NON E' UN BLOG

Il fatto è che sono cinquemila anni che aspettiamo l’uomo nuovo. E una volta dovrebbe avere la barba, una volta la testa di un cervo, e una volta dovrebbe portare le tavole della legge, oppure indicare una terra promessa, un’altra ancora ha una voglia di fragole in fronte, e poi dovrebbe essere alto, o vecchio, oppure giovane. L’ultimo uomo nuovo doveva essere nero.
Eccolo! Hanno gridato tutti. E’ lui l’uomo nuovo! Deve esserlo per forza visto che è mezzo africano! Che io mi sono sempre chiesto, ma che cazzo c’entra che è di colore? Che garanzia è? E se Obama fosse stato roscio? Perché i rosci non possono essere uomini nuovi anche loro? Allora siete razzisti, anzi non lo siete più, visto che avete eletto un nero presidente. E lascia stare che fino a due mesi fa li facevate a pezzi mentre gli chiedevate il libretto di circolazione, e lascia perdere che li avete trattati per secoli peggio degli animali. Lo avete eletto, ce l’avete fatta: è il vostro presidente, e quindi per forza l’uomo nuovo.
Anche noi abbiamo il nostro uomo nuovo. Non è nero e alto come quello loro, certo, però adesso con quella benda in faccia assomiglia al cugino nano di Capitan Harlock, e fa pure lui la sua sporca figura. Anzi sporchissima.
Ma torniamo a noi, anzi a loro. L’uomo nuovo s’è messo lì sul palco, come fanno tutti gli uomini nuovi, e ha cominciato a dire tutte quelle cose nuove che dicono gli uomini nuovi. Oddio, proprio nuove nuove no… Diciamo usate, visto che la guerra noi non la facciamo più da un sacco di tempo che tanto ci riesce malissimo farla, e che l’assistenza sanitaria gratuita ce l’abbiamo dai tempi di quell’altro uomo nuovo, quello con la divisa e la scucchia. Ma gli americani sono così, un po’ coglioni diciamocelo, e siccome venivano da un decennio di uomo nuovo con un difetto di fabbrica al cervello che non gli permetteva di dire nient’altro che minchiate, appena hanno sentito un frase con un po’ di logica hanno subito pensato è fatta, questo è sicuramente l’uomo nuovo. E poi è nero. E uno da dietro diceva “ma che cazzo c’entra che è nero?”, ma nessuno lo ha ascoltato.
Il mondo è entrato in fibrillazione, in trepidante attesa un po’ come quando aspetta la fine della puntata del Grande Fratello per sapere chi sarà eliminato, e proprio con lo stesso meccanismo psicologico ha iniziato a commentare l’uomo nuovo ancora prima che desse qualche motivo per far capire che era nuovo. Era nuovo per default, punto.
L’uomo nuovo s’è seduto sulla poltrona e tutti s’aspettavano facesse subito qualcosa di nuovo. Stavano tutti lì: ecco ora arriva il nuovo, ecco il nuovo che arriva, guarda guarda m’è sembrato di vedere qualcosa di nuovo che si muoveva laggiù… Ma l’uomo nuovo di nuovo ha continuato ad avere solo il colore della pelle, coerentemente con il suo programma elettorale. Diamogli un nobel per la pace, così magari intuisce cosa ci aspettiamo di nuovo da lui. Mandiamolo a Copenaghen che lì è sicuro che capisce. E l’uomo nuovo, proprio come tutti gli uomini nuovi della storia, non ha fatto proprio un cazzo di nuovo.
Allora, tutti un po’ delusi, abbacchiati, tutti tranne quello che stava dietro e che gridava “che cazzo c’entra che è nero”, hanno iniziato a guardarsi intorno in cerca di un altro uomo nuovo. Deve esserci per forza un uomo nuovo. Lo dicono tutti, anche su internet, quindi deve stare da qualche parte.
Poi a qualcuno venne in mente una cosa illuminante. E se ci fossimo sempre sbagliati? Intendo dall’alba dei tempi, se avessimo sempre capito male e quello che dovevamo aspettare non era l’uomo nuovo ma l’uovo nuovo? Magari in mezzo a quel casino dove tutti urlavano all’uomo nuovo, ci siamo confusi… Capita no? Deve essere così: dobbiamo aspettare l’uovo nuovo.
Ed è da allora che l’umanità ha smesso di cercare l’uomo nuovo, restando nell’attesa speranzosa dell’uovo nuovo.



CCCP!

Come una malattia della pelle localizzata
Ogni irripetibile chance un disturbo residuo
Pravda! Pravda! Rude Pravo! Tribuna Ludu! KGB! KGB! KGB!
Altroché nuovo nuovo
Sensazionale afferrare l'occasione propizia
Indicare con una crocetta
La qualità, la quantità desiderata
La qualità, la quantità desiderata

Fedeli alla linea
Fedeli alla linea
Fedeli alla linea
CCCP!
SSSR!

Fedeli alla linea, anche quando non c'è
Quando l'imperatore è malato, quando muore o è dubbioso o è perplesso
Fedeli alla linea la linea non c'è
Fedeli alla linea la linea non c'è
Fedeli alla linea la linea non c'è

Fedeli alla linea
Fedeli alla linea
Fedeli alla linea
CCCP!
SSSR!
Altroché nuovo nuovo...

(CCCP)