Creato da lacey_munro il 24/03/2014

Tony Albert Brewster

T.A.B.

# 189

Post n°294 pubblicato il 22 Ottobre 2018 da lacey_munro

A un critico letterario

Ho visto la distanza mentre camminavi
fra l'allampanata cadenza della tua precaria figura
e il volo della cicogna che evisceri in un Lirico,
ho notato
che non si è nati per cogliere il cielo
ma, spesso, per afferrarne i veicoli che lo solcano

Lascia il santuario e il tuo telescopio, nessuna lente
appannerà la volta sopra il tuo capo arruffato,
sei eccellente e nessuno nega che esamini
con proprietà e competenza, ma dov'è l'astro?
ti è sfuggito,
si è celato in una nebulosa per gravitare

E sgravare coralli attraverso l'atmosfera quieta:
è un uomo solo la tua stella,
un coriandolo, un petardo in spazi incommensurabili

Lo segui, lo appesantisci, nulla di veramente Tuo è Suo
mentre una mansarda donata dal mecenate
lo chiama, e lì lui è appoggiato alla parete, occhi aperti.

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Commenti al Post:

# 189

bluaquilegia il 22/10/18 alle 10:35 via WEB

ciao tob, la memoria mi riporta Spoon River Anthology... mi piace molto l�ultimo frammento di verso, troppo umano: �lui � appoggiato alla parete, occhi aperti�, un verso del genere pu� diventare qualsiasi scrittura. abbi cura, 01

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lacey_munro il 22/10/18 alle 11:29 via WEB

Ho aperto gli occhi, 01, e ho visto cose bellissime... Grazie :)

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quasiunaseduzione il 22/10/18 alle 16:06 via WEB

L�aperto, quello spazio puro, infinito, nessuno lo possiede fino in fondo, ma un sentore ne abbiamo, come l�aria che respiriamo.. (�Errante� nel suo stile di scorci poetici, ma il volo �pintoriano��)

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lacey_munro il 22/10/18 alle 16:45 via WEB

Aria pura. Cadenzata. Puntinismo e visione costretta negli ambiti indispensabili della definizione analitica. MA LUI � L� appoggiato alla parete, OCCHI APERTI.

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several1 il 22/10/18 alle 17:38 via WEB

auguriamoci la (pi�) giusta visione ...

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lacey_munro il 22/10/18 alle 17:41 via WEB

Spero, Dani, in un giorno in cui un critico aderisca come una seconda pelle a ci� che tenta di decrittare :) Ciao

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woodenship il 23/10/18 alle 19:29 via WEB

Mi pare che si posa definire ieratica,l'immagine di questo critico che risalta dal tuo ritratto: un critico letterario pensoso, quasi astratto nel suo divagare, mentalmente dissociato dalla sua materia...Ma, i mecenati non erano per gli artisti? Gi� che i critici la loro mansarda ce l'hanno dagli editori, in combutta con gli artisti stessi,mi sembra. In fondo in fondo sei stato sin troppo benigno......ciao.......W.....

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lacey_munro il 24/10/18 alle 09:31 via WEB

L'impossibilit�, Wood, per un critico di sentirsi POETA. Per stare in tema diceva anche Baudelaire che un lirico finisce sempre con il divenire critico, ma il passo opposto non accadr� mai. Ciao! E Grazie!!!

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oltreL_aura il 25/10/18 alle 10:15 via WEB

Ed hai aperto gli occhi li' dove in Molti � difficile ...

Un caro saluto.

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lacey_munro il 26/10/18 alle 16:27 via WEB

Taluni lo chiamano astigmatismo poetico :))))))))) ciao, Laura

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korov_ev il 25/10/18 alle 10:21 via WEB

Eh gi�, un critico raramente sa cogliere il cielo. Il problema � che spesso, secondo me, non sa neanche parlare il linguaggio dei veicoli che lo solcano. Talvolta li afferra per la coda, ma � solo un'illusione, un istante che non sa trattenere.
� il contrasto che ci sar� sempre tra gli occhi aperti e le lenti appannate; tra il vestito della realt� e il suo corpo nudo.
Abbi una buona giornata, poeta :-)

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