Tony Albert Brewster

# 278

Sragionando

Non c'è nessuno,
nient'altro che ingoiare in fretta
per non soffocare

è uno di quegli istanti dove barcolli
e stampigli sul braccio cifre a caso
che non capo hanno, né coda

Sai che hai bisogno di vivere
ed opprimere la paura
appoggiata alla finestra
che ti guarda,
mesta e infida, e ti vede passare

zoppicando e strascicando
da un lato all'altro della via;
Sai: forse sono solo giorni
Che restano
ma baciami
E stiamo insieme
perché muoio dal sorridere

Dalla voglia di vivere ancora
come vivevo
Quando un botto in un cielo
era un gradino
sceso con gioventù e gioia
sciatta

Quando rinfrescavo ogni notte
le caviglie dell'alba,
con rabbia e grida giocose

Ho necessità d'Oceano
di percorrerne il limitare,
aggrappato unghie e frescura
solo in due ma con il vero amore

# 277

5 years

Non ho passato momenti spenti
o sfiorato colonne
di cartapesta,
perché ad offrire cieli ci stavi,
e la brutalità di una Terra
brancolava stordita

Burlona è la vita dopo cinque anni,
radicale è la ricomposizione
sano il piacere
di averti incontrato
mentre cuce, come mimica
il sorriso che non ti occorre abbozzare

# 276

Club Der Visionaere

Stipiti d'aggressioni pure, fluttuare,
il mondo che non ci manca e la lotteria della notte,
si inargenta il fondo della metropoli
e Io annuisco
quando mi allontano.
Il buio, quello reale, lo avete mai incontrato?
Il mio riposo è il grezzo ciondolare
lento ad agitare gli occhi
e a fare delle orecchie una grancassa
che abbracci nudo la città immensa.
Rancore evaporato, respiro gelato,
valgono due più due i turchi che azzuffano.
Sangue pompa arterie sopra
i viadotti.
Non avrò letto,
la colonna si sparge al mattino
torre di una televisione sparata
spirata con il primo raggio.
Città cattiva, senza dubbio
ma che si affida a te, unicamente:
il resto vive
pronto a morire in un'altra sera.