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IL GIORNO DELLA SINCERITA' - Parte I - Del naso del Signor D'Amore

Post n°1274 pubblicato il 22 Febbraio 2012 da non.sono.io

La cometa passò sulla città esattamente alle tre e sedici minuti della notte, ed è per questo che nessuno la notò sorvolare il cielo. Le persone in strada a quell’ora erano troppo ubriache per riuscire a rendersi conto che quella scia verde fosforescente non era un riflesso dei fumi dell’alcool, e gli altri, tutti gli altri, siccome era martedì stavano dormendo in attesa che la sveglia ordinasse loro di alzarsi da letto. La cometa attraversò la città in poco meno di sette minuti, da nord a sud. Comparve da dietro le colline e sparì nel mare. 
Anche il signor D’Amore dormiva. Non che per lui facesse differenza se fosse un giorno festivo o lavorativo, già che era sua abitudine coricarsi non più tardi delle nove e trenta e svegliarsi di buon’ora. L’ultima volta che si era attardato nel letto fino a oltre le dieci, era una volta che un collega lo portò a vedere un film, il secondo spettacolo, così che rincasò dopo le ventitre. Quel leggero ma sostanziale mutamento dei suoi costumi, lo indusse in un tale stato di prostrazione, che rimase a crogiolarsi tra le coperte oltremisura. Ma era stato tanto tempo fa. D’Amore apprese da quella lezione che non fa bene cambiare le proprie abitudini, perché se uno ha delle abitudini vuol dire che è proprio quelle che vuole avere. D’altronde nessuno mangerebbe frutta, se la frutta non gli piacesse. Dunque il signor Carlo D’Amore, si circondò  con il tempo di piccoli riti che faceva molto attenzione a non infrangere, perché attraverso il loro abbraccio si sentiva al sicuro, e anche se non li rendevano felice, per lo meno gli permettevano di sperimentare una specie di serenità indotta.  Regole. Regole su regole, e la vita scorre liscia come l’olio. 
Prima di tutto la puntualità. Mangiava sempre alla stessa ora, andava a dormire sempre allo stesso orario. Aveva un menù prestabilito per ogni giorno della settimana, a pranzo e a cena. Il giovedì di solito lo dedicava al passeggio, per il quartiere, senza allontanarsi troppo. La domenica andava a trovare la madre. Il mercoledì chiamava sua sorella, che abitava lontano, le chiedeva dei figli, cioè i suoi nipoti, di come le andava il lavoro, e poi si accomiatava sempre con la frase “abbi cura di te”. Il venerdì era il giorno jolly: poteva decidere di ordinare un bicchiere di maraschino con poco ghiaccio al bar, oppure passare in edicola e comprarsi la sua rivista preferita, “Orologi dal mondo”, perché gli orologi, nemmeno a dirlo, erano la sua passione. Una passione che però il signor Carlo trattava come tutte le altre cose, cioè con rigore. Qualcuno a questo punto penserà che D’Amore non fosse in grado di provare emozioni, e invece è sbagliato, perché sì che ne provava, e anche molte, ma gli piaceva tenerle a bada per impedire che gli facessero delle sorprese, che gli creassero degli imprevisti, che uscissero fuori dalla gabbia, come fossero belve feroci da addomesticare. Emozionarsi è piacevole, pensava, ma è un’attività stancante.
Anche quella mattina la sveglia del signor D’Amore suonò puntuale alle sei e trenta.
Carlo scese dal letto, si infilò le sue ciabatte in filo di scozia rosse bordò, si stiracchiò un poco e poi aprì la finestra, come ogni mattina, per controllare il tempo. Il cielo stava sempre lì, apparentemente identico a quello di sempre. Davanti il parco ricoperto di brina, la grande strada che più tardi l’avrebbe condotto alla metropolitana per recarsi al suo posto di lavoro, e la vicina con il suo cane, che lui si apprestò a salutare con un leggero cenno della mano. Fece colazione, si lavò, si vestì e scese in strada.
Non c’erano molte persone in giro, e se ne compiacque. Voleva dire che anche nel mezzo pubblico che stava per prendere sarebbe stato quasi vuoto, forse avrebbe trovato anche un posto a sedere, o forse no, ma sicuramente sarebbe stato più comodo. 
Percorse il viale diretto alla stazione, senza quasi incontrare nessuno. Poi entrò nel tunnel da dove le scale mobili lo avrebbero trasportato direttamente nella banchina. E lì successe qualcosa di strano. Il caso volle che proprio mentre lui scendeva le scale, due signore sulla cinquantina, forse amiche, stavano salendo, così che ci fu un momento in cui i loro sguardi si incrociarono. Una delle due donne iniziò a ridere, proprio in facca al signor D’Amore, e l’altra, indicandolo, prese anche a lei a schermirlo. Carlo prima si  girò, sicuro che qualcosa di buffo si stava svolgendo dietro di lui, ma quando si rese conto che non c’era nessun altro in quel momento sulle scale mobili, fu colto da un indicibile imbarazzo. Un’emozione quindi, e perciò pericolosa. Poi una delle due disse: “Signore, ma lei ha un naso ridicolo! Come fa ad andare in giro così?”, e l’altra scoppiò in una grassa risata. D’Amore rimase basito. C’è gente che beve a quest’ora del mattino? E perdippiù due donne. L’umanità sta impazzendo, rsi disse. Ma poi ripensò al suo naso. Lo sfiorò con una mano per saggiarne la forma. In effetti era un naso orribile, grande e gonfio in punta, ma non gli era mai capitato che qualcuno glielo facesse notare dai tempi delle elementari, quando i suoi compagni lo chiamavano “Rosetta”, per la somiglianza del suo naso con il noto pane romano. Questi ricordi gli misero un po’ d’ansia. Un’altra emozione, dannazione, due in soli quindici minuti. Un segnale di pericolo. Ma come se non bastasse, una volta raggiunta la banchina dei treni, un signore più o meno della sua età, gli si avvicinò guardandolo dalla testa ai piedi, e poi disse: “La sua pochezza traspare dalla sua espressione. Ma non si vergogna?”. D’Amore a quel punto trasalì. Ma cosa gli era preso alla gente quella mattina? Provò a reagire, tentò di chiedere spiegazioni, ma quello aggiunse: “Guardi mia moglie sono due mesi che non me la dà, non ho il coraggio di tradirla e ho i pensieri pieni di sperma. Non ho nessuna intenzione di discutere con un inutile come lei”. E sparì dietro una colonna. D’Amore rimase immobile, in silenzio, coprendosi il naso con una mano. Sapeva che avrebbe dovuto farsi delle domande, ma temeva le risposte. La paura è un sentimento. E quindi evitò di porsele.

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Commenti al Post:
sofiaa7
sofiaa7 il 22/02/12 alle 14:48 via WEB
Che Amore sto signor D'Amico!!!:)
 
 
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 14:51 via WEB
Confessa: hai letto solo il titolo. Anche io.
 
   
sofiaa7
sofiaa7 il 22/02/12 alle 14:53 via WEB
Io lo amo il naso del signor Disperazione !!! Vorrei soffiarglielo...glielo dici tu?
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 14:54 via WEB
Se lo incontro...
 
cloudonmyhead
cloudonmyhead il 22/02/12 alle 14:57 via WEB
Mi incuriosisce capire come sono i pensieri pieni di sperma. Ma la curiosità è un'emozione?
 
 
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 14:57 via WEB
(non rispondergli, non rispondergli, non risponderli....)
 
   
retrogustoamaro1
retrogustoamaro1 il 22/02/12 alle 15:05 via WEB
se i pensieri di un uomo sono pieni di sperma,quelli di una donna sono pieni di...?
 
     
cloudonmyhead
cloudonmyhead il 22/02/12 alle 15:05 via WEB
io e te possiamo metter su un'associazione a delinquere...
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 15:07 via WEB
Tipo i Bassotti?
 
     
retrogustoamaro1
retrogustoamaro1 il 22/02/12 alle 15:07 via WEB
degna socia:-)
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 15:07 via WEB
Sperma, uguale. Però uno è produttore l'altro è consumatore. Una specie di legge di mercato diciamo...
 
     
retrogustoamaro1
retrogustoamaro1 il 22/02/12 alle 15:09 via WEB
ho un'altra curiosità,chi sarebbe il consumatore dato che stanno tutti lì?
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 15:10 via WEB
Non ho esperienza in merito... Però se ti concentri sono sicuro che ci arrivi.. :))
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 15:11 via WEB
Però mi è venuta in mente a me una domanda... Questo post è composto da 1030 parole. Perché vi è rimasto in presso solo la parola "sperma"?
 
sofiaa7
sofiaa7 il 22/02/12 alle 15:07 via WEB
Che romantica sta storia, ma Rosetta lo sa?!
 
 
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 15:08 via WEB
Ah! Sei arrivata alla riga 23! E' il nuovo record!
 
   
sofiaa7
sofiaa7 il 22/02/12 alle 15:17 via WEB
Si ma mosmetto stavo giusto cercando la parola d'ordine, ma con la letturaveloce non l'hotrovata.ora faccio, funzione: Cerca?
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 15:20 via WEB
Perché invece non fai una canna... Ops...
 
     
sofiaa7
sofiaa7 il 22/02/12 alle 15:29 via WEB
Quando esco da qui, che tu ...che tu...sennò ti fa male!
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 15:33 via WEB
Posso scegliere di farmi male allora? Tanto una volta in più una in meno...
 
poison.dee
poison.dee il 22/02/12 alle 15:14 via WEB
ciabatte in filo di scozia? curiose.
 
 
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 15:19 via WEB
Non esistono?.. Mi piaceva la parola "filo di scozia", sono anni che voleva usarla, e mi sembrava fosse il momento adeguato.. No?
 
   
poison.dee
poison.dee il 22/02/12 alle 15:40 via WEB
ammetto di non essere la massima autorità in fatto di ciabatte maschili. ma ero convinta che in filo di scozia si facessero principalmente le calze, ecco. ma... se me la vendi come licenza poetica, ci passo sopra.
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 15:49 via WEB
Aspetta... Sto decidendo se mi emoziona di più una discussione sui pensieri di sperma o uno sull'utilizzo nel mondo del filo di scozia... :)
 
     
poison.dee
poison.dee il 22/02/12 alle 15:59 via WEB
avrei un'idea in proposito. ma ti lascio nel dubbio.
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 16:03 via WEB
No!! Il dubbio no ti prego!!!! Non puoi farmelo, non puoi... Posso corromperti con un paio di ciabatte in filo di scozia?
 
     
poison.dee
poison.dee il 22/02/12 alle 16:10 via WEB
cielo, come sono caduta in basso.
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 16:14 via WEB
Non ti preoccupare. Se arrivi in fondo atterri su me. Non puoi farti male, al massimo rimbalzi...
 
     
poison.dee
poison.dee il 22/02/12 alle 16:18 via WEB
ma se atterro su di te potresti farti male tu.
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 16:18 via WEB
Forse vale la pena rischiare... :)
 
     
poison.dee
poison.dee il 22/02/12 alle 16:22 via WEB
poi però non ti lamentare, io ti ho avvertito. ;)
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 16:34 via WEB
Ho molta fiducia nel tuo istruttore di pilates :)
 
     
poison.dee
poison.dee il 22/02/12 alle 16:37 via WEB
è femmina.
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 16:49 via WEB
Meglio.
 
vengodabadoo
vengodabadoo il 22/02/12 alle 15:17 via WEB
I pensieri pieni di sperma si seccano presto.
 
 
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 15:20 via WEB
Era giusto dare la parola all'esperto...
 
birramoretti_m
birramoretti_m il 22/02/12 alle 16:07 via WEB
Averceli, i pensieri pieni di sperma: niente più mal di palle.
 
 
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 16:09 via WEB
Ho capito. Domani scrivo solo "sperma" e aspetto che le vostre fantasie facciano il resto... L'avrei dovuto saper in fondo... :)))
 
zanna1999
zanna1999 il 22/02/12 alle 16:30 via WEB
Rileggo...
 
zanna1999
zanna1999 il 22/02/12 alle 16:33 via WEB
Di nuovo..rileggo...
 
 
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 16:33 via WEB
Non è meglio se ti droghi come tutti? :)
 
   
zanna1999
zanna1999 il 22/02/12 alle 16:36 via WEB
Pstttttttttt...mi deconcentri :-))
 
zanna1999
zanna1999 il 22/02/12 alle 16:35 via WEB
Secondo me sbagliava a non cambiare le abitudini..che vita monotona..Pero quella passione per orologi è interessante..
 
 
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 16:37 via WEB
Cosa c'è di interessante in un orologio?... Lo dico sul serio, sono curioso....
 
zanna1999
zanna1999 il 22/02/12 alle 16:44 via WEB
È chiaro che Mr.Amore soffre di un ossessione compulsiva che riguarda il tempo…si rende conto che gli sfugge e non si gode la vita cercando di controllarlo..portalo da un bravo ;-)
 
 
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 16:48 via WEB
A no, sono cazzi suoi. E' grandicello che si curi :)
 
beside_me
beside_me il 22/02/12 alle 16:58 via WEB
la chiave è tutta lì,concentrata nella battuta finale :)
 
 
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 17:00 via WEB
Cioè.. vuoi dirmi che non vuoi chiedermi a proposito dello sperma? Sei sicura?... Guarda che è un argomento alla moda...
 
   
beside_me
beside_me il 22/02/12 alle 17:06 via WEB
ti ringrazio,ma è una di quelle cose che si spiega da sola,e poi se la moda sta da una parte,io vado dall'altra.
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 17:13 via WEB
Ecco. Come uno schiaffo, ma con più classe.
 
esperiMente
esperiMente il 22/02/12 alle 17:56 via WEB
Sono giunta alla conclusione. Non nel senso che l'ho finito, visto che non l'ho manco iniziato. Però ho capito che tu passi la vita a scrivere, non c'è altra spiegazione.
 
 
non.sono.io
non.sono.io il 22/02/12 alle 17:59 via WEB
In verità scrivo solo nell'ora di pausa. Ma se questa visione romantica dalla mia vita ti aiuta a star meglio, bhe non sarò certo io a distoglierti dal sogno.
 
   
esperiMente
esperiMente il 22/02/12 alle 18:24 via WEB
Mi chiedo in quale parte del tuo corpo riesci ad accumulare tante immagini per poi riuscire ad espellerle così di getto.
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Io lo so. il 23/02/12 alle 08:52 via WEB
Tutte quelle immagini le accumula nella testa. Si vede anche il foro da cui le espelle di getto...
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 23/02/12 alle 14:29 via WEB
Troppo lungo da spiegare. E questo è già un indizio.
 
giginosco
giginosco il 23/02/12 alle 13:57 via WEB
Un post sullo sperma, scelta coraggiosa.
 
 
non.sono.io
non.sono.io il 23/02/12 alle 14:29 via WEB
Nemmeno tanto da quello che risulta interessare l'argomento...
 
Halmv
Halmv il 23/02/12 alle 13:57 via WEB
in attesa di sviluppi possiamo dire che la morale e' "Il D'amore non vuole pensieri. ma cosi ' diventa inutile.." ?
 
 
non.sono.io
non.sono.io il 23/02/12 alle 14:29 via WEB
Ma la morale non è sempre quella fai merenda con Girella?
 
   
Halmv
Halmv il 23/02/12 alle 14:32 via WEB
Girrella ha detto che non mi vuole piu' vedere neanche a colazione perche' sono inutile ed ho il naso troppo grosso.
 
     
non.sono.io
non.sono.io il 23/02/12 alle 14:34 via WEB
E come dargli torto?
 
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