IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO
Ho letto la lettera di Nadia, e mi sono decisa a scrivere, fino ad ora non ho parlato
della
mia malattia , non mi piace farmi commiserare, ma adesso mi sono veramente
arrabbiata. A gennaio ho scoperto di avere un tumore alle ovaie e all'utero, sono
stata operata a marzo, poi ho fatto la Kemioterapia. Ora ho scoperto di avere un
tumore anche al seno, e visto che ho ancora metastasi al ventre, mi opereranno
a tutti e due. Fino a quì tutto normale, si fà per dire, ma non è così, perchè per
l'INPS io ho finito il mio periodo di malattia, dopo sei mesi all'INPS hanno deciso
che il tumore passa, oppure che la persona sia morta, perchè altrimenti non mi
spiego perchè solo sei mesi.,e visto che ho il ferro quasi a zero io non mi reggo in
piedi, devo salire e scendere le scale sempre con un aiuto.
Ma della serie il male non viene mai da solo, è successa un'altra cosa.
Tre anni fà, in tempi non sospetti della mia malattia, ho fatto la richiesta dell'ascen-
sore alle case popolari dove abito. io oltre a quello che mi è venuto ora, ho un'insuf-
ficienza respiratoria , il diabete, e l'ipertensione, con queste patologie ci avevano
accordato l'ascensore, (non solo per me, ma anche per molte persone anziane del
palazzo), erano anche stati stanziati i fondi, dalla lettera dell'ATER si diceva che
stavano solo aspettando di fare la gara d'appalto, e che entro la fine dell'anno,
sarebbero cominciati i lavori dell'ascensore.
Invece neanche per sogno, hanno fatto sindaco il giustiziere della notte Alemanno,
che ha deciso di risanare il buco che c'è a Roma, e invece di bloccare la pulizia dei
giardini, o delle scale, ha bloccato gli ascensori, non gli è venuto in mente che
magari le scale ce le possiamo pulire da soli, ma l'ascensore serve ai malati, agli
andicappati, agli anziani, insomma ai più deboli, lui ha punito proprio noi. Caro
Alemanno è dal tempo degli antichi romani che c'è il BUCO a Roma, e tu hai
deciso di tapparlo proprio ora, e in questo modo? - Silvia