see-saw
dondolando tra sogni e ragione« OLIMPIADI E CLOUSEAU |
UN PAESE MEDIOCRE
Resta il silenzio, per provare a capire.
Io non mi spiego come sia potuto accadere, non lo credevo possibile, ma a questo punto per salvarci una volta per tutte dobbiamo smettere di sottovalutare.
Siamo stati, tutti e per anni, oggetto di menzogne, di insulti, di derisione, di disprezzo, di pernacchie, di inganni, di doppi giochi, e a metà di noi è piaciuto al punto da chiedere un bis, dietro l'anonimato del voto segreto e nel conforto di una massa che è forte nell'altrui debolezza.
Ora non so più cosa sia un valore.
Realmente, credo che i valori condivisi siano cambiati di contenuto, non sono più gli stessi, chi non si trova a suo agio in questo contesto probabilmente è perché ha parametri di riferimento fuori corso.
Non vale più la dignità, non vale più il rispetto delle regole e dei ruoli, non vale più il dialogo, non vale più il confronto, non vale più l'uguaglianza.
Inutile adesso star qui ad indignarsi, a protestare. O forse è utile ma intanto, prima di ogni reazione, dobbiamo riflettere, trovare contromisure serie e decise. Uscire dalla ragnatela in cui ci siamo ficcati, disfarsi delle armi altrui, che non saranno mai armi pari, per loro gingilli per noi fardelli insostenibili, smettere di giocare in trasferta e sempre di rimessa, appagandoci nell'elenco inconfutabile dei vizi altrui.
Tiriamo fuori le nostre virtù, quelle originarie, che non abbelliscono solo nel confronto con i mostri, ma rifioriscono nell'orgoglio di difendere ciò in cui si crede e che nonostante tutto esiste ancora.
Lasciamo segni e graffi su quest'Italia di vetro, che la spugna mediatica non possa detergere. Usciamo dal torpore.
Siamo convalescenti perché terribilmente assuefatti.
Se viene un cialtrone tra i cialtroni a vantarsi che la legge da lui scritta è una porcata e noi dopo due giorni ce ne dimentichiamo, questo vuol dire essenzialmente due cose: uno, che nel giro di due giorni c'è già chi l'ha sparata più grossa; due, che siamo incredibilmente abituati a questa mediocrità.
Ora BASTA!
E' dura, ma c'è una sola ricetta: continuare a credere.
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