Creato da bluaquilegia il 06/01/2014

la sete verde

"Avete 'n vo' li fior' e la verdura | e ciò che luce od è bello a vedere; | risplende più che sol vostra figura: | chi vo' non vede, ma' non po' valere." Guido Cavalcanti

 

Messaggi del 04/06/2019

coraggio della fenice

Post n°332 pubblicato il 04 Giugno 2019 da bluaquilegia

 

WALLACE STEVENS

DEL MERO ESSERE


La palma alla fine della mente,
oltre l'ultimo pensiero, sorge
nella scena bronzea,

un uccello dalle piume d'oro
canta nella palma, senza senso umano,
senza sentimento umano, un canto strano.

Sai allora che non è la ragione
a farci felici o infelici.
L'uccello canta. Le piume splendono.

La palma svetta al limite dello spazio.
Il vento muove piano nei rami.
Le piume infuocate dondolano giù.

 

i versi vengono dal meridiano mondadori,
a cura di massimo bacigalupo,
stanno alle pagine 984 e 985.
la raccolta da cui sono tratti in origine è
intitolata  "Opus postumum
"





l'immagine di oggi, 
il "Pericle" di Giorgio De Chirico.
questa la spiegazione dell'autore:

"Il Pericle che vi presento è guercio e per nascondere quest'infermità egli porta il suo elmo ficcato in testa fino a mezzo naso; cionondimeno egli ha uno stile e una certa eleganza, soprattutto quando con gesto sciolto egli getta un lembo della sua clamide sulla spalla sinistra; le sue gambe lunghe e sbilenche, anziché renderlo ridicolo, ricordano, anacronismo a parte, i vecchi picadori che l'età ha allontanati dall'arena ma che dell'arena hanno sempre nostalgia; egli tiene nella sinistra una moneta e contempla lungamente in silenzio, con la testa un po' piegata sulla spalla destra e con occhio (è il caso di usare il singolare già che è guercio) intenerito, il profilo di una donna inciso sopra un lato della moneta.".

Giorgio de Chirico  da Hebdomeros, 1929 

 

 

GIAN
impressioni su Wallace Stevens

Privato di volontà
a soppesare e intendere
il giusto e il torto
dell'esistere quotidiano.
Quesito infinito...


the brass ring,
senza fine





Frida Kahlo de Rivera






TOBIAS
impressioni 

VERVE, 
Velvet morning



"And yes
I still feel strong
Into the half light
Another velvet morning for me, yeah..."




































 
epimetea

la cenere in bocca, 
gli occhi al cielo.
e i piedi, quelli ben piantati
a terra.
rigermoglia, perpetuo,
l'alito, in rantolo, in vagito.

 

 

 
 
 

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