la sete verde

il puma ammansito

IRVING LAYTON               

IL PUMA AMMANSITO

Ti sbagli, disse
non sono né un libertino né un donnaiolo.
Se vado pazzo per le donne
è per la bellezza
che qualche demone pietoso ha gettato su di loro
una bellezza che fa cieco il mio sguardo ad ogni ccosa
fuorché a labbra occhi seni
e intorpidisce il sangue
come un dolce veleno.

Quando perdo la testa
divento il loro schiavo, il loro Venerdì;
possono di me fare ciò che vogliono
e al loro assurdo desiderio
divento malleabile come la creta,
più flessibile di un fuscello.
Ciò perché il bellezza non è il solo loro alleato
che trovo nella più remota curva nicchia dell'universo;
chiunque né abbia concepito la vuota immensità
ha considerato dell'uomo razionalità o consapevolezza
o del mio cuore inconsolabile pena.

Donne e poesia sono qui la sola occasione
per dare al mio respiro forma e contenuto
e farlo diventare favola significante.
Pongo sulla fronte di ogni donna che amo
una corona fatta con le più ricercate parole;
la vesto come una regina silvana
di allegorie e di metafore.
La mia disperazione sboccia in ghirlande
che le cingono i polsi, la mia sofferta disperazione
in ornamenti fioriti per le caviglie.
Colmo il vuoto con il mio fallo
e facendo l'amore sule letto o sul tappeto
trasfiguriamo il nero nulla
in un puma ammansito
a cui, tra baci estasiati, accarezziamo i baffi.

Roma, 5 febbraio 1977

Versi da Il Puma Ammansito, Edizioni Trentadue- Milano-1978
pagine 32 e 33, copia 441 di 500

galleria di SEVERAL: 
NICOLO' CANOVA

fuck nota

arrivo a Irving Layton tramite la
lettura di Gwendolyn MacEwen.
i poeti sono esseri strani, se ne
accorse Leonard Cohen, suo allievo
che scrisse di lui:
"Io gli ho insegnato come vestire,
lui mi ha insegnato come vivere
per sempre".

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