Creato da bluaquilegia il 06/01/2014

la sete verde

"Avete 'n vo' li fior' e la verdura | e ciò che luce od è bello a vedere; | risplende più che sol vostra figura: | chi vo' non vede, ma' non po' valere." Guido Cavalcanti

 

 

« come se fossimo stati me...soli, così profondamente... »

l'infinito della caduta di icarus

Post n°468 pubblicato il 28 Ottobre 2020 da bluaquilegia

ZBIGNIEW HERBERT
IL SIGNOR COGITO E L'IMMAGINAZIONE



I

Il Signor Cogito non si è mai fidato
dei trucchi dell'immaginazione

il pianoforte sulla cima delle Alpi
per lui suonava concerti stonati

non apprezzava i labirinti
la sfinge lo riempiva di disgusto

abitava in una casa senza cantine
specchi e dialettica

le giungle di immagini attorcigliate
non erano la sua patria

si innalzava di rado
sulle ali della metafora
poi cadeva come Icaro
nell'abbraccio della Grande Madre

adorava le tautologie
la spiegazione
idem per idem

che l'uccello è uccello
la schiavitù schiavitù
il coltello è coltello
la morte morte

amava
l'orizzonte piatto
l'attrazione terrestre

II

Il Signor Cogito sarà annoverato
nel genere dei minores

accoglierà indifferentemente la sentenza
dei futuri studiosi delle lettere

usava l'immaginazione
per tutt'altri scopi

voleva farne
uno strumento di compassione

desiderava capire fino in fondo

-          La notte di Pascal

-          La natura del diamante

-          La malinconia dei profeti

-          L'ira di Achille

-          La follia dei genocidi

-          I sogni di Maria Stuarda

-          La paura dell'uomo di Neandertal

-          La disperazione degli ultimi Aztechi

-          La lunga agonia di Nietzsche

-          La gioia del pittore di Lascaux

-          La crescita e la caduta della quecia

-          La crescita e la caduta di Roma

e così rianimare i morti
mantenere il patto

l'immaginazione del Signor Cogito
ha un movimento pendolare

passa con precisione
da sofferenza a sofferenza

in essa non c'è posto
per i fuochi artificiali della poesia

egli vorrebbe restar fedele
all'incerta chiarezza


versi da RAPPORTO SALLA CITTA' ASSEDIATA, Adelphi Editore

 

 

 

 

 

 


HENDRICK GOLTZIUS, ICARUS

 

 

 

 

 

 

 

fuck nota

la caduta di icaro
è eterna, eterna
impressione di vuoto.

 

 

 

 

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Commenti al Post:
gianor1
gianor1 il 28/10/20 alle 12:34 via WEB
E'proprio veritiero che i Poeti sono coloro che tra le righe di un verso sottendono la ricchezza di forme di un intero…Mi gratifica assai ascoltare le note di Savall non solo come esecutore gambista della viola, ma anche come Artista di spettacolare vitalità creativa sempre fedele alla musica storica, vale a dire attento e protettore della rivalutazione del valore dei repertori antichi come specifici e universali della musica europea, del Mediterraneo e del mondo intero. Bonora. Gian
 
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 28/10/20 alle 13:28 via WEB
grazie gian. nella poesia così come nella musica, più in generale nell'arte, è conservata la memoria degli scenari già attraversati. in questo momento disgregato, oscuro e contraddittorio è giusto guardare alle radici, universali e particolari qui, a nord nord est si respira aria greve, fumosa, piena di impressioni originate dalla paura serpeggiante. abbi cura
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 29/10/20 alle 08:42 via WEB
Vorrei solo pensare ad altro, avere ricordi d'altro, poter guardare altrove che questo vuoto dentro cui precipitiamo. Ma non ce la faccio.
 
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 29/10/20 alle 09:29 via WEB
negare è sempre pericoloso e ammalante. mi pare che tu affronti questa -cosa-, nel modo più opportuno, con i dubbi e i perché necessari. ci sarà modo di vivere altro.
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 30/10/20 alle 20:05 via WEB
BELLISSIMO POST, e so' che mi credi. Perchè fai capire. Anche a chi non sa le cose... GRAZIE.
 
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 02/11/20 alle 16:34 via WEB
grazie Roberta, buon pomeriggio.
https://youtu.be/Dm9Zf1WYQ_A
 
woodenship
woodenship il 31/10/20 alle 02:16 via WEB
Un mito non può che eternarsi, reiterandosi finchè memoria ce ne richiami alla mente molecola, fotogramma, traccia nella picchiata di un volatile... E' da qualche giorno che l'occhio ogni tanto mi cade su degli stormi di migranti che, più discreti del solito, fanno evoluzioni acrobatiche ai margini di questo disastro quotidiano. Che sia già autunno? La ragione è un pezzo che me lo sussurra. Anche agli occhi me lo dicono gli alberi. Alla pelle invece è l'aria umida e fredda a suggerirlo pure alle ossa.Ecco: sono giorni in cui stento a dirmi che cogito, più difficile ancora aggiungerci ergo sum.........Un bacio scintillante di stelle..........W.........
 
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 02/11/20 alle 16:38 via WEB
meraviglia. grazie w. vorrei avere la proprietà di ricambiare con la medesima chiarezza. tu sei un abbraccio. https://youtu.be/QI8VrXkffcg
 
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