Creato da notte_serena il 17/02/2009

Notte che consola

la notte come momento in cui riflettere,in cui consolarsi,in cui coccolarsi.Sei magica notte....

 

 

« quinta parte "una donna ...senza via d'uscita »

il mio mostro...

Post n°141 pubblicato il 29 Dicembre 2009 da notte_serena

 

Ti ho chiesto poche cose.

Mi hai sputato in faccia.

Hai corrotto  quello che di più bello potessi creare.

I tuoi non erano ostacoli visibili,ma devastanti  barriere, che solo il mio occhio cieco poteva vedere.

Ti ho donato sangue sfuso,e tu l’hai spalmato su fette di pane per potertene sfamare.

Mi hai strappato l’anima…e me ne hai resa una sfatta completamente distrutta.

Di passi ne ho fatti tanti ,ma tutti lontani da te,e ad ogni passo mi giravo indietro per misurare distanze,ma poi bastava un gesto e come se i miei sforzi non fossero mai esistiti ritornavo a te.

Ma non vedi che viviamo in due mondi diversi???tu ti sei perso anni fa nel tuo…

…ti prego…

Vai via…trova la porta della nostra casa,aprila e corri,non fermarti….frammenta pareti e palazzi,e portati oltre di loro,miracolosamente la mia anima tornerebbe in vita…lo sento…

Violento il mio spirito irritato…mentre guardo quel tuo fare stanco e sporco…

E non sono vittima mi costringo  solo in vesti che non so portare per rallegrare il tuo essere,ma poi mi scopro ridicola creatura…

E ho imparato a soffrire senza farlo…è una strategia,mi dico:“non succede a me…passerà,basterà stare in silenzio…cerca di camminare piano,vestiti di nascosto…diventa trasparente…”

E c’è stato un tempo che avevo paura di vivere,stesa su un letto,mi facevo compagnia con il mio essere e tu non hai mai capito niente. Mi sono alzata dalla mia prigione dorata…ho lavato la mia pelle giorno dopo giorno convincendomi che in fondo la vita sa essere dolce,sa essere straordinaria…anche così…ho guardato il cielo,ho pianto la mia ultima lacrima e mi sono scoperta viva…

Tu non lo sai,ma il brivido della morte mi ha chiesto a se tante volte per sfuggire a qualcosa che non riuscivo a vivere.

Ho ancora acceso nel cuore un ricordo…l’anno scorso…mi venisti a prendere dal quello stesso letto dove stavo annegando ,mi spingesti a terra e mi obbligasti a venire con te,anche se scongiurai la tua pietà…ma la tua facciata era  molto più importante di quello che stavo soffrendo…

Tu sei il mostro del mio armadio…ti odio…e non posso farci niente…

 

 
 
 
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ASSIEME ABBIAMO IMPARATO PAROLE

Camminavo tra righe indecifrabili
nel cercamento di sinonimi dell'amore,
rimanevo muta di fronte a un'altra anima...
ma poi nella mia corsa
sono inciampata tra l'azzurro dei tuoi occhi.

 

Mi hai posto tra le mani il vocabolario
del cuore e mi hai detto: "leggine il segreto."
Ho letto, la mia pelle ha sofferto
delle tue stesse ferite...
quando il mondo è ruzzolato su scivolosi pendii
escoriando la mente e denudando linfa di dolore.


Assieme abbiamo imparato parole
che avevano oscuro significato ...
or m'appaiono sillabanti arcobaleni,
e i verbi del tramonto coniugo gaudente,
la splendenza dell'alba declino
su labbra sorridentemente,
e proferisco i cantici maestevoli
del tempo che di nova vita empie gli occhi.

Notte Serena - Autoretesti

 
 

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