"Avete 'n vo' li fior' e la verdura | e ciò che luce od è bello a vedere; | risplende più che sol vostra figura: | chi vo' non vede, ma' non po' valere." Guido Cavalcanti
Post n°301 pubblicato il 13 Marzo 2019 da bluaquilegia
ANTOLOGIA PRET A PORTER SU INTRECCIO POETICO JAIME SABINES
JAIME SABINES LA LUNA
La luna si può prendere a cucchiaiate o come una capsula ogni due ore. È buona come ipnotico e sedativo e solleva
anche quelli che si sono intossicati di filosofia Un pezzo di luna nella tasca è amuleto migliore di una zampa di coniglio: serve per trovare chi si ama, e per allontanare i medici e le cliniche.
Si può dare come dolce ai bambini quando non si sono ancora addormentati, ed alcune gocce di luna negli occhi degli anziani li aiutano a spegnersi in pace.
Metti una foglia tenera della luna sotto il tuo cuscino e guarderai quello che hai voglia di vedere. Porta sempre una boccetta dell'aria della luna per quando anneghi, e dà la chiave della luna ai carcerati e ai disincantati.
Per i condannati a morte e per i condannati a vita non c'è migliore stimolante che la luna in dosi precise in dosi controllate.
JAIME SABINES LASCIAMI RIPOSARE
Lasciami riposare, rilassare i muscoli del cuore ed assopire l'anima per poter parlare, per poter ricordare questi giorni i più lunghi del tempo. Ci siamo appena ripresi dall'angoscia e siamo deboli, impauriti, ci svegliamo più volte dal nostro scarso sonno per vederti nella notte e sapere che respiri. Avvertiamo il bisogno di svegliarci per essere più svegli in quest'incubo pieno di gente e di rumori. Tu sei il tronco invulnerabile e noi i rami, perciò quest'accettata ci sconcerta. Mai ci siamo fermati a pensare alla morte di fronte alla tua morte, né ti abbiamo mai visto se non come la forza e l'allegria. Non lo sappiamo bene, ma all'improvviso arriva un incessante avviso, una spada scappata dalla bocca di Dio che cade e cade e cade lentamente. Ed ecco che tremiamo di paura, che ci soffoca il pianto trattenuto che ci stringe la gola la paura. Prendiamo a camminare e non smettiamo mai più di andare, dopo mezzanotte, lungo quel corridoio dell'ospedale silenzioso dove c'è un angelo d'infermiera sveglia. Aspettare che morissi era come morire lentamente, gocciolare dal tubo della morte, morire un poco, a pezzi. Non c'è stata ora più lunga di quella in cui non dormivi, non un tunnel più denso di orrore e di miseria di quello che riempivano i tuoi gemiti, il tuo povero corpo ferito.
versi da POESIE DEL PEDONE, ANTOLOGIA POETICA, traduzione a cura di EMILIO COCO, introduzione di MARCO ANTONIO CAMPOS, RAFFAELLI EDITORE - 2017
GALLERIA PORTATILE, PORTABILE... RONALD COMPANOCA
MOON DEDICATED:
VAN MORRISON MOONDANCE
REM MAN ON THE MOON
POLICE WALKING ON THE MOON
GIAN POETA, DEDICAZIONE ALLA FALCE DI LUNA
Fasciato di patimento sosterò ad ogni orma e con punte di ossidiana ricondurrò la sostanza in pulviscolo di ipofisi alla figlia di Iperione e di Teia. Solo neurocrinia la stella candida e il suo turbinio le mie visioni. A me, non rimane che assorbire l'ambra lacerata in notte di calice.
TOBIAS POETA, DEDICAZIONE ALLA LUNA:
MOONCHILD, KING CRIMSON
video dal FILM: BUFFALO 66 DI VINCENT GALLO,
SEVERAL, POETA CUSTODE DELLE IMMAGINI, DEDICAZIONE ALLA FALCI DELLA LUNA:
TERRY TAYOR LUST, SKELETON
epimetea
per cena ho sbottonato la camicia e ti ho offerto il cuore, pulsava sul piatto bianco di portata. la dolcezza con cui vi hai affondato il cucchiaio d’argento, la lentezza con cui l'hai portato alle labbra, il piacere che ne hai tratto assaporando devotamente, hanno riempito i mie occhi di gratitudine
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