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Mirtilla

..il viaggio di Mirtilla nel Paese delle Paturnie..

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(Forse) non sono Wonder Woman

Post n°210 pubblicato il 27 Giugno 2013 da moon4ever
 

 

 

 

Che gli amici di tanto in tanto ci provano pure a ricordarmelo...sono io che non voglio dargli retta...anche se in fondo in fondo lo so che hanno ragione loro.

Non sono Wonder Woman non solo perchè non ho i suoi superpoteri: non ho la sua forza, la sua velocità, la sua saggezza, la sua bellezza, non volo (e quelle rare volte in cui capita è più uno sfracellarsi rovinosamente per terra)
E allora da cosa deriva questa mia convinzione?!
Semplicemente, piuttosto sovente, sono colta da una sensazione di "invincibilità" per cui poco saggiamente mi convinco di riuscire a fare tutto e anche di più, in tempi brevi.

Walt Disney diceva: "se puoi sognarlo, puoi farlo".

E sarà che io nasco come sognatrice, con il tempo e la crescita evoluta in essere mitologico, con la testa sulle nuvole ma con i piedi ben saldi per terra (una giraffa forse?!) sono profondamente convinta della verità di questa affermazione.

Se mi metto in testa che devo/voglio fare una o più cose, non mi faccio spaventare certo dalla difficoltà, dalla mancanza di tempo o dalla fatica...se posso pensarlo, posso anche farlo! Certo, purtroppo questa affermazione si scontra contro molte difficoltà della vita, ma nel mio piccolo posso tranquillamente attuarla, nel lavoro, nelle faccende di tutti i giorni, come nello sport.

Se ad esempio, come ieri, ho un solo pomeriggio libero nell'arco della settimana, e millemila cose da fare, proverò ad incastrarle tutte insieme, modello tetris nell'arco di quattro ore.
Che in fondo, due visite ai lati opposti della città, quattro commissioni tra cui far fare gli occhiali nuovi (che non so voi, ma io quando devo scegliere una montatura nuova potrei starci un'intera giornata dall'ottico senza batter ciglia) non sono niente. Converrete con me che ci possa stare ancora qualcosa, no?! Un piccolo spazietto verso l'orario serale c'è ancora quindi perchè non metterci in mezzo una bella cena con gli amici a casa mia, così da costringermi a far le corse al supermercato come se fossi inseguita dai leoni, e a lanciarmi sui fornelli di testa in modalità "corsa contro il tempo"?!
Mi sembra un'ottima idea, infatti come l'ho pensata, l'ho subito fatta!
Il tutto corredato dalle mie incitazioni mentali positive (che forse la Lisa ha un pelo esagerato con me e con la positività) "ce la posso fare! ce la posso fare!"

No, che non ce la posso fare! E' da pazzi squilibrati una giornata così!

Peccato che la consapevolezza che io non sia Wonder Woman mi colga sempre e solo il giorno dopo, con i postumi della stanchezza e delle corse che mi piombano tutti insieme sulle spalle, che già mentre tento di strisciare giù dal letto i pensieri che mi passano per la testa sono più o meno sempre gli stessi:
1) perchè ti devi stancare sempre così tanto?! 
2) e realizzare che non sei Wonder Woman?!
Già, peccato solo che questa consapevolezza mi accompagni per poco tempo e che già l'indomani sia a rischio di ricascarci!

Ah, ma quanto sarebbe bello poter avere i superpoteri!?

Tra le mille cose che non ho, evidentemente non ho nemmeno tanta dimestichezza con la gestione del blog! :( 

Grazie a Florealexa ed allo staff di Libero, ho avuto l'approvazione da Google AdSense, solo che adesso non riesco ad inserire il codice nel blog per completare l'iscrizione. 
Per caso qualche anima pia potrebbe spiegarmi i vari passaggi, come se fossi una bambina di cinque anni?! (che a livello mentale non ci sbagliamo più di tanto)
Grazie! :)

 
 
 

I'm not golden

Post n°209 pubblicato il 24 Giugno 2013 da moon4ever
 


Lo staff di libero periodicamente ci riprova a farmi entrare nel programma "Gold".
Devo dire che ne sono lusingata ed apprezzo parecchio lo sforzo. :)
Due anni fa la loro prima offerta che non ho volutamente colto. Non avevo gran voglia di visibilità, avevo già rallentato il ritmo dei post e me lo sentivo che il periodo sabbatico era praticamente dietro l'angolo. Così, per onestà, ho declinato l'invito, dal momento che mi pareva brutto accettare e poi sparire nell'arco di poco.

L'altro giorno mi ritrovo tra i messaggi un secondo invito.
Questa volta penso un "perchè no?!", così mi metto lì buona buona a compilare tutti i campi per aderire al programma pensando fosse finita lì.
 In realtà, stamattina mi arriva la risposta da Google AdSense:

La sua richiesta di iscrizione non è stata approvata
per i motivi riportati di seguito.

Problemi:
- Sito di difficile navigazione
- Contenuti per adulti

Che il mio blog possa essere di "difficile navigazione" davvero non fatico a crederlo.
I contenuti di queste pagine sono frutto di un collegamento diretto tra la tastiera e quel gran caos che regna nella mia testa, quindi ci stà che raccapezzarsi tra questi post non sia proprio l'equivalente di una passeggiata di salute MA, santocielo, sui contenuti per adulti direi che proprio non ci siamo.

Ok, non sarò la persona più fine della terra, e fin qui siamo tutti d'accordo, qua e la mi sarà scappata pure qualche parolaccia, ma da qui a dire che in questo blog ci sono "contenuti per adulti" mi sembra un po' eccessivo, non trovate?!
Eppoi, quali sarebbero?!

Beh, dal momento che non è destino, mi consolo con Mika - "we are golden": http://vimeo.com/6555898

 

 
 
 

Segnali...di fumo!

Post n°208 pubblicato il 21 Giugno 2013 da moon4ever
 

Sottotitolo: “Benvenuti all’inferno”

Chi mi conosce lo sa, e chi mi conosce poco non fatica certo a capirlo rapidamente guardandomi in faccia.
Che non è tanto l’espressione facciale a fregarmi quanto lo sguardo. Nei miei occhi invece che pupille, retina, e chissà che altro, compaiono nitidamente pensieri interi, frasi, sentimenti e insulti…chiaramente un libro aperto, per chi sa leggere.
Per chi non sa leggere queste “sottigliezze”, invece, io ed il mio collega preferito abbiamo stilato un’elenco di segnali, relativo alla mia persona, affinchè chi varca la soglia del mio ufficio in giornate dimmerd tipo queste, possa anche uscirne e non in posizione orizzontale.

Innanzitutto c’è da capire il contesto: varcata la porta d’ingresso di questo edificio dimenticatevi l’educazione…dimenticatevela del tutto perché tanto non la incontrerete mai, neppure per sbaglio.
Chiunque entrerà dalla porta del vostro ufficio, senza bussare, spalancandola come se fosse inseguito dai lupi e possibilmente sbattendola con violenza e fragoroso rumore alle proprie spalle, urlerà o parlerà con voi o con altre persone attorno a voi ad un tono di voce decisamente troppo alto.
Inizierà a parlarvi insieme dal fondo dell’ufficio, anche se siete al telefono ed avete alzato la mano destra. No, non per spiegargli quale di quelle cinque dita sia il medio. No, solo per difesa, per far capire che se state già sostenendo una conversazione telefonica, avete già almeno due persone che vi stanno parlando insieme davanti e proprio non potete, in contemporanea, sostenerne un’altra, ma tutto ciò sarà assolutamente inutile. L’unica cosa che riescono a capire è un comportamento altrettando rozzo, aggressivo e maleducato. Quindi, di necessità virtù, dovendo sopravvivere in questo ambiente uno si adegua, eh, per carità…
 
Da qui l’invenzione del “Mirtillometro” uno strumento di misurazione del nervosismo crescente della qui scrivente Mirtilla, atto a salvare la vita a quei poveracci che decidono di varcare la soglia dell’ufficio.
Come prima regola, si raccomanda di lanciare un’occhiata in fondo all’ufficio ed osservarmi. Se non stacco nemmeno gli occhi dal monitor per accertarmi di chi sia entrato (chiaramente sempre senza bussare e sbattendo la porta, sgrunt!) già è un brutto segno.
Se avvicinandosi alla mia scrivania ci si rende conto che ho tolto tutti gli anelli che posseggo e li ho ammucchiati a lato della tastiera, è indice che il mio livello di sopportazione sta scendendo, dal momento che non sopporto più neppure gli anelli.
Ma se oltre agli anelli ho tolto anche gli occhiali, significa, dal momento che sono miope, che nulla di quello che sta succedendo oltre al monitor del mio piccì, suscita in me un lontanissimo briciolo di interesse.
Poi subentrano le maniche delle camicie o delle maglie (anche delle magliette).
Se mi sono arrotolata una sola manica della camicia vuol dire che sono talmente incasinata da non aver avuto il tempo di arrotolarmi pure la seconda.
Se invece sono entrambe arrotolate,  magari sono senza anelli,  senza occhiali, mi sono persino legata i capelli (cosa che in ufficio non faccio quasi mai) e mi sto fregando gli occhi con entrambe le mani, lo sto facendo per trovare la forza di non commettere una strage. Quindi se non è una questione di vita o di morte non avvicinatevi, non chiedetemi nulla e non telefonatemi da un altro ufficio…sbollirò, sbollisco sempre se mi si lascia un po’ tranquilla, se si abbassa la fiamma.

Quindi ripassate, senza fretta,  ed occhio ai segni! ;)

 
 
 

Lorenzo 1992

Post n°207 pubblicato il 20 Giugno 2013 da moon4ever

 

Mi ricordo come se fosse ieri, anche se in realtà son passati qualcosa come più di 20 anni (argh!! certi conti non bisognerebbe semplicemente farli!) il regalo più bello che abbia mai ricevuto: il primo walkman e la prima musicassetta "vera" (dopo quelle dei cartoni animati).
Mi rendo conto che il passo da Cristina D'Avena a Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti possa apparire un pelo azzardato, ma non sono mai stata per le mezze misure!

Certo 12 anni erano un po' pochini per riuscire capire appieno tutti i contenuti delle sue canzoni. Ricordo quanto i miei storcessero il naso difronte a questa mia precoce passione per quello che reputavano un “pazzo". Innanzitutto perché, secondo loro, non era nemmeno un cantante...lui parlava...eccerto che parlava, faceva rap "semplicemente senza pretese, un suono e una parola che arriva palese e ti muove e non c’è discussione" ma ero troppo piccola per poterlo spiegare ai miei.

Non ricordo quante volte ho ascoltato quella cassetta, un po' perché all'epoca non è che avessi molte alternative...i regali non piovevano dal cielo, bisognava aspettarli alle feste comandate, con il contagocce e, come nella vita, non sempre arrivava quello che volevi.
Il  mio amore per Lorenzo con gli anni è cresciuto, anche se crescendo un po' l'ho tradito in favore di altri cantanti, altri gruppi, altri generi. Anche se partivo dal rap, con la crescita son passata al rock, al metal, all’elettronica e a tutti quei fantastici generi accomunati dalla parola “alternative”, per arrivare ad apprezzare quasi ogni genere musicale (ho detto quasi!! Quella che fanno Gigi d’Alessio e consorte, non è musica, e su questo non si discute, oh!) a capire che la musica è tutta bella per chi la sa apprezzare.
Beh, con l'avvento dei cd, un sacco di cassette bellissime sono finite nel dimenticatoio e forse ci sarebbe finita anche questa se un mio amico (santo subbbito) non mi avesse passato la discografia completa di Lorenzo.

Ascoltare quest’album a vent'anni di distanza mi ha sconvolta.
Innanzitutto mi ha sconvolto scoprire una cosa che ignoravo totalmente: so ancora a memoria ogni singola parola di ogni canzone (!!!) Non le avevo dimenticate, le avevo solo accantonate in un angolino della mia testa, lo stesso angolino in cui avevo messo tutti i ricordi relativi a quel periodo storico. Se mi sforzo un pochino, riesco anche a rivedermi all’epoca, a rivedere dove ascoltavo queste canzoni, a ricordarmi cosa pensavo, cosa speravo, riesco a vedere le mie aspettative per il futuro, come m'immaginavo fosse "crescere" nel periodo adolescenziale. Si, perché all'epoca lo ignoravo (e beata ignoranza!!) Ignoravo anche solo cosa significasse avere 18 anni, che "sei maggiorenne oggi eh, e che cosa è cambiato, che puoi firmare le giustificazioni quando avrai "bigiato", ma nella scuola quella senza i libri non ti serve a niente, perché da oggi dovrai stare attenta a tutta questa gente, che ti riempie la testa di cose, di facce, di miti, che non potrai veramente sapere a cosa sono serviti” per me era un qualcosa di infinitamente lontano!

Ignoravo tante di quelle cose che crescendo, sempre con le sue parole nelle orecchie, ho poi compreso benissimo. E lo devo ringraziare, si, perché riascoltandolo vent'anni dopo, mi son resa conto che i messaggi che faceva passare nelle sue canzoni, in fondo valori sani, erano parole contro la guerra, la mafia, l'Aids, la discriminazione razziale, a favore di una Nazione unita, di un'apertura mentale che all'epoca (e anche adesso, eh) si vedeva ben poco, di un genere musicale ai tempi quasi sconosciuto "Il rap per società multirazziali dove tutti nei diritti e nei doveri sono uguali"...a favore della musica, della socializzazione, quella giusta, quella che fa crescere. Spronava al rispetto, al divertimento sano...”sì al casino, ma usando la testa”...all'essere felici e ringraziare per quello che si ha, al pensiero positivo, a cercare di cambiare con tutte le forze quello che non va  " non bisogna mai smettere di pensare, perché sono tante le cose da cambiare e  bisogna cominciare".

Caro Lorenzo, ora sei cresciuto tanto anche tu, ne è passata di acqua sotto i ponti da quando cantavi con il cappellino da baseball girato al contrario, da quando vestivi (hem, vestivamo) con quelle saloppette di jeans di tante taglie in più del necessario, con quelle orrende magliette.
Ora hai messo la testa a posto, ti sei fatto una famiglia, hai dei figli, ti sei trasferito in America per studiare nuove canzoni, nuovi ritmi e melodie, per crescere ulteriormente.
Che però, te lo devo dire, vederti in giacca e cravatta ancora un po' mi turba, non riesco a farci l'abitudine. Sei stato molto contestato per via di alcune tue prese di posizione ideologiche un po' forti, ed anche se magari non sono d'accordo con te su proprio tutta la tua linea di pensiero, un grazie te lo volevo dire. Un grazie sincero, per avermi accompagnata in quel difficile periodo che è l'adolescenza rafforzando quei principi che già possedevo e che crescendo mi hanno permesso di diventare questa gran testa di cavolo che sono oggi. Si, è anche un po' merito tuo, sappilo.
E magari se quest'anno riuscirò a venire a vedere un tuo concerto, spero di potertelo dire di persona (sì, come no!) Che "ce lo so" che è praticamente impossibile, ma una volta nella vita mi piacerebbe poterti stringere la mano e farti i complimenti, anche se l’ho imparata bene la lezione: 

" non ci credere quando ti dicono che sei speciale, i complimenti costano poco e certe volte non valgono di più, quello che sei, dove vai ciò che vuoi lo sai soltanto tu"

 

Chissà se si trovano ancora biglietti per la data di Torino?!

 

quindi bambina, non credere a niente che non sia amore”

 

 
 
 

"Io odio Trenitalia!"

Post n°206 pubblicato il 17 Giugno 2013 da moon4ever
 
Tag: Raduni

...e immaginatemi pure dirlo con gli occhiali sulla punta del naso ed il tono lamentoso di Puffo Quattrocchi, che non sbagliate di tanto!

Il ritorno da Bologna è stato un vero calvario! Si che abito in culo a Giove, ma sei ore per tornarmene a casetta mia, mi sono sembrate un pelo eccessive.
C'è da dire che in queste sei ore non mi sono affatto annoiata, anzi, tra ritardi, disinformazioni, cambi di treno, cambi di binario, cambi di biglietto, cambi di posto, ricerca di passaggio, mi sono adottata anche un paio di vecchietti tenerissimi che credo di aver salvato dal passare gli ultimi anni della loro vita sul binario n.16 di Bologna...sarei anche stata tentata di portarmeli a casa ma fortunatamente a Torino avevano prole ad attenderli.

Ma se il disagio del rientro è il prezzo da pagare per un weekend stupendo a me va bene, eh, sia chiaro che non mi lamento, anzi! :)
Che riabbracciare vecchi amici, conoscerne di nuovi, partecipare al raduno e girare per Bologna è stato bellissimo.
E come mi capita spesso di ritorno da esperienze così, mi rendo conto che cerco di imprimere nella memoria tutte le immagini, le voci, le sensazioni e le emozioni che mi hanno colpita, per riuscire a portarle con me il più a lungo possibile (nonostante il mio Alzheimer precoce, s'intende) Mi rendo conto che sono di nuovo Felice (con la F maiuscola) e mi sembra passato un secolo dall'ultima volta. Mi rendo conto, ancora di più quando le rivedo, che le mie blog amiche mi sono mancate tantissimo. Mi rendo conto ogni volta di più che Lara ha veramente una marcia in più. E mi rendo conto, grazie alla mia Lisetta bella, che mi ha sottolineato a suon di gomitate nei fianchi, tutta quanta la spiegazione ottimistica di suo marito sul fatto che il meglio debba ancora venire!

Grazie a tutti vecchi e nuovi amici, per le risate, il tempo insieme, gli abbracci ed i bei ricordi...ripensando a tutto, svanisce persino il disagio del rientro e del caldo torrido.

E' stato bello.

https://www.youtube.com/watch?v=W2AjlKwXBjs

"sei qui per dire
mi devi dire
che il meglio deve ancora venire"

 
 
 

DA TENERE SEMPRE BENE A MENTE

Scrivere...

NON ESISTONO CONDIZIONI IDEALI IN CUI SCRIVERE, STUDIARE, LAVORARE O RIFLETTERE, MA E' SOLO LA VOLONTA', LA PASSIONE E LA TESTARDAGGINE A SPINGERE UN UOMO A PERSEGUIRE IL PROPRIO PROGETTO!
- KONRAD LORENZ -
 

HO PERSO LE PAROLE

Credi
credici un po'
metti insieme un cuore e prova a sentire e dopo
credi
credici un po' di più di più davvero.

 

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