Espressioni

Tempo fa, quando facevo un lavoro appetibile per i lavoratori meno concettuali dell'azienda in cui prestavo la mia opera, mi sentivo spesso accusare di essere un terrone che era arrivato al nord (Firenze) per rubare uno dei posti di lavoro migliori. Allora, per farmi dispetto, mi dicevano che la Sicilia (per loro Taranto era in Trinacria) meritava una doppia alluvione: la prima serviva ad annegare chi era rimasto e la seconda per finire il lavoro con i parenti che tornavano a soccorrere i primi annegati.
Questa storia mi ha fatto venire in mente due strategie:
la prima era quella di distribuire una piccola quota di esche per attirare il pesce attorno alla barca. Ecco che saraghi, spigole ed occhiate accorrevano in branco approfittando del facile cibo (detta pastura) che noi, provetti pescatori, concedevamo con l'idea di riprendercelo, con tutti gli interessi rappresentati dall'intero pesce.
La seconda strategia che ho in mente è molto simile, dove la parte del pescatore è interpretata dalle banche e i branchi di pesci sono coloro che hanno contratto i mutui.
Ecco che il costo iniziale del denaro ha allettato molti lavoratori, i quali hanno creduto di potersi permettere il lusso di ricevere in cambio di una cifra appena accessibile la proprietà dell'immobile che fino a poco prima avevano in affitto, magari con la stessa quantità di denaro. Una volta che la rete ha circondato le prede, è arrivato il momento di aumentare gli interessi.
Perché non tutti sanno che l'EURIBOR non è determinato dal mercato ma da accordi tra le banche, ed ora le banche, chissà perché, hanno deciso di accordarsi su un aumento incondizionato di tale indice a cui è collegato il tasso di interesse dei mutui.
E il governo resta a guardare. Anzi no, si fa garante di un ulteriore prestito, ancora soggetto ad interessi, che le banche concedono per pagare il debito.
A proposito di alluvione: piove sul bagnato e questa volta non annegheranno solo i tarantini siciliani.
Allegria!