Creato da bluaquilegia il 06/01/2014

la sete verde

"Avete 'n vo' li fior' e la verdura | e ciò che luce od è bello a vedere; | risplende più che sol vostra figura: | chi vo' non vede, ma' non po' valere." Guido Cavalcanti

 

 

« il tempo espanso, completamentecome la prima tra le cos... »

Bello è ciò che non è previsto

Post n°341 pubblicato il 09 Luglio 2019 da bluaquilegia

Le silence éternel de ces
esplaces infinis m'effraie
PASCAL, Pensée 206






THOMAS BERNHARD


"L'aspetto più sorprendente di me era la mia mancanza di comunicativa, che era una mancanza di comunicativa diversissima da quella di mia sorella. Il mio silenzio era un silenzio diametralmente opposto a quello di mia sorella. E a loro volta il silenzio, la mancanza di comunicativa di mio padre sono un'altra cosa ancora. Quello che io so di lui, pensai, è ancora troppo poco perché io possa fare un'idea di lui così com'è.
Per un attimo pensai: volevi passare questa giornata in compagnia di tua sorella.
Ma dissi: "Bello è ciò che non è previsto".
Mi rimane ancora la giornata di domani, pensai.
Questo pensiero mi confortò. Domani, domenica, mi alzerò presto e farò una lunghissima passeggiata con mia sorella. E parlerò con lei. A Leoben, pensai, rimango tutta la settimana nella mia stanza e, nella mia stanza, sono isolato in me stesso, verso la fine dell'anno sempre più isolato ermeticamente dal mondo esterno, pensai. Non mi permetto neanche una boccata d'aria fresca! Mi rendo odioso a molta gente isolandomi in quel modo. Se una volta tanto, in un momento di debolezza, vado a divertirmi da qualche parte, perché gli altri mi ci spingono, poi me ne pento. Ma ho forse un'alternativa? Prima delle undici devo essere a letto, penso, e intorno alle cinque mi alzo. La minima deroga agli orari che mi sono imposto compromette il mio equilibrio. Uno scienziato può percorrere la propria vita soltanto se si infila in quel corridoio buio, interminabile e quasi sempre senz'aria che è la sua scienza. "

brano tratto da PERTURBAMENTO, ADELPHI EDITORE, 1988 pagine 80 e 81

 

 

l'immagine, quella della copertina del libro nell'edizione del 1988, un fantastico disegno di Alan Odle 



















epimetea

la meraviglia di una straordinaria scrittura mitteleuropea
che resta ineguagliata nel corso dell'esplorazione degli anni.
questo superbo "recensore
del caos" mi significa casa interiore.

 

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Commenti al Post:
gianor1
gianor1 il 09/07/19 alle 15:59 via WEB
"Entrando a scuola tremavo, uscendo da scuola piangevo. Andavo a scuola come si va al patibolo, la mia decapitazione era sempre soltanto rinviata, e questa era per me una tortura" e durante la sua malattia "Qui, in questo trapassatoio, io mi ero imposto di non abbandonarmi alla disperazione, semplicemente dovevo lasciare che la natura umana, la quale si palesava qui, come probabilmente in nessun altro luogo, con assoluta brutalità, facesse il suo corso". Sono due frasi che sottolineano la vita ma soprattutto la linearità dele sue prime opere. La narrazione appare come una folle partitura musicale e nello stesso tempo rigorosamente matematica e geometrica. Non ho avuto difficoltà ad amare questo scrittore di cui non mi sono più liberato, volutamente. Gian
 
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 09/07/19 alle 17:24 via WEB
https://youtu.be/zETgpYMXllE
grazie gian
https://youtu.be/5WIc-AM7_NM 1959
https://youtu.be/QHHtwrqsrLE 1982
 
   
gianor1
gianor1 il 09/07/19 alle 21:20 via WEB
Il primo video è nella mia videoteca ma è sempre un piacere rievocarlo. Ascoltare la genialità esecutrice di Glenn Gould è un incanto. La sua libertà creativa ed interpretativa ancora oggi eccelle in campo mondiale. Grazie del picevole dono. Gian p.s: è uno dei pianisti che mia mamma include nei suoi piani di lavoro in Conservatorio.
 
     
bluaquilegia
bluaquilegia il 11/07/19 alle 15:03 via WEB
chissà che penserebbe bach di tutti gli sforzi interpretativi che lo rendono comunque protagonista
 
woodenship
woodenship il 10/07/19 alle 03:36 via WEB
C'è chi comunica con i gesti, chi con le parole, chi con la postura,altri ancora fanno segnali di fumo,però chi comunica con gli scritti ha sempre un linguaggio che lo stanca al solo pronunciarlo tale.Ma, in fondo,è l'inevitabilità di un accento che denoti un moto interiore imprevisto, a metterlo sull'avviso, facendogli credere che ciò è il bello. Ed io a quest'ultimo m'inchino.......Un bacio scintillante di stelle.....
 
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 11/07/19 alle 15:04 via WEB
che bella cosa hai scritto, egregio poeta. grazie. 01
 
lacey_munro
lacey_munro il 11/07/19 alle 10:52 via WEB
La solitudine dello scrittore è una condanna; poi diventa una benedizione; poi di nuovo una condanna; Alla fine inizi a Vivere. https://youtu.be/9idwGs8BpeQ
 
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 11/07/19 alle 15:07 via WEB
tra impromptu e moto perpetuo. il brano è molto suggestivo, grazie tob., 01
 
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