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I pensieri di una vendicatrice angelica

 

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Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 -

Condanna dei crimini dei regimi totalitari comunisti.

1. L'Assemblea parlamentare fa riferimento alla sua Risoluzione 1096 (1996) sulle misure per smantellare l'eredità dei sistemi totalitari comunisti.

2. I regimi totalitari comunisti che governarono nell'Europa Centrale ed Orientale nel secolo passato, e che sono tuttora al potere in molti Paesi del mondo, sono stati, senza ccezioni, caratterizzati da massicce violazioni dei diritti umani. Le violazioni hanno differito in funzione della cultura, del Paese e del periodo storico e hanno incluso assassini ed esecuzioni individuali e collettive, morti in campi di concentramento, fame, deportazioni, torture, lavoro in schiavitù e altre forme di terrore fisico di massa, persecuzioni su base religosa o etnica, violazioni della libertà di coscienza, pensiero e parola, della libertà di stampa, e mancanza del pluralismo politico.

3. I crimini sono stati giustificati in nome della teoria della lotta di classe e del principio della dittatura del proletariato. L'interpetazione di entrambi i principi hanno legittimato la "eliminazione" di popoli considerati nocivi alla costruzione di una nuova società e, come tali, nemici dei regimi totalitari comunisti. Un vasto numero di vittime in ogni Paese coinvolto furono propri connazionali. Fu il caso particolarmente dei popoli dell'ex URSS che di gran lunga superarono altri popoli in termini di numero di vittime.

4. L'Assemblea riconosce che, nonostante i crimini dei regimi totalitari comunisti, alcuni partiti comunisti europei hanno contribuito a conseguire la democrazia.

5. La caduta dei regimi totalitari comunisti nell'Europa Centrale ed Orientale non è stata seguita in tutti i casi da una inchiesta internazionale sui crimini da loro commessi. Inoltre, gli autori di questi crimini non sono stati portati in giudizio dalla comunità internazionale, come fu il caso dei crimini orribili commessi dal nazionalsocialismo.

6. Conseguentemente, la coscienza pubblica dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti è molto povera. I partiti comunisti sono legali e attivi in vari Paesi, anche se in molti casi non si sono distanziati dai crimini commessi nel passato dai regimi totalitari comunisti.

7. L'Assemblea è convinta che la coscienza della storia sia una delle precondizioni per evitare simili crimini nel futuro. Inoltre, la denuncia e la condanna morale dei crimini commessi svolge un importante ruolo nell'educazione delle giovani generazioni. la chiara posizione della comunità internazionale sul passato può essere un riferimento per le sue azioni future.

 

8. Inoltre, l'Assemblea ritiene che quelle vittime dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti che sono ancora vive e le loro famiglie, meritino simpatia, comprensione e riconoscenza per le loro sofferenze.

9. I regimi totalitari comunisti sono tuttora attivi in vari Paesi del mondo ed i crimini continuano ad essere commessi. La percezione dell'interesse nazionale non dovrebbe prevenire i Paesi da una adeguata critica agli attuali regimi totalitari comunisti. L'Assemblea condanna con forza tutte quelle violazioni dei diritti umani.

10. I dibattiti e le condanne che hanno avuto luogo da tempo a livello nazionale in vari stati membri del Consiglio d'Europa non possono dispensare la comunità internazionale da prendere una chiara posizione sui crimini commessi dai regimi totalitari comunisti. C'è un obbligo morale a farlo senza ogni ulteriore ritardo.

11. Il Consiglio d'Europa è nella posizione per tale dibattito a livello internazionale. Tutti i Paesi europei ex comunisti, con l'eccezione della Bielorussia, sono oggi suoi membri e la protezione dei diritti umani e lo stato di diritto sono i valori fondamentali su cui si basano.

12. Inoltre, l'Assemblea parlamentare condanna con forza le massicce violazioni dei diritti umani commesse dai regimi totalitari comunisti ed esprime simpatia, comprensione e riconoscenza alle vittime di tali crimini.

13. Inoltre, richiama tutti i partiti comunisti o post-comunisti nei suoi Stati membri che non lo hanno già fatto di valutare di nuovo la storia del comunismo e del proprio passato, di prendere chiaramente le distanze dai crimini commessi dai regimi totalitari comunisti e di condannarli senza alcuna ambiguità.

14. L'Assemblea ritiene che questa chiara posizione della comunità internazionale aprirà la via alla riconciliazione. Inoltre, incoraggerà con fiducia gli storici di tutto il mondo a continuare le loro ricerche finalizzate a determinare ed a verificare oggettivamente quanto avvenuto.

 

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Post N° 203

Post n°203 pubblicato il 24 Febbraio 2007 da Dike_vendicatrice

IL DODECALOGO PRODIANO: “ALLEATI, NON AVRETE ALTRO PREMIER ALL’INFUORI DI ME”.

 


Che Prodi si reputasse unto del signore lo si era capito quando spocchiosamente diceva che il suo governo sarebbe durato 5 anni, ma che addirittura si considerasse investito di un mandato celeste, al punto da stilare un proprio Dodecalogo, non lo avrei mai immaginato.

Di fronte alla dissoluzione della propria coalizione, andata in minoranza al senato sul voto di una mozione di politica estera, il Presidente del Consiglio ha subito rimesso il suo mandato, ma non ha esitato a dare la propria disponibilità a tornare alla guida del paese, ove il Capo dello Stato glielo consenta ed a condizione che gli esponenti dell’Unione decidano di sottoscrivere una sorta di “patto programmatico”  articolato in 12 punti fondamentali e non trattabile.

Vero è che il principio secondo cui “pacta sunt servanda”, universalmente riconosciuto, appartiene al diritto internazionale, ma ogni uomo d’onore deve rispettare i patti. Per questo penso che chi impone ai propri alleati di sottoscrivere un programma e di impegnarsi in esso vuole significare che ha poca fiducia nei loro confronti (forse non a torto) e dubita del loro onore.

L’Unione, poi, aveva già un suo programma politico, redatto in 280 pagine e sottoscritto in ogni singola pagina da tutti gli alleati della coalizione.  Eppure questo programma è stato più volte disatteso o mal interpretato da quegli stessi politici che l’avevano sottoscritto. Chi assicura che adesso Prodi e i suoi alleati, che hanno dimostrato uno straordinario attaccamento alla poltrona di governo, sapranno allo stesso modo tenere fede al nuovo patto programmatico blindato?

I dodici punti del programma prodiano spaziano dagli impegni internazionali, alle infrastrutture (tav compresa), all’impegno per la cultura, alla diversificazione delle fonti energetiche, alle liberalizzazioni, all’impegno a favore del mezzogiorno, alla riduzione della spesa pubblica e alla riforma previdenziale.

Chi può asserire senza ombra di dubbio che le 12 condizioni scritte nel patto programmatico partorito ieri abbiano, semanticamente parlando, lo stesso significato per tutte le forze della coalizione, o invece che, in forza di non so quale riserva mentale, ognuna di esse si riterrà libera di interpretarle a piacere, così come è accaduto per il programma dell’Unione?

In fondo questi dodici punti sono davvero generici: si parla, ad esempio, di riforma delle pensioni ma non si dice se l’età pensionabile sarà ridotta, o alzata o se rimarrà invariata. Si tratta insomma di dodici punti così generici che potrebbero perfino coincidere, in barba alla discontinuità, col programma politico del centro destra.

Ciò che non riesco a capire è proprio questo, ossia come sia stato possibile che i membri della coalizione di maggioranza, nell’arco di una notte, abbiano potuto e saputo accordarsi su tutti i punti indicati (o spariti) dal programma, sui quali si sono scornati per 9 mesi.

Ci deve essere un motivo valido se fino a pochi giorni fa questo governo accusava la Chiesa di inopportuna ingerenza negli affari dello Stato solo perché difendeva la famiglia e si schierava contro i Dico e adesso, invece, dai XII comandamenti prodiani i Dico sono scomparsi ed è miracolosamente comparsa l’attenzione per la famiglia.

Ci deve essere un motivo, valido, per cui si decida di deporre l’ascia di guerra che difende i propri ideali, e si rinneghi ciò che si è predicato fino al giorno precedente. Ci deve essere un motivo per cui la sinistra estema, che domenica scorsa ha marciato per la pace e contro Prodi, domenica prossima marcerà in favore di Prodi e contro il pacifismo.

Finchè questa coalizione era al governo, essa era coesa dall’antiberlusconismo ed ora che sta vacillando è invece coesa dalla paura che Berlusconi torni al potere. Paura che è solo una maschera dietro la quale si nasconde solo il timore, fondato, di perdere lo scranno.

Ma che politici sono mai questi?

Se, per ipotesi, la maggior parte dei cittadini rivolesse ora il centro destra al governo (ipotesi non del tutto criticabile visto che nei nuovi comandamenti il governo non rappresenta  più nemmeno buona parte di chi lo ha eletto), perché ci deve essere un manipolo di politici che deve fare in modo che ciò non accada?

Siamo forse in un regime?

Questa mia domanda, ovviamente esagerata, trova però una ragione d’essere nel punto dodicesimo del decalogo prodiano, dove compiono queste testuali parole:  "Al Presidente del Consiglio è riconosciuta l’autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del Governo stesso in caso di contrasto”.

Questa dicitura, assai poco rassicurante, riconosce al premier carta bianca, perché significa che, in caso di dissenso (ossia, “sempre”, visti i precedenti), prevarrà la posizione del Premier.

Eppure credevo fossimo in un sistema parlamentare!

Oppure siamo retrocessi alla teocrazia dell’antico Egitto, visto che Prodi sta chiedendo ai suoi alleati di riconoscere che non si deve adorare altro politico all’infuori di lui?

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I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
>> I dodici comandamenti su Viva l'italia
Ricevuto in data 24/02/07 @ 09:17
1. "Rispetto degli impegni internazionali e di pace. Sostegno costante alle iniziative di politic...
>> D'alema contro tutti su entronellantro
Ricevuto in data 25/02/07 @ 14:49
Il leader Massimo non getta mai la spugna, lui non si arrende. Riesce a far cadere Prodi con una ...

 
Commenti al Post:
FiorVita
FiorVita il 24/02/07 alle 08:14 via WEB
SOLO IL POTERE unico collante è il POTERE. Chi se ne frega dei voti presi. POTERE POTERE. RIDICOLI A CASA Scusa lo sfogo che non è nel mio stile, ma basta non possono comportarsi cosi. Ti aspetto magari sul mio blog, per commentare
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 24/02/07 alle 08:18 via WEB
Buongiorno Fiorvita.... benvenuto sul mio blog e grazie per aver lasciato una tuo commento qui. Appena posso vengo a far visita al tuo blog molto volentieri. Ti auguro una felice giornata. Un sorriso. Dike
 
   
FiorVita
FiorVita il 24/02/07 alle 08:51 via WEB
Grazie per il bel commento che hai lasciato
 
     
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 24/02/07 alle 08:58 via WEB
Figurati.... è stato un piacere. Adesso devo tornare al lavoro, percò oggi con più calma tornerò a farti visita. Ciao
 
annie09
annie09 il 24/02/07 alle 09:13 via WEB
Ciao Dike. Hai ragione quando parli di unità contro Berlusconi, di paura che Berlusconi torni al potere. Parlando con un collega di lavoro di sinitra (nella mia ditta il 90% è di sinistra) mi ha detto "Sono deluso da questo governo, se Fini ed il suo partito si candidasse da solo e non come CdL voterei per lui!". Non aggiungo altro...Buona giornata! :-)
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 24/02/07 alle 10:59 via WEB
Ciao Annie.... grazie per questo tuo commento, che la dice lunga sulla delusione che si registra tra coloro che in questo governo hanno riposto fiducia. Io che non l'ho votato ed altri come me, posso porsi in modo critico verso quella parte politica, e probabilmente ad essi il nostro giudizio non importa più di tanto. Ma non possono ignorare il giudizio del loro stesso elettorato. Le promesse elettorali (es. "non metteremo mai le mani nelle tasche degli italiani e chi lo dice fa del terrorismo politico") sono utilissime per conseguire il potere, ma sono un'arma a doppio taglio se esse vengono disattese. Buona giornata anche a te.
 
Non_sono_comunista
Non_sono_comunista il 24/02/07 alle 09:23 via WEB
Ciao Dike, ti ho inviato un trackbak, perchè anch'io ho postato sui dodici comandamenti di Prodi, e mi hanno fatto sorridere gli ultimi due, sta trasformando il governo in una dittatura, "io parlo a nome di tutti, io esprimo le opinioni di tutti" se il governo non dovesse andare neanche così vuol dire che prodi litiga pure con se stesso. Buona giornata e buon week-end.
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 24/02/07 alle 11:08 via WEB
Ciao carissimo... hai fatto benissimo a inviarmi il trackback. Adesso passo a leggerti. Di quel programma trovo ridicola e subdola la sua ambiguità, perchè, coem ho già detto, quelle condizioni sono così vaghe che potrebbero comprendere qualsiasi cosa, perfino il programma del centro destra. Quanto all' ultima condizione, che prevede che in caso di dissenso prevalga la posizione del premier mi suona un tantino antidemocratica. Tutto il progrmma, compresa l'esclusione dei Dico (per accontentare Mastella), è l'ennesima ma chiarissima dimostrazione di una sinistra piena di incongruenze e contraddizioni, che in nome di un ttaccamento alla poltrona fatto con le ugnhie e con i denti, mette a tacere la propria coscienza e rinnega quei principi enunciati nel loro programmi elettorali; programmi che hanno ampiamente tradito. Buon we anche a te
 
elalamein42
elalamein42 il 24/02/07 alle 09:50 via WEB
Buongiorno Dike! Quando al potere c'era l'Unto Del Signore di tanto sinistro satirume, le barzellette sulla megalomania si sprecavano. E pensare che io, in solitaria forse faziosa controtendenza, ho sempre pensato che Romano Prodi fosse più arrogante e presuntuoso di Berlusconi (chiarisco una cosa: l'unica cosa che mi rende simpatico Berlusconi è l'odio verminoso che gli mostra la sinistra). Quel sorrisotto da bamboccione nasconde secondo me una gran faccia tosta, senza la quale non si sopravvive indenni a sedute spiritiche e Prime Repubbliche; e anche una gran fiducia in sè stesso e un ostentato disprezzo per l'avversario. Ricordate gli insulti (piuttosto inauditi) contro i giovanotti di Forza Italia (pur non tra la gioventù più simpatica del pianeta ...)? Mercenari, nientemeno ... E quando ha proposto a Gianni Letta, candidato al Quirinale fino a poche ore prima, di andare a fare il Commissario per le beghe di Calciopoli? Sprezzante, vendicativo: una carognetta, insomma. Senza pelo sul cuore non si sopravvive ad un regime di cui si è stati boiardi per anni, lo sa bene anche quell'altro squallido personaggio che risponde al nome di Giuliano Amato. Tanta alta opinione di sè l'abbiamo vista all'opera di recente, col Dodecalogo, vale a dire ben due punti in più rispetto alla Tavola proposta dall' Onnipotente. A parte le facili ironie: ci vuole una certa faccia tosta per mettersi alla guida di una maggioranza che si regge sul geriatrico dei senatori a vita, una maggioranza profondamente eterogenea e divisa, unita solo su un antiberlusconismo da libro Cuore; e nonostante questa assai precaria "maggioranza", farsi paladino di battaglie "culturali" profondamente invise alla maggioranza degli italiani. Non vi fate illusioni, non cederanno la mano! Eviteranno le elezioni anticipate come la peste, in attesa di tempi migliori. Per loro, non per noi.
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 24/02/07 alle 11:23 via WEB
Ciao caro el alamein.... io ho parlato di dodecalogo, anche se riconosco che il confronto è assolutamente irrispettoso ed improponibile, ma era mia intenzione trovare un qualcosa di forte che potesse servire a significare la prepotente arroganza e presunzione di un Prodi, che dalla magia e i piattini è passato al culto di se stesso, come facevano certi imperatori romani del tardo impero. C'è voluto gran coraggio a farci credere per nove mesi che esistesse una coesione mai esistita. Hanno dovuto perfino inventarsi un conclave farsa a Caserta. So bene che non cederanno la mano, se non altro per far decorrere il tempo utile per la convocazione dei comizi elettorali e quidni nuove elezioni. Anche se poi non reggeranno e cadranno al prossimo voto, almeno eviteranno le elezioni. Buona giornata a te
 
a_tiv
a_tiv il 24/02/07 alle 11:00 via WEB
Mia cara Dike che dirti?...Ho timore che il Presidente Napolitano si appresti a rimandare il Governo alle camere per la fiducia. E' un espediente che mi lascia perplesso anche se costituzionalmente corretto. A che serve un voto di fiducia ottenuto sotto minaccia? O la fidiucia o elezioni anticipate... sembra sia questa l'alternativa posta. Ho anche timore che su questo "aut aut" anche i parlamentari di centrodestra siano tentati a votare la fiducia! Dov'è la politica? Forse che non si sappia nel Paese e nelle stanze del Quirinale che non esiste un programma sviluppato in tutte le sue direzioni che accomuni la sinistra? Forse che siano risolte le questioni di una politica estera che diverge nelle sue linee fondamentali? E' eticamente possibile far finta di niente? Ciao Dike. Buona giornata.
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 24/02/07 alle 11:34 via WEB
Ciao carissimo Vito.... adesso è in corso al Quirinale il coloquio tra Prodi e il Presidente della Repubblica. Credo anche io, come te, che il governo verrà rimandato alle Camere per la fiducia. Mi pare che questa sia un pò una scelta quasi obbligata, anche perchè da tutte le parti politiche si è manifestata una esigenza di modificare la legge elettorale ed andare a nuove elezioni con questa sarà solo una scelta estrema. Scongelare le dimissioni e mandare il governo alle camere per vedere se ottiene la fiducia è anche la prova per vedere se le dodici condizioni prodiane possono tenere oppure no e se la coalizioen vi terrà fede. Il centro destra però avrebbe dovuto mostrarsi più compatto sull'intenzione di volere la caduta di questo governo. Tra poco sapremo cosa deciderà il Presidente della Repubblica. Buona giornata anche a te.
 
   
a_tiv
a_tiv il 24/02/07 alle 15:43 via WEB
Cara Dike ti ho risposto indirettamente nei commenti sul mio post. Il rinvio di Prodi alle Camere è costituzionalmente corretto. Prodi è il leader della coalizione di sinistra che ha vinto le elezioni ed ha il diritto-dovere di presentare al Capo della Stato la soluzione della crisi. Lui l'ha presentata così ed ha detto di avere i numeri. E' nel suo diritto farlo ed ha trovato le componenti politiche del centrosinistra che hanno confortato Napolitano su questa soluzione. Tutto regolare, quindi. Le contraddizioni politiche rimangono ma Napolitano ha solo doveri istituzionali...non può per limiti costituzionali entrare nel merito delle questioni politiche, se non quando intervengano fatti, come quelli recenti al Senato, in cui il Governo va sotto su un indirizzo politico importante come quello della politica estera. Tutto regolare, quindi, o quasi! Anche il passaggio da una formazione all'altra di eletti del popolo è insindacabile, se non per trarne valutazioni morali. Staremo a vedere sul voto di fiducia e nel dibattito sui dodici punti. vedremo sulla questione della TAV e su quelle di Prodi dux supremo e senza distinguo. Vedremo sulle questioni di politica estera e sulla base di Vicenza. Vedremo sui DI.CO. usciti dall'agenda del governo e del parlamento. Solo un'osservazione mi sembra di poter avanzare. L'opposizione, compresa l'UDC, dovrebbe sentire ora il dovere di riproporre una manifestazione come quella del 2 dicembre per far capire a Prodi e compagni che gli italiani stanno a guardare ed annotano. Qualcuno dovrebbe anche avvisare Prodi che non si potrà offendere se lo fischieranno per la strada o se lo metteranno alla berlina. Gli italiani sono in tanti contro di lui. Se si semina vento...non penso si possa raccogliere serenità. Ciao! Vito
 
     
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 25/02/07 alle 11:19 via WEB
Buongiorno Vito..... una bella manifestazione come quella del 2 dicembre (che i pacifinti hanno definito vergognosa e fomentatrice di odio...forse perchè si è svolta senza i loro canoni classici: sfasciare vetrine, bruciare bandiere o fantossi dei nostri soldati) mi piacerebbe davvero tanto. Ho saputo che le mail di FI sono intasate da lettere di elettori che chiedono all'opposizione di far sentire la loro voce contor questo governo bis verso il quale ci si ostina con un accanimento terapeutico senza pari. Stamattina sentivo che i conti non tornano del tutto al senato, perchè scalfaro è malato e la Montalcini è in Asia per un congresso. Quindi temo che la campagna acquisti dell'Unione continuerà E sono felice che continui, almeno vedremo fino a che punto toccheranno il fondo. Chi come Follini ha deviato a sinistra, scelta libera, ne risponderà moralmente ai suoi elettori, che lo hanno siscuramente votato per la leadership berlusconiana. Ora mi siedeo sulla sponda del fiume e aspetto.... Buona domenica
 
unamicoincomune
unamicoincomune il 24/02/07 alle 11:03 via WEB
Buongiorno Dike, Prodi è la via la verità e la vita. E' la via da prendere per far fuori i comunisti nostalgici dalla nostra politica, Prodi è la verità riflessa o meglio l'anti verità, è la vita in quanto rappresenta la vita per quei partiti che, se si dovesse arrivare alla riforma elettorale seria, sarebbero destinati alla scomparsa dalla scena politica. Pur di stare in piedi sta cercando di imbarcare follini che già nella radice del nome ha qualcosa che non va. Infatti è pura follia accettare di stampellare una coalizione destinata a cadere per forti contraddizioni interne. Comunque, speriamo bene. Per il bene dell'Italia. Ciao Pierluigi
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 24/02/07 alle 13:32 via WEB
Ciao Pier.... come hai potuto sentire, il governo è stato rimandato alle Camere per la fiducia. Vedremo se l'avranno. Intanto il maghetto Potter della politica italiana, Follini, dall'italia di mezzo è deviato a sinistra. E' il loro jolly... peccato che però non si stia giocando a carte.. anche se per loro l’interesse della nazione viene dopo il loro interesse personale. Buona giornata a te
 
Sandra62
Sandra62 il 24/02/07 alle 18:58 via WEB
Ciao Dike. Passare da un programma politico composto di 280 pagnine, analitiche e particolareggiate, ad un programma generico e vago contenuto in poche righe dovrebbe rendere l'idea della disperazione che regna a sinistra. Una sinistra che deve obbedire ai dictat di Prodi perchè non saprebbe nemmeno trovare una alternativa valida a lui. E questo è già di per sè una eresia. Felice we a tutti
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 25/02/07 alle 11:22 via WEB
Ciao cara sandra.... che obbediscano al dictat di prodi è assolutamente risibile. Non ritengo molti di essi persone d'onore capaci di tenere fede alla parola data. Infatti, solo due giorni fa hanno fatto abiura dei loro principi e sottoscritto il dodecalogo ed oggi, invece, già cominciano a dettare condizioni....
 
Sandra62
Sandra62 il 24/02/07 alle 19:01 via WEB
ah, mi permetto di dire un'aultima cosa. Un Follini è l'esempio ulteriore di compe dei partiti che hanno percentuali bassissime di elettori e che se vi fosse una clausola di sbarramento se ne starebbero a casa, riescono invece a tenere in scacco un governo. Oltre alla sinistra radicale, adesso c'è anche la mina vagante Follini. Buona serata
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 25/02/07 alle 11:23 via WEB
vero..... Ciao Sandra e buona domenica
 
   
a_tiv
a_tiv il 25/02/07 alle 11:26 via WEB
Penso che l'errore di Berlusconi, nella scorsa legislatura, sia stato quello di accettare le pressioni dell'Udc sulla modifica della legge elettorale. Penso che l'abbia fatto, mediando tra udc e lega, per evitare lo scontro tra questi due partiti. La lega voleva la riforma dello stato con la modifica degli articoli della costituzione (bocciati dal referendum) che introducevano il federalismo, mentre il duo Casini e Follini voleva il proporzionale per poter "giocare" un ruolo politico diverso fuori dal bipolarismo. La legge elettorale "porcata",proporzionale e con la reintroduzione della partitocrazia per l'imposizione dei candidati da parte dei partiti...ha privato Berlusconi di molte decine di migliaia di voti. Con i risultati ottenuti ed il vecchio sistema elettorale la cdl avrebbe vinto le elezioni sia al senato( in misura rilevante) che alla camera in misura più contenuta. Ricordo che Berlusconi e la cdl volevano abolire o modificare lo scorporo..quella si saggia soluzione. Se Berlusconi allora si fosse irrigidito anche a costo di dividere l'UDC e far uscire il gruppo Follini ( Casini sarebbe rientrato) ...a quest'ora Mister Henry Potter sarebbe stato fuori dal parlamento a leccarsi le ferite. Non penso che la sinistra l'avrebbe accattato..senza la dote del voto al senato e ...come si sa da sondaggi effettuati da fonti diverse, Follini non muove più dello 0,1% dei voti. Ciao e scusami per l'intrusione. Vito
 
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UN GRIDO DI LIBERTà

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"Signor Presidente,

lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì,non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

(Lettera degli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahamdinejad)

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