100%caos_inside

Post N° 1067

Post N° 1066

che ne sarà di noi(bloggers)?

si, è da molto che non scrivo.
la vita fuori di qui mi lascia ben poco tempo ultimamente, giusto quello necessario per guardare a questo mondo da lettrice
fino ad ora, appunto.

riporto integralmente il post contenuto nel blog "A difesa dei blog", in modo da esporvi in maniera diretta e sintetica la questione:

"Se al Parlamento passa il Ddl Levi-Prodi l'intera blogosfera verrà spazzata via! Ogni sito o blog verrà trattato alla pari di un normale prodotto editoriale.

L'art 2 del testo legge dice: "Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento,che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso."

Ciò comporterà che ogni blog dovrà essere registrato al R.O.C. (registro autorità della comunicazione) e quindi bisognerà pagare i bolli, fare certificati, ogni blog dovrà avere una redazione con un membro che dovrà svolgere la funzione di redattore responsabile e bosognerà inoltre dotarsi di una società editrice.

Con questi requisiti il 99% dei blog e il 94% dei siti presenti tutt'oggi in Italia chiuderebbe e porrebbe seri limiti alla creazione degli stessi.

Invitiamo tutta la blogosfera a diffondere questa notizia e a partecipare alla petizione da noi lanciata: al termine di ogni giorno i blog che ci segnaleranno la loro adesione verranno aggiunti in un elenco speciale su questo blog."

...

perchè per quanto mi riguarda, nel mio piccolo, ho questo blog da due anni ormai e rinunciare ad uno spazio libero che mi ha dato più di quanto immaginassi, mi sembra un abominio.
e soprattutto perchè non si può attentare alla libertà d'espressione in questo modo, nell'unico luogo dove quest'ultima è ancora possibile.
questa legge inverosimile DEVE essere rivista.
non posso credere che si porti sul serio davanti una cosa così ridicola da fare paura.

Post N° 1064

...
quando trascorri metà della tua vita su un treno, il tempo che passi da ferma, a casa tua, inizi a vederlo come attesa.
come un riposo momentaneo, uno stare sempre con una mano infilata nel cassetto e l'altra appoggiata alla valigia, pronta a buttare tutto dentro ed a partire.
di nuovo.
e tutto, ma proprio tutto, inizia ad esistere unicamente per quell'unico giorno, quando rivedrai il mondo sfuggire veloce da dietro un finestrino. ed ogni attesa ti sembrerà conclusa, ogni scopo raggiunto fino al momento del prossimo ritorno.
se trascorri metà della tua vita su di un treno, smetti di essere sola quando becchi qualcuno capace di venirti a cercare in tutti i luoghi in cui sei nascosta.
smetti di essere sola quando trovi qualcuno capace di venire CON TE, sul serio.
qualcuno per cui vale la pena vedere il mondo fuggire da dietro il finestrino...e non per scappare, ma per tornare a casa.
A CASA, finalmente.

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rondò veneziano_la serenissima

Post N° 1063

"Ho più ricordi che se avessi mille anni"
Charles Boudelaire



..e devo dire che ne avrei avute tante di foto da scegliere.
tanti di luoghi da ricordare.
ma ho scelto questa, perchè in realtà lì non avrei mai pensato di ritornarci, finalmente.
non avrei mai creduto che l'avrei rivista così,in un modo così perfetto.
...
(sono stata assente molto da qui, e probabilmente in determinati momenti lo sarò ancora.
ma c'è che di finestre sul mondo ce ne sono tante, troppe.
e quando lo scopri capisci che quella del blog è solo una di quelle tante..e che per questo devi iniziare a fare spazio.
per altro.)


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mad world_gary jules


photos:verbania, lago maggiore e lago d'orta in un collage fatto da me con photoshop.

Post N° 1062

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 untitled#8_sigur ros

p.p.p.s.se non avete mie notizie prima dell'inizio di settembre, non datemi per dispersa nè chiamate il 118. vorrà dire che sono ancora impegnata in quella cosa che si chiama "vita". quella vera,intendo.

Post N° 1061

...e capitava che la sera le abbandonasse addosso qualcosa, ogni giorno, alla stessa ora.
e tutto questo succedeva da anni, da innumerevoli anni allo stesso istante.
ed il viso le diventava nero e liquido come quei riflessi che vedi nell'acqua, quei riflessi perfetti e tristi che proprio ti viene una voglia matta di rompere, infilandoci dentro il dito.
ma alla fine, però, non lo fai, quasi avessi un timore segreto di mandare all'aria tanta esattezza / non lo fai fino a quando arriva la notte a nasconderli ed a farti capire che è troppo tardi, adesso, troppo tardi per qualunque cosa.
lei a quel punto stringeva le dita attorno ai bracci della sua poltrona, le unghie piccole le si conficcavano nell'imbottitura ed era come se qualcosa le si rompesse dentro, ogni giorno, alla stessa ora.
ed era sorprendete come fosse null'altro che un piccolo sussurro, un singhiozzo avresti detto e invece tac, qualcosa da qualche parte si rompeva e la stanchezza iniziava piano piano ad allargarsi nei suoi occhi nerissimi..
così tanto che nessuno capì mai se nelle tre ore successive dormisse o semplicemente se ne stesse lì, a farsi osservare minuziosamente dal mondo senza mai permettere a nulla di sé di ricambiare il suo sguardo.
...
fu così che la vidi la prima volta. e giuro che fu un caso se, in un modo o nell'altro, non riuscii più ad andare via.

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breath_breaking benjamin

photos:A LATO:una parte di me,IN BASSO:converse, moleskine, pilot e lettore attraverso la mia canon e photoshop.

Post N° 1060

red-ink attitude

Ultimi Aggiornamenti:
posso ufficialmente dare il benvenuto a Fastweb e alla sua linea superveloce come mai l'avevo avuta prima, finalmente ritorno a visualizzare le mie amate immagini e a scaricare la mia indispensabile musica.
inoltre, cosa non meno importante, da pochi giorni a questa parte sono ufficialmente in vacanza dopo essere sopravvissuta indenne alle sessioni d'esame.
ed il fatto che io abbia mooolto più tempo libero credo lo si capisca dal delirio grafico postato qui sopra(in pratica, photoshop subisce il fatto che io non abbia un cazzo da fare)..
ed ora,gente..
ora musica...

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the kill_30 second to mars

Post N° 1059

the fading song

amore mio.
la notte è così buia ed io...
io mi sono persa il cielo
tra i capelli
perchè per quanto
la prossima notte
possa essere scura
non lo sarà mai
così tanto
da contenerci
.
.
.
amore mio.
il vento è ai margini del collo
ed io lo sento così
umido,
così liquido
che mi ci bagno le dita,
e pure la voce alla
fine cade
chiamandoti
.
.
.
e se pensi che
quella luce blu
sia troppa
trattienine pure un pò
tra le dita, stanotte

...

se pensi che quella
luce blu
sia davvero troppa
trattienine pure un pò
tra le dita
tra le dita
tra le dita...

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glosoli_sigur ros

a volte ritornano...

...

da un pò di tempo a questa parte ero profondamente abituata al fatto che il mondo fosse diviso in due.
o
meglio che vi fossero due porte da cui accedervi, ognuna con
caratteristiche proprie che la rendevano a suo modo unica ed indispensabile.
la prima di queste porte inizia appena fuori l'uscio di casa...e quella puoi starne certo, rimane sempre lì, con i suoi
viaggi, i suoi tempi, i suoi incontri,le sue ricerche e l'infilare gli occhi negli occhi, gli odori negli odori...
l'altra invece ha inizio quando mi siedo davanti allo schermo del pc..con i suoi tempi moltiplicati per il numero delle tue dita, e la musica,la ricerca immediata, quel modo unico e un pò strano di azzerare le distanze...
ebbene è successo che per circa un mese io abbia dovuto fare a meno della seconda porta, soprendo con mia grande sorpresa di sentirmi in qualche modo tagliata fuori dal mondo..quasi avessi perso quella finestra privilegiata che mi permetteva di osservarlo da una diversa prospettiva, fatta di smanettamenti notturni, deliri grafici e decine di giga di musica che si ammassavano progressivamente nel mio itunes.
...
non che le cose ora siano tornate alla normalità..il mio modem va ancora come se non avessi l'adsl, le immagini dei blog non si caricano così
come alcuni siti..ed inoltre ancora non funzionano indispensabili
programmi quali emule, msn e skype..
per riavere la mia seconda porta ben spalancata e dare fine ai miei attacchi di bestemmia
compulsiva notturna, mi sa dovrò aspettare il tanto sospirato attacco alla rete fastweb con i suoi 10 mega di velocità..
ma anche se per ora navigo in versione limitata volevo comunque passare a salutare quei
pochi pazzi che ancora si ricordano della sottoscritta e soprattutto
gli amici malati della Cumpa
con cui non ho l'onore di delirare da troppo tempo ormai.
conto di rimediare presto(alla faccia di Nando e di tutti i suoi infami compari!)


impazienti saluti
Chiara(net-addicted)



P.S.si, cari amici amministratori di Libero, ho deciso di liberarmi
definitivamente di Infostrada dopo due anni di guasti di ogni genere e quest ultimo mese di isolamento totale. spero che non mi bannerete per questo(di sicuro ho la certezza che non sarò MAI blog del giorno...eheh).

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ny batterì_sigur ros

V(affanculo) - DAY

  <a href="http://www.beppegrillo.it/vaffanculoday/index.php?id=vday" target="_blank"  ><img src="http://www.beppegrillo.it/vaffanculoday/immagini/banner_vday.gif" border="0" alt="Iscriviti al Vaffanculo Day"/></a>

Post N° 1056

IN DIRETTA DAL PC ANTIDILUVIANO DI MIA ZIA:
è da una settimana che ho telefono e internet fuoriuso per via di un guasto alla linea
sto scrivendo totalmente senza editor perchè questo modem del'15-18 non me lo carica.
tornerò quanto prima ad infestare questi schermi.
RINGRAZIO vivamente i cari signori di infostrada per i piacevoli fastidi da loro arrecatemi.
(tanto prima o poi vi troverò, e allora...)

Post N° 1055

Mi raccomando, venite in molti.

Per info: http://www.mwave.altervista.org/

Post N° 1054

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summer'78_yann tiersen

Post N° 1053

...
e dire che basta assentarsi dalla rete un paio di giorni, per trovare il blog sconvolto da modifiche grafiche di dubbia utilità e puramente di facciata.
si si ok, adesso pare che le cose qui da me siano tornate al loro posto/colore/dimensione...ma ciò non cancella L'INFARTO FULMINEO avuto l'altra sera quando,interrompendo la mia full-immersion pre esami(superati con 30 e 30 e lode,nonostante tutto), mi sono ritrovata davanti l'html del mio blog in preda a sospetti attacchi di schizofrenia.
colta dal dubbio,ho dato un'occhiata in giro ed ho notato subito le MODIFICHE apportate da Digiland ai profili.
allora, cari i miei amministratori,non vorrei essere inutilmente polemica, ma non vi bastavano "piccoli" problemucci tipo:
1- l'editor che fa impazzire regolarmente le stringhe di codice ad ogni nuovo post, provocandomi attacchi di bestemmia compulsiva ed altri odiosi inconvenienti( es.post impubblicabili perchè"troppo lunghi", carattere e colori sballatbi).

2- le stringhe di codice html utilizzate nei box personalizzati che si ridistribuiscono arbitrariamente agli altri box in basso, alla lista dei link o addirittura all'intero blog.
3- conseguente spreco di tempo e sudore per rimettere a posto il tutto.
non vi basta che una povera pseudoscrittrice e grafica dilettante come la sottoscritta abbia dovuto:
1- escogitare trucchi per porre rimedio ai fastidi da VOI provocati.
2- imparare l'uso del codice html, per aggiustare i casini da VOI creati.
adesso non siete neanche capaci di APPORTARE MODIFICHE AI PROFILI, senza per forza sconvolgere il frutto di ORE ED ORE DI MODIFICHE???
non sono ancora sicura se il vostro sia menefreghismo per il lavoro e le parole altrui o pura INCOMPETENZA, sta di fatto che non ho la minima intenzione di abbandonare del tutto questi luoghi a causa vostra...la tentazione c'è,ma ho perso troppo tempo, lacrime e sudore su questi fogli di pixel per lasciarli così e fregarmene.
e poi...con tutto quello che ho imparato in questi mesi potrei sempre affiancare alla carriera universitaria quella da web designer...
e, Digiland bastardo a parte, non credete che non ci abbia pensato seriamente....


polemicamente(anche se in ritardo)
Chiara

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closer_NIN

Post-it

Post N° 1051

quando l' alba ti entra addosso dalle serrature...part two

14:30. c’era il sole infilato persino
nell’orologio grande della stazione.
roba
da non crederci. si chiese pure se la gente lì fuori non andasse in giro
bruciando avvolti in tute ignifughe, oppure portando il fuoco direttamente
così, sulla pelle.
se
li immaginava sorridere con le fiamme morbide che ballavano sulle labbra.
14:35. le avevano sempre detto che quando s’è
passato giorni, settimane, mesi, anni ad aspettare, quando hai trascorso una
vita intera a cercare, un paio d’ore non fanno la differenza.
stronzate.

quando
tu sei stato ricerca e attesa per tutta la vità, quelle ultime due ore sono uno
stillicidio di secondi. ed ogni secondo lo senti scorrere dappertutto come
sangue, e martellare ovunque come un battito.
succedeva
sempre così, ormai, da quando in una notte più azzurra delle altre lo aveva
visto.
il
cielo le si era spaccato a metà sotto i denti,quel giorno.
un
cielo viola e senza sole, certo, ma pur sempre un cielo.
e
subito aveva capito che tutta la luce blu di questo mondo non le sarebbe più
bastata.
15:00. prima di uscire di casa le avevano
obiettato il fatto che si avviasse già così presto.
non
era per via dei treni, aveva risposto, era che il fatto di arrivare in anticipo
ce l’aveva nel sangue e non c’era modo di sviarlo facendo le cose lentamente o
dimenticandosi di osservare le lancette. alla fine si ritrovava lo stesso con
minimo un paio d’ore che le ballonzolavano davanti agli occhi.
non
poteva permettersi di farlo aspettare.
non
poteva permettersi di far aspettare qualunque cosa, perchè sarebbe stato come
rischiare di perderla. o di sfuggirle.(to be continued)

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today_smashing pumpkins

Post N° 1050

waiting for...

"...if I lay here,
if I just lay here,
would you lie with me and just forget the world."
snow patrol_chasing cars

Post N° 1049

...

ho sempre trovato che i particolari riuscissero a spiccare maggiormente se messi a confronto col tutto,piuttosto che isolati nel niente.
solo osservandoli nel bel mezzo di forme tutte uguali riesco a capire se ne vale sul serio al pena.
ed il vantaggio del nero, da un pò di tempo a questa parte, non si trova infatti nel nero in sè, ma nel modo in cui riesco a disegnarvi sopra i colori...o ad affogarli.
perchè è così..sembra che spicchino, o che muoiano con dolcezza, svanendo.
"fade out", per dirla alla Radiohead.
ho provato pure a sostituire tutto, a vedere che effetto facessero sul bianco tutti quei colori, ma non c'è stato verso.
ho resistito un tempo stimabile intorno ai 30 secondi.
nei primi 5 sembrava quasi che tutto quel bianco mi desse più aria,più respiro...poi al trentunesimo secondo ho cominciato ad avvertire un certo bruciore ai lati degli occhi.
le ciglia si accartocciarono, le palpebre iniziarono a diventare sottili fogli di carta velina...fino a che persino le iridi cominciarono a venire via a strati, quasi avessi indossato una confezione intera di lentine colorate.
chiusi subito tutto e per cambiare di nuovo a favore del mio nero infilai ben tre paia di occhiali sa sole con filtro iperprotettivo. del genere che si usano per osservare le ecclissi solari.
roba da non crederci.
mi distraeva con l'aria per consumarmi la vista.
lo dicevo io che non avrei mai dovuto fidarmi. mai.
infame bianco bastardo.
...
[ ci sono parole che ne richiamano altre, sempre.
ci sono notti che spingeranno sempre qualcuno a raccontare di loro. dovunque esso sia.
ci sono persone che, per una strana alchimia, ad un certo punto prendono la stessa consistenza dell'aria. e quando poi sono distanti,vuoi o non vuoi, quelli sono intorno a te dappertutto.
un pò come fai tu, ad esempio.]

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 pure morning_^placebo

Post N° 1048

...era voluta venire al mondo partendo dalla Notte e
adesso ci era dentro.
che lo volesse o no.
dentro,con tutta se stessa.
e dire che le avevano dato la possibilità di scegliere ben
due volte, ma lei non aveva voluto saperne di cambiare idea.
nel Giorno c’era sempre stata troppa folla per i suoi
gusti, e la gente vi passva attraverso urtandosi con i gomiti e graffiandosi i
talloni.
si spintonavano, si tiravano calci e pizzichi nascosti.
volevano negli occhi il primo raggio di sole. tutti quanti. nessuno escluso.
la gente della Notte invece camminava con le dita che
puntellavano il muro / e che avrebbero scelto la Notte lo capivi dal modo di
arruffare gli occhi, scuotere velocemente il naso e scappare.
subito.
lontano.
via dal rumore e dalle voci che punzecchiavano i capelli e
le narici.
per loro, per la gente della Notte, tutto ha un odore, persino
il rumore ha un odore.
ma in quel caso,è insostenibile.
...e lei continuava a muoversi irrequieta sul muretto in
cui si era seduta. alzava a turno le cosce, prima l’una e poi l’altra, con la
differenza temporale di un nanosecondo.
il marmetto ruvido del muro le irritava la pelle sotto i
vestiti.
e poi era caldo, molto caldo, in un modo che non avrebbe
mai pensato.
già così caldo anche lì, nel Quadrato di Mezzo, dove non
era nè Notte nè Giorno. dove ancora non si era capito che momento della
giornata fosse, e per questo la gente di entrambi i luoghi continuava a
litigare.
non si riusciva a stabilire se si trattasse di alba o
tramonto.
se lì a morire fosse il sole, o il buio.
e lei comunque non avrebbe mai immaginato che potesse
essere già così tanto caldo, e
illuminato. ma infondo le piaceva il senso d’incertezza che era ammollo
nell’aria.
pensava che le cose non definite avessero la possibilità
un giorno di essere tutto, mentre le altre, quelle sicure, per quanto le si
possa amare, rimanessero in fin dei conti statiche senza lasciare vie di
uscita.
eppure ben pochi avevano scelto di rimanervi, lì, nel
Quadrato di Mezzo.
era la possibilità che, tra le tante cose, quello scegliesse
il niente. era questa cosa qui che li spaventava.
lei, Pulce, viveva con ai piedi del letto una lampada blu che
di continuo faceva scivolare la sua luce viscosa verso i quattro angoli della
camera.
tutto il suo mondo sembrava una miniatura in pixel di un
abisso marino...un abisso strano,dalle acque di velluto sottile e le pareti
solide di plastica dura. quasi vivesse in un acquario incastrato nello schermo
di un computer.
e quando qualcuno le chiedeva che fine avesse fatto il
giallo in tutto quello, lei rispondeva che non avrebbe mai voluto saperne
nulla. mai.
era ridicolo sceglere la Notte, e poi trovare ogni minimo
palliativo per mettersi al riparo dal buio.
e infatti accadeva, ogni giorno, ogni mattina, quando
l’alba ti entra addosso dalle serrature, ogni giorno, lei si ricopriva le
palpebre col lenzuolo, lasciava filtrare un quarto di quella luce seppiata
perchè di più non poteva, perchè di più sarebbe stato troppo per due occhi
abituati a ricavare i colori dal nero, si ricopriva le palpebre, sbirciava il
riflesso di quella luce aritificiale, ed ogni tanto si chiedeva com’era. ma se
lo chiedeva solo, perchè infondo quel riflesso le bastava.
tutto il resto...tutto il resto non l’avrebbe mai
immaginato.
...

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