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I GEROGLIFICI - Cenni

Gli Egizi furono, insieme ai Sumeri,

uno dei primi popoli della storia a

elaborare un sistema di scrittura che nel

corso dei millenni si è andato articolando in

 tre forme fondamentali: i geroglifici, la

"scrittura sacra", la più antica e quella che

rimase in uso fino alla fine della civiltà egizia;

la scrittura ieratica, una semplificazione dei

geroglifici che si sviluppò per venire incontro

alle esigenze della vita quotidiana e che

inizialmente fu usata in documenti civili e

religiosi e in seguito solo per testi religiosi

e letterari; la scrittura demotica, la più

recente, utilizzata fino in epoca romana.

(rif:  http://blog.libero.it/osiris2/9926982.html) 

Tutti e tre i sistemi di scrittura caddero in

disuso e furono dimenticati per millenni fino

al 1822, quando un giovane studioso francese,

Jean-François Champollion, riuscì finalmente a

decifrarli, permettendoci così, attraverso la

lettura delle iscrizioni e dei papiri giunti fino a noi,

di svelare molti dei misteri che avvolgevano

l'antica civiltà egizia.

Nel 1799 viene scoperta la stele di Rosetta,

nel delta del Nilo, 

 scritta in caratteri geroglifici, demotici 

e greci. E' proprio grazie ad essa che Champollion

riuscirà a  decifrare i geroglifici.

La stele di Rosetta è, in realtà, il frammento di una
stele dell'epoca del re Tolomeo V Epifane. La stele
era una delle copie in pietra del decreto promulgato
nel tempio di Ptah, a Menfi, con il quale il clero celebrava
l'ascesa al trono del faraone.