la sete verde

Voi molli onnipresenze e folla di sorprese

ANDREA ZANZOTTO



Nei più nascosti recinti dell'acqua il ramo
il vero ramo, arriva protendendosi
sempre più verde del suo non arrivare

*

Proteggi l'astuzia soave dei tralici
accogli l'ordine attento delle biade
delle loro verdissime spade
in cui si taglia e s'intaglia l'estate

*

Voi molli onnipresenze
e folla di sorprese
fittissime conversate -
sempre crescenti intese

*

Mosaici di luci specchiate speculate
sottrazioni di luci tracimate
acque immillanti
per prati ed accerchiati incanti

*

Ardui cammini del verde
sul filo di infinite inesistenze -
un ultimo raggio li perseguita

(1990) (1993)

RENÉ MAGRITTE
LA FOLIE ALMAYER OU L'ARBRE ROSE

Variant V
Joel Cadbury · Paul Stoney · Grace Davidson · Royal Liverpool Philharmonic Orchestra · Robert Ames

GIAN

Post nota

Entro nell'ombra del corbezzolo
in un bagliore di notte racchiuso.
Da una drupa rossa vidi
di carne e di seme
l'istinto dell'l'Infinito.
Afferro il calice e lo scaglio sulla corteccia
ma la volontà. non mia,
mi porse un'altro calice.
E il succo di ogni vita per sempre
della morte riscatterà la passione. 




WOODENSHIP

Note

Oggi, con una gran massa di grisaglie sul groppone,
mi era difficile arrancare per i soliti sentieri.
Adesso che a notte mi piovono nel cuore questi versi,
mi rendo conto quanto sia stata fugace la visione
autunnale del meriggio.

fuck nota

fuori dal sentiero, 
per chilometri d'erba carezzevole
lenisce le inutilli inquietudini,
quel certo modo di vivere il quotidiano
che cerca di diluire la selvatichezza.
basta la carezza verde, 
il brivido della rughiada sulla pelle,
per ricordare la dimensione 
del mio percorso.
è una primavera strana, intrisa d'acqua,
di umori, di malattia e guarigione,
di fatica e di riposo improvvido.
mi aggiro come una bestia marginale,
per riconoscere i luoghi che mi 
fanno da custodia, che suonano
le corde del mio mistero, con l'estrosa
stravaganza di demone al violino