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I pensieri di una vendicatrice angelica

 

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Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 -

Condanna dei crimini dei regimi totalitari comunisti.

1. L'Assemblea parlamentare fa riferimento alla sua Risoluzione 1096 (1996) sulle misure per smantellare l'eredità dei sistemi totalitari comunisti.

2. I regimi totalitari comunisti che governarono nell'Europa Centrale ed Orientale nel secolo passato, e che sono tuttora al potere in molti Paesi del mondo, sono stati, senza ccezioni, caratterizzati da massicce violazioni dei diritti umani. Le violazioni hanno differito in funzione della cultura, del Paese e del periodo storico e hanno incluso assassini ed esecuzioni individuali e collettive, morti in campi di concentramento, fame, deportazioni, torture, lavoro in schiavitù e altre forme di terrore fisico di massa, persecuzioni su base religosa o etnica, violazioni della libertà di coscienza, pensiero e parola, della libertà di stampa, e mancanza del pluralismo politico.

3. I crimini sono stati giustificati in nome della teoria della lotta di classe e del principio della dittatura del proletariato. L'interpetazione di entrambi i principi hanno legittimato la "eliminazione" di popoli considerati nocivi alla costruzione di una nuova società e, come tali, nemici dei regimi totalitari comunisti. Un vasto numero di vittime in ogni Paese coinvolto furono propri connazionali. Fu il caso particolarmente dei popoli dell'ex URSS che di gran lunga superarono altri popoli in termini di numero di vittime.

4. L'Assemblea riconosce che, nonostante i crimini dei regimi totalitari comunisti, alcuni partiti comunisti europei hanno contribuito a conseguire la democrazia.

5. La caduta dei regimi totalitari comunisti nell'Europa Centrale ed Orientale non è stata seguita in tutti i casi da una inchiesta internazionale sui crimini da loro commessi. Inoltre, gli autori di questi crimini non sono stati portati in giudizio dalla comunità internazionale, come fu il caso dei crimini orribili commessi dal nazionalsocialismo.

6. Conseguentemente, la coscienza pubblica dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti è molto povera. I partiti comunisti sono legali e attivi in vari Paesi, anche se in molti casi non si sono distanziati dai crimini commessi nel passato dai regimi totalitari comunisti.

7. L'Assemblea è convinta che la coscienza della storia sia una delle precondizioni per evitare simili crimini nel futuro. Inoltre, la denuncia e la condanna morale dei crimini commessi svolge un importante ruolo nell'educazione delle giovani generazioni. la chiara posizione della comunità internazionale sul passato può essere un riferimento per le sue azioni future.

 

8. Inoltre, l'Assemblea ritiene che quelle vittime dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti che sono ancora vive e le loro famiglie, meritino simpatia, comprensione e riconoscenza per le loro sofferenze.

9. I regimi totalitari comunisti sono tuttora attivi in vari Paesi del mondo ed i crimini continuano ad essere commessi. La percezione dell'interesse nazionale non dovrebbe prevenire i Paesi da una adeguata critica agli attuali regimi totalitari comunisti. L'Assemblea condanna con forza tutte quelle violazioni dei diritti umani.

10. I dibattiti e le condanne che hanno avuto luogo da tempo a livello nazionale in vari stati membri del Consiglio d'Europa non possono dispensare la comunità internazionale da prendere una chiara posizione sui crimini commessi dai regimi totalitari comunisti. C'è un obbligo morale a farlo senza ogni ulteriore ritardo.

11. Il Consiglio d'Europa è nella posizione per tale dibattito a livello internazionale. Tutti i Paesi europei ex comunisti, con l'eccezione della Bielorussia, sono oggi suoi membri e la protezione dei diritti umani e lo stato di diritto sono i valori fondamentali su cui si basano.

12. Inoltre, l'Assemblea parlamentare condanna con forza le massicce violazioni dei diritti umani commesse dai regimi totalitari comunisti ed esprime simpatia, comprensione e riconoscenza alle vittime di tali crimini.

13. Inoltre, richiama tutti i partiti comunisti o post-comunisti nei suoi Stati membri che non lo hanno già fatto di valutare di nuovo la storia del comunismo e del proprio passato, di prendere chiaramente le distanze dai crimini commessi dai regimi totalitari comunisti e di condannarli senza alcuna ambiguità.

14. L'Assemblea ritiene che questa chiara posizione della comunità internazionale aprirà la via alla riconciliazione. Inoltre, incoraggerà con fiducia gli storici di tutto il mondo a continuare le loro ricerche finalizzate a determinare ed a verificare oggettivamente quanto avvenuto.

 

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Post N° 200

Post n°200 pubblicato il 21 Febbraio 2007 da Dike_vendicatrice
 

GOVERNO GO HOME?







Parodiando uno slogan antiamericano tanto caro a certa sinistra (“yankee go home”) il nostro Ministro degli Esteri D’Alema si è rivolto alla sua coalizione per dire che se oggi non voteranno compatti in Senato la mozione sull'Afghanistan, il Governo rischia di fare le valigie e di andarsene a casa.

A margine del vertice italo-spagnolo svoltosi ieri a Madrid, D’Alema ha dichiarato che "se il governo non dovesse avere la maggioranza nel dibattito sulla politica estera, ma dovessero invece risultare determinanti i voti dell'opposizione, Prodi dovrebbe presentare le dimissioni”.

E’ questo un monito chiaro a tutte le componenti della coalizione di governo a prendere una posizione precisa sul tema della missione a Kabul, oltrechè una dichiarazione che non potrà non avere conseguenze "politiche" (ho detto "politche"!) ove venisse disattesa dal voto di oggi.

Sentendo parlare ieri il Ministro degli Esteri ho avuto l’impressione di tornare indietro di dieci anni, all’epoca dell’intervento militare italiano in Kosovo, quando lo stesso D’Alema riteneva che il nostro ingaggio in quella zona era una presenza di difesa attiva. E dopo aver parlato ai media si è fatto ritrarre accanto a Zapatero, entrambi sorridenti e felici, pronto a dire sì alla missione afgana in barba alla sinistra radicale che invece chiede sia definita una precisa exit strategy dall'Afghanistan.

Oggi si voterà in Senato la mozione sull'Afghanistan. Che la dichiarazione di D’Alema di ieri sia una mossa per spaventare i senatodi dissidenti dell'unione, che vogliono votare "no"?

Per la sinistra estrema due sono interessi in gioco: gli ideali che predica (ad esempio la pace) e gli interessi che vuole perseguire (poltrona di governo con indennità e privilegi annessi). Si tratta solo di vedere, sul piatto della bilancia, a quale dei due darà la preminenza.

Partiti che fanno del pacifismo la loro bandiera, che ritengono che la missione a Kabul sia sinonimo di “guerra” devono oggi dimostrare se sapranno far prevalere l’ideale pacifista che tanto decantano, oppure l’interesse a non perdere lo scranno.

Si tratta in fondo di una scelta di estrema coerenza, ovvero di uniformare il proprio comportamento ai principi che predicano.

Fra poche ore vedremo se prevarranno gli ideali, entità astratte, oppure se avranno la meglio gli interessi, entità concrete.

Ma è in gioco la credibilità di certi partiti, che in veste di rivoluzionari alle manifestazioni di piazza predicano la pace e poi in Parlamento, in giacca e cravatta d’ordinanza, si accingono a votare senza il minimo dubbio il rifinanziamento, rinnegando la piazza e quanto in essa predicato.

Ed è in gioco anche la reputazione internazionale del nostro paese, di cui la politica estera è l’immagine principale; una reputazione che, come in altre occasioni, potrebbe essere in mano ai senatori a vita.

 

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Commenti al Post:
alto_locato
alto_locato il 21/02/07 alle 10:15 via WEB
D'Alema ha posto una specie di "fiducia" con quelle parole, normale nel gioco politico una mossa del genere, nessuno scandalo. In quanto alla politica estera e alla figura dell'Italia... beh, sorvolerei... sono anni che siamo lo zimbello del mondo occidentale. Il resto lo condivido. La ragion politica spesso è in disaccordo con la ragion di partito... ma questo abbiamo e questo ci teniamo. Mi auguro solo che prima della fine si cambi legge elettorale, ma non credo.
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 11:21 via WEB
Ciao a te alto locato... indubbiamente è stata una sorta di fiducia implicita. Nessuno scandalo nel porla implicita dopo che le pongono tutte alla luce del sole. Lo scandalo è l'incoerenza di affermare principi come basilari e poi porre in essere comportamenti contrari ad essi. Lo scandalo, tra virgolette, è un Diliberto che dice che grazie al governo Prodi non siamo più sudditi degli Usa, ma alleati. Io sinceramente sorrido a tanta demagogia. Vi sono sondaggi (sembrava che i sondaggi fossero prerogativa solo di Berlusconi) secondo i quali l'elettorato di sinistra è favorevole nella percentuale del 62% al ritiro dall'Afghanistan. Allora mi chiedo in nome di quale elettorato ci restano. Scandaloso è aver promesso una politica estera completamente differente da quella del governo precedente e invece non la è stata ed ha anzi previsto l'invio di un contingente in Libano (teatro niente affatto rassicurante); contingente che, in nome della incoerenza, preferiscono chiamare missione di pace. In fondo la sinistra pensa che cambiando nome alle cose le renda più lodevoli. Per l’Afghanistan vorrebbero farci credere che incentiveranno la cooperazione civile, quando se osservi le cifre del decreto, alla cooperazione civile è riservato un nonnulla dei miliardi di euro riservati all’apparato militare. Tu dici che sono anni che siamo lo zimbello del mondo occidentale? almeno però a livello internazionale si dava l'idea di una linea politica comune e comunemente condivisa. Ora diamo l'idea di un governo formato da un'accozzaglia di partiti che si sono uniti solo per vincere le elezioni ma che non sa proporre una alternativa valida alla destra. E, considerato che la destra ha fatto molti sbagli anch'essa, non sapersi proporre con un'alternativa credibile rende questo paese ancora più risibile. Questo è un governo da guinnes dei primati, che conta di due maggioranze e di due opposizioni (cosa mai accaduta) e oggi durante il voto lo vedremo chiaramente. Mi auguro che si cambi legge elettorale e si metta uno sbarramento alla tedesca, abbastanza alto da impedire a partitelli come i comunisti italiani, che hanno solo il 2% di voti, di porre sotto scacco il governo ad ogni occasione. Ciao e grazie per il tuo intervento.
 
   
alto_locato
alto_locato il 21/02/07 alle 11:38 via WEB
Dalla tua foga, capisco il nick. Io penso sia meglio una marmellata che nani e ballerine al governo, nonostante tutto. Ho alcuni, pochi a dire il vero, principi base su cui fondo il mio pensiero in termini politici, il resto mi interessa poco. L'economia è gestita dalla BCE (grazie al cielo), gli esteri dagli USA e da qualche altro (non certo noi) potente di turno, vero o finto terrorista che sia.. a me interessano alcune libertà civili che da quell'altra parte, ahimè dopo averle tanto decantate nel lontano 1994, neanche sanno cosa siano. Io vorrei un partito liberale di massa... che non avremo mai. Grazie a te!
 
     
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 12:01 via WEB
Temo che purtroppo tu non abbia proprio compreso nulla del mio nick. Il mio nick, come si evince anche dal frammento pubblicato sul mio profilo, è solo un riferimento alla filosofia parmenidea e non ha nulla a che vedere con vendette. Ma comprendo che certa gente, prevenuta, sappia solo dare giudizi sommari. E comunque io non giudico le persone dai nomi, ma dalle loro azioni od omissioni. Anche a me interessano le libertà civili e non credo che le marmellate abbiano dato la minima prova di di essere filo liberartarie. Per loro la libertà è solo Palestina, liberta Da israele e dagli Usa e poco altro; ma su altre libertà calpestate non aprono le loro boccacce. Non ho visto la marmellata a dicembre sfilare in solidarietà agli sutudenti iraniani che chiedono libertà e democrazia. Forse perchè non c'erano bandiere da bruciare ma diritti da difendere, contro un tiranno tanto caro alla marmellata italiana. Non vedo la marmellata spendere una sola parola per il genocidio tibetano dove le donne vengono sterilizzare forzatamente o fatte abortire al nono mese di gravidanza e dove si sta annientando un popolo e la sua cultura. Non ho visto la marmellata spendere una parola contro le sparatorie al passo del Nangpa là. Non ho visto la marmellata spendere una parola per le repressioni cinesi dove ogni anno 10 mila persone sono mandate a morte in base ad un codice penale che punisce con la pena capitale anche chi è sospettato di diffondere la sars. Non vedo le tanto libertarie politiche di sinistra battersi per le donne musulmane in Italia. Hina Salem è morta nel silenzio e nel silenzio delle gran liberetarie di sinistra è stata sepolta dopo che il suo cadavere è stato per sei mesi in un obitorio. La marmellata non sa nemmeno cosa siano le libertà civili altrimenti non chiuderebbe gli occhi di fronte alle voergone di regimi che prende a modello come paradisi in terra. No, con certa marmellata non mi ci impastriccio le mani
 
     
alto_locato
alto_locato il 21/02/07 alle 12:11 via WEB
ALT! io non ho giudacato nessuno ne mai lo farò, semplicemente da un nick. Ho intravisto la foga e ho avuto una immagine.. tutto qui. Il resto lo condivido in pieno, ma non vedendo dall'altra parte altro che nani e ballerine, le mani me le devo sporgare con la marmellata, sperando (e lavorando) perchè non ci sia più di che vergognarsi.
 
     
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 12:41 via WEB
Tu veramente hai parlato del mio nick, a prescindere dalla foga, e di conseguenza ti ho voluto chiarire l'orgine di esso, che ha a che vedere con il sapere e non con la vendetta. Beato te che non ti vergogni della marmellata, io invece pur non avendola votati, mi vergogno un pò di essere, mio malgrado, da essa (mal) rappresentata. Per il resto, se il suo elettorato è soddisfatto, meglio. Grave sarebbe ove la delusione arrivasse da chi ha creduto nei suoi programmi. Buona giornata
 
     
agost38
agost38 il 21/02/07 alle 13:08 via WEB
Buongiorno cara Dike. Devo riconoscere che quanto parli ex abrupto ti preferisco. Sto seguendo la diretta dal Senato. In questo momento parla la senatrice Franca Rame. La ricordi alla manifestazione vicentina? ricordi suo marito fare il solito pagliaccio sul palco e con gli occhietti inquadrare la batteria dietro di lui che suonava nel palco e che sulla cassa aveva una foto del Papa accanto ad una di Hitler, entrambi con la mano alzata? I media non l'hanno evidenziata, forse perchè avevano tutto l'interesse a mettere in risalto che la manifestazione era pacifista. Ebbene, cara Dike, dopo i proclami pacifisti della coppia, la Rame ha appena detto che VOLEVA VOTARE NO, MA SICCOME QUESTO POTREBBE FAR CADERE IL GOVERNO ALLORA VOTERA' SI'. Devo aggiungere altro?
 
     
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 13:37 via WEB
Ciao Ago.... sto seguendo anche io la diretta dal senato ed ho sentito la senatrice Rame. Ti aspettavi forse qualcosa di diverso? Chi l'ha vista a Vicenza avrebbe detto che era a fovere del sì? oggi ha dismesso i panni rivoluzionari ed ha raccolto il grido disperato di D'Alema di non far cadere il governo. E tu hai sentito cosa ha detto il nostro ministro degli esteri? che in Afghanistan le istituzioni sono di sinistra.......e poi ha detto che se ce ne andiamo dall'Afghanistan là resteranno solo gli americani. Ecco dunque spiegato perchè staremo in Afghanistan....sono io che ti chiedo: devo aggiungere altro?
 
     
Claudietta25
Claudietta25 il 21/02/07 alle 21:44 via WEB
Ciao a tutti. Io non ho seguito la diretta oggi, e quindi mi limito a commentare sui vostri commenti. Leggo che Ago parla di Franca Rame. Ma veramente ha votato a favore? ma non era la stessa che giorni fa, in un fuori onda, diceva che Fassino era un bugiardo, a proposito della base di Vicenza?
 
     
a_tiv
a_tiv il 21/02/07 alle 13:39 via WEB
Scusa Dike se mi rivolgo al signor "alto_locato". Abuso del tuo spazio... ma so già che tu poi mi perdonerai. Io al contrario del tuo interlocutore non esprimo giudizi su niente. Tenevo a farlo rilevare ed è anche per questo che non entro neanche nel merito del suo nick. Io valuto fatti e circostanze e comportamenti e li commento... e senza spocchia. Io non vedo nani e ballerini nella politica di oggi ma interpreti di ruoli che la storia e le tradizioni assegnano a chi si rifà a pensieri e storie pregresse. Non mi interessano gli uomini, comunque, ma ciò che rappresentano e le politiche che supportano o dispiegano col loro agire politico. Questo a mio avviso, è il modo di porsi e non guardare nelle fila degli altri per giustificare una propria collocazione. E' per questo che non sparo nel mucchio, anzi non sparo proprio, ma contrappongo idee e contenuti ad idee e contenuti di altri. I nani e le ballerine!!! ...ognuno si coltivi i suoi! No mi si venga a dire che si è da una parte perchè dall'altra ci sono nani e ballerine: in questo caso dovrei pensare che il suo modo di pensare è "nano e ballerino". Colui che si uniforma agli uomini e non alle idee è vittima di un pensiero debole che non ha ispirazioni e che si consuma in un rapporto di amore o odio, ovvero di simpatie o antipatie: un pensiero molto riduttivo quasi qualunquista, certamente limitato. Non entro nel merito specifico delle questioni sollevate …ci sarebbe da chiedere, però, quali siano le politiche di libertà a cui il nostro aspira. Spero non siano quelle del DI.CO. Chi parla è stato liberale e vicino a Marco Pannella ed Emma Bonino nel 1994 per le battaglie liberali. Le battaglie che i radicali di allora hanno tradito, soffermandosi su quelle di retroguardia tipo la liberalizzazione della droga o i Pacs, per poi addirittura entrare nel governo Prodi. Poco meno di un anno prima il mio amico Marco aveva detto che con Prodi Presidente del Consiglio sarebbe andato via dall’Italia e la Bonino, aveva rincarato la dose, dicendo che Prodi aveva un cervello piatto: sono nel suo Governo. La politica economica dei paesi la decide la BCE e quella estera gli USA? E’ un’opinione che non condivido anche se per il primo caso, fermo restando prerogative di garanzie sociali, non sarei del tutto contrario ad uno sviluppo europeo governato da un unico indirizzo economico. Così come sarei d’accordo per una politica estera europea dopo, però, una Costituzione che ne definisca con chiarezza le scelte e la continuità in un indirizzo occidentale fondato su consolidate tradizione di cultura e di civiltà. Scusami ancora Dike se informo l’amico “liberale” (dovremmo essere in armonia. Ma io lo sono da sempre e senza esser passato da ingressi di servizio ma sempre da quella principale del liberalismo italiano) che se si vuole uscire dalla propaganda, dagli slogan, dai luoghi comuni si affronti un argomento e si pongano a confronto le idee di ciascuno senza dar per scontato che da una parte ci siano solo nani e ballerini, come io non affermo che nell’altro campo ci siamo maschere oscene o saltimbanco da circo. Buona giornata e chiedo scusa ma…sentivo di dover intervenire! Un abbraccio Dike. Vito
 
     
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 13:59 via WEB
Carissimo Vito.... tu non ti devi scusare di nulla, tanto più di abusare del mio spazio, che è aperto al confronto di tutti coloro che civilmente ed educatamente vogliono lasciare una loro traccia. Ti ricordi quando entrò qui qualcuno definendosi liberaledoc? Ci eravamo conosciuti da qualche giorno. Io ricordo ancora il fervore del tuo intervento. La mia stima nei tuoi confronti è massima, per la tua educazione, per il tuo equilibrio, per la tua lucidità di espressione..ma soprattutto per il libero pensiero di cui sei assertore e difensore. Sei una delle persone che io stimi di più tra quelle che conosco, sia nel web che nella vita reale. Ci tenevo a dirtelo e questa è stata l'occasione giusta...Un abbraccio.
 
     
a_tiv
a_tiv il 21/02/07 alle 14:59 via WEB
Dike cara, mi confondi e ti ringrazio. Cerco sempre di essere sereno nelle mie analisi, anche se sono certo di essere spesso condizionato dalle traiettorie del mio pensiero. Ma la politica è passione, e poi sono convinto che nella mia passione ci siano sempre presupposti di buon senso. Ragiono senza essere accecato dall'odio anche se spesso spingo più la mano su situazioni che a mio avviso sembrano più solide e su personaggi che considero meno efficaci. Un bacio affettuoso per la tua gentilezza e per le tue parole gentili. Vito
 
     
alto_locato
alto_locato il 21/02/07 alle 14:58 via WEB
Mi dispiace non esser stato compreso. Fuor di dubbio che non intendevo offendere nessuno. La politica italiana, tutta, è talmente compromessa che passa fin la voglia di parlarne. Volevo solo essere ironico (così come lo è il mio nick ) ma se non è stata percepita così, è solo colpa mia. E' anche evidente che non pensavo di urtare alcuno, proponendo il mio punto di vista che confermo, dando ragione a chi ci ospita nella sua analisi dell'attuale maggioranza parlamentare. Lungi da me infine offendere nessuno etichettando un pensiero, mi ripeto, ironico come quasi qualunquista e limitato. Sicuramente diverso dal tuo, da quello che leggo, ma non per questo oggetto di miei strali. In ogni caso chiedo scusa a chi, non volendo, ho offeso con le mie parole. Nella speranza di poter parlare di politica senza alterazioni.. un giorno. vi saluto.
 
     
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 15:19 via WEB
Alto locato.... Quando vorrai venire a lasciare una tua traccia, sarai il benvenuto.. Ovviamente parlando di politica è normale che ci si infervori, e da entrambe le parti, ed è cosa assai diversa dall'alterarsi, comportamento che non appartiene a chi frequenta questo blog.. e proprio in nome del rispetto del prossimo, ho sempre rifiutato di aprire agli anonimi, di divenire blog del giorno o di essere inserita in Libero blog, perchè tutto ciò avrebbe significato aprire il blog al pubblico ludibrio. Ti ringrazio per il passaggio e ti auguro una felice giornata
 
a_tiv
a_tiv il 21/02/07 alle 10:15 via WEB
Cara Dike, come avrai visto ho inviato il Trackback del mio post "Si va a casa?" I nostri post spesso si integrano per ricchezza di considerazioni e di ulteriori riflessioni. Penso che anche oggi assisteremo alla solita sceneggiata ed al meschino didimensionamento di una insanabile divergenza in politica estera. Questa dicotomia non servirà a rendere affidabile il Paese verso l'esterno. Sono azioni deleterie che pagheremo nel tempo e che ci causeranno la chiusura in faccia di portoni verso la crescita e lo sviluppo nelle collaborazioni commerciali e tecnologiche. Ciao Dike, a presto. Vito
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 11:27 via WEB
Ciao carissimo Vito.... ho gradito moltissimo il tuo trackback e mi sono permessa di inviartene uno io, perchè molto spesso tu ed io trattiamo stessi argomenti, ma soffermandoci su aspetti differenti, e, così facendo, diamo più amplificazione alla notizia che trattiamo. Che vi sia una insanabile divergenza in politica estera è palese e davanti agli occhi di tutti, e maggiormente davanti agli occhi dell'elettorato di quei politici che passano da abiti rivoluzionari dei disobbedienti alle giacca e cravatta dei parlamentari obbedienti alla ragion di stato e di poltrona. Adesso mi devo assentare ma oggi torno e passo anche da te. Un caro saluto e un abbraccio.
 
agost38
agost38 il 21/02/07 alle 13:13 via WEB
Voteranno tutti "sì" e voteranno per il rifinanziamento. Diranno che la politica estera è discontinua rispetto alla precedente ma continua di fondo con le linee di politica estera che hanno caratterizzato l'Italia in politica estera. Torno dopo. un saluto
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 14:56 via WEB
Caro Ago... stavolta devi fare ammenda e dire che ti sei sbagliato... perchè il Senato ha appena respinto la mozione dell'Unione
 
   
agost38
agost38 il 21/02/07 alle 15:43 via WEB
Devo convenire di essermi sbagliato. Credevo che il richiamo di D'Alema sarebbe stato recepito come una richiesta di fiducia e non l'avrebbero fatta mancare. Felicissimo di fare ammenda. Cilicio o fustigazione? grrrrr
 
     
agost38
agost38 il 21/02/07 alle 21:02 via WEB
Comunque anche tu hai toppato,Dike. Pensavi che il voto dei senatori a vita fosse decisivo e lo è stato, ma nel senso contrario. Persino Pinanfarina è venuto oggi a votare che non credo sia mai andato in Senato dopo l'insediamento del governo Prodi.
 
     
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 21:31 via WEB
Ha ragione Ago.... quasi quasi cancello le ultime due righe del post.. almeno spariscono le prove a mio carico.. ahhahahha
 
a_tiv
a_tiv il 21/02/07 alle 15:20 via WEB
GOVERNO GO HOME!!!!!! Un commento? Avevo ragione di pensare che se da una parte ci siano nani e ballerine (cosa di cui dubito) ...dall'altra.... maschere e saltibanchi. Ciao! Vito
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 15:35 via WEB
Vito.... oggi se ti fanno l'antidoping sei sicuramente positivo ;-)))
 
   
a_tiv
a_tiv il 21/02/07 alle 19:19 via WEB
Ci puoi scommettere!!!! Un bacio! Vito
 
     
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 21:29 via WEB
Vito........ un bacio a te ;-)))))
 
acquamarina_56
acquamarina_56 il 21/02/07 alle 15:35 via WEB
E mò????
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 15:39 via WEB
ciao carissima Vitt... e mo? D'Alema ieri ha dichiarato a Madrid: “se il governo non dovesse avere la maggioranza nel dibattito sulla politica estera, previsto mercoledì al Senato, ma dovessero invece risultare determinanti i voti dell'opposizione, Prodi dovrebbe presentare le dimissioni”. Vedremo se sono così coerenti da mantenere fede a ciò che hanno dichiarato. ciao e felice giornata
 
   
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 16:20 via WEB
Costituzionalmente il governo non è tenuto a dare le dimissioni, perchè non vi era la mozione di fiducia. Ma la dichiarazione dalemiana di ieri era un impegno politico preciso. Credo dunque che, politicamente, le dimissioni del governo siano un atto dovuto.
 
poker_d_assi
poker_d_assi il 21/02/07 alle 16:00 via WEB
Governo go home? ;-)))))
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 16:21 via WEB
Speriamo ;-))))))))))))
 
paologis
paologis il 21/02/07 alle 16:52 via WEB
Dopo la "sconfitta" di oggi sarebbe immorale se Prodi e compagni non rassegnassero le dimissioni, soprattutto dopo le dichiarazioni di baffino ieri.
Nel caso non venga mantenuta la parola penso saremmo tutti autorizzati a scendere spontaneamente in piazza a protestare contro quella che sarebbe una palese presa per i fondelli alla nazione...
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 17:17 via WEB
Ciao Paolo.... sono della tua stessa opinione: se avessero un minimo pudore andrebbero a casa. ma non credo che sia la soluzione che percorreranno. Penso che metteranno la fiducia al senato sul decreto di rifinanziamento, e tireranno a campare, anche se come soluzione non cambia il fatto che questo governo non ha più la maggioranza in politica estera. Quanto allo scendere in piazza, essere scesi in piazza in 2 milioni per loro non significava nulla. Quando invece sono in piazza a vicenza in poco più che centomila, già pretendevano che si dicesse no alla base usa. Stanno aggrappati alla poltrona. Spero non decidano per una gros koalition alla tedesca, in attesa di fare una riforma elettorale e poi passare a nuove elezioni. Grazie della visita e buona giornata.
 
   
paologis
paologis il 21/02/07 alle 17:50 via WEB
Se non vanno a casa come dichiarato ieri da D'Alema crolla tutto... non esiste che in un Paese democratico si verifichi una cosa simile, il ministro degli esteri fa un'affermazione simile, nessuno lo smentisce o lo contesta, e poi si rimangiano tutto...
Io non ci sto!
 
     
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 18:14 via WEB
Certo Paolo.. la sua dichiarazione è stato un impegno politico e politicamente ne andrebbe della sua credibilità ieri con quella dichiarazione ha posto una sorta di fiducia implicita. E' questione di onestà politica. Vedremo se sapranno dimostrarla. Ciao
 
     
a_tiv
a_tiv il 21/02/07 alle 19:22 via WEB
...attenti che questi sono anche immorali....!!! Ciao! Vito
 
Selina1496
Selina1496 il 21/02/07 alle 20:23 via WEB
Sembra di essere tornati alla prima Repubblica.
 
 
agost38
agost38 il 21/02/07 alle 21:17 via WEB
l'importante è che non accada come nel '98. Un altro governo D'Alema spero c elo risparmino. Predica la pace, si appella all'art.11 della Costituzione, come ha fatto oggi. Ma io non dimentico che quando decise di bombardare il Kosovo non si appellò all'art.11 e non si appellò nemmeno al parlamento e nemmeno all'Onu.
 
Selina1496
Selina1496 il 21/02/07 alle 20:26 via WEB
E un Casini che presta soccorso rosso?
 
 
agost38
agost38 il 21/02/07 alle 21:07 via WEB
ciao selina, l'udc al posto di rifondazione, dici? non credo. rifondazione ha 27 senatori contro 20 dell'udc. sarebbe anche peggio di come è oggi.
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/02/07 alle 21:37 via WEB
Ciao Selina.... ti ha già risposto Ago... mi accodo ai suoi commenti. Felice serata e un abbraccio
 
Claudietta25
Claudietta25 il 21/02/07 alle 21:51 via WEB
ciao a tutti, devo scappare a cena e se posso torno dopo. un salutone
 
desioaidesiani
desioaidesiani il 22/02/07 alle 00:24 via WEB
PRODI GO HOME!!!
 
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Un blog di: Dike_vendicatrice
Data di creazione: 23/05/2006
 
 
 

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Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre”.                                                                                                                           

 

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UN GRIDO DI LIBERTà

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"Signor Presidente,

lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì,non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

(Lettera degli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahamdinejad)

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