Creato da notte_serena il 17/02/2009

Notte che consola

la notte come momento in cui riflettere,in cui consolarsi,in cui coccolarsi.Sei magica notte....

 

 

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la Gioconda

Post n°259 pubblicato il 08 Aprile 2011 da notte_serena
 

Oggi leggevo un po’ di notizie, ed ho scoperto che alcuni studiosi di paleoantropologia stanno cercando i resti della presunta modella della Gioconda, ossia Lisa Gherardini. Dagli scritti del Vasari sappiamo,  che dopo la morte del marito Francesco Giocondo, si ritirò nel convento di Sant’Orsola a Firenze, quindi con ogni probabilità il suo scheletro si trova tra i resti delle altre suore.

Verrà da prima utilizzato il metodo del C14 per stabilire la datazione delle varie ossa, verranno poi selezionate quelle che potrebbero essere appartenenti a Lisa Gherardini, in seguito  confrontate con il dna dei due figli dei quali i resti sono conservati nella chiesa di Santissima Annuziata. A questo punto i ricercatori dovrebbero avere la fortuna di trovare proprio il cranio, e grazie all’ausilio di tecnologie moderne, ricostruirne la fisiognomica e quindi confrontarla con il dipinto di Leonardo, così da sfasare tutti i dubbi sull’identità della Gioconda.

La Gioconda è un quadro dipinto da Leonardo a partire dal 1953,non possiamo dare una datazione certa dato che l’artista apportò numerose modifiche prima di diventare il quadro che tutti noi conosciamo.

Sinceramente io non mi sono mai posta il problema su questa misteriosa identità, io ne ammiro la tecnica e il messaggio artistico. La particolarità di questo quadro, o cmq di tutta la pittura di Leonardo, è di certo lo sfumato, reso grazie all’abbandono della linea di contorno, dando un’immagine molto più realistica, come sempre, infatti, Leonardo guarda il mondo con un occhio scientifico trasferendo questa suo approccio anche nella sua arte.

È uno dei primi ritratti inserito in un paesaggio, ed è proprio il panorama un altro punto di domanda, molti pensano che sia di fantasia, mentre alcuni studiosi credono che il paesaggio rappresentato sia un punto ben preciso della Toscana, e più precisamente dove l’Arno riceve le acque del Val di Chiana, si è notato , anche se non è mai stato confermato, che vi sono molte corrispondenze nel quadro con alcuni dettagli di quel posto, inoltre vi sono una serie di documentazioni che ci confermano di alcuni studi fatti da Leonardo proprio in quella località, di conseguenza sappiamo che ne conosceva abbondantemente la geografia.

Quindi oltre ai numerosi misteri sull’identità del personaggio rappresentato, abbiamo anche un piccolo mistero sul panorama, ma l’enigma che più attira gli studiosi, ma anche i profani, è di sicuro il sorriso emblematico. Io dirò la mia opinione, sarebbe inutile elencare gli innumerevoli ipotesi. Secondo me, il sorriso deve essere visto contestualizzato al periodo che sta vivendo l’uomo in generale del rinascimento,  e quindi di conseguenza anche di Leonardo. Siamo nell’epoca in cui l’uomo si sente al centro di tutto, si sente padrone di tutto, e che vede se stesso al centro del mondo. Un uomo dominatore. Più in particolare Leonardo dipinge questo quadro in età avanzata, in un periodo in cui ha la più alta consapevolezza sulla natura. Una natura che può essere compresa e quindi dominata, ossia come una forza favorevole all’uomo. Quel sorriso non è che la rappresentazione di questa serena aggregazione tra l’uomo e ciò che lo circonda.

Leonardo lo condurrà con se questo quadro  ad Amboise , in Francia, dove Leonardo decise di trascorrere gli ultimi anni della sua vita in tranquillità, sotto la protezione di Francesco I, sovrano francese, al quale venderà, poi,  la Gioconda.

 Questo mi ricorda un fatto curioso accaduto nel 1911, Vincenzo Perugia rubò il quadro con lo scopo di riportarlo in Italia, perché credeva che la Monalisa fosse una delle innumerevoli opere condotte illegittimamente da Napoleone in Francia, ma come ho detto prima il quadro fu regolarmente acquistato dalla corona francese. Quindi appena fu ritrovato, la stessa Italia riconsegnò l’opera.  

 

Spero che vi sia piaciuto questo post a me è piaciuto molto scriverlo… Buona Arte a tutti.

 
 
 
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ASSIEME ABBIAMO IMPARATO PAROLE

Camminavo tra righe indecifrabili
nel cercamento di sinonimi dell'amore,
rimanevo muta di fronte a un'altra anima...
ma poi nella mia corsa
sono inciampata tra l'azzurro dei tuoi occhi.

 

Mi hai posto tra le mani il vocabolario
del cuore e mi hai detto: "leggine il segreto."
Ho letto, la mia pelle ha sofferto
delle tue stesse ferite...
quando il mondo è ruzzolato su scivolosi pendii
escoriando la mente e denudando linfa di dolore.


Assieme abbiamo imparato parole
che avevano oscuro significato ...
or m'appaiono sillabanti arcobaleni,
e i verbi del tramonto coniugo gaudente,
la splendenza dell'alba declino
su labbra sorridentemente,
e proferisco i cantici maestevoli
del tempo che di nova vita empie gli occhi.

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