pezzi di pezzettini

Post N° 257

Post N° 256

Caro Signor Natale
(detto Babbo),
Oggi appena svegliata (cioe’ ieri,cioe’ il giorno prima di ieri) ho avuto la tentazione (forte, fortissima) di mandarti beatamente fantubo… ma poi ci ho ripensato…
Ecco che mi sveglio… ed ecco che sotto l’albero… nulla…
Anzi, nemmeno l’albero c’era e ho subito immaginato che te l’avevi portato via, solo per farmi incavolare.
Poi mi sono ricordata che io,l’albero quest’anno non l’avevo manco sistemato… e allora ti ho perdonato.
Dicevo…Ecco che mi sveglio ed ecco che sotto l’albero che non c’era non vedo pacchi, ed ecco che mi prometto di sistemare l’albero per l’anno prossimo…
Ma ecco che ancora addormentata vado in bagno ed ecco che davanti alla porta mi vedo un pacco indubbiamente natalizio tutto in bianco rosso e verdone, con la scritta “Normalina”
Ed ecco che capisco che è per me… che nel virtuale un’altra Normalina magari ci sarà , ma a casa mia un’altra Normalina non c’è.
Ed ecco che tutta commossa, apro il natalizio pacco tutto in bianco rosso e verdone (per una volta mi ha visitato il Babbo Natale Italiano, ho riflettuto, ma non troppo perché ero assai scossa e quando mi commuovo quasi non respiro, figurati se rifletto, caro Natale)
Ed ecco che apro il pacco…ed ecco che nel pacco non c’era
Ne’ una grammatica di croato
ne’ un bel po’ di voglia,passione e forza di volontà
ne’ un detettore di errori ortografici in lingua italiana
ne’ un paio di illusioni che non diventassero mai irrancidite
ne’ un mucchio di entusiasmo senza data di scadenza
ne’ qualche giorno di pioggia da consumare a libera scelta e nemmeno i fazzoletti di carta alla vaniglia indispensabili per vedere film che vedo i giorni di pioggia quando inevitabilmente piango anche se non sono assolutamente film da piangere.
E neanche c’era (come da tutti immaginato) l’uomo azzurro che ti avevo gentilmente chiesto!!
Ma invece, c’era una bustina piccola colore blu oppure viola oppure verde oppure prugna oppure arancione, mi sa che cambiava colore o forse ero ancora un po’ ubriaca (di spirito natalizio, manco di alcolici!!)
Ed ecco che la bustina aveva la scritta “pasticche in polvere dalla Deliziosa Pericolosità”
Babbone!! Me l’hai portato sto desiderato regalino !!! allora leggi il mio blog… allora leggi pure i commenti !!! allora sapevi che finalmente me ne ero pentita dei regali chiesti e avevo deciso (troppo in ritardo per una nuova letterina), chiederti di diventare “Deliziosamente Pericolosa”
E mi hai portato una bustina pregna di questa possibilità!!
Ma sei adorabile!! Lo sapevo che il Babbo Natale Italiano non poteva che esaurire questo mio piccolo desiderio !!
Mi leggo le proprietà farmacologiche e da domani chissà se non comincio a prendermi queste meravigliose pasticche in polvere !!
DOSI : 500 o 1000 mg da 1 a 4 volte al anno .Ripetibile al bisogno.
INDICAZIONI: scarsa autostima, gastrite sentimentale, sguardo senza nebb,ia perdita di capacità di innamorarsi, battito svogliato , decrescente ricerca di magia dentro di se , mancanza assoluta di sensualità,abbondanza di noia.
PRECAUZIONI / EFFETTI COLLATERALI: come tutti i placebi, reduce il dolore ma non ne elimina la causa: attenzione a non aggravare eventuali traumi mentre l' infortunata è sotto l' effetto. Iperabondanza di immaginazione.Possibile allegria,felicità e voglia smesurata di innamorarsi. Meravigliosi torpori dei sensi. CONTROINDICAZIONI : effetto rapido,ma poco duraturo.
AVVERTENZE :se la intenzione della infortunata fosse quella di diventare “Deliziosamente Pericolosa” per un unico individuo.le pasticchie potrebbero risultare inutili . Siamo spiacenti, ma la infortunata è, probabilmente, inguaribile.
 

Post N° 255

Il mio regalo di natale... una canzone (malamente tradotta) sull’odio.

Ascoltai questa canzone per la prima volta in uno spettacolo nel 1985 (un anno e mezzo o poco più dopo il ritorno della democrazia nel mio paese).
Nacha Guevara (la cantante) minacciata di morte lei e la sua famiglia (pratica assai comune in quei anni),visse per molti anni fuori dalla Argentina sfuggendo della nostra dittatura.

Ricordo ancora i miei quasi 20 anni piangendo sconsolatamente mentre ascoltavo questa canzone... mi venivano in cuore e mente silenzi, urli, paure e rimpianti propri e altrui , ma quella è un’altra storia...

Pure mentre ascoltavo il video per inserirlo mi sono messa a piangere.... mi sono venuti in mente e cuore silenzi, urli, paure e rimpianti propri e altrui, ma questa è un’altra storia...

La canzone è una buona canzone (Steven Vinaer - Mary Rodgers) e credo che la cantante la interpreta in un modo superbo...

Ecco il mio regalo per natale...
Io, che amo l’ironia, non potevo che regalarvi , di cuore, questa canzone...

Una canzone sull’odio, una canzone sull’ amore...

Tante volte in nome dell’amore... si fanno delle crudeltà assurde ed impensabili,impensate, irrazionali... Irrazionali noi,tante volte...

Dio, Ala ,Buda, Gesù, Confusio, Zarathustra, Bramma, il sorriso di un bimbo,lo sguardo del uomo amato, le braccia dove ti corichi, l’odore del pane appena sfornato,la poesia ,la terra, la musica, la logica, la intelligenza ... ci liberino di “amare” in certi assurdi modi...

Felice e Sereno Natale a tutti
Gabri

Post N° 254

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Post N° 250

Post N° 249

Appunti falliti per un post giallo, tutto giallo, molto giallo,solo giallo...oppure a colori (ma non troppi)

Quando piove faccio i capricci quando piove faccio dei sogni,cioè capricci... quando piove scateno la malinconia perché quando piove in tanti diventano malinconici e non sembro fuori moda quando piove scateno tutti i miei colori,ma nessuno li vede,perché piove... e quando piove si vede solo la pioggia,tranne quando si socchiudono gli occhi e si sente l’odore di terra umida e pronta e i colori fioriscono, inesorabilmente, limpidi, pregni... Quando piove quasi mai mi arrabbio... mi intristisco,si ,ma non solo quando piove Quando piove a volte ti ricordo e a volte no... a volte quando piove mi dimentico che ti ho dimenticato e mi tornano i tuoi occhi, ma dietro la pioggia... I tuoi occhi dietro la pioggia a volte mi intristiscono e a volte mi fanno scrivere poesie che poi inevitabilmente devo buttare via quanto torna il sole
Quando piove...
Ma oggi non piove... devo smettere di scrivere sulla pioggia quando non piove... non è serio... ed io sono una persona seria!! Fine(itterico)

Quando piove faccio capricci, disse lui con la sua voce giallo cadmio. Guardò il muro cercando qualcosa,una canzone, un bacio sperduto,un pensiero spassoso,un ricordo che non sembrasse un ricordo ma un sole d’estate giallo brillante,un sole chiaro. Spesso si sentiva dentro una tela di Van Gogh, ma oggi non voleva sentirsi dentro una tela di Van Gogh,perché si sa che pure Van Gogh e le sue tele diventano malinconici i giorni pioggia. Quando piove faccio capricci, pensò col suo pensiero giallo di nichel titanio,e senza nemmeno prendere l’ombrello giallo che sempre usava nei giorni di pioggia di dicembre, uscì senza chiudere la sua porta giallo canarino. Uscì deciso ad innamorarsi della prima donna gialla che capitasse. Incrocciò una con lo sguardo giallograno che lo lasciò senza fiato.Ma a lui, di solito, piaceva respirare pure i giorni di pioggia... Incontrò una donna giallo di napoli, una dea gialla,tutta gialla,tutta dea... ma non poté evitare pensare alle canzoni di Nino D’angelo...e a lui Nino D’angelo non lo innamorava per nulla... Trovò una giallanera, ma lei le fecce ricordare quelle giornate in carcere, quando lui, essendo accanto a quell’altra splendente sirena cadmio scuro,si sentiva in questura,gabbiano ocra in una gabbia di oro giallo permanente... Dopo ore di girovagare, nessuna era stata abbastanza gialla per lui.Nessuna abbastanza gialla come per innamorarsi follemente. E i giorni di pioggia, se gli veniva di innamorarsi, gli veniva solo di innamorarsi giallamente, cioè alla pazzia. Purtroppo si sa, che quando uno che fa capricci i giorni di pioggia esce un giorno di pioggia con la decisione di innamorarsi di una donna gialla, mai ne trova una. È una maledizione. Oppure una benedizione. Roma,si sa, è città di maledetti benedetti e viceversa."Io i giorni di pioggia faccio capricci", volle urlare in un giallo scuro arrabbiato, alla Munch. Ma non pioveva più. Sipario Giallo  

Post N° 248

Oggi ho voglia
o bisogno che in fondo sono la stessa cosa)
di poesia,
cioe’...di pazzia...

BALADA PARA UN LOCO
Ballata per un pazzo
Musica Astor Piazzolla
Testi Horacio Ferrer
Voce Roberto Goyeneche

I pomeriggi a Buenos Aires hanno quel… che ne so!...
Hai visto?
Esci di casa per Arenales,
la solita cosa per strada e in te
Quando a un certo punto, dietro quel albero,
appaio io, mescola rara di penultimo ubriacone
e di primo clandestino nel viaggio a Venere.
Mezzo melone nella testa,
le strisce della camicia dipinte sulla pelle,
due mezze suole inchiodate ai piedi
e una bandierina di taxi libero in ogni mano...
Ridi... ma solo tu mi vedi!
Perché i manichini mi fanno L' occhiolino,
i semafori mi danno tre luci celesti
e le arance del fruttivendolo dell’angolo mi buttano fiori,
Vieni!! e cosí, un po´ballando, un po´volando,
mi tolgo il melone per salutarti, ti regalo una bandierina
e ti dico...

Lo so che sono matto, matto, matto
Non vedi che va la luna girando per Callao?
E un carnevale di astronauti e bambini con un valzer
Balla attorno a me,
balla,vieni,vola
Lo so che sono matto, matto, matto
Io guardo Buenos Aires dal nido di uno sparviero
e a te, ti ho vista cosi triste...
vieni, vola, senti,quel pazzo sogno che ho per te.
pazzo,pazzo,pazzo...
quando sia notte nella tua portegna solitudine,
nella riviera delle tue lenzuole arriveró,
con un poema e un trombone,
per tenere sveglio il tuo cuore.
pazzo,pazzo,pazzo,
come un acrobata folle salteró,
sull’abisso della tua scollatura fino sentire
che ho fatto impazzire il tuo cuore di libertá,
vedrai...

Usciamo a volare, cara mia
Sali nella mia ilusione supersport,
e andiamo a correre sui tetti
con una rondine per motore.
Dal manicomio (Vieytes) ci applaudono: Evvivaa!...
I pazzi che inventarono l’amore;
e un angelo e un soldato e una bimba
ci danno un valzerino ballatore.
Esce a salutarci la gente carina
E io pazzo,pazzo, ma tuo ,che ne so?
provoco i campanili con la risata
E alla fine ti guardo, e ti canto a mezza voce:

Amami cosí, matto, matto, matto
arrampicati a questa tenerezza di pazzo che c’é in me,
mettiti questa parruca di allodola e vola,
vola con me adesso
vieni, vola, vieni
amami cosí matto, matto, matto,
apriti agli amori ed andiamo a provare
la tragica pazzia totale di rivivere
vieni, vola, vieni, ...
evviva viva viva...
pazzo,pazzo,pazzo...
pazzo io e pazza lei...