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CHE COSA E’ LA LEGALITA’?

Sabato scorso 14 aprile un gruppo di giovani bolognesi dei centri sociali e punkabbestia volevano andare a Roma per partecipare ad una manifestazione antiproibizionista. Niente di strano e niente di male. Volevano andarci in treno, ed anche qui tutto normale, ma piccolissimo particolare: non volevano pagare il biglietto… volevano prendere un eurostar (prezzo di circa 50 euro) gratis. Vabbè, chiedere è lecito rispondere è cortesia, l’allegra e colorata compagnia di giovani con al seguito cani e bandierine rosse avranno ricevuto risposta negativa dagli addetti delle FS e saranno andati a fare il biglietto oppure avranno fatto l’autostop o saranno andati a piedi a Roma. Neanche a parlarne! La combriccola ha occupato la stazione bolognese per 2 ore, ha occupato i vagoni del treno, lo ha bloccato perché voleva andare a Roma gratis provocando disagi ai passeggeri ad a tutti gli utenti della stazione. E’ dovuta intervenire la polizia ferroviaria, a forza i giovani fuorilegge (per me chi non paga il biglietto del treno o del tram è un delinquentello) sono stati fatti scendere e che cosa hanno ottenuto? Di pagare il biglietto circa la metà del prezzo… e li altre scene da altro mondo con collette, gente che si passava il biglietto dai finestrini, disagi etc. Visto poi che non ci stavano tutti sull’Eurostar ecco che le FS hanno allestito alcune carrozze a loro dedicate anche su un Intercity e li non mi è chiaro se e quanto abbiano pagato il biglietto…

A questo punto io mi sento un fesso perché nella mia vita ho sempre pagato il biglietto anche per fare 1 fermata di autobus, l’ho sempre fatto ed obliterato sui treni anche se sapevo che i controllori non sarebbero mai passati… quanti soldi “buttati” mi verrebbe da dire! Alla fine nell’episodio citato sopra è palese di come chi rispetta le regole è un povero fesso mentre chi le infrange magari in nome di questo o quell’ideale etc. etc. ha sempre da guadagnarci. Già mi immagino che cosa sarebbe successo se la Polizia ferroviaria avesse GIUSTAMENTE impedito a quell’accozzaglia di nullafacenti di prendere ILLEGITTIMAMENTE un treno a biglietto ridotto: poliziotti fascisti impediscono a gruppo di manifestanti pacifisti di andare a manifestare liberamente. I giornali di sinistra ci sarebbero andati a nozze… bel insegnamento quello dato sabato scorso: l’unione fa la forza, fai casino e stai sicuro che tutto ti sarà concesso, entrate in 100 su un autobus e non pagate il biglietto tanto siete in tanti, lo bloccate in nome del diritto alla mobilità urbana gratuita e stai sicuro che ti lasceranno andare senza problemi…

E poi ci si stupisce se i cinesi milanesi si ribellano alla polizia locale che vorrebbe (condizionale obbligato) solamente far rispettare loro la legge: in Italia basta essere in tanti e sventolare una bandiera rossa ed ormai tutto ti è concesso, sarai sempre dalla parte della ragione, e gli altri degli usurpatori fascisti. D’altronde cosa ci si vuole aspettare in un Paese dove i teppisti diventano martiri a cui intitolare aule del Senato della Repubblica?

L’unico commento che mi viene da fare è questo: bello schifo…

 
 
 

CI MANCAVANO I CINESI…

Post n°205 pubblicato il 13 Aprile 2007 da paologis
 
Foto di paologis

Ieri guerriglia a Milano, oggi le polemiche. Il tutto per un posteggio… sembrerebbe infatti che quei “cattivoni” dei vigili urbani si sarebbero azzardati ad effettuare in zona Paolo Sarpi (la “chinatown” milanese) una contravvenzione per divieto di sosta (auto posteggiata in 2° fila) ad una signora la cinese la quale, in tutta risposta avrebbe aggredito la vigilessa che la aveva multata e chiamato poi alla rivolta altri suoi connazionali immigrati della zona. Risultato: guerriglia urbana con cinesi urlanti che sventolavano bandiere della repubblica popolare cinese ed organizzano una manifestazione-presidio bloccando il traffico per ore, lancio di bottiglie all’indirizzo delle forze dell’ordine accorse per disperdere la folla, 14 agenti feriti e 7 “manifestanti” contusi…

I cinesi di Milano si sentono discriminati, dicono di essere tartassati dalle multe, di non poter lavorare a causa dei continui controlli, di essere perseguitati, emarginati, italiani razzisti etc. etc.

Praticamente a queste persone la legalità va stretta: perché essere multati se si posteggia fuori posto? Perché dover rilasciare scontrini fiscali? Perché rispettare le norme igieniche? Sicurezza sul lavoro? Permessi di soggiorno? No, i cinesi milanesi non vogliono niente di tutto ciò: anarchia rossa (o meglio giallo-rossa e non me ne vogliano i tifosi romanisti), tutto è lecito e se cerchi di far rispettare la legge sei un razzista… lo sventolio delle bandiere rosse poi mi ricorda da vicino quei gruppi di manifestanti sinistri (in tutti i sensi) che ragionano allo stesso modo: non mi lasciate manifestare come voglio io devastando le città, compiendo espropri proletari (ovvero furti in piena regola), insomma infrangendo la legge come più mi fa comodo? Fascisti!!!

Vabbè… bene ha dichiarato il sindaco Letizia Moratti: Paolo Sarpi non + zona franca, si rispettino le regole anche li.

Ma la cosa più tragicomica sono le prese di posizione di Pechino a favore dei propri connazionali, ecco cosa scrive a proposito “Repubblica”:

 

Nota ufficiale da Pechino. Ma arriva anche la reazione ufficiale di Pechino. Una nota ufficiale diffusa dal ministero degli Esteri cinese "si augura" che l'Italia "risolva con equilibrio" i problemi sorti con gli incidenti. Nella nota, il ministero sottolinea chiede che si "tenga conto delle ragionevoli esigenze e degli interessi legali dei cinesi residenti all'estero". La nota segue ricostruisce brevemente i fatti, attribuendone l'origine ad un "problema di parcheggio".

Che il governo della Cina, il Paese che ha fatto della violazione dei diritti umani la sua risorsa principale di ricchezza, venga qui a parlare di esigenze e di interessi di altri beh, mi fa sorridere amaramente… pensino un po’ alle esigenze dei cinesi che stanno in Cina prima di venire a dispensare consigli agli altri!

Ed ancora a tutti quegli asiatici che ieri sventolavano le bandiere rosse, tiravano le bottiglie alle forze dell’ordine, ribaltavano le auto e urlavano di discriminazione nei loro confronti (che sarebbe come dire: lasciateci fare i nostri comodi ed andate a far rispettare la legge altrove) suggerisco di tornare nella madrepatria se qui si trovano tanto male e sono così perseguitati: non penso che l’Italia li tratterrebbe a forza e non mi pare che la Cina abbia problemi economici in questo periodo, sono sicuro che da quelle parti il governo di Pechino tanto preoccupato per i suoi connazionali un posto di lavoro in un laogai non lo rifiuterebbe a nessuno….

 
 
 

SENZA PUDORE

Post n°204 pubblicato il 11 Aprile 2007 da paologis
 

Mi prendo 2 minuti di pausa dal lavoro per raccontare un fatto che mi è successo ieri...

Ore 19.30, sono appena uscito da una doccia rilassante dopo una dura giornata di lavoro, mia madre è appena tornata dal lavoro e si sta cambiando.
Suona il campanello, mi affaccio alla finestra e vedo una sagoma femminile appoggiata al cancello con un blocco o simili in mano, scendo le scale di corsa, apro la porta e vedo una signora distinta sui 65 anni con in mano un raccoglitore ad anelli ed un giornale. Io, in abbigliamento molto "casalingo" e "sportivo" la guardo dalla porta e donna mi sorride e mi dice "stiamo raccogliendo gli abbonamenti per il giornale, le interessa?" ed a quel punto mi mostra il giornale a cui avrebbe voluto farmi sottoscrivere l'abbonamento: LOTTA COMUNISTA!!!!!!
A quel punto scoppio in una fragorosa risata e le urlo "NEANCHE MORTO!!!" la signora capisce l'antifona e se ne va... Mi dispiace solo di non aver capito subito di cosa si trattasse altrimenti le avrei dato qualche volantino o le avrei mostrato qualche locandina per farle capire con chi sto...

Detto questo ritengo che ormai certa gente sia veramente senza pudore... già l'anno scorso in questo periodo passò un giovane e farmi la stessa proposta, ma in quell'occasione la mia reazione fu diversa e la sua pure... ma soprattutto mi chiedo: con che coraggio vanno a suonare ai camoanelli delle villette di Milanino per vendere un giornale che si chiama Lotta Comunista?!?!?! Chi glielo comprerà mai?!?!?! Sperano forse nei figli "alternativi" di qualche "borghese"? Forse sono i ragazzi con la faccia del "Che" sulle magliette ed i soldi del papi sul conto in banca i loro potenziali abbonati? Secondo me quelli sarebbero un disonore per i comunisti veri....ma probabilmente il fatto è proprio quello: di comunisti veri non ce ne son più!

Mah, io preferisco farmi una grossa risata!!!!

 
 
 

NON LI VUOLE PIU' NESSUNO

Oggi riporto i risultati di un sondaggio commissionato dal quotidiano Repubblica (dichiaratamente vicino al governo) a proposito delle intenzioni di voto di fine marzo.
Se si considera che questi sondaggisti erano gli stessi che, alle scorse politiche, davano l'Unione avanti di 7/10 punti (e poi sanno tutti come andarono le cose) mi chiedo quale potrebbe effettivamente essere la distanza tra i due schieramenti...
In più noto che l'UdC è dato giustamente fuori dalla CdL, se ci fosse una frattura al prossimo congresso (non tutti sono sulla linea suicida di Casini) la percentuale rischierebbe di crescere ulteriormente...

E' sempre più chiaro il motivo per cui Prodi e C. non vogliano assolutamente tornare a votare ma preferiscano portare il Paese sempre più in basso piuttosto che ascoltare il volere dei cittadini...

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ERODE TURCO

Oggi ho letto una notizia abbastanza inquietante che mi ha dimostrato ancora di più l’incompetenza di certi ministri.

Sembrerebbe che, grazie all’articolo 769 della finanziaria che mette al bando tutti i medicinali off-label, il 30% dei malati (per lo più bambini) non potranno più essere curati.

Ecco cosa dichiara il dott. Giuseppe Mele presidente FIMP, Federazione Italiana Medici Pediatri:

“La questione dell'utilizzo di farmaci in 'off-label', limitato dall'attuale finanziaria, pone un problema di enorme criticita' soprattutto per l'area pediatrica, dove e' inquietante notare come, in tutto il mondo, non solo in Italia, meno del 15 per cento di tutti i farmaci commercializzati e meno del 50 per cento di quelli espressamente destinati al bambino, vengano commercializzati sulla base di prove cliniche attestanti le specifiche caratteristiche di rischio/beneficio nel bambino”

Ma cosa sono i farmaci off-label? Praticamente quei farmaci che sono stati registrati per alcune malattie ma che si rivelano in realtà efficaci anche per altre.

Molti di questi farmaci verranno quindi cancellati perché ritenuti troppo costosi rispetto ad altri senza considerare però l’utilizzo diverso da quello della registrazione.

Sembra un paradosso ma è così. E’ ovvio quindi che ci sono state delle evidenti leggerezze e negligenze da parte del ministero della sanità presieduto da Livia Turco, ma che cosa ci si può aspettare da un ministro che come primo provvedimento ha innalzato le quantità di droga per uso personale? Probabilmente la ministra ha avallato l’articolo 769 dopo aver sperimentato su se stessa gli effetti dell’innalzamento dei limiti personali di cannabis prima che, giustamente e per fortuna, il TAR bloccasse tutto. Evidentemente qualcuno di buon senso esiste ancora, peccato che non sieda tra i banchi del governo…

Spero piuttosto che il ministero della sanità si ravveda (fino ad ora non lo ha fatto) e venga incontro alle esigenze dei malati (molti dei quali bambini) riammettendo i farmaci off-label, la Lombardia varerà eventualmente una legge regionale per scavalcare il problema ma se devono essere le amministrazioni locali (in questo caso regionali) e risolvere i problemi creati dal governo centrale stiamo freschi… pardon, fumati…

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 27/04/2006
 

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