la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

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Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 46
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

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Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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Messaggi di Giugno 2015

VARIAZIONI SULLA TRAVERSATA DEVERO-VEGLIA

Post n°1645 pubblicato il 29 Giugno 2015 da sillylamb
 

Invecchiando prendo le cose molto più scientificamente e pertanto continua l'allenamento in vista del Bianco. Io ci credo davvero, ma in ogni caso andare a spasso per monti mi piace sempre, pertanto poco importa l'obiettivo finale. Così lo scorso we abbiamo ritirato fuori un vecchio progetto, adocchiato quando ancora camminavo tanto e poi mai realizzato. Alla fine in 2gg abbiamo percorso 44km e fatto oltre 2200m di dislivello attraversando ambienti diversissimi, alcuni molto selvaggi dove abbiamo goduto di una solitudine assoluta. Come numeri, direi che il Bianco l'abbiamo già salito. Peccato solo per gli impianti di S. Domenico, davvero brutti esteticamente e poco rispettosi della montagna: polistirolo e altri rifiuti offrono un triste spettacolo. 

I GIORNO, ANDATA: DEVERO - VEGLIA
La traversata classica è un po' più breve, ma si sa che se noi dobbiamo andare da A a B nn prendiamo mai la via più corta. In fondo dobbiamo allenarci e così vuoi nn vedere il lago Nero? E quello Bianco? Ecco, quella forse nn è stata una grande idea, visto anche il terreno gonfio d'acqua per lo scioglimento della neve che ci ha obbligato a lunghe deviazioni su pietraia per nn arrivare coi piedi zuppi. E poi S voleva anche salire sul Moro, ma il vento forte e l'ora tarda ci hanno fatto desistere. Sarà per la prossima.
Regione: Piemonte, VCO
Località di partenza: A26 fino a Gravellona; continuare verso il confine di stato e prendere l'uscita Crodo. Risalire la valle fino a Baceno dove si prende a sinistra seguendo le indicazioni per l'Alpe Devero (1636m)
Meta: Alpe Veglia (1760m)
Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1100m
Punti di appoggio: nessuno
Periodo:l'itinerario è percorribile da fine giugno a metà ottobre; io l'ho fatto sabato 27-6-15: alcuni nevai da attraversare che però nn creano problemi di sorta
tempo di percorrenza: 6h
cartografia Kompass 
Tipo di percorso: itinerario su sentiero ben segnato
Difficoltà: La traversata è classificata E, tuttavia nella valle Bondolero il sentiero è a tratti franato e richiede un po' di attenzione
Presenza di acqua lungo il percorso: sì
Itinerario: parcheggiata l'auto nell'apposito parcheggio (a pagamento: 5€ al giorno), si attraversa il nucleo di Ponte costeggiando il torrente e poi iniziando a salire nel bosco. In breve si raggiunge l'alpe Misanco (1907m) e poco oltre si incontra un bivio. Noi abbiamo preso a destra seguendo le indicazioni per il lago Nero. Raggiuntolo, lo si costeggia brevemente, poi ci si abbassa leggermente raggiungendo la valle di Buscagna. La si attraversa, si passa il torrente su di un ponte e si imbocca la GTA verso sinistra. Si tocca l'alpe Buscagna (1967m) e poco oltre si ignora il bivio per il bivacco Combi Lanza ma si continua sempre su terreno quasi pianeggiante per poi affrontare una breve salita che conduce al plateau successivo (2200m). Lo si attraversa procedendo sempre nella medesima direzione per poi affrontare un altra breve salita che conduce alla Scatta d'Ororgna (2460m). Ci si abbassa sull'altro versante, poi si rimonta un altro dosso prima di perdere alcuni metri di quota entrando nel vallone di Bondolero. Il sentiero lo percorre tenendosi a mezzacosta fino al passo di Valtenda (2431m). Si scende sul versante opposto su terreno ripido fino a raggiungere il fondovalle, quindi si piega a sinistra fino a incrociare il sentiero che sale al lago Bianco (no segnaletica verticale, ma segnavia bianco/rossi abbastanza visibili). Si rimonta un dosso, poi si piega a sinistra e si raggiunge il lago. Lo si costeggia per poi scendere sempre su sentiero nel bosco fino a raggiungere l'alpe Veglia nei pressi del rifugio CAI.

Mangiare e dormire: All'Alpe Veglia ci sono diverse possibilità, dagli alberghi al rifugio. Noi abbiamo optato per questa soluzione. Il rifugio CAI Città di Arona dispone di 65 posti letto in camerette e camerate; buon rapporto qualità/prezzo (mezza pensione 37€; cena discreta), doccia a gettone (2,5€), standard di pulizia buoni, gestore disponibile e gentile.

II GIORNO, IL RITORNO, DALL'ALPE VEGLIA ALL'ALPE DEVERO
Località di partenza: alpe Veglia (1760m)
Meta: Alpe Devero (1636m)
Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1200m circa
Punti di appoggio: nessuno 
tempo di percorrenza: 6h30
Difficoltà: La traversata è classificata E, tuttavia nel tratto tra l'Alpe Veglia e l'alpe Ciamporino se avete bambini al seguito teneteli per mano: il sentiero, seppure largo e agevole, è a tratti esposto (è anche attrezzato con catene di cui però nn ho capito l'utilità...)
Presenza di acqua lungo il percorso: sì
Itinerario: dal rifugio si imbocca il sentiero nel bosco. Si oltrapassa un torrente su un ponticello di legno e si raggiunge la Balma. Qui compaiono le indicazini per l'Alpe Ciamporino. Il sentiero sale dapprima nel bosco, poi prosegue a mezzacosta con bei panorami sull'altro versante della valle e alcuni saliscendi. In vista dell'alpe Ciamporino rientra nel bosco per poi raggiungere gli impianti da sci (1940m; fontana; 1h45). Si imbocca un'ampia sterrata che risale le piste fino al colle Ciamporino (2283m). Si scende sul versante opposto, sempre seguendo le piste fino all'ultima stazione di una seggiovia a sinistra della quale si individua una traccia nn molto evidente (segnavia bianco/rossi) che scende tra i rododendri a lato di un canale. Si raggiunge il fondovalle dove il sentiero si fa più marcato e porta alle baite di Bondolero (1912m). Si prosegue su medesimo sentiero in falsopiano fino alle Baite di Sotto, poi la traccia inizia a scendere nel bosco fino a confluire su una sterrata di fondovalle. Si attraversa il fiume portandosi sulla destra idrografica e la si segue in discesa fino a quando sulla sinistra si nota un cartello su un albero che indica i sentieri 33/34. Lo si imbocca e poco oltre si nota un altro cartello che indica a sinistra il "sentiero degli scoiattoli". Lo si segue per pochi metri raggiungendo il corso del fiume che deve essere guadato (ieri per l'abbondanza di acqua, l'abbiamo fatto scalzi e senza pantaloni). Il sentiero prosegue sull'altra sponda, a volte un po' invaso dalla vegetazione e a volte interrotto da alcuni alberi caduti, ma è sempre ben evidente e lo si segue senza grandi problemi. Al primo bivio occorre prendere a sinistra in leggera salita e si prosegue a mezzacosta fino all'alpe Chiovenda (fontana). La si supera e poco oltre si ignora un bivio a destra per Goglio. Sempre in flasopiano ci si immette su una mulattiera che si imbocca a sinistra in salita e con alcuni tornanti si scavalca la condotta forzata e si raggiunge la Forcora (1608m). Ancora un ultimo sforzo in salita, poi su ampia sterrata pianeggiante si raggiunge l'Alpe Devero a breve distanza dal parcheggio.

 
 
 

ORZO AL PESTO ROSSO

Post n°1644 pubblicato il 26 Giugno 2015 da sillylamb
 

Era da tanto che nn andavo in biblioteca perciò quando un paio di settimane fa mi sono ritrovata col sabato mattina libero dapprima mi sono arrabbiata per averlo scoperto il giorno prima, ma poi visto che come diceva mia nonna "Arrabbiarsi nn serve a niente", ho pensato a come sfruttare il tempo che mi sono trovata inaspettatamente libero. E sono andata in biblioteca. Come sempre scelgo i libri dai titoli, poi leggo la trama e se mi convince li porto a casa. Così mi sono trovata tra le mani "Insegui la tua stella" di Asa Hellberg. Scrittrice originaria del nord, ha creato un libro leggero che ha saputo regalarmi diversi sorrisi. E' fondamentalmente una storia sull'amicizia e ultimamente sto scoprendo quanto siano importanti le amicizie. Ho poche amiche, si contano sulle dita di una mano, ma so che su di loro posso contare e le serate con loro sono preziosissime e tra quelle pagine ho ritrovato le emozioni che provo con loro. NN importa se le protagoniste hanno 20 anni più di me, certe cose sono universali, nn conta l'età, tanto che ho pensato di comprarne uno stock e regarne una copia a ciascuna di loro.

"All'amore, che è troppo reclamizzato, e all'amicizia, che è sottovalutata"

Ingredienti (per 2 persone): 120g di orzo, 70g di pomodorini, 3 pomodorini sott'olio, 1 cucchiai di capperi, 100g di ceci cotti, 50g di rucola, olio, 15g di mandorle, qualche foglia di basilico
Preparazione: lessate l'orzo in acqua bollente salata. Nel frattempo frullate i pomodori secchi e freschi con i capperi, le mandorle, il basilico e un cucchiaio d'olio; aggiungete qualche cucchiaio d'acqua tiepida per ottenere una salsa fluida. Scolate l'orzo, raffreddatelo sotto l'acqua corrente e mettetelo in una terrina con i ceci e la rucola. Condite con la salsa preparata e servite.

 
 
 

SUL PIZZO DELLO (STAM)BECCO

Post n°1643 pubblicato il 22 Giugno 2015 da sillylamb
 

Come dicevo, quest'anno ho poca voglia di arrampicare e tanta di camminare. Sarà anche l'età che avanza che mi fa prendere le cose con molta meno leggerezza e la discesa dal Bianco (se Bianco sarà) mi preoccupa nn poco.
Nonostante questa premessa, l'organizzazione di domenica (sab lavoravo...) nn è stata delle più agevoli. Infatti ho ripreso i contatti con FF, una mia compagna delle medie che sotto la maschera ridanciana ed esuberante credo nasconda nn poche insicurezze. E' anche una persona un po' volubile, per cui prima doveva venire, poi no, poi nn si sa. Per cui inizialmente avevo pensato a un giro di medio impegno: 1000m di dislivello, E. Poi, quando lei ha detto che nn sarebbe venuta, anche su consiglio di Nevermind, ho pensato di aggiungerci un po' di pepe allungandolo con anche una ferratina. Quando ha deciso definitivamente di venire, ero un po' stufa e ho deciso di lasciare le cose così. In fondo sarebbe venuto O con AR e altri 2 amici che si sarebbero fermati ad aspettarci in rifugio: se lei si stancava, poteva stare con loro. Così sabato sera si fa lo zaino che mi sembrava vuotissimo: niente pala, nè sonda, nè arva, nè ramponi... Era davvero troppo che nn camminavo. Domenica mattina si parte. Gli amici di O erano davvero lenti, per cu il primo tratto fatto insieme ci ha fatto perdere un po' di tempo. Quando ci siamo separati, FF ha deciso di venire con noi, continuando a ripetere: "Ferrata sì. Ferrata no. Ho paura. Ma secondo voi ce la faccio..." Alla fine, visto che cmq nn sembrava nè stanca nè in difficoltà, abbiamo deciso di tirarcela dietro. E lei si è comportata benissimo, sia in salita che in discesa (nn siamo potuti scendere dal sentiero perchè c'era troppa neve) e la sua gioia in vetta è stato uno dei più bei momenti della giornata, insieme agli incontri ravvicnatissimi con gli stambecchi. Quello che mi è dispiaciuto è il nn aver concluso il giro ad anello dei laghi perchè ormai era tardissimo e già così gli altri ci hanno dovuto aspettare un bel po'. Discesa lunga e lenta, come sempre, ma oggi le gambe mi fanno meno male del previsto. Insimma, bilancio positivo.

Regione: Lombardia, provincia di Bergamo

Località di partenza:  A4 uscita Dalmine. Risalire la vla Brembana fino a carona (1096m)

Meta: Pizzo del Becco (2506m)

Dislivello: 1400m

Punti di appoggio: nessuno

periodo: l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre; io l'ho fatta domenica 21-06-15

tempo di percorrenza: 4h solo salita

Tipo di percorso: A/R per la stessa via

cartografia: Kompass

difficoltà: EE/EEA (kit da ferrata utile ma nn indispensabile)

Presenza di acqua lungo il percorso: sì

Itinerario: parcheggiata l'auto sul lungolago (alcuni posti banchi, molti a pagamento: 2€ per l'intera giornata), si imbocca l'evidente sentiero 211 per il rifugio dei laghi Gemelli che sale con pendenza costante e numerose svolte nel bosco. Nei pressi di una costruzione dell'ENEL, si tralascia la deviazione sulla sinistra per il rifugio Calvi e si continua ancora in salita. Poco oltre si prende a sinistra, lascinado sulla destra il sentiero per i laghi Gemelli. In breve si raggiunge il lago del Becco (1872m). Qui in sentiero spiana e prosegue in falsopiano per pascoli fino a raggiungere il lago Colombo (2050m). Qui si lascia destra un nuovo bivio per i laghi Gemelli ci si innalza sopra l'invaso. Poco dopo si tiene la sinistra ignorando la deviazione per il passo di Aviasco e si sale su terreno più ripido puntando all'imponente bastionata rocciosa del Pizzo del Becco. Seguendo i bolli bianco/rossi e gli ometti, si raggiunge l'attacco della ferrata. Si affronta dapprima un caminetto attrezzato con catene, poi si prosegue per placche appoggiate più semplici. Il tratto attrezzato è lungo 70m, poi si prosegue su sentiero raggiungendo la cresta. Si piega a sinistra e sempre su tracce di sentiero si affronta il pendio terminale. Si superano alcune roccette e si arriva in vetta.
Discesa per la via di salita (in realtà il giro si presta a moltissime varianti per renderlo ad anello, ma come già detto era già tardi; sarà per la prossima volta!). 

 
 
 

GAZPACHO

Post n°1642 pubblicato il 20 Giugno 2015 da sillylamb
 

Come dicevo, giove sono andata da Oldani. Il metodo di prenotazione mi aveva fatto passare molta della poesia: il primo martedì del mese aprono le prenotazioni per il mese successivo; un'ora di tentativi andati a vuoto (telefono sempre occupato) per scoprire che i tavoli da 4 erano finiti e bisognava essere almeno in 6. La cosa mi è sembrata assurda, ma ci siamo piegate e abbiamo trovato altri 2 commensali. Perchè? Per me perchè adoro il cibo, l'ho sempre trovato interessante e la curiosità era tanta. La serata si è rivelata all'altezza delle aspettative. La location nn è niente di che, anche la monoposata nn mi è sembrata così innovativa visto che mi ricordava le posate da campeggio comprate in Svezia per la Patagonia. I camerieri erano gentili ma un po' ingessati. Le sale piccole e forse troppo calde. I piatti però meritavano, quasi tutti con abbinamenti di sapori e consistenze sorprendenti. Porzioni ragionevoli, anche perchè nn si può mangiare 1kg di taleggio rotolato nel cacao con granella di fave di cacao e frutta candita. Buonissimi i secondi: la trota con cottura sottovuoto sembrava cruda ma si scioglieva in bocca. Deliziosa la cipolla caramellata e il risotto al marsala. Mi ha fatto sorridere la Pink che davanti a un dessert si 3 cioccolati aromatizzati alla lavanda ha sentenziato che anche la lavanda di Oldani sapeva un po' troppo di sapone, esattamente come i miei (forse maldestri) esperimenti.
S ovviamente è rimasto a casa. NN è un tipo da ristorante stellato. Preferisce una montagna di spaghetti all'amatriciana o uno stinco e bratwurstel. O almeno una volta era così perchè ultimamente mi sono accorta di avergli radicalmente cambiato le abitudini alimentari. Ha cominciato, quando tornava dai viaggi di lavoro, a sbirciare in cucina e a chiedermi: "Vero che nn c'è la carne?". Ora quando va a pranzo da sua madre, lei gli propone sempre o carne o pesce e l'ho sentito dirle: "Ma proprio o carne o pesce? Perchè nn una pasta? O un risotto... O qualcosa di verduroso..." Forse è vero che nn siamo poi così carnivori, che è solo questione di abitudine e di educare il gusto.
Intanto ieri sera, per smaltire gli eccessi, un bel gazpacho purificante, fresco, light (solo 200Kcal a porzione!) e che è piaciuto anche a lui.

Ingredienti (per 2 persone): 400ml di acqua usata per cuocere altre verdure (vi ricordate le zucchine del post precedente? Ecco, ho conservato l'acqua in cui le ho scottate e ho usato quella), 1 piccolo peperone (se è verde, il risultato sarà più bello esteticamente), 1/2 avocado, 1 cipollotto, 2 cucchiai d'olio, 2 cucchiai d'aceto, un pizzico di peperoncino piccante, 40g di pane raffermo, 1 carota, 1 piccolo cetriolo, 100g di pomodori, crostini
Preperazione: spezzettate il pane e ammolatelo nell'acqua di cottura delle verdure per 10 minuti. Nel frattempo tagliate a cubetti l'avocado, il peperone eil cipollotto. Riuniteli nel bicchiere del frullatore, unite l'acqua col pane e frullate fino ad ottenere una crema. Condite con l'olio, l'aceto e il peperoncino e azionate l'apparecchio ancora qualche istante. Ponetelo in frigor fino al momento di servirlo decorandolo con i crostini, una julienne di carote e cetriolo e una dadolata di pomodoro.
Note: l'acqua usata per cuocere le verdure è ricchissima di sali minerali e contribuisce ad arricchire il sapore della preparazione. 

 
 
 

RISO CON ZUCCHINE E TONNO MARINATO

Post n°1641 pubblicato il 18 Giugno 2015 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

AR e' la fidanzata di O: una massa di capelli neri ricci, ottima cuoca e una buona dose di indipendenza tanto che un paio di domeniche al mese lui riesce a dedicarsi alla sua passione x la montagna.
Vero e' la fidanzata di Massi: una massa di capelli ricci rossi. ricercatrice allo IEO, molto meno permissiva tanto che lui in tutto l'inverno ha calzato gli sci una volta sola. Sinceramente la capisco: si lavora tutta la settimana e spesso la sera si è così stanchi che si ha solo voglia di mangiare e andare a letto. Se nn si trascorrono insieme i we cosa si sta insieme a fare? Eppure invidio l'indipendenza di AR perché ci hanno insegnato che mantenere i propri spazi e' sinonimo di sicurezza. Io sto bene anche sola e credo di aver fatto passi da gigante in quella direzione ma forse nn ancora abbastanza...

Parlando di cucina, questa sera uscirò con le mie amiche e andrò a provare un ristorante stellato che ha un sistema di prenotazione complesso e un po' irritante. La curiosità è tanta. Sarà per questo che ieri sera mi sono esibita, per una volta, in un piatto scenografico?

Ingredienti (per 2 persone): 100g di riso integrale, una zucchina, 2 cucchiai d'olio, 1 cucchiaio di rafano, 2 cucchiai di salsa di soia, 1 cucchiaio di vodka, 150g di tonno fresco
Preparazione: Scottare il tonno su una piastra 10 secondi per lato; preparare un'emulsione con 1 cucchiaio d'olio, il rafano, la salsa di soia, la vodka e lasciarci marinare il tonno per almeno 2 ore. Far cuocere il riso in acqua bollente salata, scolarlo e raffreddarlo sotto il getto dell'acqua. Scottare la zucchina a cubetti per 2 minuti in acqua bollente salata, scolarli e mescolarli al riso; condire con un cucchiaio d'olio. Distribuire il riso nei piatti e dargli la forma con un coppapasta, distribuirvi sopra il tonno affettato sottilmente e condire con la marinata.

 
 
 

VEGBURGER

Post n°1640 pubblicato il 12 Giugno 2015 da sillylamb
 

Dopo la settimana di vacanza in cui ho mangiato di tutto (i maccheroni con la pajata e i supplì a Roma, la coratella a Cittareale, le olive ascolane ad Ascoli...), rientrare nel mio schema alimenatre solito è molto dura. Ma si deve e allora... spazio alla fantasia per trovare qualcosa di sfizioso ma al tempo stesso di sano.

Ingredienti (per 2 persone): 100g di lenticchie, 1 cucchiaio di patè di olive, 1 cucchiaio di capperi sottosale, 2 pomodorini secchi, 4 peperoncini sott'aceto, 1 cipollotto, qualche foglia di misticanza, pangrattato, 2 panini da hamburger, 2 cucchiai di tahina, timo
Preparazione: lessate le lenticchie in acqua salando solo alla fine. Scolatele e frullatele con i capperi dissalati, il patè di olive, i pomodori secchi, il timo e tanto pangrattato quanto basta per ottenere un composto abbastanza consistente con cui formerete 2 polpette della dimensione di 2 hamburger. Metteteli nel forno a 200° finchè nn si formerà una crosticina dorata (5-10 minuti). Nel frattempo tagliate a metà i panini e spalmateli con la tahina. Distribuitevi sopra la misticanza, qualche rondella di cipollotto e i peperoncini. Mettetevi dentro l'hamburger, chiudeteli e servite subito.

 
 
 

INSALATA DI BACCALA' E GAMBERONI

Post n°1639 pubblicato il 10 Giugno 2015 da sillylamb
 

Da quando sono tornata, ho una voglia prepotente di montagna. Il grosso problema è che pare sia ricominciata la stagione dei monsoni: a guardare le previsioni meteo sulla Alpi mi prende lo sconforto. Un cliente mi ha detto di prepararmi a un'estate come quella dell'anno scorso perchè sua nonna affermava che dopo un inverno poco freddo come l'ultimo, seguiva un'estate instabile. NN voglio pensare che abbia ragione e siccome dopo aver fatto un elenco dei desiderata per quest'inverno, è andata benissimo, proverò a fare la stessa cosa per l'estate. Il problema è che le idee sono molte e molto ben confuse. L'unico punto fermo dovrebbe essere il Bianco, visto che siamo riusciti a prenotare il Gouter per fine luglio. Il resto dovrebbe essere allenamento. Quest'anno nn ho nemmeno la smania dell'arrampicata, ho più voglia di camminare e riscoprire il senso del tempo. Mi piacerebbero le 52 gallerie nel Pasubio, ma anche un giro ai più vicini laghi Gemelli nella bergamasca o la traversata Veglia-Devero. E poi c'è sempre la Parrot per la via degli Italiani. Oppure la ferrata dell'Oronaye. E mi piacerebbe anche andare a vedere i rododendri sulla panoramica Zegna in MTB. Ma in fondo anche il giro Lancia-Fungo in Grigna con cui ho un conto in sospeso. Insomma, le idee ci sono anche se nn organizzate in maniera organica. Basta che nn piova!

Ingredienti (per 2 persone): 300g di baccalà già ammollato, 1 peperone, 4 gamberoni, 30g di olive, 2 patate, 3 cucchiai d'olio, pepe
Preparazione: abucciate le patate, tagliatele e cubetti e lessatele in acqua bollente salata per 10 minuti. Fate abbrustolire il peperone sotto il grill del forno finchè la pelle nn sarà nera, quindi rimuovetela e tagliatelo a listarelle. Riducete il baccalà in grosse scaglie e fatelo cuocere in una pentola con un filo d'olio 3 minuti per lato. Fate cuocere i gamberoni a vapore. In un'insalatiera riunite tutti gli ingredienti, conditeli con l'olio e il pepe e servite l'insalata tiepida.

 
 
 

QUANTO SEI BELLA ROMA...

Post n°1638 pubblicato il 09 Giugno 2015 da sillylamb
 

Ok, tutte le strade portano a Roma. Il problema è quando ci arrivi. S è tanto bravo a trovare la via in montagna, ma in città è un disastro e la cosa peggiore è che nn ascolta, per cui mi ha fatto fare dei giri assurdi e lunghissimi. Passi per sabato per andare a cena a Testaccio, ma venerdì dopo 70km ero davvero esausta ed esaperata, tanto che l'arrivo a S. Pietro è stato tutto fuorchè trionfale. A parte che tra i graffi dei rovi e i lividi, sembravamo più gladiatori che pellegrini. 
Poi, questa volta che avevo le scarpe comode, sono andata in giro in bicicletta. Andare in bicicletta a Roma è un'esperienza. Il traffico credo sia equivalemnte se nn peggiore di quello di Milano. Per fortuna ci sono le ciclabili: 50m qua, un po' a destra e un po' a sinistra della strada, sui marciapiedi, credo vadano giusto bene per i turisti per nn farsi investire. Inoltre mi hanno fatto fare il giro di tutti i parchi: bellissimo quell di Villa Ada, tanto selvaggio da nn sembrare nemmeno cittadino.
Infine questa volta ho deciso di star fuori dai circuiti turistici. E' un esercizio che mi diverte e mi stimola. Niente Colosseo, Piazza di Spagna, Musei Vaticani. Devo ammette che l'organizzazione di sab è stata un po' milanese con i tempi calcolati al secondo. Abbiamo iniziato con il monastero di Trinità dei Monti che custodisce delle curiose anamorfosi e un bellissimo calendario astronomico. Poi siamo passati a Villa Borghese (ok, questa è turistica... è anche obbligatoria la prenotazione on-line altrimenti è impossibile entrare) per vedere le statue del Bernini (incredibile le espressioni del David e la struttura elicodale dell'Apollo e Dafne), i dipinti di Raffaello (splendida La Dama con l'Unicorno), di Kranach e di Caravaggio. Quindi una visita veloce al quartiere Coppedè con le case liberty e la fontana della Rane dove i Beatles fecero il bagno vestiti e poi alla vicina Casina delle Civette, facente parte dei musei di Villa Torlnia. Sembra uscita da una favola, le vetrate sono davvero incredibili. E per finire una sosta in piazza Vittorio a cercare la porta magica.
Domenica invece mattinata sull'Appia antica. Emozionanti le catacome di S. Callisto: abbiamo avuto come guida un salesiano appassionato e sembra impossibiile che siano passate indenni in mezzo a così tanti secoli. Mi ha stupito anche vedere così pochi italiani... Molto bella anche la villa di Massenzio, con un bel contrasto tra le rovine romane e le balle di fieno che creavano un paesaggio armonico e bucolico.
L'unico rimpianto è stato nn riuscire nemmeno questa volta a incontrare Lisa, lei bloccata da un incidente in metropolitana, io col solo desiderio di scendere di sella. Ma ci riproveremo, anche perchè ci sono altre cose che mi incuriosiscono a Roma, dal battello sul Tevere a una gita nel sottosuolo. 

Mangiare e dormire:
utilissima come sempre la guida dello Slow Food. Venerdì siamo andati da Angelo perchè era il più vicino, raggiungibile a piedi (nn sarei risalita in sella per nulla al mondo): ottima cucina romana a prezzo fisso (25€). Sabato a prenzo siamo andati a cercare una friggitoria che si chiama Freetto, ma era chiusa. Proprio di fianco però c'era una meravigliosa gelateria e col caldo una brioche con gelato era proprio quello che ci voleva. Sabato sera testaccio, da Flavio al Velavevodetto: porzioni abbondantissime tanto che nn siamo riusciti a finire il baccalà; ottimi i ravioli di ricotta, freschi e profumatissimi, ideali per una serata estiva e l'abbacchio con patate; prezzi nella norma per dei milanesi (80€ in 2, compreso il vino e 2 supplì di antipasto). Infine domanica a pranzo supplì e pizze particolarissime al Pizzarium, proprio a 2 passi dal nostra B&B, Le Mille e Una Roma: stanze silenziose e condizionate ma con cuscini un po' bassi nn ideali per me che soffro di cefalea tensiva.

 
 
 

TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA: SALARIA IN MTB

Post n°1637 pubblicato il 08 Giugno 2015 da sillylamb
 

E anche questa volta sono partita senza salutare nessuno. Il vero problema è cmq che sono già tornata: la settimana è volata via. Di questo viaggio rimarrà il giallo delle ginestre, il rosso dei papaveri, la meraviglia davanti a un campo di grano, il sapore delle ciliegie rubate dagli alberi, i graffi dei rovi e la fatica delle salite impedalabili. In effetti il viaggio è stato più difficile del previsto. NN so se ero io a essere meno allenata del solito, se in effetti il percorso era più impegnativo di quelli fatti fin'ora o se la fatica la si dimentica. In ogni caso abbiamo attraversato paesaggi davvero bellissimi e mi è venuta voglia di tornarci perchè ci sono stati tanti posti dove avrei voluto fermarmi a riposare un po'. 

DETTAGLI DI VIAGGIO

Come arrivare:  Questa volta abbiamo usato il treno. Per raggiungere S. benedetto del Tronto è possibile usufruire del servizio bici+treno (anche se siamo in Italia e ovviamente nn c'era la carrozza per le bici): il viaggio è lungo (7h), ma almeno nn c'è la seccatura di dover smontare le bici.
Per il ritorno da Roma abbiamo optato per il Frecciarossa che permette il trasporto bici se vengono smontate e impacchettate fino a rientrare nelle seguenti dimensioni: 120cmx80cmx40cm 

Quando andare: L'itinerario dovrebbe essere percorribile tutto l'anno, ma il periodo migliore secondo me sono la trada primavera o l'inizio dell'autunno. Io sono andata dal 30 maggio al 7 giugno e abbiamo trovato tempo stabile (a parte un temporale pomeridiano e qualche rumoreggiare di tuoni) e nn abbiamo patito eccessivamente il caldo

Bibliografia e cartografia: ho usato il libro "Salaria 4 regioni senza confini" edita dal CAI per i 150 anni del sodalizio. Trovarla nel Nord Italia nn è facile: l'ho dovuta far arrivare usata alla Hoepli. Cmq il libro ricalca praticamente il sito http://www.caisalaria150.it/ da dove è anche possibile scaricare le tracce gps. Ci sono cmq delle inesattezze: alcuni sentieri nn hanno lamanutenzione necessaria e risultano impercorribili. In ogni caso, dato che la descrizione delle tappe è abbastanza precisa, segnerò solo le difficoltà incontrate.

tipo di itinerario: Itinerario su asfalto e sterrato. NN sono d'accordo con la classificazione TC riportata per la maggior parte delle tappe sul libro: molti tratti in salita hanno pendenze proibitive ed è necessario spingere la bici, cosa che con le borse nn è proprio agevole; valutare la possibilità di un trasporto bagagli. Anche per alcuni tratti in discesa per me la classificazione più adeguata sarebbe MC

I giorno: da S. Benedetto del Tronto a S.ta maria (frazione di Acquasanta Terme)
Lunghezza: 63km, 600m dislivello
Tempi di percorrenza: 5h30
Tipo di percorso: 95% asfalto poco trafficato, per il resto carraecce TC; qualche tratto di sentiero disagevole per la vegetazione
Mangiare e dormire: passato Ascoli Piceno si entra in un altro mondo: pochissimi centri abitati e pochissimi servizi. Abbiamo dormito al B&B Villa Silvia perchè più vicino nn c'era nulla: un bel giardino, proprietari gentili, ma assenza di kit di cortesia e colazione migliorabile. Per cena siamo andati da peperino: a vederlo fuori nn ci sarei mai entrata (un capannone con un insegna a mala pena visibile), ma la pizza era buona. A volte le apparenze ingannano

II giorno: da S.ta maria (frazione di Acquasanta Terme) a Grisciano (frazione di Accumuli)
Lunghezza: 40km, 900m dislivello
Tempi di percorrenza: 4h45
Tipo di percorso: 20% sterrato, quasi tutto in salita e quasi tutto da fare a spinta; primi 10km lungo la SS4 (attenzione!)
Varianti: arrivati ad Accumuli, siamo scesi lungo la via Tito Vespasiano sulla SS4 che abbiamo percorso a ritroso fino all'agriturismo 
Mangiare e dormire: agriturismo Grisciano: le camere avrebbero bisogno di essere rimodernate, ma cena davvero buona con prodotti dell'azienda. 

III giorno: da Grisciano (frazione di Accumuli) a Cittareale
Lunghezza: 50km, 1300m dislivello
Tempi di percorrenza: 6h
Tipo di percorso: 20% sterrato, TC/MC
Varianti: impossibile salire a Illica tramite il sentiero Italia, abbiamo pertanto optato per la vecchia salaria asfaltata ma chiusa al traffico 
Mangiare e dormireagriturismo Lu Ceppe: bellissima location, cena buona e abbondante, camere silenziose e confortevoli

IV giorno: da Cittareale a S.ta Rufina (frazione di Cittaducale)
Lunghezza: 52km, 600m dislivello
Tempi di percorrenza: 5h
Tipo di percorso: 20% sterrato con alcuni tratti in salita non ciclabili; attenzione ai rovi
Varianti: il sentiero prima di raggiungere Antrodoco è impraticabile: dalla chiesa di S. Quirico, presa la SS4. Inoltre, arrivata a Cittaducale ero molto stanca, quindi da lì a S. Rufina, invece del sentiero, abbiamo optato per l'asfalto.
Mangiare e dormirehotel da Valerio: io nn amo gli alberghi, ma anche qui è difficile trovare da dormire. Tutto ok ma nulla che rimanga davvero impresso.

V giorno: da S.ta Rufina (frazione di Cittaducale) a Ponticelli di Scandriglia
Lunghezza: 54km, 1000m dislivello
Tempi di percorrenza: 6h30
Tipo di percorso: 50% sterrato con alcuni tratti in salita non ciclabili (ripidi!), per il resto carraecce e sentieri TC/MC
Varianti: abbiamo perso il bivio sulla destra e nn volendo risalire siamo scesi su asfalto e raggiunto Ponticelli su asfalto; nn è stata una scelta azzeccatta: percorso più lungo e che obbliga a una risalita maggiore
Mangiare e dormireB&B Casale delle stelle: un piccolo paradiso immerso negli ulivi

VI giorno: da Ponticelli di Scandriglia a Roma
Lunghezza: 70km, 500m dislivello
Tempi di percorrenza: 7h
Tipo di percorso: 20% sterrato TC

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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