W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
cosģ noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
Post n°435 pubblicato il 16 Agosto 2011 da nagel_a
Non sono per nulla d'accordo. Se devo prendere in considerazione un uomo e se devo innamorarmi, non sarà che di un maratoneta centometrista, capace di coniugare lo scatto entusiastico e la quotidianità. Ecco... non mi accontento di nulla meno. [Devo solo verificare se io so essere altrettanto..]
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Post n°434 pubblicato il 11 Agosto 2011 da nagel_a
Vi sono metamorfosi che ci appartengono lungo tutto l'arco della vita. Segnano lo stacco, di volta in volta, tra un passato e un presente, liberando crisalidi e vibrando nuove ali. La frazione di tempo sul liminare del passaggio, lascia l'anima nuda e attenta, prima di indossare la nuova veste. Forse è la stessa percezione che ci conduce, come nelle favole, a cercare quell'unica persona che possiamo ri-conoscere, perchè già ne possediamo intima immagine, ne abbiamo dimestichezza al tatto. E il tempo si plasma come un'attesa, l'attesa, per quell'unica persona che non ci fa sentire soli.
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Post n°433 pubblicato il 09 Agosto 2011 da nagel_a
Capisco gli dei e il loro divertimento che assiste allo scompiglio. E forse tutto sommato si sta meglio a fare la biglia impazzita che non la dea composta e pettinata che schiaccia solo un bottone.
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Post n°432 pubblicato il 07 Agosto 2011 da nagel_a
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Post n°431 pubblicato il 04 Agosto 2011 da nagel_a
Sono le anime delle cose a intessere i discorsi più profondi con quella parte autentica di noi che sta tra la pancia e il cuore. Una dissonante vibrazione che s'imprime negli strati di memoria incosciente e riappare nelle manifestazioni razionali, come un retaggio innato altrimenti inspiegabile. Così ricerchiamo quel sole che ha scaldato i giorni della nostra nascita o il freddo che l'ha redenta. Onoriamo il feltro e il grasso che ci hanno consentito di sopravvivere, con formule da sciamano. Temiamo le farfalle che dalla culla abbiamo ingoiato, per l'imprevedibilità del volo e la cupezza vellutata delle loro ali.
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Post n°430 pubblicato il 03 Agosto 2011 da nagel_a
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Post n°429 pubblicato il 28 Luglio 2011 da nagel_a
Forse il desiderio è un serpente multiforme, dalle scaglie cangianti e dallo sguardo ipnotico. Si attorce attorno ai pensieri e ai bisogni degli uomini e una volta ben saldo inocula il suo veleno. E’ denso e nero quel veleno, si amalgama feroce al sangue e ne diviene indispensabile ossigeno. Ogni scaglia è lo specchio di una prospettiva, il riflesso di uno sguardo.
“In due modi si raggiunge Despina: per nave o per cammello. La città si presenta differente a chi viene da terra e a chi dal mare. (…) Ogni città riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone; e così il cammelliere e il marinaio vedono Despina, città di confine tra due deserti.” (I. Calvino, Le città invisibili)
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Post n°428 pubblicato il 27 Luglio 2011 da nagel_a
Sto inseguendo pensieri in questi giorni. Vado a caccia delle loro oasi. Ma la mia rete da farfalle rimane vuota.
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Post n°427 pubblicato il 24 Luglio 2011 da nagel_a
"Il cuore gli battè sempre più in fretta mentre il viso bianco di Daisy si accostava al suo. Sapeva che baciando quella ragazza, incatenando per sempre le proprie visioni inesprimibili all'alito perituro di lei, la sua mente non avrebbe più spaziato come la mente di Dio. Così aspettò, ascoltando ancora una momento il diapason battuto su una stella. Poi la baciò. Sotto il tocco delle sue labbra Daisy sbocciò per lui come un fiore, e l'incarnazione fu completa." Ci sono follie che partono da lontano, che si annidano nel cuore o nella mente, nuclei dolenti avvolti dalle brume delle illusioni. Si alimentano, forse, fin dalla fanciullezza, quando una vaga sensazione dell'universo porta inevitabilmente a considerare l'esistenza di un verso nello scorrere degli eventi. [Le follie esplodono più facilmente nei sensi tentati dal caldo d'agosto.] Quant'è il tempo necessario all'estinguersi di un'illusione su cui si è fondata una parte dell'esistenza? A recidere definitivamente la credenza in un destino? In un tracciato predeterminato e rivelato a tratti con segni inequivocabili? "Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato."
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Post n°426 pubblicato il 21 Luglio 2011 da nagel_a
Lasciamo poi che allo sfinimento del lavoro fisico, si affianchi una lettura di quelle che incidono carne e coscienza ed ecco che rimane il silenzio. Come se le (mie) parole non fossero che orpelli, perle di vetro tra le mani di una bimba vezzosa. Così intanto taccio... almeno per un po'.
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Post n°425 pubblicato il 15 Luglio 2011 da nagel_a
A volte dal mio guardare traguardano gli occhi di mille uomini del passato. Sguardi di saggi, di guerrieri, di pazzi. Attraverso questi sguardi il torrente muta la sua voce, parla altrove, da lontano, dai sassi e dal muschio. Allora è la follia dell'allucinato cammino sulle pietre scistose di un deserto che le mappe non riportano, tra le esalazioni solforose di una terra arida e le proiezioni scheletriche di piante assetate, monito in un inferno dantesco.
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Post n°424 pubblicato il 13 Luglio 2011 da nagel_a
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Post n°423 pubblicato il 11 Luglio 2011 da nagel_a
E se il viaggio e la meta, non fossero che i vestiti di quell'io iniziale? E così le esperienze e le conoscenze, fossero il linguaggio di cui si serve per raccontare qualcosa dei suoi innati paesaggi interiori?
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Post n°422 pubblicato il 09 Luglio 2011 da nagel_a
Sbuffi di fuoco dalle torri all'altro capo del ponte, scenario di un futuro già remoto, contraltare alle guglie di rame ossidato. Sembra sia eterno quel punto del giorno che cede alla sera, non riesco mai a cogliere i singoli metamorfici stadi in cui la luce si smorza ed è già scuro. Nulla a che vedere con un ponte, soglia tra un'evanescente Venezia e una futuribile Marghera, tra un passato sognante e putrido e un futuro di labirinti siderurgici.
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Post n°421 pubblicato il 06 Luglio 2011 da nagel_a
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Post n°420 pubblicato il 04 Luglio 2011 da nagel_a
"Anche se cambio luogo - anche se cambiassi mondo -, mi ritrovo sempre con me, con il solito me stesso."
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Post n°419 pubblicato il 14 Giugno 2011 da nagel_a
In pausa le riflessioni, gli spunti e le note volanti. Au revoir |
Post n°418 pubblicato il 11 Giugno 2011 da nagel_a
E' bastata una domanda, una semplice richiesta, un nulla in un contesto di niente. Affiorano alghe imprigionate dal fango e tingono l'acqua di scarlatti ricordi. Nello spazio della memoria si atrofizza il tempo, una cicatrice che contrae i giorni e tutto sta di nuovo lì, vivido e bruciante, livido e tagliente a mutilare entusiasmi, a scarnificare speranze.
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Post n°417 pubblicato il 09 Giugno 2011 da nagel_a
Posa il tuo arco, arciere, riponi la freccia tra le altre, abbandona la faretra e rilassa la spalla. Addolcisci il nero degli occhi e abbandonati alla brezza leggera. Nulla turba la quiete tra il folto degli alberi. Dormono l'orso e la volpe. Riposa il picchio. Lontano si ristora il nemico.
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Post n°416 pubblicato il 08 Giugno 2011 da nagel_a
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
Inviato da: cassetta2
il 26/10/2020 alle 16:45
Inviato da: cassetta2
il 21/07/2020 alle 11:30
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il 22/08/2018 alle 21:38
Inviato da: archetypon
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il 12/05/2013 alle 23:42