti di essi, per
creare un oggetto nuovo di pacca e magari cambiargli totalmente uso.
Per essere più chiara passo agli esempi: un vecchio colapasta, per dire, riverniciato e
modificato, può diventare un originale lampadario per la cucina, stessa fine
possono fare delle insalatiere o dei bidoncini in metallo da esterno.
Si può costruire un'abat-jour con dei rocchetti di filo, o un portagioie
riciclando i rotoli della stagnola che tutti voi comuni mortali vi ostinate a buttare...le vecchie cornici dei nonni, che in condizioni normali avreste buttato via, rivestite da francobolli, bottoni o altri materiali diventano un pezzo unico d'arredamento in salotto e un mobiletto anni sessanta in terribile impiallacciato, decapato e/o smaltato può fare un figurone al pari, anzi meglio di uno nuovo.
Ora, purtroppo per me, devo ammettere che tutte queste cose qui elencate, non le
ho solo viste in giro, no...io, hem...le ho fatte veramente e sistemate in casa mia o regalate agli amici.
Ho totalmente smesso di comprare mobili e accessori per la casa, se che posso
creare un pezzo unico, da me, con le mie manine sante (o nei casi più difficili con l'aiuto di qualche amico/collega) recuperando un qualcosa che verrebbe
sicuramente buttato. Perché sprecare soldi e materiale?!? Se poi a questo aggiungete a che mi diverto pure a pasticciare...beh capirete da soli che non ce n'è.
I miei lavoretti hanno talmente colpito gli amici che entrati in casa mia analizzano e chiedono la storia di ogni singolo pezzo, manco fossero capitati in un museo ed io fossi la guida turistica...al punto che, di loro iniziativa, ogni volta che mi vedono o mi vengono a trovare mi portano borsate di roba da recuperare dicendo "mah, guarda, pensavamo di buttare via tutta sta roba, poi abbiamo pensato che magari Mirtilla riesce a recuperarla per i suoi lavori...così te li abbiamo portati...se non ti servono però buttali pure!" O.o
A me spiace buttare e nell'ottica che alla fine, con un po' d'ingegno tutto
si può recuperare, continuo ad ammassare roba nello sgabuzzino con la
speranza che mi venga un'idea geniale per recuperarla e creare un pezzo
unico.
In rete e sui giornali di bricolage si possono trovare molti spunti MA (e
come in tutte le migliori storie c'è sempre un ma) qui arriviamo finalmente al problema: ho uno scatolone pieno di bottigliette di vetro, tipo quelle dei crodini...con alcune ho fatto dei vasetti, ma ne rimangono ancora troppe da smaltire, pensavo di farle diventare un mega lampadario a cascata, (ho già buttato giù un progettino) secondo me è fattibile, anche se lo vedo veramente difficile da realizzare.
Piccolissimo problema, oltre ad essere un pelo impegnativo, io
non saprei proprio più dove metterlo: ho già fatto più lampadari che
stanze in cui appenderli...nel caso riuscissi nell'esperimento dite che riuscirò a trovare qualcuno che se lo pigli o mi toccherà buttarlo nel vetro?! :)
L'immagine del post è presa dal web, ma Lui, invece, il lampadario/colapasta intendo, l'ho realizzato esattamente così ed ora penzola orgogliosamente dal soffitto di casa mia facendo dei meravigliosi giochi di luce sulle pareti! :)
Per quanto riguarda la colonna sonora, non avendo trovato nulla di appropriato, e dato che in questi giorni sto riascoltando a loop l'abum dei "The Lumineers" nella speranza che possano trasmettermi un po' di quell'entusiasmo che hanno saputo distribuire a piene mani dal vivo qualche tempo fa...
La canzone scelta per voi oggi è "Stubborn Love":
http://www.youtube.com/watch?v=UJWk_KNbDHo
Voglio dire, mi scarico le spese della moglie con la dichiarazione fiscale dell'ufficio, risparmio sulla segretaria, zozzerie a gogò... è una situazione win-win :D