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Post n°1347 pubblicato il 02 Luglio 2012 da non.sono.io
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Quattro a zero non è una sconfitta, è qualcosa di più E’ come essere un Presidente del Consiglio che si reputa il migliore degli ultimi centocinquanta anni, cioè prima ancora che esistesse la Repubblica in questo Paese, e finire con l’essere cacciato a calci in culo sostituito da una mummia.  E’ come essere una nazione che ricostruisce se stessa dopo le macerie di una guerra creando un boom economico senza pari, e poi concludere la parabola con il secondo debito più alto al mondo. E’ come un magistrato che è quasi arrivato ad acciuffare il colpevole e che poi scoppia in aria su una strada provinciale a causa di bombe messe dal criminale stesso. E’ come un giocatore di una nazionale che si crede figo perché chiama i gay froci, e poi finisce per essere umiliato da un altro giocatore di un’altra nazione che ha appena approvato di inserire nella propria Costituzione il diritto degli omosessuali ad unirsi in matrimonio. E’ come  un tifoso che si trova in una piazza enorme a festeggiare la probabile vittoria della propria squadra sventolando una bandiera nazista e finisce la propria patetica serata in carcere. E come uno così felice, ma così felice, che per la gioia spara a una bambina che passava di lì per caso. E’ come una persona che ama così tanto la propria moglie che gli infila delle forbici in pancia. E’ come un aereo che esplode in aria insieme a tutti i suoi passeggeri e nessuno scoprirà mai il perché. E’ come il capitano di una nave da crociera che per fare il bello con una puttana sperona uno scoglio e affonda. E’ come un partito che governa cinquanta anni una nazione e poi scompare perché tutti i suoi rappresentanti finiscono in prigione per corruzione. E’ come uno Stato che promette aiuti ai propri cittadini terremotati e come prima cosa gli manda un televisore da dove poter vedere la metafora del proprio destino. E’ come un prete che predica pace e amore e poi si fotte dei bambini inermi e tutti fanno finta che poi in fondo sono cose che capitano. E’ come il leader di un partito politico che accusa una città di essere ladra per poi pagare le automobili al proprio figlio scemo con i soldi pubblici. E’ come essere l’abitante di una città superinquinata e supertrafficata, lamentarsi con l’amministrazione pubblica e poi comprarsi un Suv. E’ come insistere nel costruire centrali atomiche con la scusa di dover essere al passo con i tempi, e possedere nel proprio ordinamento penale leggi del millenovecentodiciasette. E’ come essere l’amministratore delegato di una casa costruttrice di automobili, dare lezioni di economia al mondo e poi saper produrre solo centinaia di migliaia di disoccupati. E’ come essere cattolici la domenica a messa e mafiosi il resto del tempo. E’ come prendere ad esempio i paesi del nord Europa e poi ritrovarsi capi di stato simili a dittatori Libanesi.
E’ come essere italiani nel duemiladodici e non trovare un antidoto per curarsi.

 
 
 
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