Creato da: donulissefrascali il 29/10/2005
Rinnovamento Sociale per la partecipazione di tutti ai diritti umani.

Area personale

 

FACEBOOK

 
 
 

Ultime visite al Blog

resposito10pino.dibenedettosurfinia60mariano6KillerEisonarialdoeric65vla.cozzatoniscolellabrunom3piamavellilaviniascsttecnicocalvipantaleoefrancamt1967_1967
 

Sognando Itaca-1

 

Sognando Itaca-2

 

Sognando Itaca-3

 
Citazioni nei Blog Amici: 51
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 

Tag

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

links

 

 

 
« Messaggio #223Messaggio #225 »

Post N° 224

Post n°224 pubblicato il 18 Settembre 2008 da donulissefrascali

FILOSOFIA – STRUMENTO PER CREDERE

 

Il problema del credere in Dio, del credere nell’esistenza di un essere primo, assoluto e trascendente, del suo rapporto con il mondo, non solo si manifesta nell’intera tradizione filosofica, ma lascia su di essa una notevole impronta. Il problema di Dio è il punto di partenza che ha reso possibile la critica filosofica della religione, del suo discorso e del suo potere. Per la filosofia il problema di credere in Dio non costituisce soltanto un interrogativo concettuale, ma anche un modo per affrontare la realtà dell’esistenza dell’uomo e del mondo. Il problema del credere in Dio per i filosofi si impone allora come elemento fondamentale per la comprensione del pensiero occidentale della civiltà religiosa, ma anche per quanto riguarda la prospettiva atea. Sulla base di questa posizione diventa allora importante distinguere tre tipi di approccio: la riflessione che dialoga con la teologia, la riflessione che tende a chiarire il discorso dogmatico, e la riflessione che chiarendo il discorso religioso, ne diventa l’interprete. Non si tratta più di cercare o di scoprire qualcosa sull’importanza dell’esistenza esistenziale del divino, si tratta invece di dare al divino una collocazione all’interno della struttura metafisica del mondo particolarmente rispetto alla libertà e alle conoscenze operative umane. La pratica di questo duplice piano di ricerca, lontano dal voler nascondere unanimismi velleitari o larvate apologie, evidenzia un arricchimento reciproco molto significativo. Siamo certi di non sbagliare nel vedere in esso un possibile paradigma dell’approccio che nel XXI secolo potrà permettere un rinnovamento del problema di Dio e del dialogo tra l’uomo e la tradizione religiosa.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/partecipare/trackback.php?msg=5460362

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
donulissefrascali
donulissefrascali il 19/09/08 alle 16:47 via WEB
Carissimo Dragonshare, il contenuto bibblico è certissimo che è stato strumentalizzato nel tempo storico per finalità diverse dalla Fedein Dio.Anche oggi le diverse religioni che si dicono cristiane usano la Bibbia per delle finalità,anche se non detto,diverse dalla promozione di Fede.Ritengo sia importante oggi superare certe situazioni,per attuare con la vera Fede la realtà antropologica dell'essere umano.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
dragonshare
dragonshare il 19/09/08 alle 16:55 via WEB
nella sua esperienza come affronta questa cosa e come la fa capire agli altri...mi scusi la domanda ma è un argomento che mi è caro...costruire una realtà antropologica dell'essere umano è molto difficile...purtroppo poi c'è come spesso abbiamo detto che lo fa per conoscere una verità magari che abbiamo sotto il naso e che difficilmente spesso accettiamo come quella della fede,ma in tutta trasparenza onestà e umiltà e chi lo fa per scopi personali come spesso accade...
(Rispondi)
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 19/09/08 alle 17:18 via WEB
Carissimo,specialmente oggi che vi è una strumentalizzazione dei giovani costruire una realtà antropologica,quindi secondo natura non è facile.Il dialogo e il confronto potrebbe essere uno strumento utile per riuscirci.Pensiamo,per esempio della sesssualità:in un dialogo schietto e sincero quante quante realtà potrebbero scaturire.Ho accennato alla sessualità: ma quanti argomenti si potrebbero affrontare.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
dragonshare
dragonshare il 19/09/08 alle 17:39 via WEB
visto che ha lanciato la moneta,c'è stata un degenerazione sessuale,dove è finito il buon senso sostituito dal piacere personale che nell'assenza del sentimento o perlomeno di chi lo cerca l'ascia un grande amaro in bocca....talvolta sfocia in una malattia anche se molti non se ne rendono conto..purtroppo questa coinvolge entrambi i sessi...però secondo card non c'è un giusto o un sbagliato,forse perchè oggi non sappiamo cosa sia più il rispetto e viviamo in assenza di regole morali....mah
(Rispondi) (Vedi gli altri 16 commenti )
 
 
 
 
dragonshare
dragonshare il 19/09/08 alle 17:40 via WEB
scusi l'errore grammaticale..lascia
(Rispondi)
 
 
 
 
dragonshare
dragonshare il 19/09/08 alle 17:42 via WEB
basta vedere le liste di cupido....
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 20/09/08 alle 11:03 via WEB
Carissimo Dragonshare,giustissimo quando ti chiedi dove è finito il buon senso sostituito dal piacere personale che ti lascia pure l'amaro in bocca.Secondo card non esiste più un giusto e uno sbagliato,viviamo in assenza di regole morali,di regole antropologiche.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 20/09/08 alle 17:15 via WEB
Prerogativa delle religioni, quasi tutte, è legare l'amore al sesso e quest'ultimo alla procreazione. Questa situazione poteva essere superata, o almeno adeguata in parte ai mutamenti sociali con l'enciclica Humanae vitae, se ho scritto bene, ma sappiamo come andò a finire... Si è persa un'occasione di dialogo e confronto, come dici tu, e ora le distanze sono aumentate. Non si capisce perché amore, sesso e procreazione debbano essere uniti e cosa questo abbia a che fare con la moralità. Per me è molto più immorale una persona che guadagna un milione di euro l'anno rispetto a una prostituta, per fare un esempio, e mi pare che anche Gesù fosse poco gentile coi mercanti nel tempio, e più comprensivo verso le peccatrici. Ma stiamo facendo ragionamenti estremi. Non è vero che non esiste il giusto e lo sbagliato, ma non sono categorie applicabili a queste cose, che cosa c'è di ingiusto nel sesso non finalizzato alla formazione di una famiglia? Dove è sbagliato comprarsi un oggetto che piace anche se non è necessario alla sopravvivenza? Sono da condannare gli estremi, questo si, ma solo perché sono degli eccessi. Cosa vuol dire che il piacere personale lascia l'amaro in bocca? Posso avere un esempio? Intendo dire un esempio concreto. Mi sembra un controsenso: se lascia l'amaro in bocca, se delude, non era piacere. Buona domenica. Andrea.
(Rispondi)
 
 
 
 
dragonshare
dragonshare il 20/09/08 alle 18:59 via WEB
caro card,quello che intendevamo io e don ulisse,forse, non era praticare il sesso in se perchè la stessa bibbia lo incita e chiaramente consiglia i rapporti tra moglie e marito.Il problema odierno,che desta abbastanza preoccupazione è che bambine di 12 anni hanno rapporti sessuali e perdono la verginità con adulti,che spesso nel rapporto vedi pornografia la donna è umiliata,che il sesso in un adolescente non è legato all'amore o alla responsabilità ma è guidato puramente dall'istinto e dalla superficialità.Quando il padre eterno consiglio di avere rapporti dopo il matrimonio,non voleva creare un divieto in se per il sesso,l'ha creato lui sarebbe un controsenso,ma voleva evitare gravidanze inattese e sopratutto la mancanza di una famiglia che avrebbe voluto bene ai figli...in pratica cercò di evitarci la sofferenza,magari legata al sesso stesso...la dimostrazione di questa cosa mi sembra palese...ragazzine che vendono le foto o fanno prestazioni per guadagnare soldi o vendono il proprio corpo per fare carriera...io la vedo una forma di sofferenza questa poi ognuno è libero di pensare come vuole
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 21/09/08 alle 00:22 via WEB
A parte che ai tempi dell'antico testamento i matrimoni erano decisamente precoci, quello della pedofilia e un problema che non riguarda il sesso, ma la criminalità. Quando io parlo di sesso mi riferisco ad adulti consenzienti, sempre. Il problema delle gravidanze indesiderate esisteva ai tempi di Abramo, ma da molti anni è stato risolto. La prostituzione è sempre esistita e credo sia possibile solo regolarla, non eliminarla.
(Rispondi)
 
 
 
 
dragonshare
dragonshare il 21/09/08 alle 08:54 via WEB
è stato risolta la forma biologica delle gravidanze inattese,non psicologica...per la prostituzione io sono d'accordo dove sia una libera scelta e non un obbligo o una violenza come spesso accade....io credo che non sarebbero in molte a praticarla se ciò fosse applicabile.Poi mi parli della pedofilia non legata al sesso...purtroppo il continuo divulgare il sesso in ogni programma televisivo,film,pubblicità,cartelloni ecc fanno in un certo senso il lavaggio del cervello che nelle persone più deboli e magari senza briciolo di coscienza finiscono per fare queste cose.Come sempre si condanna la causa,ma non ci si sofferma mai sull'effetto,sul moptivo che spinge le persone al male e ti posso assicurare che il sistema odierno ha un bel po' di colpe...guarda ad esempio le ultime vicende riguardo gli immigrati cosa stanno facendo nascere...solo odio da entrambi i fronti...senza contare i tg che raccontano sempre menzogna e mai verità caricando o deformando la notizia...io lo so per esperienza vissuta
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 22/09/08 alle 08:25 via WEB
Quale è il problema psicologico della contraccezione? Con un minimo di precauzione non si resta incinta, e non penso che ci siano problemi psicologici. Per il resto il problema è solo culturale, come sempre. Quello che si vede alla televisione non c'entra niente, la televisione è in nostro potere: basta non accenderla. Ma in realtà la televisione è uno specchio della società, e se si ascolta quello che si dice in giro si sente parlare di questo e di quello che hanno fatto successo, dell'attore milionario, del grande imprenditore. Ma questi sono dei poverini i cui denari non basteranno, quando sarà il loro momento, a dargli un giorno di vita in più, né a fargli capire perché hanno vissuto. Il problema è sempre culturale, occorre spiegare ai nostri ragazzi che l'amico griffato con l'auto da centomila euro è una persona che rischia di sprecare la propria esistenza dietro a quelle cose che sono, in fondo, solo apparenza. PS La pedofilia non c'entra niente con il sesso, è una espressione di pura violenza alla base della quale vi è spesso una grave malattia mentale.
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 22/09/08 alle 16:03 via WEB
Gent.mo Card,il tuo discorso e interessante,ma non lo direi molto chiaro,perchè i discorsi che affronti presentano dei problemi sui quali si deve fare chiarezza.Sono problemi fondamentalmente culturali dei quali fai fatica a parlarne con la base popolare.Ecco dove si deve porre il dialogo sereno.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
dragonshare
dragonshare il 22/09/08 alle 09:24 via WEB
Personalmente io esprimo le opinioni attraverso una serie di esperienze tra le quali il confronto e il dialogo come probabilemente fai anche tu card....alle volte sembri giustificare un po' tutto.Forse questo è dato dalle tue conoscenze le quali magari ti portano a vedere le cose in maniera più oggettiva.Se la pedofilia non è legata al sesso ma esclusivamente alle malattie mentali,come gli altri tipi di violenza,sta a significare che siamo tutti matti,e da dove nasce questa pazzia?E' tutta genetica?La tv è una parte dello specchio della civiltà...ma non ti rendi conto che la gente si fa manipolare perchè non ha abbastanza forza interiore ed è continuamente sotto pressione?Hai mai letto 1894 di george owell?Forse riusciresti a capire meglio cos'intendo,e se l'hai letto dovresti capire...comunque rispetto il tuo parere anche se non lo condivido a fondo...
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 22/09/08 alle 09:54 via WEB
La pedofilia è una forma di violenza alla base della quale spesso c'è una malattia mentale. Il sesso c'entra come per un killer c'entra il tiro a segno: è un aspetto di quella forma di violenza. Orwell è profetico, e sotto questo punto di vista Burgess (Arancia meccanica) lo è anche di più. Ma in 1984 la tv deve essere sempre accesa e il passato è cancellato dalle autorità, noi invece possiamo ancora scegliere, altrimenti non staremmo qui a scrivere queste cose. Un altro libro interessante è il celebre Farnheit 451, di Bradbury, anche quello vede molto in avanti. Ma tutti questi non hanno previsto che la comunicazione globale sarebbe stata bidirezionale... Non siamo passivi, ma anche attivi e forse questo cambia le cose. La gente si fa manipolare perché è profondamente ignorante, io lo so, so bene cosa vuol dire esserlo, me ne rendo conto. In ogni momento storico il potere ha controllato le masse, è normale. Pensa che è riuscito a far passare come cosa buona la guerra, come corretto uccidere chi è di razza diversa... questo non mille anni fa, ma negli anni trenta, nella colta e civile Germania. Non giustifico tutto, ma queste cose accadono da sempre, sono molto difficili da eliminare... non abbiamo visto molto, non abbiamo visto niente... possiamo solo immaginare dove può arrivare la brama dell'uomo, la sua ignoranza, la sua viltà.
(Rispondi)
 
 
 
 
dragonshare
dragonshare il 22/09/08 alle 13:38 via WEB
già e questo è preoccupante,però alle volte l'ignoranza fa comodo e questo è poco giustificabile....poi non si può sapere tutto,ma già il fatto di rendersi conto di alcuni conti che non tornano ti fa riflettere.La massa invece non guarda neppure questo,quindi come ripeto io giustifico fino ad un certo punto....
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 22/09/08 alle 16:27 via WEB
Gent.mo Card,che la pedofilia sia anche una malattia mentale,posso essere daccordo.Però se andiamo a vedere dove ha trovato una sua particolare realizzazione,il discorso diventa molto serio e preoccupante.Esaminiamo la informazione che è stata data in un particolare momento:non dico altro perchè è un discorso molto delicato.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
donulissefrascali
donulissefrascali il 22/09/08 alle 16:14 via WEB
Carissimo Dragonshare,ilm tuo esposto è abbastanza chiaro e pone delle domande alle quali sarebbe opportuno che si cominciasse a discuterne.Ritengo che sarebbe opportuno non porre in discussione troppi temi perchè potrebbero nascere delle confusioni:un tema per volta potrebbe servire ad allargare una certa chiarezza.Don Ulisse
(Rispondi)
 
 
 
 
dragonshare
dragonshare il 22/09/08 alle 19:06 via WEB
si concordo con lei don ulisse...in effetti le problematiche sono tante e spesso si lascia un argomento per parlare di altro...
(Rispondi)
 
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/09/08 alle 18:32 via WEB
Carissimo, il dialogo è iniziato:cerchiamo di far partecipare anche altri.E'importante allargare e diffondere il dialogo.Don Ulisse
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963