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Post n°251 pubblicato il 08 Marzo 2013 da piccolofiore2008

Il vento piega i giunchi, smuove i contorni delle cose,
solleva un petalo e lo porta via, verso un tempo consunto.
Un tempo fatto di luoghi conosciuti, di dolori non finiti,
di un "no" gridato a gran voce...che poi è divenuto un "sì" rimpianto.
La vita ha sempre due lati, due prospettive diverse.
Verità: sciocca presupponenza dell'essere umano..
Guardo questo grigio divenir sempre più chiaro..e scuoto la testa:
pensavo sarebbe seguita la pioggia.
Adesso è giunto il tempo di esser capace d'aspettarmi il sole.
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Commenti al Post:
chladni0
chladni0 il 08/03/13 alle 14:49 via WEB
Una cosa attesa, esiste già a metà. Lo vedrai il sole...lo vedrai.
 
 
piccolofiore2008
piccolofiore2008 il 08/03/13 alle 18:35 via WEB
Vero, l'importante è anche attendersele, le cose.. Auguro a te la stessa cosa, di cercare, attendere la luce e di trovarla..:)
 
nonsolo_musica
nonsolo_musica il 08/03/13 alle 18:28 via WEB
Togli la tenda e quel sole illuminerà la tua stanza! Ah, copriti però!!! ;)) Sorridi e un sorriso per te. Bacio e abbraccio! ;)
 
 
piccolofiore2008
piccolofiore2008 il 08/03/13 alle 18:34 via WEB
E' l'unica cosa che desidero: toglier quella tenda.. Coprirmi? Uhmmm.. Non so...Effettivamente...Ma son sempre stata una che si "scopre" molto, io..;) Sorriso fatto..e ricambiato..come il bacio e l'abbraccio..^__^
 
   
nonsolo_musica
nonsolo_musica il 09/03/13 alle 01:35 via WEB
Interessante... ecco un lato di te che non conoscevo... quello "scoperto"... ;) Allora vestiti solo di sole... :) Ribacio!
 
     
nonsolo_musica
nonsolo_musica il 16/03/13 alle 18:29 via WEB
Userò l'immagine del tuo per un mio post ;) Posso? Nel frattempo, un abbraccio e un bacio... :)
 
     
piccolofiore2008
piccolofiore2008 il 16/03/13 alle 19:07 via WEB
Certo che puoi!! E' una vera lusinga!! Verrò a leggerti presto... Ricambio bacio e abbraccio (ma quanti, eh!!)..^_^
 
carmarry
carmarry il 09/03/13 alle 02:26 via WEB
E questa non è più prosa.Quando la prosa diventa poesia c’è una presa di coscienza di ciò che è il dolore perché è stato doloroso il tempo rimosso invece che elaborato,metabolizzato.Il poeta ha bisogno della sua poesia per dare pieno sfogo al suo tormento antico salito alla coscienza…con forza inattesa e liberarsene nei suoi versi per poi riprendersi la sua vita con più rispetto,serenità, consapevolezza,onore e dignità.Ma il poeta scrive più poesie non una,altrimenti non sarebbe tale ma solo uno che ha messo,una volta,in versi un suo sentire e nulla più. Ci sono più poesie in questo blog,forse ogni Post ne è una:poesie in prosa.Ora poesia in versi…liberazione.Momentanea o definitiva?E’ un Percorso:inizio…un po’ di strada già fatta o ancora più avanti? E’ così importante misurarlo? Non credo. Penso basti sapere che la strada è quella giusta e si è iniziato a percorrerla.Ma come faccio(non io:tu!)a sapere che è proprio quella? Semplice: la luce!Se il grigio diventa più chiaro e io attraverso quel sentiero,non sono le nuvole che passano ma il mio percorso che le lascia indietro,essendo io alla ricerca della strada “verso” la luce. Consapevolezza di ciò che è stato:certo: è stato…lo so! Chi più e meglio del protagonista può saperlo? E’ l’unico che oltre alle sue deve conoscere le battute ed i ruoli di tutti! Incertezza di ciò che sarà(ma chi potrà mai saperlo e a chi importa sapere di domani se il domani comincio a plasmarlo con le mie mani appena oggi?): è evidente. Cosa sarà?: lo stesso di oggi con un vissuto ed una consapevolezza diversi? O sarà esso stesso diverso in un diverso altrove? O…o niente…basta! Stupida e inutile è la ricerca della rassicurazione quando la vita è già un insieme di burroni che a volte si scansano, altre si cade in essi. Salutare, benvenuto “non sapere”! Non posso,non voglio e non devo saperlo adesso. Una certezza: (senza che vi sia –e infatti non c’è- un “forse”): “Adesso è giunto il tempo di essere capace d’aspettarmi il sole”: ADESSO: è nella nudità dell’attimo: è il presente! In questo inizio,in questo(forse solo?Ma non è certo poco!) cammino, non mollare, tieni duro: sii scoglio contro vento e maree…perché così avviene il “percorso”! Solo così il tempo che scorre non passa, così la tua vita non muore…così cade ma s’eterna senza più ire o rimpianti il tuo ieri…così rinasce,si evolve e diventa:Domani! Scusa se qualche volta ho parlato in prima persona come se stessi parlando tu: era solo per utilizzare uno stile dialogico, più diretto e immediato in una circostanza di già non facile interpretazione. Uno slendido week end ed un in bocca al lupo. Notte serena
 
 
piccolofiore2008
piccolofiore2008 il 10/03/13 alle 10:43 via WEB
Pensare di "rimuovere" con l'oblio un tempo doloroso è una pura illusione. Ce lo siamo detti tante volte. Elaborarlo è possibile se lo si guarda in faccia con durezza e coraggio. Viene così il momento del dolore consapevole. Poi, giunge un altro momento: quello di imparare a conviverci, che non vuol dir necessariamente soffrir di meno, ma..imparare a sopportare quella sofferenza senza che tracce profonde rimangano ogni volta che lo si guarda in faccia. Le parole mi aiutano. Quelle che mi dico da sola..quelle che giungono da chi è in grado di capire, perchè per primo ha saputo affrontar quello stesso dolore.Le strade per giungere all'equilibrio sono tante e diverse. E, come tu dici, non importa quali saranno di preciso: importa che l'attimo in cui quel grigio diventa luce esista. Può essere un secondo..o un interminabile momento: ciò che conta è riuscire a percepirlo, senza negargli la possibilità di invaderti e asciugar le ferite sanguinanti. Imparare ad esser scoglio contro le maree, faro per me stessa, anche se la tempesta scuote. E non è un mero accettare le situazioni di fatto..Posso anche accettarle, quelle, se non ho mezzi per superarle. Ciò che conta è..semplicemente non permetter loro di piegarmi all'immobilità, all'arrendevolezza..a considerare la vita solo grigio spento. Forse, questa è la cosa più coraggiosa che potrei riuscire a fare: permettere a quel momento "salvico" di..cullarmi e di dirmi "Sorriditi, proteggiti, rispettati...viviti". Crepi il lupo(...povero lupo..^__^), Carlo..e sereno weekend anche a te..:). Ti abbraccio stretto stretto e ti mando un bacio..
 
fin_che_ci_sono
fin_che_ci_sono il 10/03/13 alle 18:15 via WEB
Pensare in positivo, possibilmente, è la formula che risolve questa vita al di là di ogni sua determinazione, e che, come tu scrivi, ha due lati: è sempre ambivalente e va accettata così com'è, consapevoli delle difficoltà che ci prepara e delle possibilità che ancora ci offre... Ti auguro una buona serata. Fin
 
 
piccolofiore2008
piccolofiore2008 il 10/03/13 alle 18:24 via WEB
Già..Pensare in positivo..che, molti, confondono con l'essere ottimisti. No, non è ottimismo. E'..accettare, senza sentirsi consumati, sia il lato buono, sia quello meno buono della vita, senza bendarsi gli occhi e crearsi vane speranze o illusioni.. Non è semplice. Richiede un tale sforzo, ogni volta che quel grigio sembra invadere la tua visuale.. Ma, in fondo, è l'unica via. Cogliere la luce nel buio..anche i raggi più flebili di essa..quelli che ti danno il calore a cui aneli. Buona serata a te Fin..e grazie..:)
 
lab79
lab79 il 14/03/13 alle 04:29 via WEB
Le fondamenta dei sogni non sono le illusioni, ma i rimpianti. Ma per costruirci sopra, bisogna seppellirli.
 
 
piccolofiore2008
piccolofiore2008 il 14/03/13 alle 09:19 via WEB
Considerazione decisamente cupa, Lab. Però, ha un suo fondamento. I rimpianti sono concime, nel determinare lezioni di vita che insegnino da dove ripartire e, soprattutto, in che direzione andare. Dovrebbe esser così..ma, sai, spesso i rimpianti piegano, tolgono le forze, segnano tanto profondamente che sopravvivono nel tempo e innescano una spirale di scelte che stritolano proprio loro, i sogni. La meta, allora, diventa quella di rialzarsi e trovare una sola cosa: l'equilibrio. Un equilibrio inteso come un punto di contatto tra il "dentro" e il "fuori", in un gioco di bilanciamenti che è fatica e prova di coraggio.
 
   
carmarry
carmarry il 19/03/13 alle 00:40 via WEB
Ecco perché –a mio parere- la vita andrebbe vissuta sempre con forza e coraggio anche a costo di dover poi avere qualche lacrima da ingoiare a causa della fatica che è servita per recuperare da chissà dove quel coraggio: perché poi c'è il rimpianto che,si dica quello che si vuole,non lo si sotterra mai.E' lì e lì rimane.Meglio non avere nemmeno 1 rimpianto.Ciò che affermo potrebbe indurre a pensare di me: tu non sbagli mai nella vita? Assolutamente! Ho sbagliato,sbaglio e sbaglierò. E’ una componente del vivere alla quale non può sottrarsi nessuno.E per alcuni di questi errori forse avrò dei rimorsi.E’certo! Però io spero di avere 100,1000 rimorsi,per gli errori commessi,per malintesi non affrontati a viso aperto,per qualche "no" detto a chi si vorrebbe dire solo "sì",magari sbagliando e senza una totale convinzione e qualche "sì" inaspettato anche per se stessi e non profondamente sentito,ancora sbagliando…e facendo involontariamente male a qualcuno…ma non voglio rimpianti,nemmeno uno solo.Per ogni errore commesso di cui ho rimorso posso ancora chiedere o provare a chiedere perdono e se non ci riuscirò avrò la salvifica coscienza d'averci comunque provato mentre 1 rimpianto,anche 1 solo,mi ricorderà sempre ed in ogni caso,qualcosa che ho perso per sempre,a cui ho rinunciato,non importa perché,quando avrei potuto averla,ma non potrò mai più ottenerla né più provare a cercarla.Questa è la maledizione del rimpianto.Quando la vecchiaia renderà ogni giorno più difficile il mio cammino e più lento il mio pensiero,mi guarderò,come tutti,indietro,rivisiterò il mio passato e sorriderò per le cose belle che hanno accompagnato la mia vita,mi rimprovererò per le cose sbagliate…tranquillamente anche se dovessi trovarci qualcosa che mi provoca rimorso perché non sarà ciò che mi farà soffrire. E la mia sarà una vecchiaia serena perchè mi permetterà di guardare ad un passato appagante. Se invece dovessi trovarci un unico rimpianto quello mi provocherà insoddisfazione e malinconia.Sarà quello a tenermi compagnia,a farmi porre coattivamente la domanda:"Perché?Perché non ho colto quell'occasione?L'ho persa per sempre e non riesco a spiegarmi perché?". A posteriori è sempre così che si ragiona!Ma sarà quella la domanda che mi accompagnerà tristemente fino all'ultimo respiro. Ho parlato di forza e di coraggio…secondo la propria natura e le proprie possibilità,ovvio. Nessuno potrà mai chiedere ad un cerbiatto di fare il leone,ma ogni cerbiatto,quando “sente” il leone,non rimane lì ad aspettare di esserne la preda,non va ad accucciarsi nella tana del Re…scappa,cerca d’ingannarlo,prova a difendere la sua vita con le sue possibilità ed anche con qualche colpo dei suoi zoccoli…ma di sicuro non rimane lì e non prova certo a salvarsi facendo finta di ruggire…E molte volte ce la fa’.Tanti cerbiatti arrivano a diventare cervi e morire di morte naturale…di pura e semplice vecchiaia pur avendo incontrato diversi leoni sul loro cammino. Non sono necessariamente i più forti.Sono quelli che meglio hanno saputo rispondere con prontezza ai propri istinti e li hanno assecondati. Questa non è solo una mia opinione personale,perché come tale servirebbe a poco. E’ un dato! In questa rinnovata energia che sembra trasparire dai tuoi ultimi Post,questa nuova e diversa voglia di affrontare la vita,mi sembra di vedere l’impronta di una nuova e più consapevole visione della tua esitenza.E’ per questo che ti dico:”Non mollare! Dacci dentro!Mordila,per quanto possibile, la vita. Se sei leone insegui convinta il tuo cerbiatto,se sei cerbiatto,pianifica la migliore fuga che in questo caso non è vigliaccheria ma,al contrario,voglia di difendere strenuamente la tua unica e sola vita!”.Così non avrai rimpianti! Ed è questo che ti auguro: non averne.Mai!Notte serena
 
     
piccolofiore2008
piccolofiore2008 il 19/03/13 alle 10:07 via WEB
Chi è cerbiatto non può diventar leone:credo che questa sia una legge di natura. Come giusto è che il cerbiatto si difenda, anche con la fuga, quando serve. Questa è una lezione di vita che cerco d'imparare, ultimamente. Ma non è semplice. Perchè, in fondo, nella vita sociale(non in quella naturale) nulla è semplice. Anche il rapporto coi rimpianti o coi rimorsi non lo è. Lo è..per chi è leone..non certo per chi rimane cerbiatto.. E' una questione di forza di carattere. E tu mi dirai che il carattere si forma..ma ha una sua origine nell'indole..e quella, credo, non muta. I rimorsi son dolorosi e fanno male di più quanto meno ci si riesce a perdonare. Forse, il succo della questione è tutto lì: perdonarsi. Il rimpianto, d'altro canto, potrebbe non esistere proprio se si riuscisse ad esser clementi con se stessi..a concedersi possibilità, spazi, cura. Sbagliare ferendosi è sopportabile. Ma sbagliare ferendo è insostenibile..per un cerbiatto. E, allora, si ritorna al discorso dell'equilibrio. In questo momento della mia vita, forse, questo sto cercando di comprendere: quanto sia possibile quest'equilibrio e quanto e come sia raggiungibile. Perchè, Carlo, che la mia vita sia una sola e che ho il dovere di difenderla, questo è un concetto che mi è chiaro..così come mi è chiaro che essa è sottoposta alla caducità più assoluta. Forse, e dico forse, è proprio questo che mi scuote così tanto ultimamente.. Sarà la..crisi di mezza età?? ^__^ Tu, sicuramente, potrai illuminarmi in merito, con gli "strumenti conoscitivi" a tua disposizione.. Il tuo augurio, però, me lo prendo e me lo tengo stretto e caro, vicino al cuore, perchè è una speranza che può vestire di nuovo il mio futuro: per il passato, ormai, nulla posso più fare. Serena giornata a te, amico del cuore..;)
 
Strangefruit45
Strangefruit45 il 14/03/13 alle 12:50 via WEB
Il sole arriverà e scalderà come non mai...stanne certa. Un abbraccio. S.
 
 
piccolofiore2008
piccolofiore2008 il 14/03/13 alle 16:30 via WEB
:) Grazie, Strange.. Un abbraccio a te..
 
mymuse77
mymuse77 il 15/03/13 alle 12:25 via WEB
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