Espressioni

Sei mesi fa un mio conoscente ha aperto un'attività artigianale, una di quelle tradizionali per questa terra di Romagna. Si tratta di un chiosco di piadine, solitamente un'attività a conduzione familiare dove mamma e figlia preparano l'impasto, il babbo è alla piastra rovente ed il genero è alla cassa e serve i clienti.
Lui, invece, ha assunto una donna di mezza età con esperienza, con contratto regolare di sei mesi, per farsi aiutare nella preparazione e nel servizio. Ogni tanto ci sono andato, perché in quel posto la piadina è veramente buona e poi lui, pisino come è, usa solo ingredienti di qualità e la differenza si sente.
Ci sono andato la settimana scorsa e mi accorgo che è da solo. "Dove è la tua collaboratrice?" gli chiedo.
"Ah, lei non c'è più. Ora mi dà una mano mia madre." Mi risponde, con un tono piuttosto seccato. Non ci faccio caso e penso che anche lui abbia voluto seguire la tradizione che regola questo tipo di attività. Avrà optato per la conduzione familiare, ho pensato.
Poi lui continua. "Che grande delusione e che fregatura!".
Il mio sguardo si fa interrogatorio. Come sarebbe a dire che la mamma è una fregatura.
"Quella signora che ho assunto ed hai conosciuto, scaduto il primo mese di prova, si è data malata da quattro mesi e mi tocca pagarle una parte cospicua dello stipendio. L'altra quota spetta all'INPS".
Di che male si tratta me lo racconta immediatamente. Mal di schiena con tanto di certificato da parte del suo medico di famiglia. Mi racconta altri dettagli, tra cui uno non trascurabile che ha scoperto tramite un investigatore privato a cui si è rivolto perché le visite fiscali non la trovavano mai a casa.
Il detective,  gli fa vedere un dossier: Luigina Casadei (nome inventato) è ben nota a molti datori di lavoro. Ha adottato questo stratagemma, da 25 anni, in molte aziende agricole e artigianali: si fa assumere e, dopo il periodo di prova, si ammala improvvisamente. Con la compiacenza del suo amico medico.
Gli dico che non ci credo; non può essere vero! Un giudice gli darebbe ragione se fosse mostrata la prova della ricorrenza di tale comportamento.
Alché lui mi confida che il suo avvocato gli ha consigliato di pazientare. Lui è anche fortunato perché si tratta di soli sei mesi, e la perdita è di poche decine di migliaia di euro. Non c'è niente da fare, la signora è tutelata.
Sono gli stessi sindacati che le hanno curato ogni singolo dettaglio sulla strategia.
Resto sconcertato e gli chiedo come si comporterà d'ora in poi. Perché è chiaro che la mamma è lì temporaneamente.
La sua idea è quella di assumere solo raccomandati e, comunuque, sottoporli ad approfondita indagine investigativa prima di assumerli.
Morale della favola? Trovatela voi che io non riesco ad essere moderato in questi casi.