la sete verde

valanghe di seta e minute magie

PETER GABRIEL, THE DROP

GWENDOLYN MACEWEN

THE MAGICIAN - IL MAGO

Infine quindi, che le mani recitino folli parabole
infine quindi, che le ingegnose dita
tessano quanto hanno detto le mie poesie;
infine quindi che appaiano fazzoletti di seta e
conigli

e che grandi ombrelli siano fatti
roteare sul palcoscenico di continuo.

mentre tu, Lowe, con pacata ironia
ispiri strabilianti giochi di seta
o scuoti foulards verticalmente
come minuscoli cervelli sulla punta delle dita,
fantastici e misteriosi -

la mia arte comunque è più ingannevole
dell'inganno di queste illusioni
che celano realtà nelle sete contratte
o nelle sacre maniche
per torcerle o maneggiarle
per ottenere solidi, cubi o tazze -
tirando poi giù
foulards da valanghe di seta
o per suonare il cosmo con corde di capelli veri
mentre si spezza la bacchetta magica
eclissando la fede che resta annodata
come una bruta collana
o un'inutile corda -
o tu, Lowe, che infili una punta nella testa di un ragazzo
come se la magia fosse (ed è)
un chiodo d'acciaio che spacca il cranio
da entrambi i lati

credere o non credere
non è un dilemma.

infine quindi, che le mie poesie divengano fazzoletti impazziti
che si sfilano dalle dita di una rete colorata
e tu, mago, in piedi, mentre ti svolazzano intorno
silenzioso come Houdini che riusciva a sfuggire a tutto
fuorché alla prigione della sua stessa carne.

super hard fuck nota

e quella magia che fai,
fregando le punte delle
dita sul collo,  
quella che fa scomparire 
la tensione dalle spalle
e attenua il pulsare
delle tempie fino a
renderlo sopportabile,
quella magia la trovo
la più setosa, sensazionale