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« Sellero: La sentenza de...Sellero: Dopo il TAR ecc... »

Sellero-TAR: Che il Sindaco paghi di tasca propria.

Post n°575 pubblicato il 23 Gennaio 2011 da theriddle
 

In merito alle dichiarazioni del Sindaco Bressanelli apparse oggi sulla stampa, mi pare opportuno sottolineare che, avendo il TAR annullato la seduta del 8 ottobre scorso, l'efficacia delle delibere approvate nel consiglio fotocopia del 29 dicembre decorre dalla medesima data in quanto l'idea di una possibile sanatoria ex post delle delibere annullate, con effetto a decorrere sempre dall'8.10.2010 lascerebbe - ovviamente - alquanto perplessi. Pertanto la situazione non si presenta così limpida come il Sindaco ha tentato di dipingerla, in quanto gli effetti della pronuncia del TAR hanno effetti anche sulle deliberazioni assunte in quella sede e già trasmesse alla Corte dei Conti.

A prescindere però da qualsiasi ripercussione di carattere giuscontabile che sicuramente si manifesterà (anche perché è stata e sarà nostra cura segnalare irregolarità ed incongruenze agli enti preposti), emerge palese da parte del Sindaco e della sua maggioranza un comportamento etico-politico che definire inopportuno puà sembrare eufemistico.
A conferma che in questo caso non si sia agito con quella limpidezza che il ruoli ricoperti richiedono, depone il fatto che il Sindaco ed il Segretario Comunale, alla richiesta di chiarimenti effettuata dalla Prefettura (informata dal nostro capogruppo in merito ai vizi riscontrati), avessero risposto non rilevando irregolarità relativamente alla seduta in questione, cambiando idea solo dopo aver ricevuto la notifica del ricorso al TAR e pensando bene di convocare un Consiglio Comunale "fotocopia" per il 29 dicembre (ben 3 mesi dopo quindi il termine di legge del 30 settembre previsto per l'approvazione degli equilibri di bilancio e un mese esatto dopo l'assestamento al bilancio di previsione deliberato il 29 novembre scorso) con il solo scopo di "Confermare e Regolarizzare" le deliberazioni assunte nella seduta in questione poi annullata dal TAR.
Ad ulteriore conferma di queste incongruenze faccio notare ancora che dopo il consiglio dell'8 ottobre si sono tenute altri due sedute di Consiglio. In entrambi i casi però non si è fatto cenno ad alcun vizio di forma o di sostanza relativi alla seduta del 8 ottobre e nonostante il tempo e le occasioni per "regolarizzare e confermare" la seduta in questione ci siano stati, invece il Sindaco ed i suoi accoliti hanno deciso di correre ai ripari solamente dopo aver ricevuto - il 9 dicembre - la notifica del ricorso al TAR effettuato dal nostro Capogruppo.

Fa specie quindi che solo quando il concreto spettro del commissariamento ha iniziato ad aleggiare sul nostro comune, il Sindaco, consapevole di trovarsi in errore e sentendo traballare quella seggiola sulla quale è stato (almeno fin ora) comodamente seduto per un quarto di secolo, si sia affrettato a convocare il consiglio comunale solo per tentare di salvare quello che più gli preme (come confermato anche dalle dichiarazioni odierne), ovvero il suo scranno e non come da lui affermato ai giornali e nel corso del consiglio fotocopia del 29 dicembre "per non sperperare inutilmente del denaro in spese legali".
A memoria infatti non ricordo tanta parsimonia da parte del Sindaco in tutte quelle occasioni che hanno visto il Comune coinvolto in cause amministrative e poi condannato al risarcimento per irregolarità procedurali o inadempienza, oppure in occasione di quelle operazioni finanziarie (vedi ad esempio la rinegoziazione dei mutui o l'accensione dell'inutile mutuo TSN) che ai cittadini di Sellero costeranno almeno un milione di euro.

In ogni caso, affinché i suoi errori non ricadano, ancora una volta, sulle teste dei cittadini di Sellero, nell'ottica del "chi sbaglia paga" invito il Signor Sindaco a coprire di tasca propria l'ennesimo risarcimento al quale, per causa sua, il Comune è stato condannato.

Da parte mia, anche a nome dei miei colleghi di minoranza, garantisco che sarà nostra cura (ci stiamo già muovendo in tal senso con i nostri legali) attivarci affinché i responsabili delle mancanze che hanno visto il Comune condannato per ben tre volte in due anni dalla giustizia ordinaria e amministrativa con costi (tra risarcimenti e spese legali) che - per ora - si aggirano attorno ai centomila euro, paghino di tasca propria.

 

 
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"I molteplici consigli legislativi, e i loro consensi e dissensi, e i poteri amministrativi di molte e varie origini, sono condizioni necessarie di libertà. La libertà è una pianta di molte radici. (...) Quando ingenti forze e ingenti ricchezze e onoranze stanno raccolte in pugno d'un'autorità centrale, è troppo facile costruire o acquistare la maggioranza d'un unico parlamento. La libertà non è più che un nome: tutto si fa come tra padroni e servi." (Carlo Cattaneo)


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